Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

15-09-2015

Individui tra i 70 e 89 anni che hanno mangiato in maggior parte carboidrati e zuccheri, avevano una maggiore probabilità di sviluppare decadimento cognitivo lieve, tra cui problemi di memoria, linguaggio, pensiero e giudizio. Se si abusa con lo zucchero e cereali, il cervello diventa sopraffatto dai livelli costantemente elevati di insulina e, alla fine, diventa resistente al segnalale dell’insulina, portando a deficit del pensiero e capacità di memoria, e, infine, si causano danni permanenti al cervello. Ridurre gli zuccheri, fruttosio e cereali, e mangiare grassi sani e verdure fermentate può svolgere un ruolo protettivo per la salute del cervello. La demenza senile è ora riconosciuta come una forma di diabete spesso chiamato di tipo 3.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22810099

http://newsnetwork.mayoclinic.org/discussion/eating-lots-of-carbs-sugar-may-raise-risk-of-cognitive-impairment-mayo-clinic-study-finds/

15-09-2015

Una nuova ricerca dimostra che gli uomini con livelli ematici elevati di licopene, carotenoide antiossidante, hanno il 55 per cento in meno di probabilità di avere un ictus rispetto a quelli con i valori più bassi. Il pomodoro è una delle fonti più concentrate di licopene e con la cottura aumenta il contenuto di licopene che può essere assorbita dal corpo, aumentando anche l’attività antiossidante totale. Mangiare una grande varietà di alimenti ricchi in licopene ha senso, in quanto oltre alla prevenzione dell’ictus, questo potente antiossidante ha dimostrato di avere effetti benefici per malattie cardiache, cancro, patologie cutanee e anche il numero di spermatozoi. Oltre al pomodoro (e pomodori cotti in particolare), altre fonti di licopene sono anguria, papaia, pompelmo rosa e guava.

 

http://www.neurology.org/content/79/15/1540.abstract

http://well.blogs.nytimes.com/2012/10/15/lycopene-linked-to-reduced-stroke-risk/?_r=0

Martedì, 15 Settembre 2015 06:15

GUIDA AI FALSI CIBI SALUTARI.

15-09-2015

Alla ricerca dell'ultimo ritrovato alimentare per viver sani e belli? Attenzione a quello che acquistate, perché il più delle volte rischiate di far contenti soltanto gli esperti di marketing delle grandi aziende produttrici di cibo piuttosto che il vostro organismo. A dirlo è una nutrizionista americana, Katherine Tallmadge, che in un articolo pubblicato dal Washington Post ha messo all'indice una serie di prodotti definiti “sani” ma in realtà davvero poco salutari. La prima raccomandazione dell'esperta statunitense è di diffidare di quei prodotti pubblicizzati con espressioni che fanno pensare a qualcosa di positivo, ad esempio “ricchi di fibre”, “arricchiti di vitamine” e “a basso contenuto di grassi”. È fondamentale non soltanto dare un'occhiata ai valori nutrizionali del prodotto, ma leggere con attenzione l'intera lista degli ingredienti.
Una delle prime cose da evitare è l'acqua o altre bevande arricchite di vitamine, bibite in realtà piene di zucchero e con una percentuale bassissima di vitamine, che tra l'altro potrebbero anche non produrre alcun effetto se il soggetto non presenta una necessità specifica. La scelta migliore è l'acqua pura e semplice, così come sono da preferire frutta e verdura piuttosto che gli integratori. Da evitare anche le barrette energetiche, spesso usate come sostituto del pasto e per dimagrire. In realtà, sono delle vere e proprie bombe caloriche, addizionate di vitamine, proteine e soprattutto zuccheri. Dalla lista non si salvano neanche le patatine e tutti quei prodotti che mostrano orgogliosamente la dicitura “non fritti” sulla confezione. Per controbilanciare la perdita di gusto dovuta alla mancanza della frittura, questi prodotti sono fatti per lo più con cereali raffinati e amido, sono ricchi di calorie e poveri di nutrienti. In sostanza, il consiglio fondamentale che emerge è questo: non delegate agli esperti di marketing la scelta dei prodotti migliori per la vostra salute, ma agite e acquistate in base a principi nutrizionali ben precisi.

