Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Venerdì, 28 Agosto 2020 10:40

COME IL PANE CHE MANGI TI STA UCCIDENDO.

28-08-2020
 
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano chi lo consuma. Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida. Il germe e la crusca, messi insieme, fanno sì che il pane non perda quasi tutte le sue proteine, i grassi, le vitamine e i minerali. Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi, sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali. Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è che produce molte altre malattie tra le quali:
 
- Obesità;
- Cancro al colon;
- Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi ecc.);
- Emorroidi;
- Colesterolo;
- Diverticoli.
 
Tutte queste hanno come comune denominatore il favorire una dieta povera di fibre e la mancanza di vitamine e minerali del grano intero, in particolare la E e il complesso B. Quando si sente parlare degli enormi vantaggi del consumo di pane integrale, si può cadere nella tentazione di domandarsi: cosa ha di brutto il pane bianco? La risposta è: tutto!
Il pane è conosciuto fin da prima che apparisse la nostra civiltà. L’uomo macinava il grano con le pietre per ottenere la farina. Quei grani macinati erano mescolati con lievito (qualcosa che è vivo, non “chimico”), sale e acqua per formare una massa che doveva fermentare fino a che “usciva” come il risultato del diossido di carbonio che si produce per l’azione del lievito. Poi si infornava per fare il pane. Questo era pane. La pasta con amido che compriamo oggi nelle moderne panetterie o in buste di plastica non è vero pane e eticamente parlando è un’atrocità chiamare pane qualcosa che nutre così poco e causa tanti problemi.
Un seme di grano è composto da tre parti:
 
- Il germe del grano dove si trova il vero valore nutritivo;
- La crusca;
- L’endosperma.
 
Se vogliamo nutrirci veramente dobbiamo consumare le tre parti del grano nella proporzione che ha dato madre natura. Sfortunatamente non esiste nessuna relazione diretta tra l’intelligenza e l’avarizia dell’industria dei mugnai e dei fabbricanti di pane. Vi siete domandati perché si raffina la farina? Di base il grano è raffinato per garantire una durata maggiore, visto che il grano integro contiene grassi e può irrancidirsi. Per evitare il deterioramento del grano si tolgono le parti più propense ma non per questo meno nutrienti. Il risultato è una polvere bianca che non diventi rancida ma che non nutre. Sono solo calorie carenti di proteine, vitamine e minerali. La maggior parte degli esseri umani non si sono resi conto di questo dettaglio, ma altri minuscoli esseri sì…Agli insetti piace mangiare la crusca perché il loro istinto dice che va bene per loro; a loro piace anche mangiare il germoglio di grano perché li nutre e li rende sani e forti. Ma allora bisogna domandarsi perché gli insetti non mangiano la farina bianca? Semplice, perché in una tonnellata di farina bianca non c’è una quantità sufficiente di valore nutriente per mantenere vivo un piccolo insetto. Una dieta basata sul pane bianco fatto con farina bianca che non mantiene vivi né gli insetti né gli animali da laboratorio, non può evidentemente mantenere in salute i nostri figli. Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un pò di crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
 
- gesso bianco;
- monogliceridi e digliceridi;
- stearoil-2-lactilato di sodio;
- azodicarbonamido;
- acido tartarico;
- glicolpropilene;
- diossido di cloro;
- farina di pesce;
- farina di ossa;
- fosfato di ammonio;
- bromato di calcio;
- polisorbato 60;
- tantissimo sale.
 
