Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Venerdì, 04 Marzo 2016 06:21

PERCHE’ MI SENTO MALE QUANDO MANGIO BENE?

04-03-2016

Tantissime volte le persone quando intraprendono una dieta più sana e pulita, iniziano a sentirsi peggio. Perché succede questo quando dovrebbe accadere il contrario? In questo articolo vorrei spiegarvi la mia personale conoscenza del perché questo accade. In realtà, non è ciò che si mangia, ma è quello che si smette di mangiare che provoca questa situazione. In generale, quando eliminiamo una sostanza dall'organismo, si verificano una serie di effetti legati alla mancanza di quest’ultima. Accade lo stesso se eliminiamo le sigarette, l’alcol, i farmaci o qualsiasi altra sostanza. E’ dovuto all’effetto “dipendenza” che queste sostanze causano al nostro corpo. Quando si smette di mangiare cibi malsani, il vostro organismo ha la possibilità di ripulirsi. Ciò è tanto più vero quando si consumano alimenti che sono più facili da digerire. Questo perché la digestione richiede una grande quantità di risorse dall'organismo.

PERCHE’ MANGIARE CIBI PIU’ DIGERIBILI PUO’ CAUSARE UNA REAZIONE DI DISINTOSSICAZIONE?

Improvvisamente quando si iniziano a mangiare cibi che sono più facilmente digeribili dall'organismo, quest’ultimo ha più risorse disponibili per iniziare la fase di guarigione. Per ottenere la guarigione, il processo di “pulizia” dell’organismo è fondamentale. Il corpo, pertanto, inizierà ad eliminare le tossine nocive dalle cellule. Queste tossine devono essere eliminate in qualche modo, ma vengono trasportate nel circolo sanguigno o filtrati attraverso gli organi prima di uscire. Questo processo di disintossicazione può causare mal di testa, nausea, acne, e altre reazioni.

ASSISTERE L’ORGANISMO IN QUESTA FASE DI DISINTOSSICAZIONE

Esistono vari modi per aiutare il corpo durante questo processo. I maggiori organi di eliminazione sono il colon e la pelle. L'esercizio fisico è un’ottima strategia per aiutare la pelle durante questa fase di disintossicazione. Un altro approccio è quello di aiutare il colon nel suo lavoro di eliminazione. Potrebbe essere una buona strategia quello di incoraggiare i movimenti intestinali durante la disintossicazione con clisteri o idroterapia del colon. Mantenere il colon pulito dà l’opportunità ad altri organi di spostare le sostanze tossiche per essere eliminate. 
In conclusione, il mio consiglio è quello di iniziare lentamente ad eliminare gli alimenti nocivi (magari uno alla volta) introducendo nell'alimentazione gli alimenti più adatti per il vostro organismo (possibilmente biologici per evitare di intossicarlo nuovamente). Una buona idea è quella di eliminare un alimento nocivo ogni 7 giorni. In questo modo, i sintomi fastidiosi legati al processo di “pulizia” saranno minori.

04-03-2016

Tradizionalmente utilizzato per i neonati e donne anziane, la polvere di talco mantiene la pelle asciutta ed evita le eruzioni cutanee. Eppure questo prodotto domestico di fiducia può essere responsabile di una forma grave e mortale di cancro ovarico. Il legame tra talco e cancro ovarico risale già al 1971, quando uno studio di pazienti con tumore ovarico aveva rilevato particelle di talco nei loro tessuti ovarici. Eppure, Johnson & Johnson è riuscita a mantenere il talco sugli scaffali per altri 40 anni senza limitazione o avvertimenti di alcun tipo.

