Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

24-05-2015

Una recente ricerca dimostra che i bambini le cui madri hanno assunto antibiotici durante la gravidanza hanno una maggiore probabilità di sviluppare asma, rispetto a coloro la cui madre non ha usato antibiotici. I bambini predisposti all’asma per via di una madre asmatica, hanno il doppio delle probabilità di sviluppare asma se la madre ha utilizzato antibiotici durante il terzo trimestre di gravidanza. Il neonato ottiene la sua prima “inoculazione” di flora intestinale dalla madre durante il parto, ed è per questo che l’uso di antibiotici durante la gravidanza può predisporre il neonato a sviluppare in seguito asma e una varietà di altre malattie, tra cui disfunzioni neurologiche e disturbi autoimmuni. L’uso sconsiderato di antibiotici, non solo in medicina ma anche nella produzione alimentare, è la causa principale di resistenza agli antibiotici. Tra l’anno 1993 e il 2005, il numero di americani ricoverati in ospedale a causa di un “superbatterio” resistente agli antibiotici è salito da circa 2.000 a 370.000. Attualmente, le infezioni resistenti agli antibiotici uccidono circa 60.000 americani ogni anno, e rappresentano miliardi di dollari in costi sanitari.

 

http://www.jpeds.com/article/S0022-3476(12)01141-9/abstract

http://www.reuters.com/article/2012/11/19/us-antibiotics-pregnancy-idUSBRE8AI11G20121119?feedType=RSS&feedName=healthNews&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+reuters%2FhealthNews+%28Reuters+Health+News%29

http://www.medicalnewstoday.com/articles/252956.php

http://www.medicinenet.com/script/main/art.asp?articlekey=165047

24-05-2015

Uno studio ha scoperto che applicazioni topiche di creme idratanti come Dermabase, Dermovan, Eucerin Crema Idratante originale, o Vanicream potrebbero aumentare il rischio di cancro cutaneo. Alcuni topi irradiati, sono stati trattati con creme idratanti mostrando un significativo aumento del loro tasso di formazione di tumori e della dimensione del tumore. Il trattamento dei topi con Dermabase, Dermovan, Eucerin, o Vanicream per 17 settimane ha aumentato il numero totale di tumori istologicamente caratterizzati, del 69 per cento. Secondo lo studio, come riportato da GreenMedInfo: “I risultati indicano che diverse creme idratanti in commercio aumentano il tasso di formazione e il numero di tumori dopo l’applicazione topica su topi ad alto rischio UVB-pretrattati. Sono necessari ulteriori studi per determinare gli effetti delle applicazioni topiche di creme idratanti negli esseri umani“. Questo vale anche per oli e lozioni abbronzanti, che molti di voi stanno utilizzando in questo momento a pieno ritmo, così come l’olio o lozioni per bambini che molti genitori involontariamente spalmano su di loro.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2630214/?tool=pubmed

http://www.greenmedinfo.com/article/commonly-used-moisturizing-creams-containing-mineral-oil-are-tumorigenic-when-applied

Domenica, 24 Maggio 2015 08:11

7 ALIMENTI CHE PURIFICANO IL FEGATO.

24-05-2015

Il primo modo grazie al quale il nostro corpo espelle le tossine è mediante il fegato, il quale disintossica e ripulisce il corpo in maniera costante filtrando il sangue dalle sostanze nocive che entrano attraverso l’apparato digerente, la pelle e l’apparato respiratorio. Ma quando il fegato diventa oberato di lavoro, in seguito allo stress o ad una forte esposizione alle tossine, l’intero sistema può perdere il suo naturale equilibrio, compromettendo gravemente la nostra salute. Poiché il fegato è anche il responsabile della produzione di bile, un’altra forma di disintossicazione metabolicamente necessaria per la ripartizione e l’assimilazione dei grassi e delle proteine, è estremamente importante che il nostro fegato sia adeguatamente mantenuto. Infatti senza il buon funzionamento del fegato, il nostro corpo non sarà in grado di purificare se stesso e di assorbire le sostanze nutritive, tutto questo costituisce una ricetta perfetta per un disastro sanitario.
“Le migliaia di sistemi enzimatici che sono responsabili di quasi tutte le attività del corpo sono costruiti nel fegato”, scrive il Dr. Karl Maret, circa l’importanza della funzione epatica vibrante. “Il buon funzionamento degli occhi, del cuore, del cervello, delle gonadi, delle articolazioni, e dei reni, sono tutti dipendenti da una buona attività del fegato”. “Se il fegato non riesce a costruire, anche uno solo delle migliaia di sistemi enzimatici che il corpo richiede, anche le altre funzioni ne risentono di questo con un conseguente maggiore stress metabolico sull’individuo”. Quindi per mantenere il fegato in perfetta efficienza ci sono sette importanti cibi che sarebbe meglio far rientrare nella nostra dieta quotidiana. Questi sette miracolosi cibi sono i seguenti: aglio, pompelmo, tè verde, verdura a foglia verde, avocado, noci e curcuma.