 

https://www.washingtonpost.com/lifestyle/wellness/5-so-called-health-foods-you-should-avoid/2012/01/31/gIQA6E7vfR_story.html

14-09-2015

Il consumo eccessivo di alcol su base regolare è dannoso per la salute. L’alcol colpisce ogni sistema del corpo, anche se gli effetti negativi variano per ogni individuo. Il volume di alcol consumato, la genetica, sesso, massa corporea e lo stato generale di salute, influenzano la risposta di una persona all’assunzione cronica di alcol. Quando il corpo assume più alcol che non può metabolizzare, l’eccesso si accumula nel sangue. Il cuore fa circolare l’alcol nel sangue in tutto il corpo, portando a cambiamenti delle funzioni normali dell'organismo. Nel corso del tempo, l’uso eccessivo di alcol può portare allo sviluppo di molte malattie croniche e altri gravi problemi di salute:

• L'uso eccessivo di alcol è la quarta principale causa evitabile di morte negli Stati Uniti.

• La definizione di bere pesante si riferisce al consumo di otto o più bevande alcoliche a settimana per le donne e 15 o più per gli uomini.

• In diverse occasioni, più di tre drink per le donne e più di quattro per gli uomini, è considerato bere pesante.

• Qualsiasi quantità di alcol consumato da donne in gravidanza è un uso eccessivo.

• L’alcol è costantemente associato con il crimine violento.

• Il 4% del carico globale di malattia è attribuibile all’alcol.

• Il consumo di alcol può causare danni rilevanti alla salute degli altri oltre al bevitore.

• Le persone che iniziano a bere in età precoce hanno quattro volte più probabilità di sviluppare alcolismo rispetto a quelle che iniziano a bere in corrispondenza o dopo l’età di 21 anni.

• Le differenze individuali nel metabolismo dell’alcol possono mettere alcune persone più a rischio di altre.

• A seconda del peso corporeo, il livello di alcol nel sangue può aumentare a livelli illegali dopo solo due bevande.

• La maggior parte dei metabolismo dell’alcol avviene nel fegato.

• La ricerca suggerisce che molti degli effetti tossici dell’alcol sono dovuti al contatto del corpo con l’acetaldeide, il sottoprodotto cancerogeno del metabolismo dell’alcol.

I 10 rischi per la salute più comuni dall’assunzione eccessiva di alcol, sono:

1. MALATTIE EPATICHE

I danni nascosti causati dall’alcol di solito emergono solo dopo un certo numero di anni. E a quel punto, gravi problemi di salute possono essersi già sviluppati. La maggior parte del metabolismo dell’alcol avviene nel fegato, che è il motivo per cui il fegato è particolarmente a rischio di danni. L’epatite alcolica è in gran parte influenzata dalla quantità e dalla durata di abuso di alcol.
Almeno il 90% delle persone che bevono pesantemente svilupperanno il fegato grasso alcolico, una conseguenza precoce di eccessiva assunzione di alcol. L’assunzione cronica aumenta la ripartizione naturale del fegato, dei grassi. Ciò si traduce in eccesso che si accumula nel fegato. Altri bevitori cronici possono sperimentare a lungo termine infiammazione (epatite alcolica) che può causare lo sviluppo di tessuto cicatriziale. In un periodo variabile da alcuni anni a decenni, la cicatrizzazione può invadere completamente il fegato rendendolo duro e nodulare. Circa il 40% dei casi di epatite alcolica si svilupperà in cirrosi.
Se il fegato non sarà più in grado di svolgere le sue funzioni di sostegno vitale, si verificheranno insufficienza multipla degli organi e la morte. Purtroppo, tra coloro che sviluppano la malattia del fegato, i sintomi spesso emergono solo dopo che un ampio danno è già stato fatto.

