Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Mercoledì, 18 Gennaio 2017 10:13

TIROIDE: CIBI E CONSIGLI PER RISVEGLIARLA.

18-01-2017

La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata a livello del collo. Ha il compito di regolare il metabolismo e determinare il flusso sanguigno diretto verso i vari organi del nostro corpo. Quando la tiroide non funziona al meglio, si parla di ipertiroidismo o di ipotiroidismo.

IPERTIROIDISMO

L'ipertiroidismo si manifesta quando nel sangue circola una quantità eccessiva di ormoni tiroidei. Tra le cause dell'ipertiroidismo troviamo l'adenoma tossico e il morbo di Basedow-Graves, ma anche alcune forme più comuni, come la tiroidite post partum. Tra i sintomi dell'ipertiroidismo troviamo perdita di peso, affaticamento, iperattività, irritabilità, apatia, depressione, pelle ingiallita e indebolimento. In alcuni casi possono manifestarsi anche nausea, vomito e dissenteria.

IPOTIROIDISMO

Più diffuso dell'ipertiroidismo è l'ipotiroidismo. Si parla, in questo caso, di tiroide "stanca" e di metabolismo rallentato. A causa della scarsa presenza di iodio, il volume della tiroide aumenta e si forma il gozzo. Tra i sintomi dell'ipotiroidismo troviamo: difficoltà a dimagrire e tendenza ad ingrassare, capelli secchi e che tendono a cadere, unghie fragili, pelle secca e ruvida, pallore, stanchezza mattutina, depressione, problemi di memoria. Se i sintomi presenti sono numerosi, è bene sottoporsi ad un esame specifico per la tiroide, in modo da valutare la situazione.

FABBISOGNO DI IODIO

Secondo quanto indicato dal Professor Luigi Rossi, esperto di nutrizione clinica, il fabbisogno giornaliero di iodio della donna in età fertile è di 150 microgrammi. Sale a 200 microgrammi durante la gravidanza e l'allattamento. Per un bambino è di 90 microgrammi, per un adolescente di 120, per un uomo adulto di 130 microgrammi.

COME STIMOLARE LA TIROIDE

Se il problema è l'ipotiroidismo, potrebbe essere necessario risvegliare la tiroide. Come rimetterla in moto? Esistono alcuni alimenti e rimedi naturali utili per assicurarsi il fabbisogno giornaliero di iodio e per promuovere un buon funzionamento della tiroide, prevenendo futuri disagi. Ancora una volta, un ruolo importante è giocato dall'alimentazione.

1. FUCUS VESICULOSUS

Si tratta di un'alga marina utilizzata per stimolare la produzione di ormoni tiroidei all'interno dei trattamenti fitoterapici. La sua presenza è frequente sulle coste dell'Atlantico e del Pacifico. Viene somministrato in gocce sotto forma di tintura madre o in compresse. Le dosi possono dipendere dal caso specifico.

2. GUGGUL

Questo rimedio proviene dall'India e dalla medicina ayurvedica. Si utilizza in concomitanza con trattamenti fitoterapici a base di Fucus. Ha un effetto antinfiammatorio sulle articolazioni e sui vasi sanguigni. Stimola il metabolismo dei grassi.

3. CIBI DA EVITARE

La dieta da seguire in caso di problemi alla tiroide, con particolare riferimento all'ipotiroidismo, può variare da persona a persona. Tra i cibi da evitare vengono indicati i latticini, che possono rallentare il metabolismo. Inoltre, potrebbero essere stati ottenuti da latte di animali nutriti con la soia, il cui consumo potrebbe essere sconsigliato in caso di ipotiroidismo.

4. CIBI DA PREFERIRE

Tra i cibi da preferire per garantire un buon funzionamento della tiroide troviamo i broccoli, gli spinaci e le rape. Viene raccomandato, soprattutto, un elevato consumo di frutta e verdura, che dovrebbe sempre essere alla base di un'alimentazione sana. Tra i cibi che stimolano il funzionamento della tiroide viene inserita la noce di cocco.