TALCO E CANCRO OVARICO

Il talco è un minerale composto principalmente da magnesio, silicio e ossigeno. Quando viene utilizzato sui genitali, le particelle di talco pericolose possono viaggiare nelle ovaie e vi rimangono intrappolate per anni. Tali particelle possono causare infiammazione e portare alla crescita di cellule tumorali ovariche. La ricerca suggerisce che la polvere di talco può contribuire al cancro nelle ovaie se le particelle entrano nel corpo attraverso la vagina. Una revisione dei dati riportati sulla rivista medica Cancer Prevention Research ha indicato che le donne che utilizzano regolarmente polvere di talco per l’igiene intima, potrebbero aumentare il rischio di cancro ovarico di circa il 41 per cento. A seguito dello studio del 1971, sono stati pubblicati numerosi studi che indicano il legame tra talco e cancro ovarico. Nel 1992, uno studio ha trovato che l’uso regolare di talco, aumenta in una bambina il rischio di sviluppare il cancro ovarico di tre volte. Nel 2010, uno studio della Harvard ha concluso che il talco in polvere è cancerogeno per l’uomo. Eppure il talco è rimasto sul mercato non regolamentato e senza alcun preavviso dal produttore.
Nonostante i numerosi studi che indicavano la connessione tra talco e cancro ovarico, né Johnson & Johnson né la FDA, hanno messo in guardia i consumatori sui rischi del prodotto. Anche se il Dipartimento di Salute e Servizi Umani ha concluso che una regolare applicazione di talco nelle bambine porta a più alti tassi di cancro ovarico, Johnson & Johnson continua a negare le connessioni ed i rischi. Per fortuna, i giudici e le giurie non sono d’accordo con la FDA e nè con la Johnson & Johnson che dovrà pagare 72 milioni di dollari (oltre 65 milioni di euro) di danni, alla famiglia di una donna la cui morte per cancro ovarico è stata collegata all'utilizzo per decenni di due prodotti a base di talco, Baby Powder e Shower to Shower. Il verdetto pronunciato dai giudici della corte statale di St. Louis, Missouri, è il primo che riconosce un risarcimento fra gli oltre mille procedimenti penali in cui la Johnson & Johnson è accusata di non aver avvertito i consumatori che quei prodotti potevano causare il cancro. La multinazionale ha sempre respinto le accuse e sta valutando un possibile appello. Jacqueline Fox, 62 anni, di Birmingham, in Alabama, è morta nell'ottobre scorso. Era stata lei ad avviare la battaglia legale, sostenendo di aver usato quei prodotti per la sua igiene intima per 35 anni prima che le fosse diagnosticato un cancro ovarico nel 2012.

Venerdì, 04 Marzo 2016 06:18

ERBE E SPEZIE PER TRATTARE IL DIABETE.

04-03-2016

Secondo le statistiche dell’International Diabetes Federation del 2014, si stima che 387 milioni di persone in tutto il mondo hanno il diabete. Circa il 90 per cento di loro ha il diabete di tipo 2. Alcuni dei sintomi di glicemia alta includono minzione frequente, aumento della sete o fame, inspiegabile perdita di peso, stanchezza, lento processo di guarigione e frequenti infezioni. Se non trattato, il diabete può causare molte complicazioni. Il mantenimento di normali livelli di zucchero nel sangue è necessario per la salute generale. Oltre a una corretta alimentazione ed esercizio fisico regolare, esistono alcune erbe e spezie che possono alleviare i sintomi e controllare il livello di zucchero nel sangue. Di seguito un elenco di 9 erbe e spezie per il diabete.

1. CANNELLA

La cannella contiene componenti bioattivi che possono aiutare da abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Uno studio del 2013 pubblicato negli Annals of Family Medicine e Diabetes Care dimostra che la cannella è utile nel trattamento del diabete di tipo 2. Lo studio ha rivelato che la cannella ha effetti benefici sulla glicemia a digiuno, colesterolo LDL e trigliceridi nei pazienti con diabete di tipo 2.

- Si possono assumere 1 o 2 grammi di cannella al giorno sotto forma di tè. È possibile cospargerla sui frullati.
- Un’altra opzione è quella di assumere integratori di cannella. Tuttavia, è necessario consultare un esperto per il dosaggio corretto, adatto per la vostra condizione.

Nota: Se si sta assumendo un farmaco per fluidificare il sangue, evitare di utilizzare la cannella.

2. FIENO GRECO

Il fieno greco è un’erba che le persone diabetiche dovrebbero includere nella loro dieta. Grazie alla sua attività ipoglicemizzante, può migliorare la tolleranza al glucosio e ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, il suo contenuto di fibra rallenta l’assorbimento dei carboidrati e zuccheri. In uno studio del 2009 pubblicato sul Journal for Vitamin and Nutrition Research, i ricercatori hanno concluso che i semi di fieno greco hanno un effetto positivo sui profili glicemici e lipidici in pazienti affetti da diabete di tipo 2.