2. PANCREATITE

Il consumo eccessivo di alcol può portare a pancreatite, una dolorosa infiammazione del pancreas che spesso richiede il ricovero in ospedale. L’infiammazione è probabilmente correlata all’attivazione precoce degli enzimi pancreatici all’esposizione cronica dell'acetaldeide. Un periodo da 5 a 10 anni di bere cronico precede di solito, lo sviluppo iniziale di pancreatite alcolica.

3. CANCRO

Il consumo eccessivo di alcol può contribuire al rischio di sviluppare diversi tumori, tra cui tumori della bocca, esofago, laringe, stomaco, fegato, colon, retto e mammella. Sia l’acetaldeide che l’alcol in sé, sono implicati come agenti causali di rischio elevato. L’uso del tabacco concomitante, che è comune tra i bevitori, potenzia gli effetti dell’alcol sul rischio di tumori del tratto digestivo superiore e delle vie respiratorie.

4. PROBLEMI DI UCLERE GASTROINTESTINALI

Bere pesante può causare ulcere allo stomaco, reflusso acido, bruciore di stomaco e infiammazione del rivestimento dello stomaco (gastrite). Almeno il 90% delle persone che bevono quantità eccessive di alcol, svilupperanno steatosi epatica alcolica. Come l’alcol passa attraverso il tubo digerente, comincia a esercitare i suoi effetti tossici. I danni al sistema digestivo possono anche portare a pericolose emorragie interne da vene dilatate nell’esofago. L’alcol interferisce con la secrezione acida gastrica, può ritardare lo svuotamento gastrico e può anche mettere in pericolo i movimenti muscolari in tutto l’intestino.

5. DISFUNZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Bere troppo indebolisce il sistema immunitario, rendendo il corpo vulnerabile a malattie infettive come la polmonite e la tubercolosi. L’alcol provoca un calo nel numero di globuli bianchi, molto probabilmente a causa di cattura di queste cellule nella milza. Ogni episodio di bere pesante riduce la capacità del corpo di scongiurare infezioni fino a 24 ore dopo l’esposizione del corpo all’alcol.

6. DANNI CEREBRALI

L’alcol altera i recettori del cervello e neurotrasmettitori e interferisce con la funzione cognitiva, stati d’animo, emozioni e reazioni su più livelli, di una persona. L’alcol è un sedativo del sistema nervoso centrale e provoca difficoltà con l’elaborazione delle informazioni e la risoluzione di problemi semplici. L’effetto dell’alcol sulla serotonina e recettori GABA, può ridurre la normale paura di un individuo in conseguenze delle proprie azioni, contribuendo a comportamenti violenti.
L’alcol distrugge anche la coordinazione motoria e l’equilibrio, che spesso conduce a lesioni da cadute. Bere eccessivo può causare “blackout” o incapacità di ricordare eventi. A lungo termine bere pesante può accelerare il normale processo di invecchiamento del cervello, con precoce e permanente demenza. Poichè il cervello è ancora in via di sviluppo fino a circa l’età di venticinque anni, i giovani adulti sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi dell’alcol. A lungo termine bere pesante può causare una forma di demenza che colpisce la memoria, l’apprendimento e altre funzioni mentali.

7. MALNUTRIZIONE E CARENZE VITAMINICHE

Bere eccessivamente conduce alla malnutrizione e a diverse carenze vitaminiche. Gli individui che assumono tanto alcol, spesso hanno una dieta povera. Anche se un bevitore segue una dieta sana, i nutrienti non sono ripartiti e assorbiti correttamente dal tratto gastrointestinale e non vengono utilizzati efficacemente dalle cellule del corpo. Inoltre, la capacità dell’alcol di interrompere la produzione di globuli rossi e di provocare sanguinamento da ulcera gastrica può portare allo sviluppo di anemia da carenza di ferro.

