Angelo Ortisi
PERCHE' RISCHIARE IL VOSTRO CUORE PER UN DECAFFEINATO?
29-04-2016
Uno studio ha indicato che il caffè decaffeinato fa aumentare il colesterolo LDL (cattivo). Ciò si verifica perché aumentano i livelli di apolipoproteina B, che è associata con il colesterolo LDL. Quasi 200 partecipanti sono stati divisi in tre gruppi:
1. assunzione di sei tazze di caffè normale al giorno;
2. stessa quantità di decaffeinato al giorno;
3. nessuna assunzione di caffè, per un periodo di tre mesi.
Sono stati quindi misurati i livelli di caffeina ematica, con un certo numero di altri fattori compresi pressione sanguigna, frequenza cardiaca, indice totale di massa corporea, trigliceridi, colesterolo LDL e HDL, insulina, glucosio, lipidi totali ematici e apolipoproteina B. Al termine dello studio, il gruppo del decaffeinato ha mostrato un aumento dell’8% negli acidi grassi e un aumento dell’8-10% nei livelli di LDL. Il lipidi ematici inoltre sono aumentati nel gruppo del decaffeinato, una media del 18 per cento. Più che il processo di decaffeinizzazione, queste variazioni possono essere state provocate da una differenza nei tipi di chicchi usati. Poiché la decaffeinizzazione può alterare il sapore del caffè, spesso è usato un chicco più aromatico denominato Robusta; il caffè normale è fatto solitamente dai chicchi arabica. I bevitori di caffè negli Stati Uniti consumano una media di 3.1 tazze di caffè al giorno.
COMMENTO
Bere caffè può interferire con la capacità del vostro corpo di mantenere sotto controllo i livelli di omocisteina e colesterolo, molto probabilmente inibendo l’azione del folato e delle vitamine B12 o B6. Il caffè inoltre, in passato è stato associato ad un aumento del rischio di ictus e artrite reumatoide. E gli studi hanno indicato che la caffeina presente nel caffè può aumentare la pressione sanguigna e i livelli degli ormoni dello stress e se consumato in grande quantità può condurre alle palpitazioni cardiache, a irritazione e nervosismo. È inoltre di importanza fondamentale che si eviti tutto il caffè durante la gravidanza. Sarebbe dunque il caso di valutare la possibilità di smettere di assumere caffè. La caffeina è una droga per cui per smetterne l’uso si consiglia una riduzione graduale nell'arco di vari giorni o persino le settimane. Durante questo periodo, è importante bere abbondantemente acqua per mantenere il vostro corpo ben idratato. In attesa di smettere, eccovi alcuni consigli per ridurre la probabilità degli effetti nocivi:
• Usare caffè biologico. Le coltivazioni di caffè sono pesantemente irrorate con sostanze chimiche, quindi, bere caffè biologico può ridurre o eliminare l’esposizione ai diserbanti, agli antiparassitari ed ai fertilizzanti tossici. Inoltre aiuterà anche i lavoratori del caffè, poichè saranno anch'essi meno esposti.
• Provate il ”processo di decaffeinizzazione svizzero all'acqua“. Il ”processo svizzero all'acqua” è un metodo brevettato ed è la scelta migliore in quanto non basato sull'utilizzo di prodotti chimici per la decaffeinizzazione. La maggior parte delle marche principali sono chimicamente decaffeinate, anche se in etichetta è scritto “naturalmente decaffeinato”. Evitare lo zucchero ed il latte. Questi sono realmente molto più dannosi del caffè stesso.
RITARDANTE DI FIAMMA NELLE BIBITE.
29-04-2016
Riporto di seguito un articolo che ho trovato nel web Americano (http://www.rodale.com/flame-retardant-soda) che mi ha realmente impressionato. Sappiamo cosa mangiamo o cosa beviamo ogni giorno? E quando ci dicono che certe sostanze tossiche in Europa sono vietate, è reale? Cosa dobbiamo aspettarci ancora dall'industria? Sono sempre più convinto che sia bene non comprare più nulla fornito dalla grande distribuzione, poichè oltre al fatto che i prodotti sono "eticamente impossibili" (le grandi marche praticano vivisezione ormai su ogni prodotto), si mette in gioco anche il fattore salute. Ma se proprio non potete farne a meno, comprate soltanto prodotti cruelty free e leggete bene le etichette. Questo succede in America: Un ritardante di fiamma bromurato, tossico e velenoso per la salute, è utilizzato nel 10% delle bibite nel Nord America. Questa sostanza è già stata vietata in Europa e in Giappone, secondo un recente rapporto dell'Environmental Health News.
Gli scienziati originariamente hanno creato questo olio vegetale bromurato, o BVO, per essere utilizzato come ritardante di fiamma, ma l'industria alimentare l’ha utilizzato per le bibite, bevande sportive e succhi perchè gli aromi artificiali non si separassero nella lattina, bottiglia o nel vetro. Negli anni '70, la Food and Drug Administration ha impostato un "limite di sicurezza" per il BVO nei prodotti alimentari, ma alcuni critici sostengono che l'industria ha superato i limiti dettati. Dagli studi effettuati, il BVO ha causato danni al cuore. Le persone danneggiate dall'avvelenamento da bromo hanno riportato lesioni cutanee, perdita di memoria e disturbi nervosi. Il BVO si trova nell'aranciata Fanta, Gatorade, Powerade Strawberry Lemonade, Sunkist all'ananas e altre bevande.
IL FRUTTOSIO ALTERA CENTINAIA DI GENI E PUO’ CAUSARE DIVERSE MALATTIE.