- Assumere un supplemento di fieno greco dopo aver consultato un esperto.

3. ZENZERO

Le proprietà antidiabetiche, ipolipemizzanti e antiossidanti dello zenzero sono utili per il controllo dei livelli di zucchero nel sangue. Lo zenzero è anche in grado di migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre l’ossidazione e migliorare i livelli di colesterolo. Aiuta anche nella perdita di peso. Uno studio pubblicato nel 2014 in Complementary Therapies in Medicine Journal ha rilevato che il consumo giornaliero di tre capsule da 1 grammo di zenzero in polvere per 8 settimane si sono dimostrati utili per i pazienti con diabete di tipo 2.

- Bere 2 o 3 tazze di tè allo zenzero al giorno.
- Inoltre, includere zenzero fresco o secco nella vostra cucina.
- Un’altra opzione è quella di assumere integratori di zenzero dopo aver consultato un esperto.

4. CURCUMA

La curcuma è una buona spezia per il controllo della glicemia alta. Ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, anti-aterosclerotiche e aiuta le persone diabetiche a gestire i livelli di zucchero nel sangue e ridurre le complicanze della malattia. Uno studio 2013 pubblicato in Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine Journal ha sottolineato il ruolo importante della curcumina, un componente chiave nella curcuma, nella prevenzione e nel trattamento del diabete e disturbi associati. Uno studio 2014 pubblicato sul Journal of Diabetes & Metabolic Disorders indica chiaramente il ruolo benefico della curcuma nel controllo delle complicanze ai reni causati dal diabete.

- Includere curcuma grezza o in polvere nella vostra cucina.
- Assumere un supplemento, ma solo dopo aver consultato un esperto.

5. AGLIO

L’aglio aiuta anche a mantenere sani livelli di zucchero nel sangue nelle persone diabetiche, grazie alle sue proprietà antidiabetiche e ipolipemizzanti. Esso contiene composti solforati che proteggono dai danni ossidativi e colesterolo alto. Secondo uno studio del 2011 pubblicato sul Pakistan Journal of Pharmaceutical Sciences, la supplementazione di aglio fornisce un migliore controllo della glicemia nei diabetici di tipo 2. Uno studio del 2014 pubblicato sul Journal of Diabetes & Metabolic Disorders suggerisce che l’aglio può contribuire a trattare diabete e malattie cardiovascolari correlate.

- Mangiare 2 o 3 spicchi d’aglio crudo al giorno a stomaco vuoto.

6. ALOE VERA

L’aloe vera aiuta a ridurre i livelli di glucosio nel sangue a digiuno. Esso contiene fitosteroli che hanno proprietà anti-iperglicemiche. Inoltre, l’elevato contenuto di fibre aiuta il corpo ad usare efficacemente il glucosio e rimuovere l’eccesso di zucchero nel sangue. Uno studio del 2012 da parte del Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia a Beni-Sueif (Egitto) mostra un effetto antidiabetico promettente dell’estratto di aloe vera per il trattamento del diabete di tipo 2. Uno studio del 2015 pubblicato dal Journal of Diabetes & Metabolic Disorders rivela che l’uso di estratto di aloe vera in pazienti pre-diabetici può invertire l’alterata glicemia entro quattro settimane.

- Assumere integratori di aloe vera solo dopo aver consultato un esperto.

7. CHIODI DI GAROFANO

Hanno proprietà antiossidanti così come proprietà antinfiammatorie che aiutano a ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Aiutano anche a prevenire alcune delle complicanze associate al diabete, come l’insufficienza renale, malattie cardiache, malattie degli occhi e problemi vascolari. Uno studio del 2006 pubblicato dal Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology suggerisce che l’assunzione giornaliera di 1-3 grammi di chiodi di garofano è utile per le persone con diabete di tipo 2 per gestire i loro livelli di glucosio e di colesterolo totale. Basta aggiungere un pò di chiodi di garofano ai vostri cibi o masticare qualche chiodo di garofano quotidianamente.

8. GINSENG COREANO

Le proprietà del ginseng coreano agiscono sul controllo dei livelli di zucchero nel sangue, dopo pasti a base di carboidrati. Aumenta la sensibilità all’insulina e riduce le complicazioni della condizione. Esso aiuta anche nel metabolismo dei carboidrati, un problema comune tra le persone che hanno il diabete di tipo 2. Uno studio del 2012 pubblicato nel Journal of Ginseng Research, la ricerca suggerisce che il ginseng è un promettente agente terapeutico per la prevenzione ed il trattamento del diabete.