8. OSTEOPOROSI

Il consumo cronico di alcol, in particolare durante l’adolescenza e la giovinezza, può influenzare notevolmente la salute delle ossa e può aumentare il rischio di sviluppare osteoporosi (perdita di massa ossea) più tardi nella vita. L’alcol interferisce anche con l’equilibrio del calcio, produzione di vitamina D e livelli di cortisolo, in aggiunta al potenziale indebolimento della struttura ossea. La ricerca ha dimostrato che le donne di età compresa tra 67 e 90 anni che hanno bevuto eccessivamente, avevano una maggiore perdita di massa ossea rispetto alle donne che non hanno consumato alcol.

9. MALATTIE CARDIACHE

Bere pesante porta a restrizione dei vasi sanguigni, con conseguente pressione alta. Eccessiva assunzione di alcol è inoltre collegata a più complicanze cardiovascolari, tra cui cardiomiopatia, aritmie (battito cardiaco irregolare), attacco di cuore e morte cardiaca improvvisa.
L’ictus è una complicanza potenzialmente mortale del consumo eccessivo di alcol. Le fluttuazioni della pressione sanguigna e aumento di attivazione piastrinica, sono comuni durante il recupero del corpo da una sbronza. Questa combinazione letale aumenta il rischio di ictus ischemico.

10. INCIDENTI E INFORTUNI

Bere alcol in qualsiasi quantità è legato a incidenti stradali, incidenti in barca, incidenti in bicicletta, cadute, annegamento, infortuni sul lavoro, suicidio e omicidio. La capacità di guida è compromessa con un minimo di bevanda alcolica. L’uso di alcol continua ad essere la principale causa di lesioni trattate in dipartimenti di emergenza.
Bere pesante pone un rischio per la salute enorme. Quando si consuma alcol in eccesso, il corpo può subìre danni gravi e irreversibili. Nessun modello di assunzione di alcol è totalmente privo di rischio e non esiste un metodo affidabile per prevedere come e quando un individuo sarà danneggiato a causa del consumo eccessivo e cronico di alcol.

 

http://www.medicalnewstoday.com/articles/297734.php

13-09-2015

L’artrite è un problema di salute importante che colpisce milioni di persone. Il dolore e l’infiammazione spesso possono avere un impatto sulla qualità della vita di una persona, in modo significativo. Con una dieta sana, a base di succhi di frutta e frullati salutari, è possibile ridurre i sintomi dell’artrite e migliorare la vostra salute generale. Per i frullati per l’artrite e dolori articolari, concentrarsi su frutta e verdura che sono ricche di carotenoidi e quercetina, come la zucca, carote, kiwi, mele, cetrioli, limone, tè verde e verdure a foglia verde scuro come gli spinaci. Questi alimenti aiutano a ridurre l’infiammazione e il dolore. Un’altra buona scelta è l’ananas. L’enzima chiamato bromelina, presente nell’ananas, aiuta a ridurre il dolore da artrite. È inoltre possibile utilizzare la curcuma ricca di potenti antinfiammatori, antiossidanti e antidolorifici.
Anche lo zenzero può contribuire ad alleviare i sintomi dell’ artrite. Aiuta a ridurre il dolore, infiammazione e gonfiore. Inoltre, provare alcune verdure ricche di silicio, come le barbabietole, che aiutano il corpo ad utilizzare correttamente il calcio che è importante per le ossa sane e forti. Per il gusto e benefici aggiunti, cospargere alcuni semi di zucca al vostro succo o frullato. Questi semi presentano proprietà antinfiammatorie e possono sopprimere dolore e infiammazione.

RICETTE

Succo di curcuma e zenzero per combattere l’artrite

Le cose di cui avrete bisogno:

• Radice di zenzero.
• Radice di curcuma.
• Cetriolo.
• Carote.
• Ananas.
• Uno spremiagrumi.
• Un coltello.
• Un pelapatate.

Preparazione:

1. Estrarre il succo di un pezzo di radice di zenzero con uno spremiagrumi.
2. Aggiungere 1 cucchiaino di radice di curcuma fresca.
3. Aggiungere 1 grande cetriolo (pelato e affettato).
4. Aggiungere 3 carote medie (accuratamente lavate e sbucciate).
5. Aggiungere 2 tazze di pezzi di ananas.
6. Centrifugare tutti gli ingredienti insieme e trasferire il succo in un bicchiere.