5. IODIO E SELENIO NEI CIBI VEGETALI

In generale, i cibi vegetali ricchi di selenio riequilibrano la tiroide. Tra di essi troviamo orzo, noci brasiliane, semi di girasole e semi di senape. Se i problemi alla tiroide sono dovuti ad una carenza di iodio, è bene ricordare alcuni dei cibi vegetali che lo contengono: spinaci, riso integrale, funghi freschi, bietole, carote e mele. E’ inoltre contenuto nelle alghe, negli asparagi, nell’aglio e nei semi di sesamo.

18-01-2017

In casa gli odori, buoni o cattivi che siano, sono una componente fondamentale. Questo articolo vi aiuterà non a distinguerli, ma a neutralizzarli (quelli cattivi) o a mantenerli freschi (quelli buoni). Una breve carrellata di piccoli rimedi da utilizzare nella vita di tutti i giorni che, si spera, vi saranno utili a lungo!

ELIMINARE ODORI IN CAMERA

In camera da letto uno degli odori più noiosi da eliminare è quello che proviene dall’armadio. Per dare ai vostri vestiti e a tutto l’armadio un bel profumo fresco e naturale dovete prendere mandarini freschi, trapassarli più volte con un grande ago e in ogni buco infilare un chiodo di garofano. Dovrete poi appenderli negli armadi. Sempre a proposito di armadi, nel caso in cui avvertiste un poco piacevole odore di muffa, potrete prendere una semplice ed efficace contromisura, mettendoci un barattolo aperto di caffè appena macinato, che sarà poi da gettare. Tale rimedio vale anche per l’odore di muffa nei cassetti. Per profumare la biancheria oltre al mandarino vi consiglio di far seccare all’ombra fiori di lavanda, petali di rose e petali di gardenia: a questo punto mescolate, e mettete il composto in sacchetti nei cassetti e negli armadi.

ELIMINARE ODORI IN CUCINA

Spesso in cucina avrete a che fare con aglio e cipolla, ottimi condimenti, ma che odore! Non disperate però: l’odore di cipolla può essere infatti eliminato dalle mani se vengono strofinate con alcune foglie di sedano. L’odore dell’aglio viene invece eliminato con il prezzemolo. I cattivi odori nel frigorifero si possono eliminare mettendo fra i cibi e le bevande un pezzetto di carbone di legna. Dovrete tenerlo in una scatoletta aperta, senza coperchio, e assorbirà i cattivi odori. Anche la cottura di cibi può portare odori sgradevoli, il vincitore di questa particolare classifica è senza dubbio il cavolo. Conoscete il rimedio della Nonna per smettere di farlo puzzare? Mettete una pallina di mollica di pane nella stessa pentola a cuocere con il cavolo oppure con il cavolfiore, e questa avrà la singolare proprietà di riuscirne a mitigare lo sgradevole odore. Per chi lavora a contatto con il petrolio o la benzina, può efficacemente eliminare l’odore sgradevole utilizzando caffè in polvere sulle mani: stropicciarle a lungo con polvere di caffè.

Mercoledì, 18 Gennaio 2017 10:11

ALLARME TATUAGGI: POSSONO PROVOCARE IL CANCRO.