- Bere 1 o 2 tazze di tè di ginseng coreano quotidianamente.
- In alternativa, prendere 1-3 capsule da 500 mg di ginseng coreano al giorno per un paio di mesi, ma solo dopo aver consultato un esperto.

9. ORIGANO

L’origano è un’altra erba che può aiutare a prevenire e curare la glicemia alta. Uno studio del 2014 pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry rivela che l’origano e il rosmarino inibiscono l’enzima dipeptidil peptidasi IV che promuove la secrezione di insulina. I polifenoli e flavonoidi presenti nell’origano aiutano anche a combattere l’infiammazione.

- Assumere una volta al giorno 2 gocce di olio essenziale di origano ad un cucchiaio di miele.
- Inoltre, spruzzare un pò di origano secco sulle vostre zuppe o insalate.

03-03-2016

I chiodi di garofani sono boccioli essiccati ricavati da un albero della famiglia Mirtacee: Eugenia caryophyllata. Il loro utilizzo è molto diffuso. L’essenza ricavata dai chiodi di garofano, infatti, ha una forte azione anestetizzante locale, dovuta alla presenza di eugenolo. I chiodi di garofano hanno un odore caldo e stimolante, speziato. Le loro proprietà non si fermano solo all’azione anestetizzante: sono anche degli ottimi antifungini e antisettici e favoriscono la circolazione. Oltre a essere adoperati nella medicina erboristica, sono utilizzati anche per realizzare pot-pourri e deodoranti naturali per la casa.
Sono conosciuti da secoli: nell’antica tradizione cinese, ad esempio, era diffusa l’usanza di tenere un chiodo di garofano in bocca per profumare l’alito prima di parlare al cospetto dell’imperatore. Da questi piccoli boccioli essiccati, bruni e dall’aspetto simile appunto a un chiodo, si ottiene un olio essenziale molto conosciuto in odontoiatria per la sua capacità di calmare il mal di denti. Ma vediamo più nel dettaglio le proprietà di questo fantastico rimedio naturale.

CONTRO IL RAFFREDDORE E LA TOSSE

I chiodi di garofano possono essere adoperati anche per proteggerci da tosse e raffreddore. Oltre al potere antiossidante, come abbiamo visto, posseggono infatti proprietà antisettiche e germicida. Si possono adoperare anche sotto forma di infuso: basta lasciare riposare per 2-3 minuti 4 chiodi di garofano in una tazza di acqua bollente e bere ogni mattina, ai primi avvisagli di malessere.

IL MIGLIORE ANTIOSSIDANTE

I ricercatori della Miguel Hernández University hanno indicato i chiodi di garofano come la migliore delle spezie antiossidanti. Una proprietà dovuta agli alti livelli di composti fenolici in essi contenuti. Questa spezia contribuisce a bloccare l’azione dei radicali liberi, mantenendoci giovani e in salute. Lo studio ha confrontato il potere dei chiodi di garofano con altre piante tipiche della dieta mediterranea, come l’origano, il timo, il rosmarino e la salvia. I chiodi di garofano hanno vinto su tutti.

POTERE AFRODISIACO

Esistono diversi cibi noti per il loro potere afrodisiaco, pensiamo ad esempio alle ostriche, al cioccolato, alle mandorle. Le spezie, però, non sono da meno. Già nel XV secolo, vari testi si interessavano alla questione, cercando di approfondire la credenza popolare che attribuiva ad alcuni alimenti la proprietà di stimolare l’attività sessuale. Tra questi c’erano spezie come il peperoncino, la noce moscata, il pepe, lo zenzero, la cannella, lo zafferano e…i chiodi di garofano.

CONTRO LE MICOSI

L’infuso di chiodi di garofano, oltre a essere adoperato contro tosse e raffreddore, può essere utile sia per uso esterno che interno, in caso di parassiti intestinali, micosi della pelle e delle membrane mucose. Può essere utilizzato da solo o combinato con il potere di altre erbe antibatteriche, come ad esempio timo, coriandolo, cumino e vaniglia. Per uso esterno va adoperato per dei pediluvi.

