Angelo Ortisi
GEL PER CAPELLI FATTO IN CASA.
06-12-2019
Che gli egizi erano dei gran vanitosi si sa. È noto il loro amore per la cura del corpo, in particolare della pelle, e nel mondo antico le loro ricette per oli profumati e nutrienti, pomate curative e di bellezza, erano considerate le migliori; per motivi di estetica, ed anche per questioni igieniche, la ricerca di prodotti nuovi era una delle attività principali di medici e maghi. Si deve ad uno studio appena pubblicato sul Journal of Archaeological Science la scoperta che gli egizi usavano il gel per capelli, anche post-mortem. Avere capelli dallo styling perfetto e completamente naturale si può! E guarda caso è anche semplice e low cost…
INGREDIENTI
- Semi di lino.
- Acqua (si può aggiungere un pò di succo di limone o arancia per lucidare i capelli).
- Olio essenziale a scelta.
PROCEDIMENTO:
In un pentolino mettete 1 manciata di semi di lino (la quantità dipende da quanto ne volete), coprite con acqua (solo finchè sono tutti coperti) e mettete sul fuoco mescolando di tanto in tanto. Vedrete che l’acqua comincerà ad addensarsi sempre più; quando bolle mescolate energicamente per qualche minuto finchè non ottenete la consistenza desiderata. Vi consiglio di non lasciarlo troppo addensare perché va filtrato. Quando è ancora molto caldo prendere un colino a maglie fitte e scolate il vostro gel, aiutatelo a scendere rimestando un pò. Ora avete il vostro gel al quale potete aggiungere un olio essenziale a piacere. Si conserva in frigo tranquillamente per 10-15 giorni, ma se volete potete congelarlo nei sacchetti per il ghiaccio, così dura diversi mesi.
LE CAROTE BOLLITE INTERE SONO OTTIME CONTRO IL CANCRO.
06-12-2019
Vi piacciono le carote? Cucinatele senza tagliarle a pezzi. Secondo i ricercatori dell'Università di Newcastle (GBR), nelle carote lasciate intere è presente, dopo la cottura, il 25% in più di falcarinolo, la loro principale sostanza anticancro. Ma non basta: come risulta da un test eseguito su 100 persone, le carote "integre" risultano anche più saporite. Tutto dipende - hanno spiegato i ricercatori durante un congresso a Lilla (Francia) - dal fatto che si perdono più sostanze, attraverso le pareti, se la carota viene tagliata a pezzi prima della cottura. Il consiglio degli studiosi? Comprare pentole più grandi, per contenere gli ortaggi interi.
L’OLIO ESSENZIALE DI ORIGANO È UN POTENTE ANTIBIOTICO, ANTIVIRALE E ANTIFUNGINO.
06-12-2019
L’olio di origano viene estratto dall’origano (Origanum vulgare), una pianta aromatica mediterranea utilizzata tradizionalmente per rinforzare le funzioni digestive, respiratorie ed articolari. Occorre una tonnellata di origano per produrre 15-30 litri di olio. Nel periodo dell’apogeo della civilizzazione islamica, i medici utilizzavano già l’origano e i relativi oli per trattare le malattie infettive. L’olio di origano contiene soprattutto carvacrolo, un composto fenolico conosciuto per le proprietà antinfettive ad ampio spettro che lo rendono un agente antivirale, antifungino, antibatterico e antisettico molto efficace. Un gran numero di studi in vitro hanno mostrato che l’olio di origano e il carvacrolo distruggono un’ampia serie di batteri e funghi. Sono stati pubblicati più di 30 studi sulle proprietà antimicrobiche dell’olio di origano e mostrano soprattutto che:
- in vitro, su 25 specie batteriche studiate, l’olio di origano ne inibiva 19, mostrava una buona attività contro 4 di esse e non era in grado di interrompere la crescita di 2 di esse;
- in vitro, il carvacrolo esercitava delle proprietà antifungine contro Candida albicans e su una candidosi orale indotta sperimentalmente in alcuni ratti immunodepressi, suggerendo che può costituire un trattamento efficace della candidosi orale;
- testato su un modello di lievito Saccharomyces cerevisiae, l’olio di origano danneggia in maniera significativa la superficie delle cellule trattate;
- in alcuni topi, l’olio di origano combatte più efficacemente l’infezione da stafilococco aureus rispetto a un antibiotico. Protegge anche con successo contro l’infezione in alcuni animali ai quali è stato iniettato il lievito Candida albicans;
- ad una dose relativamente scarsa, l’olio di origano è anche efficace contro i batteri a stafilococchi rispetto a degli antibiotici come la penicillina, la streptomicina e la vancomicina; potrebbe rappresentare un trattamento efficace contro le infezioni batteriche resistenti agli antibiotici;
- l’olio di origano elimina il coronavirus umano e frena la duplicazione nelle cellule ospiti infettate dal virus.
CONSUMO DEI FARMACI O EPIDEMIA DA FARMACI?