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute? Bisogna essere tonti per crederlo…
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari a 250 Kg. In macchine gigantesche. La lista dei veleni continua. Qualche volta avete pensato che i lieviti chimici che hanno sostituito quelli naturali sono composti da cose sospettose come, bromuro di potassio, alluminio, cloruro di ammoniaca?
Sapevate che lo sbiancante usato per purificare le farine, il diossido di cloro, può uccidere la flora intestinale ed è usato anche nei detergenti? Tutti cercano il pane fresco, senza sapere che per ottenerlo, gli industriali aggiungono un’altra sostanza tossica: l’etilene. Certo voi non leggerete nell’etichetta il nome di questa porcheria, tuttalpiù “emulsionante”. Troviamo anche il glicolpropilene. Questa è una sostanza che mantiene il colore del pane perché così non cambi fintanto che non lo comprate. Questa sostanza ha anche un altro uso: è anticongelante. È stato provato su animali che provoca una terribile depressione. I pani a lunga conservazione e che devono rimanere a lungo sugli scaffali senza riempirsi di muffa (senza cioè far sì che si sviluppi la vita) sono trattati con numerosi ingredienti atti a uccidere i batteri. Uno dei più usati è il propionato che ha la proprietà di distruggere gli enzimi che permettono all’organismo di assimilare il calcio. Un altro composto chimico usato per “migliorare” l’apparenza del pane anche se è stato fatto con farina di bassa qualità è il perisolfato, un composto chimico usato per dare nichel ai metalli e che ha la curiosa proprietà di distruggere le poche vitamine che possono rimanere nel pane e di trasformare il calcio in ossido di calcio che l’organismo umano non assimila. Forse avete sentito parlare del pane “arricchito”. Credetemi, si tratta solo di un’altra fregatura. Quando si raffina il pane bianco sono tolte più di 22 valori nutrienti e sono aggiunte 4 o 5 vitamine e minerali non organici, ma niente di tutto questo fa sì che assomigli al pane vero e continua a fare del male al corpo e non del bene come dicono. L’unica soluzione al problema è quella di mangiare pane vero.
Venerdì, 28 Agosto 2020 10:38

ACIDO FOLICO E MALATTIE MENTALI.

22-08-2020

La gravidanza non è la sola condizione nella quale è necessario l’acido folico. Da uno studio effettuato al Massachusetts General Hospital, pubblicato sul New England Journal of Medicine, risulta che molti pazienti mentalmente disturbati o ritardati migliorano con l’acido folico. In una ragazza leggermente ritardata, sofferente di sintomi schizofrenici (deliri, isolamento, catatonia), i disturbi psicotici scomparvero quando fu trattata con acido folico per via orale e con vitamina B6. Sospeso il trattamento, i sintomi ricomparvero nel giro di cinque-sette mesi, ma quando fu ripreso il trattamento vitaminico, i sintomi scomparvero ancora. Anche da altri studi risulta che i pazienti schizofrenici rispondono all’acido folico. Al Northwick Park Hospital (Inghilterra), pazienti psichiatrici trattati con acido folico venivano dimessi con un anticipo del 23-36% rispetto a quelli ai quali non era stato somministrato l’acido folico. A tutt’oggi non è stato portato avanti nessuno studio per confermare questi dati. Il giudizio sul miglioramento clinico necessario per garantire le dimissioni da un ospedale psichiatrico è comunque generalmente considerato un criterio relativamente attendibile.

28-08-2020
 
Sono buonissime, dolci, ricche di acqua e nutrienti, ma con pochissime calorie. Inserire le angurie nella vostra dieta non è solo una scelta gustosa: è soprattutto una scelta che può apportare numerosi benefici alla vostra salute. Questo alimento, infatti, è utile per:
 
• proteggere il cuore;
• aiutare il cervello a funzionare meglio;
• sostenere il sistema immunitario.
 
Oggi vedremo insieme 11 ragioni per cui può essere una buona idea consumare questo cibo quotidianamente.
 
1. PER IL CUORE
 
Mangiare grandi quantità di anguria migliora le funzioni cardiache. Questo frutto, infatti, contiene alti livelli di un potente antiossidante, presente anche nei pomodori, chiamato licopene. È grazie al licopene che l’anguria assume il suo tipico colore rosso. Bene, questo antiossidante protegge il nostro cuore dai danni causati dai radicali liberi. Non è tutto. Il potassio contenuto nell’anguria aiuta anche a ridurre il colesterolo, migliorando la circolazione e regolando il battito cardiaco.
 
2. PER LE OSSA
 
Sembra che il licopene contribuisca anche a proteggere le nostre ossa, riducendo l’attività degli agenti coinvolti nello sviluppo dell’osteoporosi. I livelli di potassio contenuti nell’anguria, inoltre, aiutano a fissare e mantenere il calcio nello ossa, rendendole più sane e forti.
 