18-01-2017

I tatuaggi possono piacere o meno. C’è chi li considera una forma d’arte e chi li associa ad una subcultura guardata, se non con disprezzo, almeno con sospetto. Eppure i tatuaggi, a prescindere dai gusti e dalle opinioni in merito al loro valore estetico, sono sempre stati percepiti dall’opinione pubblica come sicuri e non pericolosi per la salute, a patto di seguire le norme igieniche. Secondo la maggior parte dei frequentatori dei Tatoo-shop l’unico fattore indispensabile per proteggersi da eventuali problemi era che farfalle, draghi e stelline varie venissero impressi sulla pelle in locali adeguatamente attrezzati e puliti, utilizzando sempre strumentazioni professionali e aghi monouso. Adesso, però, la statunitense FDA (Food and Drug Administration) come riportato dal DailyMail, impegnata da sempre nella difesa della salute pubblica, ha lanciato un allarme che sta creando scompiglio e scatenando preoccupazioni nel mondo degli appassionati. Secondo recenti studi, effettuati analizzando gli inchiostri impiegati dai tatuatori, sembrerebbe plausibile ipotizzare l’esistenza (finora sottovalutata) di un gravi rischi per la salute pubblica, dato che nei suddetti inchiostri è stata individuata la presenza di sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene. Gli inchiostri usati comunemente negli studi specializzati in tatuaggi (anche a livello altamente professionale) conterrebbero, infatti, numerosi metalli, idrocarburi e ftalati ritenuti cancerogeni e, più in generale, molto pericolosi per la salute del sistema endocrino. Un esempio lampante è il Benzopirene, sostanza da tempo stimmatizzata per essere un potente cancerogeno, contenuta, però, negli inchiostri di colore nero utilizzati per i tatuaggi. Secondo la FDA il famigerato Benzopirene sarebbe in grado di favorire l’insorgenza del cancro della pelle.
Un’altra problematica abbastanza allarmante è quella legata alla possibile dispersione degli inchiostri all’interno del corpo umano in caso di lesioni in prossimità dei tatuaggi oppure alla modificazione subita dagli inchiostri in caso di esposizione al sole (sbiadimento, scolorimento, etc.). Secondo Joseph Braun, epidemiologo ambientale dell’Università di Harvard, non esistono evidenze scientifiche che possano fugare ogni dubbio sulla reale pericolosità degli inchiostri. Oltre a contenere sostanze cancerogene, infatti, gli inchiostri impiegati nei tatuaggi contengono notoriamente anche numerosi metalli pesanti come piombo, cromo, cadmio, nichel e titanio, che possono causare allergie o provocare patologie più o meno gravi nei soggetti predisposti. L’allarme lanciato dalla FDA è ancora più inquietante se si considera il fatto che, solo negli Stati Uniti, ben 45 milioni di persone hanno almeno un tatuaggio sul loro corpo. Per il momento la FDA sta studiando le sue prossime mosse anche se, come dichiarato da un portavoce, sono in corso solo degli accertamenti perché le composizioni dei vari inchiostri, non dovendo essere approvate per legge dalla Food and Drug Administration, sono ancora per la maggior parte sconosciute nella loro interezza all’agenzia americana.

 

http://www.dailymail.co.uk/health/article-2032696/Now-tattoos-cancer-U-S-regulator-probes-fears-inks-contain-carcinogenic-chemicals.html

Mercoledì, 18 Gennaio 2017 10:10

7 MIRACOLOSE MASCHERE AL MIELE.

18-01-2017

Il miele ha un ruolo emolliente, lenitivo, antiossidante e una straordinaria capacità di rigenerare il tessuto danneggiato, perciò è ideale per le maschere facciali. Ecco le migliori:

MASCHERA IDRATANTE

Mescola 1 cucchiaio di miele con 100 g di panna e aggiungi qualche goccia di succo di limone. Questa maschera pulisce i pori in profondità e idrata intensamente.

MASCHERA PER LA PELLE GRASSA

Hai bisogno di: 2-3 carote, quattro cucchiai di miele. Fai bollire due carote, poi schiacciale molto bene. Mescolane 4 cucchiai con il miele, poi metti il composto in frigorifero per 10 minuti. Applica la maschera sul viso e lasciala agire per 15 minuti; rimuovila con acqua fredda. Si sa che le carote sono ricche di vitamina C e A, con proprietà antiossidanti, mentre il miele contiene molti minerali, vitamine e aminoacidi.

MASCHERA PER RIDURRE I PORI

Mescola mezza mela grattugiata e mezzo cucchiaino di miele. Pulisci bene il viso, fai un leggero peeling, poi applica questa maschera sul viso e lasciala agire 20 minuti. Pulisci con acqua fredda.

MASCHERA PER LE RUGHE INTORNO AGLI OCCHI

Mescola con una forchetta mezza pesca schiacciata con 3 cucchiaini di miele. Lascia agire per circa 15 minuti, poi risciacqua con acqua tiepida.

MASCHERA PER LA PELLE SECCA

Mescola un tuorlo d’uovo con un cucchiaino di miele e uno di olio d’oliva. Applica la maschera sulla pelle pulita, lasciala agire per 15-20 minuti, poi risciacqua con acqua tiepida.