AGLIO

L’aglio contiene numerosi composti i quali a loro volta contengono zolfo e che attivano gli enzimi del fegato responsabili di scovare le tossine presenti nel nostro corpo. Anche il bulbo della cipolla contiene sostanze utili come la allicina ed il selenio, due potenti sostanze nutritive che aiutano a proteggere il fegato dai danni tossici, ed aiutano nel processo di disintossicazione.

POMPELMO

Il pompelmo è naturalmente ricco di vitamina C ed antiossidanti, due potenti sostanze che aiutano a mantenere pulito il fegato. Come l’aglio, il pompelmo contiene composti che stimolano la produzione di enzimi di disintossicazione del fegato. Esso contiene inoltre un composto flavonoide noto come naringenina che permette al fegato di bruciare i grassi, anzichè conservarli.

TE’ VERDE

Il tè verde è ricco di catechine, un tipo di antiossidante che è stato dimostrato in recenti studi, permette di eliminare l’accumulo di grasso da parte del fegato e promuove la corretta funzionalità epatica. Questa potente bevanda protegge il fegato dalle tossine che altrimenti si accumulerebbero e causerebbero gravi danni.

VERDURE A FOGLIE VERDI

Le Verdure a foglia verde come la zucca amara, rucola, tarassaco, spinaci, senape, e la cicoria contengono numerosi composti atti alla pulizia del fegato e che neutralizzano i metalli pesanti, i quali possono incidere pesantemente sul corretto funzionamento del fegato. Le Verdure a foglia verde permettono anche di eliminare pesticidi ed erbicidi dal corpo, e stimolare la creazione e il flusso di pulizia legato alla produzione di bile. E’ molto importante quindi lavare molto bene tutti i tipi di verdura in quanto proprio le verdure sono sottoposte a trattamenti agricoli.

AVOCADO

Ricco di composti a base di glutatione, l’avocado supporta attivamente la buona salute del fegato proteggendolo dal sovraccarico tossico, e rafforzare il suo potere detergente. Alcune ricerche hanno dimostrato che mangiare uno o due avocadi a settimana per un minimo di 30 giorni è permette di riparare un fegato danneggiato.

NOCI

Le noci contengono alti livelli di L-arginina, un aminoacido, il glutatione, e acidi grassi omega-3, i quali aiutano a disintossicare il fegato da malattie legate all’ammoniaca. Le noci aiutano anche ad ossigenare il sangue, e gli estratti dei loro gusci sono spesso utilizzati per creare composti utili alla pulizia del fegato.

CURCUMA

La Curcuma è uno degli alimenti più potenti per mantenere un fegato sano, ha dimostrato infatti di poter proteggere attivamente il fegato contro i danni tossici, ed anche di rigenerare cellule epatiche danneggiate. La Curcuma aumenta anche la produzione naturale di bile, di ripristinare i dotti epatici ostruiti, e di migliorare la funzione complessiva della colecisti, un altro organo atto alla depurazione del corpo.