3. COME SOSTEGNO AL SISTEMA IMMUNITARIO
 
L’anguria è anche una buona fonte di vitamina C, necessaria per:
 
• rafforzare il sistema immunitario;
• proteggere il corpo dall’invecchiamento cellulare;
• proteggere dallo stress ossidativo.
 
La vitamina C, inoltre, gioca un ruolo fondamentale nella guarigione delle ferite, perché direttamente coinvolta nella produzione di collagene.
 
4. AIUTA NELLA PERDITA DI PESO
 
L’anguria è ricchissima di acqua ma povera in calorie. Questo la rende un frutto utilissimo per quelle persone che vogliono perdere peso:
 
• aiuta a spezzare la fame;
• riattiva il metabolismo.
 
5. COME ANTINFIAMMATORIO
 
Questo frutto è ricco anche di flavonoidi e carotenoidi, che riducono le infiammazioni croniche presenti nel nostro corpo. Più maturi sono i cocomeri, più sono le sostanze benefiche in esso contenute.
 
6. COME PREVENZIONE CONTRO IL CANCRO
 
Ancora una volta dobbiamo parlare del licopene. Secondo diversi studi, questo prezioso antiossidante naturale ha il potere di proteggere il nostro organismo dallo sviluppo di alcune forme di tumore.
 
7. PER MANTENERE I MUSCOLI SANI
 
L’anguria è una buona fonte di potassio, necessario per il corretto funzionamento dei nostri muscoli. Controlla infatti la loro contrazione ed evita il dolore muscolare dopo gli allenamenti.
 
8. PER MIGLIORARE LA VISTA
 
Mangiare anguria fa bene agli occhi. Questo sempre grazie al contenuto di antiossidanti come il beta-carotene, la vitamina C e la luteina, che proteggono gli occhi dai problemi legati all’avanzare dell’età.
 
9. PER IDRATARE CORRETTAMENTE IL CORPO
 
Le angurie sono formate per il 90% da acqua. Mangiarle quotidianamente, aiuta a prevenire la disidratazione, soprattutto nei mesi estivi, quelli più caldi, e a reintegrare nel corpo i sali minerali persi con il sudore.
 
10. AIUTA IL CERVELLO E L’UMORE
 
In questo magnifico frutto è contenuta anche una buona quantità di vitamina B6. La vitamina B6 è utile per la produzione di varie sostanze chimiche responsabili dei nostri sbalzi di umore, come ad esempio, la serotonina e la dopamina. La vitamina B6 svolge un ruolo importante anche nella memoria a breve termine, rendendo questo frutto lo snack ideale per chi deve affrontare le sessioni di esami estive.
 
11. PER CONTRASTARE LA PRESSIONE ALTA
 
Secondo una serie di studi condotti da alcuni ricercatori della Florida State University (USA), l’anguria è in grado di contrastare anche la pre-ipertensione, una delle condizioni che precedono l`insorgenza delle malattie cardiovascolari. Questo compito, in particolare, viene svolto dalla L-citrullina, un aminoacido necessario per la formazione di ossido nitrico che regola l’elasticità delle pareti delle arterie e, di conseguenza, la pressione arteriosa.
28-08-2020
 