PEELING CON MIELE

Mescola un cucchiaino di miele con un cucchiaino di farina di riso e un cucchiaino di succo d’arancia. Esegui un peeling leggero per 1-2 minuti e lascia agire 10-15 minuti, poi risciacqua con acqua minerale.

MASCHERA PER LA PELLE ACNEICA

Mescola un cucchiaio di succo di aloe vera con un cucchiaio di miele. Lascia riposare il composto per 10 minuti prima dell’applicazione. Applica la maschera sulle zone interessate e lascia agire per 20 minuti. Questa maschera ha un effetto sorprendente nel trattamento dell’acne.

Martedì, 17 Gennaio 2017 09:23

I BISCOTTI CONTENGONO TROPPO SALE.

17-01-2017

La parola biscotti ci fa venire in mente qualcosa di dolce, ma una nuova ricerca potrebbe farci ricredere: i ricercatori del Consensus Action on Salt and Health (CASH), con sede presso il Wolfson Institute of Preventive Medicine della Queen Mary University di Londra, hanno infatti scoperto che in molti biscotti che si trovano in commercio vi è un eccesso di sale. Gli scienziati londinesi hanno analizzato gli ingredienti di 479 tipi di biscotti che si trovano comunemente in commercio, scoprendo che quasi il 90 per cento di questi contenevano elevati livelli di sale tra gli ingredienti. Pensate che i ricercatori del CASH hanno scoperto in 110 tipi di biscotti quantità di sale superiori a quelle contenute nelle confezioni di popcorn al burro, e pari a 0,9 grammi per 100 grammi di prodotto. Questa elevata presenza di sodio nei biscotti è un potenziale pericolo per chi li consuma. In particolare per le persone già ipertese, quelle che potrebbero divenirlo e tutti coloro che sono a rischio. Ma soprattutto, fanno notare gli autori dello studio, è un pericolo per i bambini che sono i più grandi consumatori di biscotti: per loro, il rischio è di predisporsi a sviluppare l’ipertensione una volta adulti. Le recenti informazioni acquisite per mezzo del National Diet and Nutrition Survey 2011 mostrano che non sono soltanto i bambini a mangiare volentieri i biscotti: i dati mostrano difatti che il 60 per cento delle persone di età compresa tra i 19 e i 64 anni mangiano regolarmente biscotti - sebbene i bambini al di sotto dei 10 anni d’età siano l’80 per cento. E, se si tiene conto che la quantità massima consigliata di consumo di sale giornaliero per i bambini è molto più bassa che non quella degli adulti, si può comprendere come il rischio di sviluppare una qualche malattia cardiovascolare sia reale.
Tra i biscotti analizzati, quelli con più alto contenuto di sale ne avevano 0,4 g per 25 g di prodotto. Se si conta che difficilmente sia un bambino che un adulto si ferma a un solo biscotto, è facile arrivare alla dose giornaliera limite. A maggior ragione se consideriamo che il sodio non è contenuto soltanto nei biscotti, ma anche in molti altri alimenti che consumiamo ogni giorno. «Molte persone saranno sorprese di sentire che così tanto sale viene aggiunto ai biscotti dolci - spiega nel comunicato CASH la nutrizionista Sonia Pombo. Questo ingrediente lo si trova in forma di due sali aggiunti (cloruro di sodio) o bicarbonato di sodio. Entrambi sono in gran parte inutili nei biscotti. Anche se [nella preparazione] è richiesto il bicarbonato, potrebbero essere usati il bicarbonato di potassio o il bicarbonato di calcio». Dall’indagine dei ricercatori è anche emerso che, per fortuna, ci sono anche biscotti con un basso contenuto di sale. Per cui il consiglio è quello di leggere sempre bene le etichette per individuare quale sia la quantità di sale contenuta nei biscotti che ci si accinge a comprare. «Con il sale nascosto così bene nei cibi dolci, come possono riuscire i genitori a impedire ai loro figli di mangiare troppo sale, mettendoli a rischio di ipertensione da adulti, una delle più grandi cause di morte nel Regno Unito? I produttori di biscotti devono rimuovere le grandi e inutili quantità di sale che hanno messo nei loro biscotti», conclude Graham MacGregor, Professore di Medicina Cardiovascolare presso la Queen Mary e Presidente del CASH. Occhio all’etichetta, dunque.