28-04-2016
Un nuovo studio condotto dagli scienziati della UCLA ha scoperto che centinaia di geni possono essere danneggiati dal fruttosio, uno zucchero comune nella dieta occidentale. Una vasta gamma di malattie, dal diabete alle malattie cardiovascolari e dal morbo di Alzheimer al deficit di attenzione e iperattività, sono collegate alle variazioni di geni che influenzano le funzioni del cervello. Tuttavia, i ricercatori hanno una buona notizia: un acido grasso omega-3 noto come acido docosaesaenoico o DHA, sembra annullare le modifiche dannose prodotte dal fruttosio a questi geni. “Il DHA non cambia solo uno o due geni, ma sembra spingere l’intero modello genomico a tornare alla normalità e questa è una cosa notevole”, ha detto Xia Yang, autore senior dello studio e assistente professore di biologia e fisiologia alla UCLA. Il DHA si trova naturalmente nelle membrane delle cellule del nostro cervello, ma non in quantità sufficiente per aiutare a combattere le malattie. “Il cervello e il corpo sono carenti nella produzione di DHA e quindi dobbiamo introdurlo attraverso la dieta”, ha spiegato Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia e biologia e fisiologia della UCLA e co-autore dell’articolo. ”Il DHA rafforza le sinapsi nel cervello e migliora l’apprendimento e la memoria. E’ abbondante nel salmone selvatico (ma non nel salmone d’allevamento) e, in misura minore, in altri pesci, così come nelle noci, semi di lino, frutta e verdura”, ha aggiunto Gomez-Pinilla. La maggior parte del fruttosio viene assunto dagli alimenti che sono dolcificati con sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un dolcificante liquido ed economico a base di amido di mais, e da bevande zuccherate, sciroppi, miele e dolci. Il fruttosio si trova anche nella maggior parte degli alimenti per l’infanzia e nella frutta, anche se la fibra della frutta rallenta notevolmente l’assorbimento dello zucchero da parte del corpo e contiene altri componenti sani che proteggono il cervello e il corpo”, ha detto Yang.
Per testare gli effetti del fruttosio e DHA, i ricercatori hanno addestrato i ratti ad attraversare un labirinto e poi casualmente hanno diviso gli animali in tre gruppi. Per sei settimane, un gruppo di ratti ha bevuto acqua con una quantità di fruttosio che sarebbe equivalente a meno di un litro di soda al giorno, per una persona. Il secondo gruppo ha bevuto acqua con fruttosio ed ha seguito una dieta ricca di DHA. Il terzo gruppo ha ricevuto acqua senza fruttosio e senza DHA. Dopo sei settimane, i topi sono stati messi di nuovo nel labirinto. Gli animali che avevano assunto solo il fruttosio hanno attraversato il labirinto ad una velocità che era circa la metà di quella dei ratti che hanno bevuto solo acqua il che indica che la dieta a base di fruttosio aveva alterato la loro memoria. Tuttavia, i topi che hanno assunto fruttosio e DHA, hanno mostrato risultati molto simili a quelli che hanno bevuto solo acqua, il che suggerisce fortemente che il DHA ha eliminato gli effetti nocivi del fruttosio. Altri test sui topi hanno rivelato ulteriori differenze: i ratti trattati con una dieta ad alto contenuto di fruttosio avevano livelli di glucosio nel sangue, trigliceridi e insulina, molto più alti rispetto agli altri due gruppi. Questi risultati sono significativi perché negli esseri umani, elevata glicemia, trigliceridi ed insulina, sono collegati a obesità, diabete e molte altre malattie. Il team di ricerca ha sequenziato più di 20.000 geni nel cervello dei ratti e ha identificato più di 700 geni nell’ipotalamo (principale centro di controllo metabolico del cervello) e più di 200 geni nell'ippocampo (che aiuta a regolare l’apprendimento e la memoria) che sono stati modificati dal fruttosio. I geni alterati che i ricercatori hanno identificato nei ratti, sono nella stragrande maggioranza paragonabili ai geni negli esseri umani e sono tra quelli che interagiscono per regolare il metabolismo, la comunicazione cellulare e l’infiammazione. “Tra le condizioni che possono essere causate da alterazioni di questi geni c’è il morbo di Parkinson, la depressione, il disturbo bipolare e altre malattie del cervello”, ha detto Yang. Dei 900 geni che sono stati identificati, i ricercatori hanno scoperto che due in particolare, chiamati biglicano (Bgn) e fibromodulina (Fmod), sembrano essere i primi geni che vengono alterati dal fruttosio. “Una volta che questi geni sono alterati, possono innescare un effetto a cascata che alla fine altera centinaia di altri geni”, ha spiegato Yang. “Ciò potrebbe significare che Bgn e Fmod potrebbero essere potenziali bersagli per nuovi farmaci per il trattamento di malattie che sono causate da geni alterati”, ha aggiunto il ricercatore.
La ricerca ha anche scoperto nuovi dettagli circa il meccanismo che il fruttosio utilizza per distruggere i geni. Gli scienziati hanno scoperto che il fruttosio rimuove o aggiunge un gruppo biochimico alla citosina, uno dei quattro nucleotidi che compongono il DNA. (gli altri sono adenina, timina e guanina). Questo tipo di modifica svolge un ruolo critico nel trasformare i geni in “on” o “off”. Questo è il primo studio genomico che ha indagato tutti i geni, i percorsi e reti geniche colpite dal consumo di fruttosio nelle regioni del cervello che controllano la funzione del metabolismo. Precedenti ricerche, guidate da Gomez-Pinilla, hanno rilevato che il fruttosio provoca danni alle comunicazione tra le cellule cerebrali e aumenta molecole tossiche nel cervello e che una dieta a lungo termine ad alto consumo di fruttosio diminuisce la capacità del cervello di apprendere e ricordare le informazioni. “Il cibo è come un composto farmaceutico che colpisce il cervello”, ha detto Gomez-Pinilla. “Si raccomanda di evitare bibite zuccherate, ridurre i dessert e consumare meno zucchero e grassi saturi”. Anche se il DHA sembra essere molto utile, Yang ha precisato che non è una bacchetta magica per curare le malattie. Ulteriori ricerche saranno necessarie per determinare l’estensione della sua capacità di invertire i danni ai geni umani.
COSA OCCORRE SAPERE SUI FARMACI CHE SI ASSUMONO.