La vitamina K è il nome di un certo numero di composti correlati. Ognuno ha uno scopo essenziale nella prevenzione del cancro. La vitamina K1 e K2 sono due forme naturali di vitamina – che possono indirizzare lo sviluppo del cancro in più stadi. L’azione antitumorale della vitamina K è stata indagata dal 1947, ma solo recentemente, i ricercatori hanno scoperto che le diverse forme di vitamina K effettivamente fermano lo sviluppo delle cellule del cancro. La vitamina K colpisce i tumori modificando fattori di crescita e molecole recettoriali – che rendono le cellule meno in grado di stimolare la crescita e la progressione tumorale. Con l’assunzione di vitamina K, il ciclo cellulare diventa congelato e non è in grado di creare ulteriori cellule. La vitamina crea anche morte cellulare programmata attraverso meccanismi distinti. Uno dei metodi più singolari si chiama “oncosis” – che è una forma di stress che causa la morte cellulare ischemica e le cellule tumorali sono particolarmente vulnerabili a questo processo. I tumori possono rapidamente diventare troppo grandi per il loro approvvigionamento di sangue. Il loro elevato metabolismo indica che il tumore consuma rapidamente l’ossigeno, il che lo rende particolarmente vulnerabile allo stress ossidativo – molto più dei tessuti sani circostanti. La vitamina K che ha come bersaglio le cellule tumorali, le distrugge stimolando stress ossidativo, senza causare tossicità per i tessuti sani. Lo stress persistente spesso porta a danno cellulare cronico e, infine, alla scomparsa delle cellule tramite oncosis. Questo è un altro modo per sbarazzarsi delle cellule tumorali, oltre l’apoptosi che induce le cellule a suicidarsi. Un altro meccanismo unico della vitamina K di combattere il tumore, che si è dimostrato utile, di recente, nei tumori dei dotti biliari e della leucemia, è l’autofagia, in cui le cellule tumorali essenzialmente si autoconsumano rilasciando i propri enzimi digestivi internamente. Poi ancora, un altro meccanismo della vitamina C e K in combinazione, per contribuire alla morte delle cellule tumorali, è l’autoescissione per cui le cellule semplicemente si spaccano, perdono il loro citoplasma, rovesciando il loro contenuto.
Di recente, uno studio condotto in Uruguay ha dimostrato che i marcatori sierici in un gruppo di pazienti affetti da cancro della prostata, hanno indicato la distruzione delle cellule tumorali in seguito a supplementazione con vitamina C e K. Poi, c’è lo studio della “European Prospective: Indagine sul cancro e nutrizione“ che ha coinvolto oltre 24.000 partecipanti di età compresa tra 35-64, tutti liberi dal cancro quando sono stati arruolati nello studio. I partecipanti sono stati monitorati per l’incidenza del cancro e la mortalità, per una media di 10 anni. Parte dello studio ha monitorato l’assunzione della vitamina K1 e K2 con la dieta in questi anni, rispetto all'incidenza del cancro e alla mortalità. Riuscite a indovinare che cosa è successo? Ciò che è stato scoperto è che la vitamina K2 è associata a un minor rischio di ammalarsi di cancro e di soccombere ad esso. Il vantaggio dell’assunzione della vitamina K2 è stato rivelato da una drastica riduzione del cancro del polmone e della prostata, tra gli individui partecipanti allo studio. Alla Mayo Clinic in Minnesota, i ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno una maggiore assunzione di vitamina K, hanno un minor rischio di sviluppare il linfoma non-Hodgkin. In questo studio, la vitamina K1 (che si trova soprattutto nelle verdure a foglia verde) ha mostrato un valore di prevenzione nel ridurre il rischio di cancro. Coloro che avevano i più alti livelli di vitamina K1 dalla dieta e/o integratori, avevano un rischio del 45% inferiore di sviluppare questa forma di linfoma. Inoltre, i ricercatori in Giappone hanno scoperto che la vitamina K2 può giocare un ruolo nella prevenzione del cancro al fegato causato da cirrosi virale.
La vitamina K esiste in due forme naturali: la vitamina K1 e la vitamina K2. La vitamina K1 si trova nelle verdure fresche come broccoli, lattuga, cavolo, asparagi; frutta come prugne, avocado e o in altre verdure a foglia verde. La vitamina K2 si trova nella carne, latticini, e natto – un prodotto della soia giapponese. Speriamo che, dopo aver letto questo articolo, avrete una motivazione maggiore a mangiare più verdure a foglia verde, insieme alle verdure crocifere, come un modo efficace per prevenire il cancro.
22-08-2020
 
Tra le più comuni fonti di antiossidanti troviamo alcuni cibi molto noti per il loro potere antinvecchiamento come i mirtilli, le fragole, i frutti di bosco in generale e i pomodori. Vi sono poi alcuni alimenti che contengono comunque antiossidanti in buone quantità, anche se proprio tale caratteristica potrebbe non esservi nota. Magari consumate già alcune delle seguenti fonti di antiossidanti senza essere a conoscenza di questo aspetto che va ad aggiungersi alle loro numerose proprietà benefiche.
 