 

http://www.actiononsalt.org.uk/news/surveys/2013/Biscuits/100901.html

Martedì, 17 Gennaio 2017 09:22

ANACARDI PER COMBATTERE IL DIABETE.

17-01-2017

Gli anacardi costituirebbero uno degli alimenti antidiabetici naturali. La novità arriva direttamente dall'Università di Montreal, in Canada e dall'Università de "La Yaoundè", nel Camerun. Secondo le ricerche effettuate dagli esperti sarebbe infatti la famosa "mela di Acagiù"- è chiamato così l'anacardo in Brasile - a contenere alcuni dei composti attivi, come l’acido oleico, che possiedono virtù antidiabetiche. Gli estratti provenienti dai semi, dalle foglie e dalla corteccia, stimolerebbero l’assorbimento muscolare di glucosio, necessari alla produzione dell’energia. Nel comunicato del ricercatore, il Dottor Pierre S. Haddad, si illustra che "Tra tutti gli estratti testati, solo quello dei semi di anacardo ha stimolato notevolmente l'assorbimento dello zucchero nel sangue dalle cellule muscolari". Il Professore Haddad, docente di farmacologia presso l'Università di Montreal e direttore del team del "Canadian Institute of Health Research" ha dichiarato che proprio l'estratto dei semi di anacardi conterrebbe dei composti attivi che "potrebbero avere potenziali proprietà antidiabetiche". I preziosi semi - poco più grandi di un'arachide - conterrebbero anche sali minerali, vitamine del gruppo B, proteine e fibre. E, sempre a detta degli esperti, gli anacardi potrebbero possedere anche delle virtù antinfiammatorie. In Italia, secondo i dati raccolti dall'ISTAT, sono più di tre milioni le persone affette da questa patologia, più precisamente il 5% sono donne e il 4,6% sono uomini. Secondo l’OMS, in totale, sono quasi 200 milioni le persone colpite da diabete in tutto il mondo. Il Dottor Haddad ha concluso dicendo che "Il nostro studio convalida l’uso tradizionale dei prodotti dell’albero di acagiù per il diabete e afferma che i suoi componenti naturali potrebbero servire per la creazione di nuove terapie orali".

 

https://www.eurekalert.org/pub_releases/2010-07/uom-cse071410.php

https://www.sciencedaily.com/releases/2010/07/100714104101.htm

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/mnfr.201000045/abstract;jsessionid=5B161D9C067E5D0E4362CA6D388234EB.f02t02