Gustare un bicchiere di questo delizioso succo più volte alla settimana su base regolare, per contribuire a ridurre il dolore da artrite e infiammazione.

Succo di barbabietola e ananas per l’artrite

Le cose di cui avrete bisogno:

• Barbabietola rossa.
• Ananas.
• Cetriolo.
• Limone.
• Un coltello.
• Un pelapatate.
• Uno spremiagrumi.

Preparazione:

1. Tagliare un barbabietola rossa di medie dimensioni in pezzi.
2. Aggiungere una fetta di limone.
3. Aggiungere i pezzi di un piccolo cetriolo (pelate e affettate).
4. Aggiungere i pezzetti di 1 piccolo ananas.
5. Centrifugare tutti gli ingredienti e versare il succo in un bicchiere.

Bere un bicchiere di questo succo 2 o 3 volte a settimana in maniera regolare.

Frullato a base di tè verde per l’artrite

Le cose di cui avrete bisogno:

• Tè verde.
• Aceto di mele.
• Spinaci.
• Semi di zucca.
• Ananas.
• Mela verde.
• Kiwi.
• Prezzemolo.
• Un coltello.
• Un frullatore.

Preparazione:

1. Mettere 1 tazza di tè verde appena preparato in un frullatore.
2. Aggiungere ¼ di tazza di foglie di spinaci tritati.
3. Aggiungere ½ tazza di pezzi di ananas.
4. Aggiungere i pezzi di ½ mela verde.
5. Aggiungere i pezzetti di 1 kiwi.
6. Aggiungere 1 cucchiaio di semi di zucca.
7. Aggiungere ½ cucchiaino di aceto di sidro di mele.
8. Aggiungere un rametto di prezzemolo.
9. Frullare il composto per un paio di minuti.

Bere un bicchiere di questo frullato per la colazione, un paio di volte a settimana in maniera regolare.

Domenica, 13 Settembre 2015 19:25

DENTI: LO SPAZZOLINO ELETTRICO NON E' SICURO.

13-09-2015

Sarà anche comodo da usare, ma lo spazzolino elettrico non sembra essere sicuro ed affidabile. Non solo nel confronto con lo spazzolino tradizionale la differenza nella pulizia dentale non è molto differente, ma secondo la FDA (Food and Drug Administration, l’agenzia del farmaco americana), sarebbe persino pericoloso. Quest’affermazione che potrebbe scontentare molte aziende farmaceutiche che producono gli spazzolini, arriva dopo l’osservazione di alcuni modelli che, sul lungo termine, hanno dimostrato di potersi rompere facilmente, arrivando a danneggiare i denti dei bambini, che di solito sono quelli che lo usano di più, ma le cui schegge possono arrivare persino a ferire gli occhi.
"E’ importante che i consumatori sappiano come evitare i rischi associati con l’uso dello spazzolino elettrico. Abbiamo avuto rapporti nei quali parti dello spazzolino si sono staccate durante l’uso e sono state rilasciate in bocca a grande velocità, causando denti rotti e la presentazione di un rischio di soffocamento", ha spiegato Ali Shumaya, responsabile della sicurezza della FDA, a cui si è aggiunto il parere di Susan Runner, responsabile del ramo dentale della FDA, che ha ribadito come questi dispositivi saranno anche sicuri nella rimozione della placca dentale e nella prevenzione delle malattie gengivali, ma è vero anche che sono suscettibili di malfunzionamenti e specialmente quando vengono utilizzati dai bambini hanno bisogno di un costante controllo da parte dei genitori.
Secondo la Food and Drug Administration i rischi nell’utilizzo di questo dispositivo elettronico riguardano lesioni al viso e agli occhi, soffocamento, ingoiare pezzi rotti, denti scheggiati e tagli nella bocca o nelle gengive, i quali possono poi portare, in una fase successiva, ad altre condizioni mediche come infezioni ed altri problemi dentali. Non bisogna sottovalutare questi dispositivi perché sono fatti di metallo, e vista la velocità con cui gira la testina diventano dei veri e propri proiettili. Meglio dunque il caro vecchio spazzolino, sarà anche meno “cool”, ma almeno è più sicuro.