1. SEMI DI CHIA
 
I semi di chia sono noti soprattutto per il loro contenuto di fibre, proteine, omega 3, ferro e calcio, ma sono anche un importante fonti di antiossidanti. Sono benefici per regolare la pressione, per migliorare l'aspetto della pelle e per la prevenzione del colesterolo alto, ma sono un super food anche per il loro contenuto di antiossidanti.
 
2. CUORI DI CARCIOFO
 
I cuori di carciofo presenterebbero un maggior contenuto di antiossidanti per porzione rispetto ad altra frutta e verdura, come i mirtilli e il cioccolato fondente. Quindi approfittiamo dei cuori di carciofo soprattutto quando i carciofi sono di stagione per godere di tutte le loro proprietà benefiche.
 
3. TE’ NERO
 
Di solido il the verde viene consigliato come fonte di antiossidanti ed elisir di giovinezza, ma il the nero non è da meno. La fermentazione cui vengono sottoposte le foglie di the nero, infatti, accrescerebbe la presenza di antiossidanti. Il the nero ha proprietà antinfiammatorie e aiuta il funzionamento del sistema immunitario.
 
4. RISO INTEGRALE
 
Il riso integrale è un alimento considerato utile nella prevenzione del diabete e in grado di regolare la pressione del sangue. È ricco di polifenoli che migliorano la salute del cuore e che ne amplificano le proprietà antinfiammatorie. Lo potete sostituire, se volete, al riso bianco raffinato nei vostri piatti preferiti per introdurlo facilmente nell'alimentazione.
 
5. FUNGHI
 
I funghi sono una fonte straordinaria di vitamina D (derivata dai batteri del terreno che interagiscono con il sole), sono poveri di calorie e possono essere consumati senza problemi, a patto di saper riconoscere quelli commestibili durante la raccolta. Sono tra le fonti inaspettate di antiossidanti che possiamo portare abitualmente sulle nostre tavole.
 
6. AVENA
 
Anche l'avena contiene antiossidanti e presenta proprietà antinfiammatorie. Contribuisce a ridurre il rischio di patologie cardiache ed aiuta ad abbassare la pressione del sangue. Dona senso di sazietà grazie al suo contenuto di fibre solubili. Potete incrementare il vostro consumo di avena, se volete, ad esempio grazie ai fiocchi d'avena non dolcificati in vendita nei negozi bio e in alcuni supermercati. I fiocchi d'avena sono adatti sia per la colazione che come ingrediente per le zuppe.
 
7. CURCUMA
 
La curcuma è una spezia ricca di proprietà antiossidanti. Contiene curcumina, una sostanza che riduce l'infiammazione e migliora la salute del cuore. La curcuma è stata inoltre correlata ad una digestione migliore. Per godere al meglio delle proprietà benefiche della curcuma, aggiungete un pizzico di pepe nero alle preparazioni in cui la utilizzate.
 
8. BANANE MATURE
 
Non tutti amano il gusto e la consistenza delle banane molto mature, ma a quanto pare, maggiore è il grado di maturazione delle banane, più elevato risulta il loro contenuto di antiossidanti. Un'idea per utilizzare facilmente le banane mature consiste nello sbucciarle, tagliarle a fette e congelarle, per poi frullarle e utilizzarle per preparare il gelato.
22-08-2020
 
Il dolore fisico può essere provocato da motivi, come ad esempio lesioni sportive, che possono causare dolori muscolari, spasmi e infiammazione, o artrite e reumatismi che possono causare dolori articolari, o anche la cattiva postura che può causare mal di schiena. Il dolore può essere causato dal mal di testa o anche dalla sindrome premestruale (PMS). Esistono molti oli essenziali che ci aiutano ad alleviare il dolore, alcuni addirittura ci aiutano a guarire più velocemente. Qui di seguito vi elenco gli oli essenziali più utili in caso di dolore, come usarli e cosa curano.
 
1. Camomilla – L’olio essenziale è ben noto per le sue efficaci proprietà antinfiammatorie. Aiuta ad alleviare il dolore muscolare e spasmi, mal di schiena, mal di testa e dolori causati da PMS.
 
