Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

28-07-2015

Dall’acne giovanile alle scottature dovute al sole. La patata, uno degli ortaggi più buoni al mondo, può avere effetti benefici sia per la pelle, sia per il nostro organismo. Sana, nutriente, ma soprattutto buona. Il tubero più usato e amato fa davvero bene. Oltre a decine di modi di cucinarlo, ecco a cosa può servire se non si mangia.

TRATTAMENTO ANTI-ETA’

Alla patata vengono attribuite delle proprietà benefiche come trattamento anti-età. Vi basterà utilizzare l’acqua di cottura della patata, conservarla e lasciarla raffreddare o intiepidire per poi essere impiegata per la detersione del viso. In alternativa se riuscite a spremere il liquido da una patata, potete applicarlo con un batuffolo di cotone sulla zona del viso dove si sono formate delle rughette.

BORSE E OCCHIAIE

Un rimedio naturale per attenuare borse ed occhiaie è costituito dall’applicazione nelle zone interessate di fettine sottili di patate, la loro azione permetterà di ridurre sia il gonfiore che i segni causati dalla stanchezza. Vi basterà sbucciare e tagliare una patata a spicchi, metterla in un asciugamano fresco e lasciarla riposare sugli occhi per 20 minuti e risciacquare. In alternativa al posto dei soliti cetrioli, applicate alcune fette di patate, precedentemente lasciate a raffreddare in frigorifero, sopra i vostri occhi per un effetto lenitivo immediato.

SCOTTATURE SOLARI

Fette e bucce di patate rappresentano uno dei più noti rimedi naturali da applicare sulla pelle in caso di scottature solari. L’effetto calmante dei bruciori e lenitivo dei rossori delle patate è attribuito al loro contenuto di amido.

MAL DI TESTA

Tra i rimedi naturali per alleviare il mal di testa, vi è l’utilizzo di fettine di patata da strofinare con delicatezza sulle tempie con movimenti circolari, in modo da alleviare il fastidio.

MASCHERA PER IL VISO

Con le patate si possono fare tantissime maschere per il viso:

- Una maschera per il viso dall’effetto emolliente può essere ottenuta mescolando una patata lessata e in seguito schiacciata con una forchetta a un cucchiaino di succo di limone. La maschera deve essere applicata sul viso e lasciata agire per una decina di minuti, prima di essere risciacquata con acqua tiepida.

- Per la pelle secca, sbucciare e grattugiare finemente una patata, quindi aggiungere acqua di rose e un cucchiaino di miele, mescolare accuratamente e applicare sul viso per 15 minuti.

- Per una maschera anti-aging, sbucciate e schiacciate una patata, aggiungete un cucchiaio di yogurt bianco naturale, in modo da avere una consistenza più cremosa, quindi applicare sul viso per 30 minuti. Infine sciacquate abbondantemente.

- Una maschera idratante si ottiene, invece, con la polpa di una patata, mescolata con due cucchiai di olio di oliva e un cucchiaio di miele. Mescolare accuratamente, poi applicare sulla pelle e lasciare in posa per 10 minuti. L’olio d’oliva e miele aiutano a ricostituire la pelle, mentre la patata combatte le rughe e aggiunge vitamine e minerali alla pelle.

ACNE

Un semplice rimedio naturale contro foruncoletti, punti neri e piccole imperfezioni consiste nello strofinare sulla parte interessata una fettina di patata cruda, in modo che il succo in essa contenuto possa entrare a contatto con la pelle e possa essere lasciato agire per alcuni minuti prima di risciacquare, in modo da favorire la guarigione e la scomparsa delle imperfezioni.

TONICO E DETERGENTE

Grattugiate una patata cruda e mescolatela con due cucchiai di succo di limone, applicate sul viso, evitando gli occhi e lasciate riposare per 30 minuti. La miscela ottenuta è un ottimo tonico per alleviare iperpigmentazione, ridurre il gonfiore ed esfoliare le cellule della pelle secca. Mentre un buon detergente naturale si ottiene tagliando un cetriolo e una patata a pezzi di media grandezza e metterli all’interno di una bottiglia, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio e dell’acqua quanto basta, infine agitare prima dell’uso.