 

https://www.sciencedaily.com/releases/2010/03/100316124231.htm

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2010-03/f-sf-cat031610.php

03-03-2016

Il virus Zika è stato accusato di aumentare i tassi di microcefalia in Brasile, una condizione in cui i bambini nascono con testa insolitamente piccola. Degli oltre 4.780 casi segnalati, solo 404 bambini sono stati confermati come microcefali, e solo 17 sono risultati positivi al virus Zika. Colpevoli molto più probabili che contribuiscono ad un aumento della microcefalia tra i bambini nati in Brasile, sono la mancanza di servizi igienico-sanitari, diffusa carenza di vitamina A e zinco, inquinamento ambientale, esposizione a pesticidi tossici, e vaccinazione Tdap ora obbligatoria per tutte le donne in gravidanza. Il virus Zika deve diventare un flagello in modo da produrre l’ennesimo inutile vaccino.

03-03-2016

Una tazza di cioccolata al giorno potrebbe ridurre del 30% circa il rischio di un attacco di cuore nei 10 anni successivi. Merito dei flavonoidi antiossidanti contenuti nel cacao, che promettono di contrastare la formazione di ‘tappi’ nelle arterie. Il quotidiano inglese Mirror segnala i risultati di 2 studi, uno pubblicato su ‘Age’ e l’altro sul ‘British Medical Nutrition’, entrambi promossidal Flaviola Research Consortium finanziato dall’UE. Una delle ricerche ha riguardato 42 uomini, mostrando benefici cardiovascolari negli under 35 e nei 50-80enni. In queste 2 fasce d’età il consumo di flavonoidi sembra aumentare in modo significativo la vasodilatazione: del 33% nel gruppo dei più giovani, del 32% nei più anziani. Fra questi ultimi, è stata osservata anche una significativa riduzione della pressione sistolica (la ‘massima’). Il secondo lavoro ha coinvolto donne e uomini sani dai 35 ai 60 anni, indicando un rischio di patologie cardiovascolari inferiore del 22% per chi consumava bevande a base di flavonoli 2 volte al giorno per 4 settimane. “Con la popolazione mondiale che invecchia progressivamente - osserva Malte Kelm dell’ospedale universitario di Dusseldorf, in Germania - l’incidenza di patologie cardiovascolari, infarto e ictus non potrà che crescere. E’ quindi fondamentale comprendere l’impatto positivo che la dieta può avere sui fattori di rischio cardiovascolari”. Nell'ambito di questo filone di studi, “cerchiamo di capire quale ruolo gli alimenti ricchi di flavonoidi potrebbero svolgere nel mantenimento della salute di cuore e vasi sanguigni. I nostri risultati – conclude - indicano potenzialità preventive sul fronte cardiovascolare”.

 

http://www.mirror.co.uk/lifestyle/health/daily-mug-hot-chocolate-could-6428366

Mercoledì, 02 Marzo 2016 06:52

ASPIRINA: SCOPERTI NUOVI RISCHI.

02-03-2016

Tutti ne abbiamo in casa almeno una confezione. Si usa come analgesico, come antipiretico, antinfiammatorio e, ancora, contro i sintomi influenzali. Parliamo dell’aspirina, ovviamente, usata da milioni di persone in tutto il mondo. Uno studio condotto dal National Institute for Health and Care Excellence, però, ha evidenziato gli altissimi rischi per i pazienti con problemi cardiaci. Secondo gli scienziati, infatti, potrebbe provocare un aumento importante del battito cardiaco e, nei casi più estremi, un ictus. Per questo il ministero della Salute britannico ha invitato gli ospedali del Paese a non prescrivere il farmaco ai cardiopatici. Il rischio è elevato per chi soffre di fibrillazione atriale: solo nel Regno Unito ne soffrono 900 mila persone e quindi l’assunzione del medicinale è diventata una vera e propria emergenza. E i dati hanno dimostrato che un paziente su 7 potrebbe subire un ictus o un altro tipo di complicanza cardiovascolare letale. Finora si era convinti che l’aspirina fosse in grado di fluidificare il sangue, evitando così la formazione di coaguli che causano l'ictus, ma soltanto ora si è compreso che l'assunzione del farmaco, in alcuni pazienti specifici, potrebbe provocare emorragie cerebrali e nello stomaco. Sul mercato, insistono i ricercatori, esistono medicinali alternativi più efficaci. ''La fibrillazione atriale – ha detto il professor Gillian Leng, responsabile dello studio - può essere una condizione dolorosa e coloro che assumono aspirina hanno un aumento esponenziale del rischio ictus. È importante che i cittadini affetti da un problema al cuore si rivolgano immediatamente al proprio medico''. ''Questo studio - ha aggiunto il dottor Matthew Fay - dovrebbe fornire un contributo importante per la salvaguardia della salute e un monito per coloro che sulla salute altrui hanno speculato''.