2. Maggiorana – L’olio essenziale ha proprietà sedative. Aiuta ad alleviare il dolore muscolare e spasmi, rigidità, reumatismi, artrosi ed emicrania.
 
3. Lavanda - Questo è probabilmente il più famoso olio essenziale per alleviare il dolore e favorire il relax. Olio essenziale dalle proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e sedative e aiuta ad alleviare la tensione muscolare e spasmi, dolori articolari e mal di testa.
 
4. Eucalipto - Olio essenziale dalle proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Buono per dolori muscolari e dolore neuropatico. Usare in piccole quantità.
 
5. Menta - Olio essenziale buono per dolori muscolari e articolari, mal di testa e dolore del nervo.
 
6. Rosmarino - Possiede proprietà analgesiche ed antispasmodiche. Buono per alleviare il mal di schiena, dolori muscolari e articolari e mal di testa.
 
7. Timo - Antispasmodico, buono per dolori articolari e muscolari e mal di schiena.
 
8. Salvia sclarea - Ha proprietà calmanti e lenitive, così come antispasmodiche e proprietà antinfiammatorie. Aiuta ad alleviare la tensione muscolare, spasmi e dolore PMS. Usare in piccole quantità.
 
9. Sandalo - Allevia gli spasmi muscolari. Uno degli usi più importanti è quello di sedare il sistema nervoso, quindi aiuta a ridurre il dolore del nervo.
 
10. Ginepro - Ha proprietà antispasmodiche. Allevia il dolore del nervo, dolori muscolari e spasmi articolari.
 
11. Zenzero - Può alleviare il mal di schiena e migliora la mobilità. Può essere usato per trattare il dolore artritico e reumatici, dolori muscolari e distorsioni.
 
12. Incenso - Ha proprietà antinfiammatorie e agisce come un blando sedativo. E’ utilizzato anche per alleviare lo stress e alleviare il dolore.
 
13. Achillea millefoglie - Un potente antidolorifico riparatore e analgesico con potenti proprietà antinfiammatorie. Buono per dolori muscolari e articolari.
 
14. Wintergreen - Questo non è un olio essenziale noto, ma è molto efficace per il trattamento di condizioni dolorose, tra cui mal di testa, dolore neuropatico, artrite e crampi mestruali. Questo olio essenziale viene creato al vapore dalla distillazione delle foglie, e contiene una percentuale molto elevata di salicilato di metile. Questo olio ha proprietà antidolorifiche simili all’aspirina (salicilato è il componente principale dell’aspirina).
 
15. Elicriso - Questo olio essenziale è piuttosto costoso e apprezzato, ha proprietà antinfiammatorie, proprietà antispasmodiche e analgesiche. Aiuta ad alleviare il dolore da artrite e supporta il sistema nervoso.
 
Questi oli si possono usare singolarmente oppure mescolati fra loro, massimo tre. Gli oli essenziali non vanno applicati direttamente sulla pelle ma utilizzati e diluiti insieme ad oli vettore, come l’olio di jojoba, di mandorle ecc.
 
- Per il mal di testa - Si fondono 4-6 gocce di olio essenziale con un cucchiaio di olio vettore e applicare una piccola quantità di miscela sulle tempie e massaggiare delicatamente. Evitate il contatto con gli occhi. Potete anche decidere solo di annusare l’olio cospargendolo su un panno oppure di usare una diffusore di aromi.
 
- Bagno rigenerante - Ottimo per lenire stanchezza, dolori muscolari, alleviare l’artrite e reumatismi. Metti qualche goccia di olio essenziale in un bagno caldo (potete anche aggiungere 2-3 tazze di sale Epsom per aumentare l’effetto). Mescolate sempre l’olio essenziale con un cucchiaio di olio vettore.
 
- Olio da massaggio - Utilizzare circa 10 gocce di olio essenziale per 3 cl di olio vettore e massaggiare questa miscela di olio in una qualsiasi parte del corpo in cui i muscoli sono doloranti.
 