CAPELLI

Le patate sono ottime anche per i capelli, perché con esse è possibile realizzare una maschera idratante. Come? Semplice, unendo il succo di una patata con due cucchiai di gel di aloe vera e un cucchiaio di miele. Applicatela sui capelli bagnati e massaggiate bene, pettinare fino alle estremità e infine risciacquate abbondantemente.
Un altro rimedio delle patate è quello di far risplendere il colore brizzolato dei capelli: per un grigio più splendente, vi basterà bollire circa cinque patate con la loro buccia per circa un’ora e lavare i capelli con il liquido ottenuto.

IMPACCHI

Le patate mantengono a lungo le temperature sia calde che fredde, per questo motivo possono essere utilizzate per effettuare degli impacchi alla temperatura desiderata in sostituzione della borsa dell’acqua calda o del ghiaccio, dopo averle riscaldate o raffreddate e avvolte in una garza o in un fazzoletto.

28-07-2015

Un numero sempre maggiore di superbatteri sono resistenti agli antibiotici: siamo all’inizio della fine dell’era antibiotica , che cambierà la medicina moderna come la conosciamo. Il CDC stima che almeno 23.000 americani muoiono ogni anno come conseguenza di batteri resistenti agli antibiotici, molte più morti per complicazioni e attualmente non esiste un sistema di tracciamento per queste infezioni. Di particolare interesse sono i batteri che possiedono il gene NDM-1 che permette loro di trasferire la loro immunità antibiotica ai nostri batteri normali, trasformando così i batteri normali in superbatteri. Le compagnie farmaceutiche non sono più interessate a sviluppare antibiotici perché non sono così redditizi come altri farmaci più costosi che possono essere dati a persone a tempo indeterminato rispetto agli antibiotici per soli pochi giorni. La causa più significativa di questo problema è l’uso massiccio ed eccessivo di antibiotici da parte del settore agricolo, che ogni anno somministra 12,3 milioni di chili di antibiotici al bestiame per scopi non medici solo negli USA.

 

http://www.upi.com/Health_News/2013/10/27/Expert-The-end-of-antibiotics-period/UPI-59881382932519/

http://www.popsci.com/article/science/preventing-superbugs-deactivating-antibiotics-flash-light

http://www.news-medical.net/news/20130814/New-discovery-to-fight-against-antibiotic-resistant-superbugs.aspx

Martedì, 28 Luglio 2015 05:57

L'ANDROPAUSA NON ESISTE.

28-07-2015

L'andropausa é un mito: è una malattia che non esiste. Le vampate e i cali di libido negli uomini di mezza età spesso sono dovute ad altri fattori che nulla hanno a che fare con una sindrome paragonabile alla menopausa femminile. Semplicemente si tratta di uomini in sovrappeso o depressi che per questi motivi sperimentano sintomi legati al calo del testosterone. Il professor John McKinlay, autore di uno studio sul tema, è categorico: la malattia non esiste. I risultati dello studio, effettuato presso il New England Research Institute, sono stati presentati alla conferenza annuale della British Fertility Society ad Aberdeen in Scozia. Secondo quanto riporta il quotidiano Evening Standard, sono migliaia i maschi britannici che ogni anno si sottopongono alla terapia ormonale sostitutiva per curare la patologia. Molti pensano che i sintomi dell'andropausa siano causati da un improvviso crollo del testosterone, il più importante ormone maschile responsabile per il mantenimento del tono muscolare e la produzione dello sperma. Ma, a differenza delle donne di mezza età per le quali c'è un declino rapido degli ormoni, negli uomini il declino c'è, ma è graduale con l'età. Il testosterone diminuisce dell'1% circa all'anno, non ci sono dunque elementi empirici per sostenere l'esistenza di una sindrome paragonabile alla menopausa delle donne. Il professore nel corso dei suoi studi ha rilevato che possono subire un calo di testosterone gli uomini che soffrono di diabete, malattie coronariche e depressione. Altri fattori che alterano l'equilibrio ormonale maschile sono il fumo, l'alcol, la mancanza di esercizio fisico e l'aumento di peso.