28-04-2016
- Gli antibiotici modificano l'assorbimento del glucosio, del colesterolo, del sodio, del potassio, del calcio, del ferro, del carotene e della vitamina B12.
- I succhi di frutta interferiscono con l'assorbimento degli antibiotici.
- Il calcio contenuto nel latte e in altri alimenti ostacola l'azione della tetraciclina.
- Gli anticonvulsivi possono provocare malattie alle ossa.
- La digitalina annulla l'appetito.
- Gli antiacidi che contengono alluminio rendono più difficile l'assorbimento del fosforo e aumentano l'alcalinità del sistema digerente ostacolando l'assorbimento dell'acido folico.
- L'aspirina aumenta l'escrezione di vitamina C.
- I broccoli, il fegato di manzo, i cavoli, gli asparagi e gli spinaci possono annullare l'efficacia degli anticoagulanti.
- I pazienti che assumono farmaci inibitori della MAO devono evitare gli alimenti ricchi di tiramina quali formaggio stagionato, avocado, banane, soia e fegatini di pollo. Insieme, possono comportare un marcato aumento della pressione arteriosa e provocare mal di testa.
- La vitamina B6 contrasta l'effetto della L-dopa.
- I farmaci antimicotici sono assorbiti meglio se assunti insieme ai grassi.
TUTTI I BENEFICI DELLE FIBRE.
28-04-2016
Numerosi studi clinici, sperimentali ed epidemiologici indicano che un apporto quotidiano di fibra alimentare (30 g/die secondo i LARN) è in grado di ridurre il rischio di sviluppo di patologie a carico del sistema digerente (stipsi, colon irritabile, tumore al colon) e cardiovascolare (malattie delle coronarie, ischemia cardiaca). Sono inoltre confermate le ipotesi che le fibre possano diminuire i livelli ematici di colesterolo, di glucosio e svolgere effetti benefici sul controllo del peso corporeo.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLA STIPSI
Accanto alla stipsi da cause organiche e alla stipsi iatrogena, c’è la stipsi funzionale. Tra le misure da adottare per combattere questo problema (aumento dell’attività fisica, rieducazione dell’alvo, incremento del consumo di liquidi), la più importante è rappresentata sicuramente dall'aumento del consumo di fibra alimentare. La fibra insolubile nell'intestino resiste alla degradazione batterica e contribuisce alla formazione della massa fecale sia adsorbendo e trattenendo acqua, che incrementando la massa batterica nel lume del colon. La massa fecale aumentata può successivamente stimolare la spinta del colon. La fibra alimentare esplica il suo effetto lassativo anche mediante la sua interazione con i nervi sensori presenti sul colon, i cui riflessi stimolano la peristalsi intestinale.
CONTROLLO DEL COLESTEROLO
L’effetto ipocolesterolemizzante della fibra è stato dimostrato per la prima volta nel 1961, da Ershoff. Anche se resta difficile delineare un esatto meccanismo d’azione, spetta proprio alle frazioni solubili il ruolo principale, anche se non esclusivo, nell'abbassare il tasso del colesterolo. In particolare le pectine contenute nelle mele e nel limone sono le più efficaci nel ridurre il colesterolo plasmatico ed epatico. È da rilevare che l’effetto ipocolesterolemizzante riguarda le lipoproteine a bassa densità (LDL), senza compromettere il tasso di colesterolo HDL. Man mano che il cibo viene digerito e assorbito nell'intestino tenue, la fibra diventa una componente principale nel lume intestinale e la sua viscosità interferisce con l’assorbimento degli acidi biliari da parte dell’ileo. In risposta, il colesterolo LDL è rimosso dal sangue e convertito in acidi biliari dal fegato per rimpiazzare la quota eliminata con le feci. Vi è inoltre l’evidenza che il cambiamento della composizione degli acidi biliari riduca la sintesi di colesterolo.
REGOLAZIONE INDICE GLICEMICO
Diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione di fibre solubili, in particolare di pectine, riduce l’assorbimento intestinale di glucosio, fattore che comporta una diminuzione dei suoi livelli ematici post-prandiali. Quando le fibre sono aggiunte alla dieta, la velocità d’incremento della glicemia e la secrezione d’insulina si riducono e questi effetti sono particolarmente evidenti nei soggetti diabetici. L’aggiunta di fibra viscosa alla dieta del paziente diabetico rallenta lo svuotamento gastrico, la digestione e l’assorbimento dei carboidrati, con un beneficio sul metabolismo glucidico post-prandiale e a lungo termine.
CONTROLLO DEL PESO CORPOREO
Il maggior beneficio delle fibre sul controllo del peso corporeo sembra derivare dalla distensione gastrica e quindi dal senso di sazietà indotto dalle fibre, capaci di assorbire notevoli quantità di acqua. Qualsiasi dieta ipocalorica può rischiare di indurre o aggravare la stipsi e un consumo abbondante di fibra può risultare vantaggioso sia per l'effetto ammorbidente del gel, che per l'effetto massa. Un pasto ricco di fibra è trasformato più lentamente e l'assorbimento dei nutrienti si realizza in un periodo di tempo più lungo. Il maggior volume di alimenti richiede più tempo per essere assunto e la sua presenza nello stomaco può indurre un senso di sazietà precoce.
CONTROLLO DELLA DIVERTICOLOSI
Sembra che un fattore nell'insorgenza della diverticolosi sia un deficit di scorie fibrose. L’evidenza epidemiologica dimostra come non solo la diverticolosi sia molto rara fra le popolazioni dove le fibre rappresentano un costituente predominante dell’alimentazione, ma che l’incidenza aumenta di pari passo con la diffusione di un’alimentazione di tipo occidentale. Secondo alcuni dati clinici l’assunzione di fibre (in particolare mele, carote e agrumi) può ottenere una regressione del dolore e delle turbe dell’alvo.