17-01-2017

Molte culture hanno usato il brodo di manzo o di pollame, per il trattamento di diverse condizioni. Il brodo di pollo ad esempio è stato considerato un rimedio naturale per il raffreddore, senza comprendere appieno i suoi benefici unici per la salute. La scienza, nel corso del tempo, ha rivelato i benefici stupefacenti che derivano dal brodo di ossa. Le ossa ospitano una varietà di potenti nutrienti che vengono rilasciati durante la bollitura in acqua, per alcune ore. Tra questi nutrienti c’è il midollo osseo che aiuta a fornire le materie prime alle cellule del sangue e allo sviluppo del sistema immunitario. Altri nutrienti importanti nel brodo di ossa di manzo o di pollo, includono collagene, gelatina, acido ialuronico, condroitina solfato, glicani, prolina, glicina, calcio, fosforo, magnesio e potassio. Tutti questi nutrienti promuovono lo sviluppo della salute delle articolazioni, delle ossa, legamenti e tendini, così come dei capelli e della pelle. Glicina e prolina sono essenziali per la funzione del tessuto connettivo che è la colla biologica che tiene insieme le strutture dei nostri corpi. Questi due amminoacidi sono essenziali anche per la guarigione delle ferite in tutto il corpo e possono anche sopprimere l’attività infiammatoria. Ciò è particolarmente importante per le persone con infiammazione cronica o condizioni autoimmuni. Un buon brodo offre la sinergia nutrizionale per calmare un sistema immunitario iperattivo, e fornisce al corpo le materie prime per ricostruire cellule più forti e più sane. Questo è il motivo per cui il brodo di ossa è considerato un cibo di guarigione quando il corpo è affetto da stress, da infezioni batteriche o virali, nonché disturbi digestivi o sindrome dell’intestino permeabile.
Le ossa hanno caratteristiche uniche. Le ossa più grandi come il femore e omero contengono più midollo osseo rispetto alle ossa più piccole. Gli individui con anemia, disturbi polmonari, disturbi del sistema immunitario, infezioni croniche, possono trovare specifici benefici dal consumo di brodo di ossa. Le ossa più piccole contengono componenti più gelatinosi delle ossa più grandi. Il materiale gelatinoso è particolarmente utile per la salute digestiva in quanto fornisce materie prime essenziali che aiutano le cellule del sistema digestivo a rigenerarsi ed è particolarmente utile in caso di sindrome di permeabilità intestinale. Digiuno e consumo di solo brodo, sono una delle migliori strategie per la distruzione dei parassiti come la Candida e per ricostruire l’intestino. E' particolarmente importante utilizzare ossa provenienti da animali sani, allevati in modo naturale, ossia mucche e pollame nutriti al 100 per cento con erba. Convenzionalmente, animali nutriti con una dieta di cereali geneticamente modificati carichi di pesticidi e diserbanti e altre sostanze chimiche e metalli pesanti, non dovrebbero mai essere utilizzati. Il corpo memorizza naturalmente molte tossine nelle parti grasse del tessuto osseo che è ciò che si consuma nel brodo di ossa.

Martedì, 17 Gennaio 2017 09:18

I 10 ALIMENTI MIGLIORI PER IL NOSTRO CERVELLO.

17-01-2017

Per avere un cervello più sano ed efficiente, vero e proprio centro direzionale del nostro corpo, serve il giusto riposo, ma anche un’alimentazione attenta ed equilibrata. Che in natura trova i suoi migliori alleati. Frutta e verdura vengono al primo posto: come ha insegnato simpaticamente il celebre cartone animato Popeye, per esempio, gli spinaci non solo infondono energia ai muscoli, ma preservano le cellule nervose dagli effetti dell’invecchiamento. Completi di sali minerali, gli spinaci contengono soprattutto la vitamina K, ottimo supporto per la coagulazione del sangue in caso di ferite. Il licopene contenuto nei pomodori e nell’anguria, invece, ottimizza le funzioni cerebrali, a cominciare dalla conservazione dei ricordi. Si consiglia dunque un consumo quotidiano di pomodori, ma anche di tè: bere due o più tazze di tè al giorno attiva maggiori difese contro l’insorgere del morbo di Parkinson. Meglio scegliere il tè verde, poichè contiene potenti antiossidanti che riducono il rischio di coaguli di sangue e proteggono dai radicali liberi. Un prezioso alleato, in tal direzione, è rappresentato poi dal resveratrolo, contenuto nell’uva, nel succo d’uva e nel vino rosso.
Consigliato per il benessere del cervello, è anche il consumo frequente di mirtilli e frutti di bosco ricchi di proantocianidine, sostanze nutritive che proteggono il cervello dall’effetto delle tossine ambientali e sono in grado di diminuire l’attività dei radicali liberi. Le proantocianidine aiutano anche in caso di perdita di memoria o declino delle abilità motorie. I mirtilli, inoltre, hanno azione antinfiammatoria, come salmone selvatico, noci, semi di lino e semi di canapa, che grazie agli acidi grassi omega-3 aiutano a ridurre le infiammazioni e sostenere le funzioni cerebrali. Una menzione speciale merita la curcuma, spezia di origine orientale, che contrasta l’aterosclerosi e si è dimostrata un efficace aiuto nella prevenzione dell’Alzheimer. Infine, una bella sorpresa: il cioccolato - di cui più di uno di voi sarà ghiotto - ha un blando effetto antinvecchiamento e antiossidante, grazie alla presenza dei fenoli, i quali hanno un ruolo importante nel contrastare i radicali liberi e contribuiscono a un effetto anti-età anche della pelle ma soprattutto contrastano le malattie cardiovascolari, ictus e arteriosclerosi.