 

http://www.dailymail.co.uk/health/article-1200011/Grapefruit-offers-bitter-route-beating-obesity-makes-liver-burn-fat-instead-storing-it.html

http://www.nature.com/ijo/journal/v26/n11/abs/0802141a.html

http://www.sciencedaily.com/releases/2000/12/001219074822.htm

http://www.naturalnews.com/035946_liver_cleanse_foods.html#ixzz1wArpI51t

24-05-2015

Il nervo sciatico è un nervo misto che trae origine dal plesso sacrale e attraversa in lunghezza la gamba. È un nervo abbastanza voluminoso, spesso soggetto a infiammazioni. Il dolore sciatico, infatti, è una condizione molto comune che può avere diverse cause: dalla presenza di un’ernia, all’assunzione di una postura scorretta per lungo tempo. Il dolore, veramente fastidioso e intenso, si concentra nella parte posteriore della coscia, nella bassa schiena o nei glutei. Oltre al dolore, tra i sintomi possono avvertirsi anche formicolii e debolezza muscolare.
Oggi, vedremo una soluzione che si basa sull’uso di una o più palline da tennis per far leva su alcuni punti di pressione e alleviare il dolore. Il trattamento con la pallina da tennis utilizza gli stessi principi del massaggio, della digitopressione e della riflessologia, che aiutano ad alleviare dolori muscolari e tensione. La pallina interviene su alcuni punti del muscolo piriforme che si trova vicino al nervo sciatico, migliorando la circolazione, diminuendo la rigidità e migliorando la mobilità della parte. È una pratica economica che può essere fatta a casa, meglio se dietro i consigli di un esperto. Prima di iniziare è importante ricordare che in molti casi l’infiammazione del nervo sciatico è solo il sintomo di altre problematiche ben più importanti, come ad esempio la presenza di un’ernia. Per questo, prima di iniziare qualsiasi trattamento è sempre bene confrontarsi con un medico per ricercare la causa del problema, evitando che, invece di avere dei benefici, andiate a peggiorare la situazione. La pallina lavora sul muscolo piriforme, evitate quindi di sollecitare direttamente il nervo. Infine, come detto in precedenza, prima di iniziare qualsiasi terapia, confrontatevi con uno specialista in modo da scoprire se ci sono dei limiti o delle controindicazioni per il vostro caso specifico.

COME UTILIZZARE LA PALLINA

È possibile utilizzare una o più palle da tennis unite tra di loro, in base al tipo di dolore e alla capacità di equilibrio. Mentre siete seduti o sdraiati sul pavimento, mettete la pallina da tennis sotto il muscolo dal quale proviene il dolore. Se utilizzate una sola pallina, si eserciterà una pressione maggiore sulla zona. Utilizzarne più di una, invece, vi consentirà di distribuire il peso e la pressione su una superficie maggiore, avvertendo meno dolore. Spostate lentamente il peso sulla pallina, utilizzando una moderata quantità di forza per comprimere i punti trigger del muscolo piriforme in cui avvertite dolore. L’obiettivo è quello di diminuire l’ipertono del muscolo, ripristinando il normale flusso di sangue nella zona e alleviando l’irritazione del nervo sciatico. Indugiate in uno dei punti per circa 15 secondi, passando poi al successivo. In alternativa, potete far rotolare le palline avanti e indietro con dei movimenti delicati. Il dolore che sentite non deve essere troppo forte. Se lo è, allentate la pressione o aggiungete altre palline. Dovete essere molto cauti mentre lavorate sui punti di pressione, per evitare di andare a infiammare maggiormente la parte, aggravando la condizione. Se sentite dolore acuto interrompete subito.
Se eseguita correttamente, questa tecnica aiuta ad alleviare il dolore alla sciatica. Ovviamente, la pallina da tennis non può mai sostituire le mani di un esperto e, ancora, vi ricordo di non iniziare la terapia prima di esservi accertati della causa che ha portato all’infiammazione e dell’esistenza o meno di controindicazioni. Oltre all’utilizzo della pallina da tennis, per combattere il dolore al nervo sciatico, si suggerisce di effettuare della ginnastica dolce e degli esercizi di stretching. Ecco un video che mostra brevemente come eseguire gli esercizi con la pallina da tennis:

 

https://www.youtube.com/watch?v=YE1JJupJYy0

24-05-2015

I deodoranti per ambienti metterebbero a rischio la salute del cuore. Questo quanto sostenuto dallo studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Istituto tropicale svizzero e dell’università di Basilea pubblicato sull’Environmental Health Perspectives. In particolare, oltre ad essere fonti nocive per le vie respiratorie, questi prodotti provocherebbero un grave aumento del rischio di infarto. Quanto emerso circa i possibili danni alla salute provocati dai deodoranti per ambienti deriva da un più ampio studio, il Sapaldia, che il gruppo guidato da Amar J. Mehta ha condotto per valutare l’impatto dei gas nocivi sulle vie respiratorie e il sistema cardiovascolare. Scendendo nello specifico dei prodotti per la casa, si è appreso come gli spray deodoranti per interni, antiodore e per la pulizia del forno possano risultare dannosi per il ritmo cardiaco.
L’analisi è stata condotta su 581 adulti ed ha evidenziato come siano state le donne, in particolare le casalinghe a tempo pieno, a manifestare i casi più gravi di variabilità del ritmo cardiaco. Maggiore la diminuzione del battito nelle donne che hanno dichiarato di fare uso di deodoranti o profumi sintetici per ambienti, mentre minore seppur evidente l’impatto nocivo generale dei vari spray per la casa. Un’alternativa che possa risultare non dannosa per la salute viene anche in questo caso dalla natura con la possibilità di realizzare, grazie a pochi semplici ingredienti acquistabili in erboristeria, deodoranti per ambienti naturali privi di sostanze tossiche.

 

http://ehp.niehs.nih.gov/1104567/

23-05-2015

Talloni screpolati, cosa fare? Se avete i talloni screpolati, provate ad affidarvi ai rimedi naturali e della nonna. Forse durante l'inverno non vi siete presi cura a sufficienza dei vostri piedi. Vi siete dimenticati di fare lo scrub e di applicare una crema idratante. Siete ancora in tempo per correre ai ripari prima che arrivi l'estate. Il suggerimento per prevenire i talloni screpolati è di fare uno scrub una volta alla settimana e applicare spesso una crema idratante. Se i talloni sono già screpolati provate ad intervenire due volte alla settimana con un pediluvio seguito da uno scrub e dall'applicazione di un impacco o di una crema idratante, Ecco alcuni rimedi naturali utili in caso di talloni screpolati.

1. PEDILUVIO ALLA LAVANDA E BICARBONATO

Per ammorbidire la pelle dei talloni provate con un bel pediluvio caldo alla lavanda e bicarbonato, che avrà anche un piacevole effetto rilassante. Riempite un catino con dell'acqua calda, versate due o tre cucchiai di bicarbonato e quattro gocce di olio essenziale di lavanda. La durata del pediluvio è di 15-20 minuti. Dopo il pediluvio fate uno scrub.

2. PIETRA POMICE

Usate la pietra pomice soltanto dopo aver ammorbidito la pelle dei talloni con un pediluvio o con un bagno caldo. La pietra pomice è uno strumento molto utile per levigare i talloni e per rimuovere la cellule morte. Strofinatela sui piedi con movimenti circolari e con delicatezza. Dopo il trattamento con la pietra pomice i talloni saranno pronti all'applicazione della crema idratante.

3. SCRUB PER I TALLONI

Se non avete a disposizione la pietra pomice ricorrete a uno scrub per i piedi, ancora meglio se fatto in casa. Fare lo scrub ai talloni una volta alla settimana e applicare una crema idratante subito dopo previene il problema dei talloni screpolati e aiuta a risolverlo quando c'è già. Per lo scrub basta mescolare dello zucchero oppure del sale con un olio a vostra scelta fino ad ottenere un composto cremoso. Potete scegliere olio di mandorle dolci o il comune olio extravergine d'oliva.

4. TRATTAMENTO ALL’OLIO DI SESAMO

L'olio di sesamo è molto indicato per la pelle secca e per il suo effetto anti-age. Viene usato come olio per il viso e per il corpo. E' adatto anche per piedi e talloni. Per ammorbidire le zone ruvide vi basterà avere a disposizione un cucchiaio di olio di sesamo e 5 gocce di olio essenziale di menta. Diluite l'olio essenziale nell'olio di sesamo, applicatelo sui piedi insistendo su talloni, indossate delle calzine di cotone e lasciate agire per tutta la notte. Al mattino la morbidezza della pelle sarà garantita. Se dovessero essere ancora presenti delle zone ruvide, usate la pietra pomice o fate uno scrub dopo questo trattamento.