PREVENZIONE TUMORE AL COLON
Secondo alcuni Autori il rischio di cancro al colon-retto potrebbe essere ridotto di oltre il 30%, semplicemente incrementando il consumo di fibra. Il consumo di fibra alimentare può ridurre la concentrazione di metaboliti potenzialmente cancerogeni nel lume, o ritardare la cancerogenesi indotta chimicamente. Grazie all'effetto igroscopico, la fibra, trattenendo l’acqua, è in grado di diluire le sostanze tossiche presenti nel lume e ne riduce il tempo di contatto con la mucosa e quindi il possibile effetto mutageno sulle cellule della parete intestinale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8172090
DOLCIFICANTI: ECCO QUALI FANNO BENE E QUALI FANNO MALE.
27-04-2016
I numerosi studi che negli scorsi anni hanno giustamente demonizzato lo zucchero bianco, hanno tuttavia aperto il mercato a nuovi dolcificanti. Zucchero di canna e/o integrale (a tutti i vari gradi di raffinazione), zucchero di cocco, sciroppo di agave, fruttosio, sciroppo d’acero, melassa, miele, malto, sciroppo di cereali (come il riso): la lista è lunghissima, e si allunga continuamente con nuovi prodotti. Quali fanno bene e quali fanno male? Per rispondere, osserviamo cosa hanno in comune tutti questi alimenti di provenienza e forma così diverse fra loro. Il dolcificante è composto quasi esclusivamente da zuccheri semplici, monosaccaridi o disaccaridi, di varia natura (dal fruttosio al saccarosio dello zucchero bianco; molti sono composti da una miscela di zuccheri diversi). Un’elevata concentrazione di zuccheri è dannosa per il corpo a causa dell’alto indice glicemico e della scarsità di altri nutrienti. Un alto contenuto di zuccheri semplici senza fibra causa picchi glicemici che alla lunga possono creare problemi. L’assenza di acqua e micronutrienti causa infiammazioni, disidratazione e carenza di vitamine, enzimi, sali minerali ecc. Si può dire che sia il dolcificante in sé a essere dannoso, proprio perché altera l’equilibrio di nutrienti che è proprio di un alimento intero. Un frutto intero ad esempio contiene, oltre allo zucchero, acqua, fibre, amminoacidi, acidi grassi e micronutrienti di vario genere; l’equilibrio fra di essi lo rende un alimento perfetto e innocuo. Ma se ad esso aggiungo un dolcificante la quantità di zucchero diventa troppo elevata, e l’alimento perde il suo equilibrio. Fra i dolcificanti, il peggiore di tutti è lo zucchero bianco, perché l’elevato numero di raffinazioni elimina quasi tutto dalla barbabietola, lasciando una polvere composta al 100% da saccarosio, e nient’altro. Il fruttosio, nonostante venga sponsorizzato per l’indice glicemico leggermente più basso del saccarosio, è uno zucchero bianco non meno dannoso. Lo zucchero integrale di canna risulta essere “meno peggio” perché mantiene ancora una minima quantità di sali minerali. E così via con melassa, malto, sciroppo di agave, zucchero di cocco ecc. Più riduco le raffinazioni e più il dolcificante mantiene le proprietà dell’alimento da cui proviene, ed è così meno dannoso. Un discorso a parte va fatto per il miele che, nonostante sia un alimento non raffinato, ha una composizione del tutto simile agli altri dolcificanti, ed è adatto a nutrire una specie così diversa dall'essere umano (è, di fatto, il “latte” delle api). Per dolcificare, ad esempio, una torta si può pensare di usare al posto di uno di questi dolcificanti, degli alimenti naturali estremamente dolci, come lo sono i datteri o i fichi essiccati, o una banana molto matura. Una pessima idea è invece usare un dolcificante di origine sintetica, come l’aspartame o la saccarina. Alterando alcune importanti reazioni cellulari gli effetti collaterali di questi composti sono ben più gravi di quelli di qualsiasi altro dolcificante. L’obiettivo insomma deve essere, non solo migliorare la qualità del dolcificante, che è dannoso in quanto tale, ma ridurne le quantità, in relazione agli altri ingredienti. Infine, un aspetto importante del dolcificante è che si può considerare un condimento, un ingrediente cioè che non potrebbe essere consumato da solo e che altera il gusto della ricetta. Fra i condimenti, il dolcificante è così potente da permetterci di consumare alimenti che considereremmo altrimenti repellenti, come ad esempio, il caffè. Ridurre (o eliminare) i dolcificanti non è un’ulteriore limitazione, ma anzi aiuta a recuperare un istinto alimentare che ci indirizza naturalmente verso i cibi più adatti a noi.
LE PROPRIETA' BENEFICHE DEL MELOGRANO.
27-04-2016
La medicina ufficiale ha evidenziato le potenzialità terapeutiche del melograno, frutto che fin dall'antichità è simbolo di fertilità, abbondanza e longevità. I ricercatori dell’Università di Los Angeles hanno trovato che assumere succo di melograno rilascia nell'organismo uno specifico acido, l’acido ellagico, che ha un ruolo importante contro diverse patologie. Già nell'antichità si conoscevano le proprietà benefiche del melograno, come quelle astringenti e diuretiche, grazie alla presenza del tannino; nell'antica Grecia veniva prescritto come antielmintico e antinfiammatorio; nel XIX secolo la scorza di questi frutti veniva usata per combattere la tenia, per la presenza di alcaloidi. Michael Aviram, biochimico al Lipid Research Laboratory del Rambam Medical Center di Haifa (Israele), ha effettuato una ricerca nella quale risulta evidente che la notevole quantità di flavonoidi, protegge cuore e arterie e possono combattere le cellule tumorali. Vediamo quali sono i benefici del melograno:
- Azione anticancerogena (fase iniziale della carcinogenesi): l’acido ellagico contenuto nel succo possiede numerose proprietà che interagiscono con molti degli aspetti del metabolismo cellulare dei mammiferi che partecipano alla fase iniziale e allo sviluppo del tumore.