 

02-03-2016

Esistono molti alimenti che possono dare sollievo dal mal di schiena. La maggior parte di questi alimenti antinfiammatori sono facilmente reperibili nelle nostre cucine. Questi contribuiscono a rafforzare muscoli, tendini e legamenti e di conseguenza ad aumentare complessivamente la nostra forza.

- ANANAS: L’ananas contiene un certo numero di enzimi antinfiammatori che sono eccellenti per la guarigione del dolore situato nella parte bassa della schiena. Tuttavia, occorre consumare ananas fresco, perché gli enzimi non sono presenti nei prodotti in scatola o congelati.

- FRUTTI DI BOSCO: Nelle bacche (mirtilli, lamponi, fragole) sono presenti fitonutrienti e antiossidanti molto potenti. Gli antiossidanti aiutano a controllare l’infiammazione, in particolare quella dei muscoli lombari.

- CARNE BIOLOGICA: C'è una grande differenza tra il manzo nutrito con mais OGM, che contiene una quantità elevata di grassi saturi, e il manzo nutrito con erba, che contiene enzimi potenti che aiutano nella lotta contro il dolore lombare. La carne contiene CLA (Acido Linoleico Coniugato) che non solo guarisce i tessuti danneggiati, ma aiuta anche a perdere peso, offrendo ulteriore sollievo ai muscoli lombari doloranti. Dal momento che i nostri piedi e la parte bassa della schiena si fanno carico del peso del corpo, consumare carne per perdere chili in eccesso è un’ottima strategia.

- ZENZERO: Lo zenzero è un ottimo antiossidante e antinfiammatorio naturale. La radice viene spesso consigliata per i pazienti che soffrono di artrite reumatoide. Questo perché le potenti proprietà antinfiammatorie dello zenzero contribuiscono a dare sollievo ai pazienti che soffrono di dolore, crampi muscolari e infiammazioni.

- AGLIO: Questo ortaggio non possiede solo proprietà antinfiammatorie, ma aiuta anche a diminuire tensione accumulata nei muscoli della parte inferiore della schiena. Rilasciando una complessa serie di enzimi, l’aglio offre sollievo e conforto ai muscoli stressati e allungati della parte bassa della schiena, che effettivamente causano dolore.

Mercoledì, 02 Marzo 2016 06:50

PILLOLE DI VITAMINE PER IL BENESSERE.

02-03-2016

- Una carenza di vitamina A causa tumori al seno. In questi casi è consigliabile assumere alimenti ricchi di questa vitamina (fegato, tuorlo dell'uovo ecc.) o beta-carotene (carote, albicocche, zucca).

- Un tipo di leucemia (la promielocitica acuta) viene trattata con successo con retinoidi (vitamina A) che sono in grado di agevolare il ritorno dei globuli bianchi alla normalità.

- Molti studi hanno dimostrato il ruolo preventivo svolto dalla vitamina E nei confronti dei tumori gastrici e della vitamina D nell'insorgenza dei tumori al colon. Mentre 2 g al giorno di vitamina C in persone che presentano uno stadio pre-tumorale all'apparato digerente è in grado di ridurre il rischio che le cellule degenerino, trasformandosi in tumorali.

- La vitamina C è in grado di distruggere le cellule cancerose della prostata.

- Una carenza di riboflavina (vitamina B2) causa l'aumento del rischio di tumore all'esofago.

- Il beta-carotene inibisce la formazione di cellule malate.

- Vitamina C ed E convertono il colesterolo cattivo in quello buono.

- Vitamina E, acido folico, vitamina B6 e B12 combattono l'aterosclerosi.