- Impacco caldo - Il calore aiuta a ridurre il mal di schiena. Per rendere l’impacco caldo occorre circa un litro di acqua calda e 4 gocce di olio essenziale. Poi mettere un piccolo asciugamano sopra l’acqua e lasciare in ammollo, strizzate poi l’acqua in eccesso e posizionate sulla zona dolorosa. Tenetelo li per 15 minuti e poi ripetete l’operazione immergendo ancora il panno.
 
NOTA IMPORTANTE
 
Alcuni oli essenziali non sono adatti per le donne incinte o persone con determinate condizioni mediche.

22-08-2020

I funghi sono tra i prodotti che hanno un ruolo importante nel rafforzare il nostro sistema immunitario. Un team di scienziati del Center for Agricultural Research Service (ARS), ha condotto uno studio su di una coltura cellulare. Questo studio ha dimostrato che i funghi champignon bianchi migliorano l'attività delle cellule del sistema immunitario che aumentano la produzione di antivirali e di altre proteine che vengono rilasciate per proteggere e riparare i tessuti. Tutti dovremmo avere un adeguato apporto di nutrienti, sostanze biologicamente attive per ottenere un'adeguata protezione contro agenti patogeni come virus e batteri. E in proposito, i funghi sono una buona fonte di tali sostanze. Inoltre, i funghi non perdono le loro proprietà in seguito al trattamento termico della cottura. Quindi, possiamo tranquillamente cucinare minestre, stufati, vari piatti con funghi, soprattutto durante i periodi epidemici dell'influenza.

22-08-2020
 
Il calcio come fattore protettivo contro lo sviluppo di cancro del colon-retto. Questi i risultati di una meta-analisi realizzata da un team di studiosi pubblicata su International Journal of Cancer. Per questo lavoro mastodontico, condotto esaminando alcuni database scientifici internazionali (PubMed, Embase e BIOSIS), sono stati selezionati 15 studi, raggiungendo oltre 12mila casi di cancro del colon. Analizzando i dati ottenuti, è stato osservato che ogni aumento di 300 mg di calcio da integratori corrispondeva al 9% di riduzione del rischio di sviluppare la neoplasia, mentre ogni aumento di 300 mg di calcio totale (integratore + alimentazione) all’8%. Gli Autori dello studio hanno concluso che, verosimilmente, sia l’assunzione di integratori che l’apporto con la dieta di oltre 1.000 mg al giorno di calcio possono offrire protezione contro lo sviluppo di tumore del colon. Considerando che la carenza di calcio è ritenuta un fattore di rischio per questa patologia, si ipotizzano alcuni meccanismi biologici in grado di giustificare l’azione di questo minerale:
 
• il calcio intracellulare nelle cellule epiteliali del colon potrebbe ridurre la risposta infiammatoria causata dal tumore sulla flora batterica intestinale nel lume intestinale;
 
• altri studi suggeriscono che il calcio possa legare gli acidi biliari o acidi grassi ionizzati nel lume, diminuendone l’effetto carcinogeno sulla mucosa colorettale;
 
• infine, il calcio potrebbe diminuire la proliferazione cellulare, promuovere la differenziazione cellulare, modulando il segnale cellulare.
22-08-2020
 
Lo zafferano è una spezia che negli ultimi anni è stata rivalutata molto dagli chef italiani e internazionali. Eppure questo ingrediente che permette di dare il colore giallo al risotto alla milanese, si dimostra essere un alimento ricco di proprietà benefiche e nutritive. Lo zafferano è innanzitutto ricco di carotenoidi, ossia antiossidanti che sono in grado di combattere la formazione dei radicali liberi, elementi responsabili dell’invecchiamento cellulare e della formazione di moltissime malattie. E questi aspetti benefici sono in quantità addirittura maggiore rispetto alla tanto nota carota. E non di poco: stiamo parlando di una proporzione di mille a uno. In termini spicci, questo significa che per ottenere la stessa quantità di antiossidanti presente in una bustina di zafferano, è necessario mangiare almeno un etto di carote da accompagnare ad altrettanti spinaci. E degli antiossidanti salutari per il nostro benessere, lo zafferano ne contiene uno particolarmente importante per il nostro benessere: stiamo parlando della crocina, un elemento che, come pochi, è in grado di sciogliersi in acqua e, in questo modo, anche di essere assimilato dal nostro organismo con molta più facilità.
Ma utilizzare questa spezia come farmaco naturale è un’abitudine che veniva spesso seguita dall’antica medicina cinese, che consigliava il consumo di tale alimento per depurare il proprio sangue dalla presenza di batteri e tossine estranei. Le ultime scoperte in ambito scientifico, tuttavia, hanno dimostrato come questo ingrediente aiuti ad aumentare l’ossigenazione del sangue e agevoli la vasodilatazione delle arterie.Una recente scoperta scientifica, invece, ha dimostrato come lo zafferano sia in grado di rallentare lo sviluppo di malattie degenerative che provocano danni alla retina. I test clinici svolti nell’ultimo periodo hanno messo in luce i benefici sulle capacità visive dei soggetti interessati. Se volete rimanere in salute, fate una buona scorta di zafferano e consumatene in dosi moderate un paio di giorni alla settimana.
22-08-2020
 