 

http://www.dailymail.co.uk/health/article-188724/Male-menopause-myth.html

Lunedì, 27 Luglio 2015 06:16

IL LATO OSCURO DELLA SOIA.

27-07-2015

La soia è ancora ampiamente considerata “un alimento salutare”, con un fatturato di circa 4 miliardi di dollari all’anno negli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, ogni parte della soia è usata a scopo commerciale, compresa la lecitina di soia - lo scarto rimasto dopo la trasformazione - e le proteine isolate della soia, inizialmente inventate per essere usate per ottenere cartone. Molta gente consuma soia per via della pubblicità sulle sue doti di ridurre il rischio di malattie cardiocircolatorie, alleviare i sintomi da menopausa, ridurre il colesterolo e perfino abbassare il rischio di cancro. Ma in realtà, come Mary Vance descrive nell’importante saggio pubblicato, quando la gente consuma i prodotti della soia può sviluppare problemi di salute che variano dai disturbi digestivi agli squilibri ormonali. E fra i neonati, gli estrogeni contenuti nella bevanda artificiale di soia possono essere devastanti, causando problemi a livello cerebrale, nel sistema riproduttivo e alla ghiandola tiroide. Ci sono 100 anni di letteratura che dimostrano che i prodotti della soia possono essere pericolosi per la vostra salute, ciononostante la soia è ora dappertutto nei nostri supermercati, spesso nascosta negli alimenti trasformati industrialmente.

COMMENTO

Malgrado gli innumerevoli studi contrari, i prodotti della soia sono ancora considerati da molti come uno degli alimenti più sani. In realtà, contengono estrogeni che possono alterare il fragile equilibrio ormonale del vostro organismo, che a sua volta, può causare vari problemi di salute, particolarmente per i neonati, ma anche per gli adulti. In più:

• La soia è ricca in tossine naturali, conosciute anche come antinutrienti.
• La soia contiene emoagglutinine, che provocano agglutinazione dei globuli rossi.
• La soia contiene sostanze goitrogeniche, che possono provocare facilmente una diminuzione di funzione della tiroide.
• La maggior parte della soia è geneticamente modificata e contiene uno dei livelli più elevati di contaminazione antiparassitaria.
• La soia è molto ricca in fitati, che impediscono l’assorbimento dei minerali.

Anche se non avvertite sintomi evidenti, la soia è altamente allergenica e una sensibilità subclinica ad essa può nel tempo condurre a problemi di salute. La soia come è consumata tradizionalmente nelle diete asiatiche (principalmente prodotti fermentati della soia, come il miso, il natto ed il tempeh) è molto meno problematica. Le forme fermentate sono più sicure, perché il processo di fermentazione genera probiotici e distrugge il 70% delle sostanze negative. In più, la soia in Asia è consumata soltanto in piccola quantità (una media di 9 grammi al giorno rispetto agli oltre 20 grammi al giorno negli Stati Uniti). Quindi, non facciamoci più prendere in giro eliminando dalla nostra dieta questo alimento.

 

http://www.utne.com/science-and-technology/the-dark-side-of-soy.aspx

27-07-2015

Le nanoparticelle si trovano ampiamente negli inchiostri per tatuaggi, specie i pigmenti neri contengono le particelle più piccole e alcune praticamente nanoparticelle al 100 per cento. Le nanoparticelle hanno dimensioni ultramicroscopiche che permettono di penetrare facilmente attraverso la pelle e di viaggiare nei vasi sanguigni sottostanti e nel sangue. Gli inchiostri per tatuaggi non sono regolamentati e possono contenere idrocarburi policiclici aromatici cancerogeni (IPA). Ad oggi non ci sono stati studi sistematici inerenti alla sicurezza di iniettare tali inchiostri nel corpo, così gli effetti sulla salute a lungo termine restano sconosciuti.