- Tumore alla prostata: alcune ricerche hanno dimostrato che il succo di melograno rallenta la progressione del tumore della prostata, il suo regolare consumo aumenta, nelle persone operate o sottoposte a radioterapia per cancro alla prostata, il “tempo di raddoppio” dei livelli di PSA, il marcatore biologico che indica appunto la presenza del cancro.
- Tumore ai polmoni: bere succo di melograno può aiutare a ridurre l’accrescimento e lo sviluppo delle cellule del cancro ai polmoni, un valido aiuto per la prevenzione.
- Tumore alla mammella: inibizione della proliferazione delle cellule cancerogene del seno.
- Cancro della pelle: il succo di melograno contiene antiossidanti e polifenoli che possono contrastare l’azione dei raggi ultravioletti (UV), che causano il cancro della pelle, interferendo nei processi di proliferazione delle cellule cancerose, questo sembrerebbe essere il risultato degli studi sugli effetti antitumorali delle antocianine e tannini.
- Benefìci cardiovascolari: rallenta lo sviluppo dell’arteriosclerosi, abbassa la pressione sanguigna sistolica e migliora il profilo lipidico, diminuendo anche il rischio di malattie cardiovascolari, il succo migliora la perfusione e riduce la pressione nei pazienti con stenosi carotidea.
- Diabete: gli antiossidanti di carattere fenolico esercitano un’azione preventiva rivolta in particolar modo verso l’arteriosclerosi, inoltre gli zuccheri in esso contenuti non peggiorano i parametri del diabete, inclusi i livelli di zucchero nel sangue.
- Artrite: le sostanze antiossidanti del frutto contrastano l'osteoartrite, l’estratto dei frutti di melograno può inibire la degradazione della cartilagine e può essere un utile supplemento nutritivo per la funzionalità e l’integrità dell’articolazione.
- Menopausa: uno studio giapponese rileva che il succo di melograno ricco di sostanze estrogeniche può aiutare a combattere alcuni disturbi della menopausa come la depressione e la fragilità ossea.
- Disfunzioni apparato sessuale maschile: il succo di melograno ha effetti positivi sulle disfunzioni erettili che, in tutto il mondo, riguarda un uomo su dieci, causate da ipertensione, placche arteriose, problemi cardiovascolari, diabete o depressione.
VACCINI: INCREDIBILE DATABASE SEGRETO CON MIGLIAIA DI NOMI DI BIMBI ROVINATI O UCCISI DAI VACCINI.
27-04-2016
Il vasto pubblico è essenzialmente ignaro del numero di persone (principalmente bambini) che sono stati permanentemente danneggiati o uccisi dai vaccini. Infatti, la maggior parte dei genitori sarebbero sorpresi nel sapere che il governo (americano) ha un database segreto nel computer pieno di parecchie migliaia di nomi di bambini rovinati o uccisi, bambini che erano in buona salute e vivi appena prima dell'assunzione di vaccini. Naturalmente, l'istituzione medica ed il governo federale non rivelano prontamente queste informazioni perchè sanno che è probabile che genitori spaventati cerchino altre soluzioni per proteggere i loro bambini. In altre parole i genitori potrebbero pensare a questo argomento da soli e decidere di rifiutare le vaccinazioni. Nel 1986, il Congresso ha riconosciuto ufficialmente la realtà delle lesioni e delle morti causate dai vaccini elaborando e pubblicando The National Childhood Vaccine Injury Act (Legge Nazionale sulle Lesioni da Vaccini all'Infanzia - Legge Pubblica 99-660). La sezione di questa legge che riforma le norme di sicurezza richiede ai medici di fornire ai genitori le informazioni sui benefici e sui rischi dei vaccini per i bambini prima della vaccinazione e di segnalare le reazioni ai vaccini ai funzionari federali della sanità. I medici sono tenuti per legge a segnalare i casi ritenuti sospetti di danni da vaccini. Per facilitare e centralizzare questo requisito legale, i funzionari federali della sanità hanno emesso The National Childhood Vaccine Injury Act (VAERS) - a cui si attengono i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) e dalla Food and Drug Administration. Nel migliore dei casi, i medici dovrebbero attenersi a questa legge federale e segnalerebbero gli eventi avversi che seguono la somministrazione di un vaccino. Tuttavia, la FDA recentemente ha riconosciuto che il 90 per cento dei medici non segnala le reazioni ai vaccini. Hanno scelto di sovvertire questa legge affermando che le reazioni avverse, secondo il loro parere, non sono da collegare alle vaccinazioni. Infatti, ogni anno fra 12.000 e 14.000 rapporti delle reazioni avverse ai vaccini sono stati fatti alla FDA (dati inizialmente accessibili soltanto con il Freedom of Information Act, la legge sul diritto all'informazione). Queste cifre includono le ospedalizzazioni, danni al cervello irreversibili e centinaia di morti. Considerando che questi numeri possono rappresentare appena il 10 per cento, le vere cifre potrebbero riferirsi in realtà a 140.000 reazioni avverse all'anno. Tuttavia, persino questa cifra potrebbe essere dettata dalla prudenza. Secondo il Dott. David Kessler, il funzionario precedentemente in carica della Food and Drug Administration, "soltanto circa l'un per cento degli eventi seri (reazioni avverse ai vaccini) viene segnalato alla FDA. "Quindi, è assolutamente possibile che ogni anno milioni di persone abbiano reazioni avverse ai vaccini obbligatori. Forse non importa che i medici non segnalino le reazioni ai vaccini, perchè il governo federale le ignora. I funzionari del governo dichiarano che il VAERS ha il compito di "documentare" i casi di danni che si sospetti siano danni da vaccini. Non viene fatto nessun tentativo di confermare o negare i rapporti. I genitori non vengono intervistati ed i vaccini che hanno preceduto le severe reazioni non vengono ritirati. Invece, nuove ondate di genitori ignari e di bambini innocenti vengono sottoposti alle nocive iniezioni. Per pagare le lesioni e le morti da vaccini, è stata aggiunta una sovrattassa sui vaccini sotto accusa. Quando i genitori scelgono di fare vaccinare i loro bambini, una parte dei soldi che spendono su ogni vaccino entra in un fondo monetario instaurato dal Congresso per risarcirli se il loro bambino rimane danneggiato o ucciso dal vaccino. La legge assegna fino a 250.000 dollari se l'individuo muore, o milioni di dollari per coprire le spese mediche, il dolore e la sofferenza nel caso che il bambino sopravviva (ma che abbia anche subito lesioni al cervello). Finora, più di un miliardo di dollari è già stato pagato per le centinaia di lesioni e morti causate dai vaccini sotto accusa. Migliaia di casi sono tuttora in corso. Le richieste di risarcimento per danni da vaccino non includono accordi riservati o le molte famiglie che devono fare ricorso all'assistenza pubblica per le spese mediche e la vita complicata a causa delle lesioni da vaccini. Di conseguenza, i contribuenti sovvenzionano i produttori dei vaccini e il governo federale pagando le spese derivate dai loro vaccini a rischio.