 

http://healthland.time.com/2012/02/17/ouch-fda-warns-that-an-electric-toothbrush-might-break-your-teeth/

http://beforeitsnews.com/opinion-conservative/2012/02/some-electric-toothbrushes-causing-health-problems-fda-says-1780021.html

Domenica, 13 Settembre 2015 19:24

PRUGNE E CAROTE PER UN VOLTO ATTRAENTE.

13-09-2015

Frutta e verdura fresche non solo fanno bene alla salute ma sono anche dei preziosi alleati di bellezza. Prugne e carote in particolare, come emerge da uno studio pubblicato su Evolution and Human Behavior da un gruppo di ricercatori della St. Andrews University (Scozia) e dell'Università di Bristol (Regno Unito), aiutano a rendere la pelle più sana ed ottenere un colorito migliore. I ricercatori hanno mostrato a 40 volontari le foto di 51 scozzesi di cui dovevano votare l'attrattività e la salubrità del volto. La maggioranza dei partecipanti ha valutato i volti con una tonalità di pelle biscottata più sani e attraenti degli altri. Gli studiosi hanno quindi scoperto che le persone giudicate più salutari erano quelle abituate a consumare molta frutta e verdura fresca, soprattutto carote e prugne. Secondo Ian Stephen, uno degli studiosi che ha condotto la ricerca, questa scoperta potrebbe incoraggiare le persone, e in particolare i giovani, a mangiare maggiori quantità di frutta e verdura.

                                                                                                                         

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2780675/

13-09-2015

Bruciare incenso, un popolare aiuto per meditare, può esporre la gente a prodotti chimici cancerogeni. La combustione dell’incenso genera anche un inquinamento locale superiore al traffico stradale. I livelli di idrocarburi aromatici policiclici (PAHs) altamente cancerogeni, all’interno di un tempio scarsamente arieggiato di Taiwan sono stati trovati 19 volte superiori all’interno che all’esterno, e anche maggiori di un vicino incrocio stradale. Il benzopirene PAH, che si pensa causi il cancro polmonare nei fumatori, aveva una concentrazione nel tempio fino a 45 volte superiore a quello presente negli appartamenti in cui i residenti fumano e fino a 118 volte superiore alle zone senza fonti interne di combustione. Le particelle totali sospese (la gamma di particelle che contengono la maggior parte delle emissioni da attività umana) erano tre volte maggiori all’interno del tempio che all’incrocio stradale e 11 volte superiori a quelle esterne.

COMMENTO

Bruciare incenso, come si fa comunemente durante la meditazione, cerimonie religiose o semplicemente per la fragranza, superficialmente sembrerebbe un’attività naturale e sana. Invece, la maggior parte della gente non si rende conto che può esporsi ad una quantità pericolosa di tossine cancerogene. Sebbene questo studio sia stato intrapreso in un tempio scarsamente arieggiato in cui l’incenso brucia regolarmente, se bruciate incenso nella vostra casa, anche voi state spandendo questi prodotti chimici nell’ambiente. Per limitare al minimo il vostro rischio di cancro, la cosa più sicura è quella di non scaricare alcuna sostanza inquinante supplementare nella vostra casa, compreso quelle da incenso, candele, deodoranti dell’aria o altre fragranze sintetiche. La maggior parte delle case sono realmente molto più inquinate dell’aria esterna, particolarmente in inverno. In generale, è meglio non introdurre alcun tipo di prodotti chimici nella vostra casa. Se volete eliminare gli odori sgradevoli, provate con gli oli essenziali. La maggior parte degli oli essenziali hanno qualità antibatteriche e hanno vari effetti sul fisico e sulla psiche a seconda dell’olio. Ma ciò che è più importante è che non producono sostanze chimiche nocive.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12409235

Domenica, 13 Settembre 2015 06:45

CONTRO L’ASMA FATE AEROBICA.