- La vitamina E migliora la funzionalità spermatica, proteggendo gli spermatozoi dall'azione ossidante dei radicali liberi, una delle cause principali dell'infertilità maschile.

- L'acido folico (vitamina B9) preso durante la gravidanza diminuisce il rischio di malformazioni alla bocca o al viso del bambino.

- Vitamina C ed E proteggono nei confronti del rischio di malattie respiratorie croniche.

- Una carenza di vitamina B6 causa eczemi, dermatiti seborroiche, anemia e disturbi nervosi.

Mercoledì, 02 Marzo 2016 06:49

VANTAGGI E SVANTAGGI DELLO ZUCCHERO.

02-03-2016

VANTAGGI

- Dà una sensazione di benessere: quando il livello di glucosio nel sangue è basso (ipoglicemia) a causa di un'intensa attività fisica, digiuno, disturbi metabolici o, come avviene frequentemente, di una colazione insufficiente, il consumo di zucchero allevia rapidamente la sensazione di languore e di malessere.

- Fornisce energia rapidamente: il saccarosio dello zucchero comune si digerisce bene e si scinde in glucosio e in fruttosio che passano nel sangue.

- Non provoca allergie: essendo purificato, lo zucchero comune non scatena alcun tipo di reazione allergica, come invece può accadere con il miele e gli sciroppi naturali.

SVANTAGGI

- Squilibri nutrizionali: tutti gli zuccheri sono formati solo da carboidrati quasi puri, che apportano circa 4 calorie per grammo. Non contengono proteine, nè grassi, nè vitamine, nè minerali, nè fibra.

- Squilibri del metabolismo: per essere metabolizzato e trasformarsi in energia, lo zucchero ha bisogno di vitamine del gruppo B (specialmente B1) e di minerali (soprattutto calcio). Quando si prende zucchero (che non contiene nè vitamine, nè minerali) o alimenti raffinati (in cui questi sono presenti in quantità modestissime), l'organismo è obbligato a utilizzare le proprie riserve e quindi si impoverisce: per questo si dice che lo zucchero è un "ladro" di calcio.
Il consumo abbondante di un qualsiasi zucchero raffinato, senza l'opportuna quantità di vitamine, minerali e fibre che si trovano negli alimenti naturali, altera il metabolismo di carboidrati, grassi e proteine e si ripercuote negativamente sulla salute.

- Inappetenza: lo zucchero sazia e toglie l'appetito, riducendo così il consumo di altri alimenti sani e necessari.

- Carie: tutti gli zuccheri, inclusi quelli che si trovano per natura nella frutta, favoriscono l'insorgere della carie, perchè i batteri, sempre presenti nella bocca, li trasformano in acidi che distruggono lo smalto.

- Trigliceridi: il consumo di zucchero favorisce l'aumento del livello di queste sostanze grasse nel sangue e ciò accresce il rischio di arteriosclerosi e di malattie coronariche.

- Obesità: nei bambini e negli adulti, lo zucchero e gli alimenti zuccherati sono una delle cause principali dell'obesità.

- Iperattività: sembra che esista qualche relazione fra il consumo di zucchero e alcune alterazioni del comportamento, come l'iperattività o la scarsa attenzione, ma fino a oggi questo non ha potuto essere dimostrato scientificamente.
E' stato dimostrato però, con certezza, che gli additivi, in particolare i coloranti, possono provocare alterazioni nel comportamento di alcuni bambini: attualmente si sa che l'alimentazione nel suo insieme, non solo lo zucchero, esercita un'importante influenza sul comportamento infantile.

- Cancro: è stato dimostrato che l’eccesso di zucchero nell’alimentazione quotidiana di una donna, ma anche delle bambine, e il concedersi merende fatte di pasticcini, torte, bevande zuccherate ecc., non solo non gioverebbe alla forma fisica, ma accrescerebbe anche il rischio di sviluppare il cancro al seno, e che questo si propaghi anche verso altri organi, partendo dai polmoni. Alcuni studiosi americani hanno scoperto che se i topi di laboratorio vengono alimentati con elevate quantità di zuccheri per sei mesi (parliamo di zuccheri semplici come il saccarosio, ovvero il classico zucchero da cucina, che si compone di glucosio e fruttosio), circa la metà si ammala di tumore al seno. Più la dieta proposta è dolce, più aumenta il tumore.

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