5. ESFOLIANTE AL BICARBONATO

Con il bicarbonato di sodio potrete creare un composto leggermente abrasivo, più delicato di un comune scrub preparato con il sale grosso, utile per ammorbidire i talloni e rimuovere le cellule morte. Mescolate due cucchiai di bicarbonato di sodio e due cucchiai d'acqua tiepida. Massaggiate a lungo sui talloni con movimenti circolari e poi risciacquate. A questo punto potrete applicare sui talloni una crema idratante o qualche goccia di olio di mandorle dolci o di sesamo.

6. ESFOLIANTE ALLA FARINA DI RISO

Per preparare questo semplice trattamento esfoliante per i piedi vi basterà mescolare 2 cucchiai di farina di riso e 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, di mandorle dolci o di sesamo. Preparate questo trattamento sempre al momento. Amalgamate bene gli ingredienti per ottenere un composto facile da applicare e massaggiatelo sui talloni con le dita o, ancora meglio, con l'aiuto di una spugnetta.

7. IMPACCO AL BURRO DI KARITE’

Il consiglio è di applicare sui talloni l'impacco al burro di karitè prima di andare a dormire, dopo aver fatto uno scrub o dopo aver passato la pietra pomice. Vi basterà prelevare del burro di karitè dal barattolo con un cucchiaino e riscaldarlo leggermente tra i palmi delle mani oppure a bagnomaria per applicarlo sui talloni senza fatica. Non vi resta che indossare dei calzini di cotone per proteggere i piedi durante la notte. Al mattino risciacquate l'impacco con acqua tiepida e sapone delicato.

8. IMPACCO AL MIELE

Il miele è un rimedio naturale adatto per prendersi cura della pelle secco, con particolare riferimento alle zone del corpo più ruvide o interessate da problemi di disidratazione, proprio come i talloni. Applicate il miele sui talloni e lasciate agire per 30 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida oppure prima di dedicarvi ad un bel pediluvio.

9. ESFOLIANTE ALLA FARINA DI CECI

Preparate un esfoliante naturale adatto sia per i talloni che per piedi e gambe mescolando 3 cucchiai di farina di ceci, 3 cucchiai di zucchero di canna e 3 cucchiai di mandorle appositamente tritate oppure di farina di mandorle. A questo punto aggiungete 1 cucchiaio d'olio (ad esempio olio d'oliva extravergine, olio di mandorle o di sesamo) e la quantità d'acqua necessaria ad ottenere un composto facile da applicare e strofinare sulla pelle. Massaggiate più volte lo scrub sui talloni, utilizzate subito eventuali avanzi per fare uno scrub per il corpo insistendo sulle zone ruvide.

10. RIMEDIO ALL’OLIO E LIMONE

In un bicchiere mescolate 2 cucchiai di succo di limone e 2 cucchiai di olio d'oliva. Aggiungete a poco a poco del bicarbonato di sodio o della farina di riso e mescolato fino ad ottenere un composto cremoso. Massaggiate sui talloni come se fosse uno scrub oppure utilizzatelo come un impacco per ammorbidire la pelle indurita. Questo rimedio è valido anche in caso di calli e duroni.

23-05-2015

Uno studio norvegese ha indicato che gli adolescenti che bevono grandi quantità di bibite analcoliche zuccherate hanno maggiori problemi di salute mentale, compreso iperattività e stress. Più di 5.000 norvegesi fra i 15 e i 16 anni sono stati esaminati per quanto riguarda le loro abitudini inerenti alle bibite analcoliche e, successivamente, hanno compilato un questionario standard di salute mentale. Si è vista una chiara associazione tra bibite analcoliche e iperattività e correlazioni supplementari con altri disturbi mentali. La maggior parte degli adolescenti bevevano in media da una a sei bibite analcoliche ogni settimana. Gli adolescenti che tendevano a saltare prima colazione e pranzo consumavano più bibite analcoliche degli altri. I problemi di salute mentale maggiori sono stati visti nel 10 per cento dei ragazzi e 2 per cento delle ragazze che bevevano quattro o più bibite analcoliche al giorno.