13-09-2015

Chi l'avrebbe detto che l'aerobica potesse avere un effetto positivo nei confronti dell'asma? Eppure, proprio l'attività fisica che toglie il fiato sembra dare sollievo ai pazienti affetti dalla malattia respiratoria. Lo dice uno studio pubblicato su Thorax da Celso Carvalho, docente di Fisioterapia presso il Dipartimento di medicina dell'Università di San Paolo, in Brasile. Spiega il prof. Carvalho: “l'attività fisica ha effetti antinfiammatori in molte malattie croniche, ma i benefici dell'allenamento aerobico nei confronti delle principali caratteristiche fisiopatologiche della malattia asmatica come l'infiammazione e l'iper-reattività bronchiale (BHR) sono poco conosciuti”.
Il team da lui diretto ha evidenziato gli effetti dell'attività fisica aerobica sul Bhr come indicatore primario di efficacia, sulle citochine infiammatorie dosate nel siero dei pazienti come outcome secondario, e sul controllo clinico dei sintomi nonché sulla qualità della vita usando l'Asthma quality of life questionnaire (AQLQ) come risultato terziario. I pazienti che hanno partecipato allo studio erano 58, tutti affetti da asma persistente. Sono stati randomizzati ad affrontare un programma di esercizi di respirazione da soli o combinati a sessioni di allenamento aerobico della durata di 12 settimane, con cadenza bisettimanale. L'allenamento era basato su sedute di tapis roulant della durata di 35 minuti. Nel corso del follow up in entrambi i gruppi è stato mantenuto il trattamento medico programmato. Al termine dello studio è emerso che il gruppo aerobico, rispetto al campione di controllo che si limitava a compiere esercizi di respirazione, mostrava una significativa riduzione dell'iper-reattività bronchiale e dei livelli circolanti di alcuni marcatori dell'infiammazione. Inoltre, si registrava una minore quantità di riacutizzazioni asmatiche e un miglioramento della qualità della vita. “Questi risultati suggeriscono che l'aggiunta di un programma di esercizi aerobici alla terapia farmacologica può contribuire a migliorare le caratteristiche fisiopatologiche e il controllo clinico dell'asma moderata o grave”, concludono gli autori.

 

http://thorax.bmj.com/content/early/2015/05/07/thoraxjnl-2014-206070

13-09-2015

La riflessologia plantare (detta anche terapia di zona o zonale) è una tecnica di massaggio del piede che si basa sugli stessi principi di altre terapie complementari come l’agopuntura e lo shiatsu e prevede la manipolazione di punti precisi sulla pianta che, in base ai suddetti principi, comunicano con i diversi organi e apparati del corpo allo scopo di alleviare e prevenire numerosi disturbi e mantenere lo stato di salute attraverso il ripristino dell’equilibrio dei flussi energetici di cui ciascuno è portatore. Le origini della riflessologia plantare sono quindi molto antiche e affondano le radici nella medicina tradizionale cinese ma anche indiana. Tuttavia il fondatore della moderna riflessologia può essere considerato l’otorinolaringoiatra di Boston William H. Fitzgerald che la impiegò nei primi decenni del novecento per svolgere addirittura dei piccoli interventi senza anestesia.
Nel massaggio plantare si utilizzano quasi esclusivamente i pollici, per esercitare movimenti circolari e pressioni che vengono alternate sia a scopo terapeutico che a scopo diagnostico. La reazione del paziente alla stimolazione di punti precisi del piede può infatti essere di dolore, fastidio o sollievo e ci dice molto sul suo stato di salute. Il campo di applicazione della riflessologia plantare è vastissimo: dall’intervento in caso di patologie fisiche come lombalgie, artrosi cervicale, emicrania con aura, ulcere e gastriti, a disagi e malesseri di tipi psichico come ansia, stress e depressione. Mentre è possibile ottenere sin da subito una sensazione di distensione e allentamento delle tensioni, per ottenere benefici relativi a patologie specifiche occorre più tempo (in genere si fanno cicli di dodici sedute) in funzione della patologia e della reazione individuale.

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