La produzione dei vaccini è una procedura disgustosa. Per cominciare, si deve acquistare il germe della malattia, un batterio tossico o un virus vivo. Per fare un vaccino "vivo", il virus vivo deve essere attenuato, o indebolito per uso umano. Questo lo si consegue con una serie di passaggi, passando il virus attraverso tessuti animali parecchie volte per ridurre la relativa potenza. Per esempio, il virus del morbillo viene passato attraverso gli embrioni del pulcino, il virus della poliomielite attraverso i reni della scimmia ed il virus della rosolia attraverso le cellule diploidi umane, organi sezionati di feti abortiti! I virus "uccisi" vengono resi "inattivi" con calore, radiazioni, o prodotti chimici. Il germe indebolito deve poi essere rinforzato con dei coadiuvanti (buster degli anticorpi) e degli stabilizzatori. Questo viene fatto aggiungendo farmaci, antibiotici e disinfettanti tossici al preparato: neomicina, streptomicina, cloruro di sodio, idrossido di sodio, idrossido di alluminio, cloridrato di alluminio, sorbitolo, gelatina idrolizzata, formaldeide e thimerosal (un derivato del mercurio). L'alluminio, la formaldeide ed il mercurio sono sostanze estremamente tossiche con una lunga storia di effetti pericolosi documentati. Gli studi hanno confermato diverse volte che le dosi microscopiche di queste sostanze possono condurre al cancro, a danni neurologici e alla morte. Tuttavia, ognuno di essi può essere trovato nei vaccini per bambini e neonati. Oltre che gli additivi deliberatamente previsti, sostanze organiche impreviste possono contaminare i vaccini. Per esempio, durante la serie di passaggi attraverso le cellule animali, l'RNA ed il DNA animali, materiale genetico estraneo, vengono trasferiti da un ospite ad un altro. Poichè questo materiale biologico viene iniettato direttamente nel corpo, i ricercatori dicono che può modificare la nostra struttura genetica.
Virus di animali possono saltare la barriera della specie in maniera inosservata. E' esattamente quello che è successo durante gli anni '50 e gli anni '60 in cui milioni di persone sono state infettate con i vaccini della poliomielite contaminati con il virus SV-40, passato inosservato dagli organi della scimmia usati per preparare i vaccini. SV-40 (virus 40 - il quarantesimo virus di Scimmia rilevato da quando i ricercatori hanno cominciato a osservarli), è considerato un potente soppressore del sistema immunitario, un innesco potente dell'HIV, il nome dato al virus dell'AIDS. Si dice che causa uno stato clinico simile all'AIDS ed è stato trovato anche nei tumori al cervello, nella leucemia ed in altri cancri umani. I ricercatori lo considerano un virus che genera il cancro. Che cosa accade dopo, una volta che questa miscela ripugnante di virus vivi, batteri, sostanze tossiche e materia animale patologica è stata prodotta? Questa pozione delle streghe viene forzatamente introdotta nel bambino in perfetta salute. Il Dott. Robert Mendelsohn ha criticato spesso la medicina moderna per la sua dottrina bigotta. Ha sostenuto che "i medici sono i preti che erogano l'acqua santa sotto forma di inoculazioni" per dare l'iniziazione rituale della grande industria medica alla nostra consacrazione. Il Dott. Richard Moskowitz è conforme: "I vaccini sono diventati i sacramenti della nostra fede nella biotecnologia. La loro efficacia e sicurezza sono viste estensivamente come auto-evidenti e che non necessitano di ulteriori prove". Altri vedono un collegamento fra le vaccinazioni ed i riti satanici o la stregoneria, dove gli animali sono sacrificati ed i loro organi vengono fatti fermentare in un miscuglio di orride sostanze infernali: la medicina voodoo dagli scienziati pazzi del ventunesimo secolo. Tristemente, i nostri bambini sono i loro soggetti involontari perchè la società viene lentamente divorata dal loro appetito insaziabile per la sperimentazione umana. Ogni anno la FDA riceve migliaia di rapporti di reazioni avverse ai vaccini. Questi dati includono lesioni cerebrali e morti. Queste informazioni vengono immagazzinate in un database segreto del governo a cui i cittadini americani possono accedere (con alcune restrizioni) ricorrendo al Freedom of Information Act (Legge sulla Libertà di Informazione). E' diviso in categorie che includono i vaccini somministrati, i tipi di reazione, informazioni sui ricoveri, le morti e altro ancora.
LA VERITA' SULLA RAFFINAZIONE DELLA FARINA BIANCA.