COMMENTO

Se volete rimanere in buona salute e vivere fino alla fine dei giorni che vi sono stati concessi, allora dovete ridurre radicalmente l’assunzione di zucchero. Non c’è nulla che acceleri il processo di invecchiamento più dello zucchero. Dovreste anche notare che questi risultati hanno preso in considerazione solo il carico di zucchero presente nelle bibite analcoliche consumate dagli adolescenti, senza considerare prodotti chimici cancerogeni come il benzene trovato nelle bibite. Il problema certamente si estende ben oltre l’Europa - le bibite analcoliche sono infatti il fattore singolo più importante nell’epidemia di obesità infantile che sta dilagando in America. Infatti, le bibite tipo soda sono la fonte numero uno delle calorie in America. Oltre che iperattività e problemi mentali, le bibite analcoliche provocano:

• Osteoporosi.
• Insonnia.
• Calcoli renali.
• Carie dentarie.

L’obesità deriva da queste cattive abitudini. Pensate che il vostro rischio di sviluppare obesità aumenta del 60 per cento per ciascuna lattina di soda bevuta al giorno. Lo zucchero è chiaramente una sostanza che dovrebbe essere evitata, ma dopo avere speso anni a ricercare informazioni su questo soggetto sono ancor più convinto che i dolcificanti artificiali siano ancora più pericolosi per voi. Ricordatevi che i bambini vedono e imitano quel che fanno i loro genitori , per cui smettere di bere bibite analcoliche può solo aiutare i vostri sforzi per far perdere l’abitudine ai vostri figli e mantenerli in buona salute.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1586153/

22-05-2015

Uno studio sta causando nuovi dubbi circa la sicurezza delle colture geneticamente modificate. La ricerca ha trovato la tossina Bt, presente in molte colture OGM, nel sangue umano. La tossina Bt rende le colture tossiche per gli insetti nocivi, ma è stato ribadito che non rappresenta alcun pericolo per l’ambiente e la salute umana. E’ stato ribadito che la proteina si rompe nell’intestino umano. Invece la presenza della tossina nel sangue umano mostra che ciò non accade. India Today riporta: “Gli scienziati hanno individuato la proteina insetticida circolante nel sangue di donne gravide e non gravide. Hanno anche trovato la tossina nel sangue fetale, implicando che potrebbe passare alla generazione successiva“.

 

http://indiatoday.intoday.in/story/toxin-from-gm-crops-found-in-human-blood/1/137728.html

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21338670

22-05-2015

La gengivite è la forma più lieve della malattia parodontale. La gengivite non trattata può progredire a parodontite, di cui ci sono molti gradi. La parodontite aggressiva si verifica con le persone che hanno malattie gengivali, ma che sembrano essere in buona salute o per lo meno non hanno altra malattia che la medicina convenzionale ha ritenuto essere la causa di parodontite. La parodontite cronica include l'infiammazione dei tessuti di sostegno e perdita di denti. La malattia parodontale necrotizzante è una grave infezione che colpisce i tessuti gengivali, il legamento parodontale e l'osso. E poi abbiamo la parodontite come manifestazione di altre malattie.
In tutti gli altri casi di malattie gengivali, le gengive possono essere guarite entro una settimana, e di solito nel giro di pochi giorni. Per chi ha i denti che hanno subìto canali radicolari o che hanno otturazioni metalliche, le seguenti procedure dovrebbero essere seguite a tempo indeterminato. Finché non sono completamente pieni di materiale di riempimento, c'è speranza per i denti, anche quelli con cavità a vista e smalto impoverito.

- Si inizia con la dieta. Evitate di mangiare junk food e cibi acidificanti, se non volete far marcire i vostri denti. Alimenti crudi, biologici, frutta e verdure fresche sono la parte più importante della dieta. Eliminate gli alimenti raffinati e i prodotti alimentari trasformati. Lo zucchero raffinato, come la soda per esempio, è così acido che elimina letteralmente minerali e vitamine dai vostri denti e gengive. Lo stesso vale per il riso bianco e la maggior parte dei tipi di pane.

- Non fumate. Anche fumare marijuana è terribile per le gengive e i denti. Si introduce una grande concentrazione di radicali liberi e di carbonio nella bocca che provoca reazioni chimiche, rendendo le nostre cellule danneggiate ed esaurendo dalla bocca vitamine e minerali.