Internet è piena di storie riguardanti le “scie chimiche” e la geoingegneria per combattere il “riscaldamento globale” e fino a poco tempo fa, prendevo queste storie con le pinze. Una delle principali ragioni del mio scetticismo era che raramente avevo visto quello che stavano descrivendo nei cieli. Ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di queste scie e devo ammettere che non sono come le scie di condensazione. Sono ampie e stabilizzate in uno schema ben definito che lentamente si trasformano in nuvole artificiali. La mia preoccupazione principale è che stanno spruzzando tonnellate di composti di alluminio di dimensioni nanometriche. È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che le particelle nanometriche sono infinitamente più reattive e producono un’intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l’effetto che queste nanoparticelle hanno sul cervello e sul midollo spinale e l’elenco crescente di malattie neurodegenerative tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), le quali sono fortemente correlate all’esposizione con l’alluminio ambientale. Le nanoparticelle di alluminio non sono solo infinitamente più infiammatorie, ma penetrano facilmente nel cervello attraverso una serie di percorsi come il sangue e i nervi olfattivi (i nervi dell’odore nel naso). Recenti studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le vie neurali olfattive che si ricollegano direttamente alla zona del cervello che è, non solo la zona più colpita dall’Alzheimer, ma anche il primo organo ad ammalarsi. Il percorso di esposizione intra-nasale rende la polverizzazione di enormi quantità di nano-alluminio nei cieli particolarmente pericolosi, in quanto sarà inalato da persone di tutte le età, compresi i neonati e i bambini piccoli, per molte ore se non continuamente. Sappiamo che le persone anziane hanno la maggiore reazione a questa esposizione all’alluminio. A causa delle micro-dimensioni delle particelle di alluminio, anche i sistemi di filtraggio delle case dove abitiamo non ce la fanno a rimuovere l’alluminio, prolungando così l’esposizione anche in ambienti chiusi. Oltre che ad inalarle, queste nanoparticelle di alluminio saturano il terreno, l’acqua e la vegetazione con livelli altissimi, anche 100 volte sopra il limite consentito dalla legge. Normalmente l’alluminio viene scarsamente assorbito dal tratto gastrointestinale ma il nano-alluminio viene assorbito in quantità elevate. L’alluminio assorbito si distribuisce ad un gran numero di organi e tessuti, compreso il cervello e il midollo spinale e provoca delle tremendi reazioni infiammatorie nei polmoni.
Prego che i piloti che stanno spruzzando questa sostanza pericolosa comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute delle loro famiglie. Inclusi i nostri ‘bravi’ funzionari politici. Una volta che il terreno, le piante, e le fonti idriche saranno fortemente contaminate non ci sarà alcun modo per invertire il danno fatto. Le contromisure devono essere prese ora per evitare la nascita di un disastro sanitario di enormi proporzioni. Se il progetto di aerosol non viene fermato immediatamente vedremo un aumento esplosivo delle malattie neurodegenerative che attualmente si verificano negli adulti e negli anziani in tassi senza precedenti, così come i disturbi nello sviluppo neurologico dei nostri bambini.
 
Dr. Russell L. Blaylock

 

 
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