 

http://us2.campaign-archive2.com/?u=ec7877d031b4229c071472a27&id=2fc7d5a253

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21824122

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23800057

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20545755

Lunedì, 27 Luglio 2015 06:10

GLI AGRUMI FAVORISCONO IL MELANOMA?

27-07-2015

Anche gli agrumi ci tradiscono. Uno studio della Brown University, infatti, sembra suggerire che il consumo quotidiano di arance o pompelmi possa essere associato a un aumento del rischio di sviluppare il melanoma. Secondo i ricercatori americani, che hanno pubblicato i risultati sul Journal of Clinical Oncology, l'aumento si attesterebbe al 36 per cento. La ricerca, realizzata dalla Warren Alpert Medical School, ha analizzato oltre 100.000 americani, scoprendo che 1.840 di essi avevano sviluppato negli anni un melanoma. Fra i volontari che consumavano una porzione di agrumi o di succo di arance più volte al giorno si registrava un rischio di melanoma molto più alto rispetto a chi mangiava i frutti meno di due volte alla settimana.
Gli scienziati hanno scoperto anche i potenziali responsabili del meccanismo, le furocumarine, sostanze contenute in abbondanza negli agrumi. Si tratta di un ingrediente fotoattivo che innesca un meccanismo di difesa per i frutti reagendo agli stimoli dei raggi ultravioletti. Chi consuma grandi quantità di furocumarine, quindi, avrebbe una pelle molto più sensibile degli altri. Lo studio, tuttavia, necessita di conferme basate su numeri molto più grandi. Per il momento, quindi, continuate a mangiare agrumi se ne avete voglia. I benefici indotti da questi frutti sono sicuramente superiori agli eventuali aspetti negativi.

 

https://news.brown.edu/articles/2015/06/citrus

http://jco.ascopubs.org/content/early/2015/06/24/JCO.2014.57.4111.abstract?sid=71120b6d-2f96-41f3-92dc-cebf50b267a4

26-07-2015

Una ricerca ha dimostrato che l’uso protratto per lungo tempo del paracetamolo, principio attivo della Tachipirina e del Tylenol, produce un rischio aumentato di sviluppare tumori del sangue. E’ ancora incerto quale ruolo esattamente giochi il farmaco nella malattia. Già si pensava che l’acetaminofene potesse aumentare il rischio di tumori, ma fino ad ora l’ipotesi era basata su singoli casi. Questo studio ha monitorato una vasta popolazione di persone sane, nel tempo. Secondo la Reuters: “Gli scienziati hanno seguito quasi 65.000 uomini e donne anziani nello stato di Washington. Inizialmente, si è domandato ai partecipanti circa il loro uso di analgesici negli ultimi dieci anni sincerandosi che nessuno avesse il cancro. Dopo la contabilizzazione di cose come l’età, artrite e una storia familiare di tumori del sangue si è visto che gli utenti cronici del paracetamolo avevano quasi un rischio doppio di sviluppare la malattia”.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21555699

http://www.reuters.com/article/2011/05/09/us-acetaminophen-cancer-idUSTRE7486CC20110509?WT.tsrc=Social%2BMedia&WT.z_smid_dest=Twitter&WT.z_smid=twtr-reuters_health&feedType=RSS&feedName=healthNews