- Masticate aglio. Fa schifo, ma ne vale la pena. Aggiungete l'aglio alle insalate (mangiate un sacco di verdure e insalate diverse). Quando si mastica l’aglio, fatelo con la bocca aperta, e respirate attraverso la bocca.

- Sistemate l'intestino. Qualunque sia l'infezione in bocca, parte tutto dal vostro intestino per poi infiltrarsi nel circolo sanguigno. Se sistemate l'intestino, in genere, tutto l’organismo farà lo stesso. Ovunque vi sia infezione ai denti, oltre ai batteri cattivi, anche la candida è sempre presente. Spesso, ma non sempre, ci sono anche altri parassiti.

- Mettete in pratica l’oil pulling. Utilizzate olio di cocco, di sesamo o di girasole. Il più efficace è l’olio di cocco.

- Filo interdentale. Anche quando le gengive sanguinano, è importante l’utilizzo corretto del filo interdentale; accelera la guarigione delle gengive e previene la carie.

Createvi dentifricio e collutorio naturali. Molte persone usano la merda venduta nei supermercati, e a volte, anche nei negozi biologici. Ciò include la maggior parte delle marche costosissime. Masticate aglio e spazzolate con bicarbonato e sale marino integrale. Potete utilizzare tutti i giorni anche un collutorio a base di acqua e bicarbonato o acqua e sale marino integrale.

 

http://www.organiclifestylemagazine.com/periodontal-disease-gum-disease-what-you-need-to-know/

http://www.healingthebody.ca/how-to-heal-cavities-naturally/

http://www.organiclifestylemagazine.com/heal-cavities-gum-disease-naturally-with-organic-oral-care-toothpaste-recipes-included/

http://www.healingthebody.ca/4-reasons-dental-problems-are-causing-illness-in-your-body/

http://www.perio.org/consumer/types-gum-disease.html

http://www.naturalnews.com/047153_gingivitis_gum_disease_periodontitis.html

Venerdì, 22 Maggio 2015 11:45

LE PROPRIETA’ CURATIVE DELLA LIQUIRIZIA.

22-05-2015

Buona, salutare e dal sapore inconfondibile, questa potrebbe essere una delle possibili presentazioni della liquirizia. La sua pianta è conosciuta con il nome scientifico di Glycyrrhiza glabra L. e appartiene alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose Papilionaceae). Fiorisce tra giugno e luglio e il suo fusto raggiunge i 100-150 centimetri di altezza. La liquirizia è originaria dell’area mediterranea e mediorientale, mentre è nella zona dell’Egitto che si registra traccia dello sfruttamento delle sue proprietà curative. A questo fine se ne utilizzano le radici e i rizomi. L’Italia ne è uno dei Paesi produttori insieme con Spagna, Turchia, Iran, Iraq, Francia, Grecia e Siria. Tra le sue proprietà più importanti senza dubbio il contenuto di glicirrizina, da cui deriva l’acido glicirretico, così come la presenza di alcuni flavonoidi. Da queste due sostanze deriva la sua capacità di ridurre il fastidio causato dal reflusso gastroesofageo o dall’ulcera. La liquirizia aiuta a tenere sotto controllo gli acidi gastrici sia masticandone le radici che sotto forma di pastiglie o decotto.
Masticare un pò di liquirizia si rivela un’ottima soluzione anche nel trattamento di alcune affezioni di bocca e gola come afte, herpes e mal di gola. Questo si ottiene sfruttando le qualità antivirali e antimicotiche delle sue radici, che favoriscono la cicatrizzazione delle vescicole. La presenza di antiossidanti migliora la risposta dell’organismo e in caso di afte riduce il tempo di guarigione a circa 3-4 giorni. L’azione antinfiammatoria svolta nel caso del mal di gola si rivela efficace anche nel trattamento della cervicale, contrastandone i dolori e inibendo, grazie alla presenza di glicirrizina, la degradazione dei corticosteroidi umani. Devono tuttavia prestare attenzione riguardo l’assunzione di liquirizia i soggetti ipertesi, le donne durante la gravidanza o che assumono farmaci anticoncezionali, coloro che soffrono di sindrome premestruale o di insufficienze renali o epatiche.

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