16-01-2017

Le mamme e le nonne sono tra le persone più importanti della nostra vita, ma spesso passiamo troppo poco tempo con loro e ci accorgiamo di rimpiangerne la compagnia solo quando è ormai tardi. Sembrerà assurdo ma il segreto per farle vivere più a lungo è proprio non trascurarle e passare il tempo libero insieme a loro. A dimostrarlo, una ricerca dell’University of California, secondo la quale la solitudine ha un impatto terribile sul declino associato alla vecchiaia. In particolare, sono state analizzate le abitudini quotidiane di 1.600 persone con un’età media di 71 anni e i risultati sono stati chiari: a parità di condizioni di salute, i tassi di mortalità erano più elevati tra le persone solitarie. Il 23% degli anziani che amavano stare da soli hanno perso la vita nel giro di 6 anni dall’inizio dello studio, mentre solo il 14% di quelli che avevano passato la vecchiaia in compagnia sono morti. “Hanno esperienza, sanno quando vale la pena lottare e arrabbiarsi. Le mamme e le nonne possono essere delle grandi amiche, portano solo tanta gioia”, ha spiegato Barbara Moscowitz, assistente geriatrica presso il Massachusetts General Hospital. E’ chiaro dunque che “l’elisir di lunga vita” perfetto per le persone anziane è proprio la compagnia dei propri figli. Bisogna invitare i nonni e le mamme a casa più spesso e creare con loro dei rapporti profondi, così da poter godere della loro presenza per molto tempo. Anche se si appartiene a generazioni diverse, le loro storie possono essere incredibili e i loro abbracci calorosissimi. Cosa si potrebbe chiedere di più?

 

http://www.goodhousekeeping.com/health/wellness/news/a42145/elderly-friendship-prolongs-life/

https://www.nytimes.com/2016/12/30/health/loneliness-elderly.html?_r=1

http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/1188033

Lunedì, 16 Gennaio 2017 06:59

TOSSE: QUATTRO RIMEDI NATURALI.

16-01-2017

In questo periodo i malanni di stagione sono compagni di viaggio di molti, ma grazie ai rimedi naturali ci si ammala molto meno rispetto ad altre persone. Oggi vi propongo 4 rimedi naturali contro la tosse:

• Piccante, dolce e aspro: Prendete 1/2 litro d’acqua, fatela bollire e aggiungete un cucchiaino da caffè di peperoncino e mezzo 1/2 Limone (lavate bene prima la buccia, e spremete il limone con le mani direttamente nell’acqua, aggiungente infine il mezzo limone nell’acqua), fate bollire per circa 5 minuti. Lasciate raffreddare leggermente e mettete del miele a vostro piacimento e gusto.

• Sempre miele con cipolla: Prendete una cipolla, pelatela e tritatela finemente, inseritela in una scodella da latte, ricoprite completamente le cipolle con il miele, amalgamate il tutto per bene. Assumete un cucchiaio ogni 4 ore per 3 giorni.

• Bevanda d'avena con gli amici datteri: Scaldate 1 litro di bevanda d'avena con 9 datteri tagliati a metà. Lasciate scaldare a fuoco lento spegnendo la fiamma poco prima che bolla. Versate il composto in una bottiglia (tenendo da parte i datteri), e riponete la bottiglia in frigo. Assumete 4 bicchieri di bevanda in una giornata, accompagnati da 1 dattero ogni volta.

• L’origano non solo sulla pizza: fate bollire1/2 litro d’acqua; quando sta per bollire aggiungete due cucchiai di origano e fate bollire a fuoco basso per altri 5 minuti. Filtrate e bevete l’infuso 3 volte al giorno, addolcendo la bevanda con miele.

E’ consigliato usufruire di questi “composti” al mattino appena svegli, nel pomeriggio lontano dai pasti, e alla sera prima di addormentarsi.

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