26-07-2015

Bevande zuccherate, tanto gustose e dissetanti quanto letali. Sono 184.000 i decessi provocati all'anno dalle bibite piene di zucchero: dalle bevande analcoliche ai frullati di frutta, tutte ma proprio tutte le bevande dolci ci potrebbero portare al patibolo.  A dirlo è una stima pubblicata sulla rivista Circulation dell'American Heart Association, che ha reso nota una prima valutazione delle morti globali da attribuire proprio alle bibite dolci. Il dato è stato ricavato dalla somma di circa 133.000 morti ogni anno per il diabete, 45.000 per malattie cardiache e 6.450 per tumore: in pratica, secondo le analisi, tutte queste malattie sono collegate ad un abuso di bevande zuccherate. Non solo, quindi, le bevande zuccherate fanno invecchiare più velocemente, ma è ormai confermato che il loro eccessivo consumo non ci fa per niente bene.
La ricerca è stata condotta da un team americano delle Università di Harvard, Tufts e Washington, in collaborazione con l'Imperial College di Londra nel Regno Unito. I ricercatori hanno analizzato 62 studi scientifici sull'alimentazione con i dati di oltre 611.000 persone, realizzati in 51 diversi Paesi tra il 1980 e il 2010 (quasi i due terzi della popolazione adulta del mondo). La maggior parte delle vittime ha un'età compresa tra i 20 e i 44 anni e il Messico è il Paese con il più alto tasso di mortalità, con 404,5 decessi ogni milione di adulti. Secondo gli esperti, questi risultati indicano la necessità di sforzi concentrati sulla popolazione per ridurre il consumo delle bevande zuccherate in tutto il mondo, "attraverso politiche sanitarie efficaci e interventi mirati diretti ad arginare le malattie correlate all'obesità". Insomma, non c'è neppure un motivo per continuare a bere queste bevande, nemmeno quello di levarci di torno il malumore!

 

http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/sugary-drinks-are-killing-184000-adults-around-the-world-every-year-says-study-10353449.html?origin=internalSearch

http://circ.ahajournals.org/content/early/2015/06/25/CIRCULATIONAHA.114.010636.abstract?sid=702e2c05-a7d8-4515-bed5-63d58e124f4d

26-07-2015

Secondo una nuova ricerca le donne che mangiano più di tre porzioni a settimana di mirtilli e fragole hanno un rischio inferiore del 32 per cento di avere un attacco cardiaco. Il beneficio è stato attribuito ai flavonoidi presenti nelle bacche noti come antocianosidi, che sono antiossidanti che danno ai frutti il loro colore rosso e viola. Gli antocianosidi sono noti per l’azione benefica sul rivestimento endoteliale del sistema circolatorio, per prevenire l’accumulo di placche nelle arterie, nonché mantenere normale la pressione arteriosa. La frutta può essere immensamente benefica per la salute, in quanto è una fonte naturale di fibre, vitamine e antiossidanti . Purtroppo contiene anche il fruttosio, che è dannoso per la salute se consumato in eccesso, quindi la frutta deve essere consumata con moderazione, soprattutto se si è sovrappeso o si hanno malattie cardiache, cancro o diabete di tipo 2.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23319811

http://www.wellnessresources.com/health/articles/blueberries_and_strawberries_reduce_heart_attack_risk_in_middle-aged_women/#When:05:30:04Z

26-07-2015

Emicrania persistente? Dolori articolari? Pensando al proprio piatto preferito, spariranno come per incanto. È la tesi di uno studio Usa, secondo cui concentrarsi su pensieri piacevoli può ridurre la sensibilità al dolore. E i migliori risultati si otterrebbero immaginando cibi succulenti. “Abbiamo scoperto che le fantasie sui cibi, per esempio immaginare di mangiare un gelato, una torta al cioccolato o il piatto preferito avevano un forte effetto di attenuazione del dolore”, spiega Hamid Hekmat, professore di psicologia dell’University of Wisconsin at Stevens Point e principale autore dello studio. In questo studio, Hekmat ha chiesto a 60 soggetti sani di immergere la mano in una vasca di acqua ghiacciata, per misurare il livello di sopportazione del dolore. I volontari hanno poi dovuto immergere la mano nell’acqua fredda una seconda volta, ma in questo caso immaginando il loro cibo preferito, oppure una scena neutra, oppure niente. Mentre i soggetti pensavano ai loro cibi preferiti, la capacità di sopportare il disagio fisico è raddoppiata, mentre pensare a scene neutre o a nulla di particolare non ha prodotto alcun miglioramento. Hekmat ha detto che la fantasia più comune, riguardo al cibo, era di mangiare cioccolata (32% dei partecipanti), seguita da una bella grigliata di carne, pasta, pizza e frutta.

 

http://abcnews.go.com/Health/PainManagement/story?id=5475061

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