26-04-2016
Per farina bianca raffinata intendo la farina che abitualmente è presente sulle nostre tavole sottoforma di pane, pasta e dolci. Questo tipo di prodotto industriale che non ha quasi più niente di naturale è stato privato di 2 parti fondamentali del seme del grano: La crusca all'esterno ed il germe all'interno (l’embrione). Una dieta basata principalmente su questo prodotto è la causa principale di malnutrizione, costipazione, stanchezza e numerose malattie croniche. Se ci pensi bene si tratta di un prodotto abbastanza recente, il pane comune infatti fino a poco tempo fa esisteva esclusivamente in forma integrale. Solo negli ultimi 50-60 anni è stato introdotto il pane bianco, simbolo di un progresso economico e tecnologico che non ha tenuto conto della salute degli esseri umani. Negli anni ’50 inoltre il frumento è stato vittima di profonde trasformazioni genetiche da parte dei più grandi agronomi italiani. La ricerca genetica, di un frumento che garantisse grosse produzioni e resistentissimo agli eventi esterni, ha creato un grano troppo impoverito, quasi completamente privo di sostanze nutritive. Addirittura sono nate delle farine arricchite proprio per soccorrere alla mancanza di questi nutrienti. Quindi le grosse industrie di raffinazione del grano aggiungono 4-5 vitamine e minerali inorganici, pensando così di compensare le 15-20 o più sostanze che si trovano nella crusca e nel germe. (senza considerare le fibre…). Ma vediamo su cosa influisce il consumo eccessivo di farina bianca. Più prodotti raffinati una persona mangia più insulina deve essere prodotta dall'organismo. L’insulina favorisce il deposito di grasso, il passaggio ad un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati, che può portare a malattie cardiache. Nel tempo, il pancreas diventa così carico di lavoro che la produzione di insulina si blocca, e ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o diabete vengono a galla. Non è un caso che il diabete sia una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. Ci sono bambini che nascono già diabetici negli Usa a causa degli errori alimentari dei loro genitori e in Italia la percentuale di celiachia e intolleranza al glutine (presente nel frumento) cresce ogni anno del 10%. Inoltre la farina di grano raffinata è il combustibile che alimenta le infezioni e gli alti livelli di zucchero nel sangue creando un terreno fertile per batteri dannosi ed un conseguente indebolimento del sistema immunitario. Ma non è tutto qui, purtroppo la situazione è anche peggio. Perché il colore del pane bianco è così bianco, quando la farina di grano da cui è stato prelevato non lo è? Il motivo è semplice: la farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina per sbiancare i tuoi vestiti. Così, quando mangi il pane bianco, mangi anche i residui chimici degli sbiancanti. I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento, ma sono tutti abbastanza nocivi.
Eccone alcuni: l’ossido di azoto, di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari. Un agente sbiancante, l’ossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L'allossana è velenosa, ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. L’ossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare. Inoltre, nel processo di produzione di farina bianca, la metà degli acidi grassi insaturi, che sono ad alto valore alimentare, si perdono nel processo di fresatura, e praticamente tutta la vitamina E è perduta con la rimozione di germe di grano e crusca. Come risultato, il resto della farina del pane bianco che si acquista, contiene solo proteine di scarsa qualità e amido modificato. Ma non è tutto per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive. Circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l’80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame vengono distrutti. Se questo non fosse abbastanza grave, circa l’80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina sono inoltre persi. E non è ancora finita…Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, ecc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente. Il pancreas, l’organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è indaffarato dall'improvviso aumento di zuccheri. Il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia (solitamente entro un’ora), e una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di fame. Tutti questi problemi portano una forte acidità che considero una delle cause principali di ogni malattia. Come se non bastasse, questo fa in modo che lo zucchero causi l’aumento di peso, non solo a causa del suo innaturale contenuto calorico, ma in realtà perché altera il metabolismo. Che cosa significa ciò? Ecco cosa significa: se due gruppi di persone sono alimentate con lo stesso numero esatto di calorie, ma un gruppo prende le sue calorie dello zucchero e da prodotti raffinati, mentre l’altro gruppo consuma le calorie sotto forma di cereali integrali, frutta e verdure, il primo gruppo aumenta di peso, mentre l’altro no. Questa constatazione ci viene da studi pubblicati da parte del Ministero della Salute degli USA. Come abbiamo visto quindi poche sostanze nutritive sintetiche sono aggiunte nuovamente alla farina bianca che viene poi chiamata “arricchita”. In realtà non c’è stato alcun reale “arricchimento” del prodotto originale, ma l’inganno e la distruzione della vita di una delle tante creazioni perfette che troviamo in natura. I ratti di laboratorio di solito muoiono in una settimana-dieci giorni, quando sottoposti ad una dieta a farina bianca raffinata.
ATTENZIONE: I VESTITI NUOVI VANNO ASSOLUTAMENTE LAVATI.
24-04-2016
Alzi la mano chi si è reso colpevole di portare a casa una nuova camicia o un paio di pantaloni dal negozio e li indossa, senza lavarli. E’ molto comune, forse anche tipico, come molti tessuti sembrano incontaminati quando sono freschi dal negozio. Purtroppo i test condotti da Philip Tierno, direttore di Microbiologia e Immunologia presso la New York University, ha scoperto alcuni composti inquietanti sui capi di abbigliamento. E questo è solo uno dei motivi per prendere in considerazione il lavaggio prima di indossarli. Molti articoli di abbigliamento sono anche contaminati da sostanze chimiche e coloranti che possono portare a irritazione o altri problemi di salute. Anche insetti (come i pidocchi) potrebbero potenzialmente essere presenti sui vestiti nuovi. Se non sei attualmente uno che lava prima di indossare, cambierai idea entro la fine di questo articolo. Il Dr. Tierno ha testato pantaloni, camicie, biancheria intima, giacche e altri capi d’abbigliamento acquistati presso negozi di catene di abbigliamento sia di fascia bassa che di fascia alta. I test hanno rivelato un certo numero di composti sgradevoli in agguato sui “nuovi” vestiti, tra cui:
- Secrezioni respiratorie.
- Flora cutanea.
- Flora fecale.
- Lieviti.
I costumi da bagno, biancheria intima e altri oggetti intimi sono tra i più pesantemente contaminati. Tierno ha infatti comunicato: “Alcuni capi erano gravemente contaminati da molti organismi, indicando che molte persone li hanno provati. In un certo senso stai toccando l’inguine o le ascelle di qualcuno”. Quali tipi di malattie si potrebbero potenzialmente avere indossando vestiti contaminati? Organismi che causano l’epatite A, diarrea, MRSA, salmonella, norovirus, infezioni da lieviti e streptococco. Ma come afferma il medico: “La cosa buona è che la maggior parte delle persone hanno un sistema immunitario sufficientemente robusto, in modo che di solito può combattere il piccolo numero di microrganismi che possono avere sul loro corpo. Il fatto che si entra in contatto con uno non significa che stai andando ad ammalarti”. A seconda di dove i vestiti nuovi sono stati fabbricati (spesso Cina o paesi asiatici dove i controlli praticamente non esistono) possono contenere più sostanze chimiche a rischio. Tra loro ci sono coloranti azoici-anilina, che possono causare reazioni cutanee che vanno da lievi a gravi. Se siete sensibili, tali coloranti possono lasciare la pelle rossa, prurito e pelle secca, soprattutto dove il tessuto strofina sulla pelle, come ad esempio sulla vita, collo, ascelle e cosce. Le sostanze irritanti possono essere lavate via ma potrebbero essere richiesti anche diversi lavaggi. La formaldeide è utilizzata anche nell’abbigliamento per ridurre pieghe e muffa. Non solo la formaldeide è un noto cancerogeno, ma è stato collegata anche ad eczemi e disturbi ormonali. Ci sono anche gli etossilati di nonilfenolo (NPE), che sono tensioattivi ed interferenti endocrini tossici utilizzati nella fabbricazione di indumenti. Quando viene lavato via finisce nell’ambiente dove si accumula nei sedimenti e viene ingerito dai pesci e dalla fauna selvatica.
Purtroppo, il lavaggio non rimuoverà tutte le sostanze chimiche nei tuoi vestiti. Per esempio, il triclosan antimicrobico è talvolta aggiunto ai tessuti, compresi gli indumenti. La ricerca ha dimostrato che il triclosan può alterare la regolazione ormonale e può interferire con lo sviluppo fetale. Studi sugli animali hanno anche sollevato preoccupazioni circa la sua capacità di influenzare la fertilità, e i batteri esposti al triclosan diventano resistenti agli antibiotici. Come effetto c’è anche un aumento del rischio di cancro. I vestiti antimacchia sono pieni di composti perfluorinati (PFC), che sono tossici per l’uomo e per l’ambiente. Avrete spesso sentito parlare di PFC in relazione alle pentole antiaderenti, ma sono comuni anche nei tessuti. A meno che l’abbigliamento che si acquista è biologico, è quasi certo che il tuo vestito sia realizzato con cotone geneticamente modificato che è fortemente trattato con pesticidi e altre sostanze chimiche durante la produzione. L’Organic Consumers Association (OCA) ha spiegato: “Le sostanze chimiche utilizzate nella produzione di cotone non si esauriscono con la coltivazione. Come aiuto nella raccolta, gli erbicidi sono usati per defogliare le piante, rendendo più facile la raccolta. Produrre un tessuto dalle piante coinvolge più sostanze chimiche nel processo di sbiancamento, dimensionamento, colorazione, raddrizzamento, appiattimento, resistenza alle macchie e agli odori, antinfiammabilità, riduzione delle pieghe. Alcune di queste sostanze chimiche sono applicate con il calore e così incollate alle fibre di cotone. Diversi lavaggi vengono effettuati durante tutto il processo, ma alcune degli ammorbidenti e detergenti lasciano un residuo che non sarà totalmente rimosso dal prodotto finale. Sostanze chimiche spesso utilizzati per le finiture sono formaldeide, soda caustica, acido solforico, resine, sulfamidici, alogeni e bromo. Alcuni capi di abbigliamento importati sono ora impregnati con disinfettanti di lunga durata che sono molto difficili da rimuovere. Questi e gli altri residui chimici colpiscono le persone con Sensibilità Chimica Multipla. Inoltre, le persone hanno sviluppato reazioni allergiche attraverso il contatto con la pelle”.
Potreste essere sorpreso nell’apprendere che il cotone è la coltura che sporca di più al mondo a causa di un uso pesante di erbicidi e insetticidi pericolosi, tra cui alcuni dei più pericolosi insetticidi sul mercato. Secondo l’Organic Trade Association: “Il cotone è una coltura dannosa a causa del suo pesante uso di insetticidi, pesticidi più pericolosi per la salute umana e animale. Il Cotone copre il 2,5% delle terre coltivate del mondo e usa il 16% degli insetticidi a livello mondiale, più di ogni altra coltura. Aldicarb, parathion e methamidopho, tre degli insetticidi più intensamente pericolosi per la salute umana, sono quelli più comunemente utilizzati nella produzione di cotone. L’Aldicarb può uccidere un uomo con una sola goccia assorbito attraverso la pelle, ma è ancora utilizzato in 25 paesi e negli Stati Uniti, dove in 16 stati è stato scoperto nelle falde acquifere“. Questo è uno dei motivi per cui consiglio vivamente di scegliere vestiti in cotone biologico non geneticamente modificato e soggetto a questo assalto di esposizioni tossiche. Quando non si trovano almeno dovresti scegliere indumenti che sono testati per la presenza di sostanze nocive, che se ci fai caso compare spesso nelle etichette dell’intimo. Un ultimo consiglio è quello di sentirsi le dita dopo aver toccato un vestito nuovo: se sfregando le dita noti che sembrano come lucide e plasticate o addirittura colorate allora sai che quel capo d’abbigliamento è pieno di roba chimica. Quindi se vuoi acquistarlo sappi che devi lavarlo almeno una volta prima di indossarlo e di lavarti le mani quando esci dal negozio. Queste accortezze devono essere rispettate soprattutto per i vestiti a contatto con la pelle come intimo, pantaloni, camice, magliette, sciarpe ecc.
http://abcnews.go.com/GMA/gma-found-clothes-clean/story?id=9482373