03-12-2019
Uno studio pubblicato sull’autorevole Journal of The American Medical Association mostra che ogni anno il numero delle vittime causate dai farmaci (somministrati correttamente) è proporzionalmente gigantesco rispetto a quello causato dagli incidenti stradali, ed è persino anche più grande del numero di persone che muoiono in incidenti di qualsiasi tipo. In verità una delle cose più pericolose che una persona possa fare è prendere farmaci. Purtroppo nei paesi più industrializzati il 65enne medio prende circa 11 medicinali al giorno. La gente sta prendendo farmaci a non finire! Sempre nel prestigioso Journal of The American Medical Association si legge che solo negli Stati Uniti almeno 106.000 persone muoiono a causa dei farmaci da prescrizione, ogni anno.
Adesso, diamo un'occhiata a questo dato statistico: 106.000 persone in media all'anno perdono la vita a causa degli effetti collaterali provocati da medicinali prescritti e somministrati correttamente. Fai attenzione: questi non sono il risultato di errori medici, questi sono effetti collaterali che ci si aspetta di vedere normalmente. E queste sono persone che hanno preso i medicinali esattamente come gli è stato detto. Ripeto: questi non sono errori di preparazione, dosaggio, o somministrazione del farmaco. (Ovviamente gli errori di somministrazione dei farmaci colpiscono molte più persone: esattamente 1 milione e mezzo di persone). I ricercatori concludono che gli effetti collaterali dei farmaci rappresentano attualmente la quarta causa di morte nel mondo occidentale. È un dato francamente sconcertante: dopo le cardiopatie coronariche, i tumori e gli ictus, è la causa più pesante di decesso nei paesi industrializzati, proprio quelli dove l'assistenza medica è ritenuta all'avanguardia.
Considera questo ragionamento: l’11 settembre del 2001 persero la vita 2.996 persone; molti lo considerano come il momento più tragico nella storia degli USA. Quattro jet di linea si schiantarono quel giorno. Ma cosa succederebbe se sei jumbo jet esplodessero ogni giorno negli Stati Uniti causando 783.936 morti all’anno? Non si tratterebbe di un’immane tragedia? Beh, scordati pure il “cosa succederebbe se”, dato che questa tragedia sta accadendo proprio adesso! Infatti sono più di 750mila le persone che ogni anno perdono la vita negli Stati Uniti, ma non in seguito a degli incidenti aerei, bensì a causa di qualcosa di molto più comune e che raramente viene percepito come pericoloso dall’opinione pubblica: la medicina moderna. La situazione è palese: le industrie farmaceutiche non hanno grande interesse che la gente guarisca: esse esistono perché esiste la malattia (come è altrettanto vero che la malattia esiste perché l’uomo vive male e si alimenta peggio) e come è altrettanto vero che queste multinazionali non traggono alcun vantaggio da una popolazione in salute. Se tutti stessero bene, le industrie chimiche-farmaceutiche fallirebbero miseramente!
Ricorda: le aziende farmaceutiche hanno una responsabilità fiduciaria verso i propri azionisti: aumentare i propri introiti che ovviamente aumentano grazie all’espansione e al mantenimento della condizione di malattia (in cui i pazienti devono prendere medicinali per tutta la vita). Solo negli Stati Uniti ogni anno vengono spesi più di 2 mila miliardi di dollari per la sanità. E quali sono stati i risultati di tutti questi investimenti? Gli Stati Uniti detengono il primato mondiale dei casi di decessi per malattie cardiache, cancro alla prostata, cancro al seno, cancro del colon e diabete. Oltre a tutto questo, la quarta causa di decessi negli Stati Uniti è rappresentata dalle reazioni negative ai farmaci. Quindi quando si tratta della tua salute non accettare passivamente quello che dicono gli esperti, riflettici a fondo. Ascolta un secondo e un terzo parere e solo allora fa quello che credi giusto, perché c’è la tua vita in gioco! E il risultato dipende dalle tue scelte. Quindi, per favore, per il tuo bene prendile con saggezza.
TRE ALIMENTI CHE FAVORISCONO LA SALUTE RENALE.
03-12-2019
Le principali cause di cattiva salute renale sono il diabete e l’alta pressione sanguigna, che a loro volta sono causate da una cattiva alimentazione e stile di vita. Pertanto, l’unica vera soluzione a lungo termine, per evitare la malattia renale, è quella di bere più acqua, fare più esercizio e, soprattutto, rifiutare cibi trasformati e cibi non sani a favore di cibi integrali naturali. Gli alimenti elencati di seguito hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nel promuovere la salute renale.
ASPARAGO
È considerato da secoli il cibo perfetto per la guarigione del sistema urinario sia in Europa che in Asia. L’asparago è ricco di composti naturali, tra cui glicosidi e saponine, che gli conferiscono un significativo potere diuretico, anti-reumatico e purificante del sangue. Di conseguenza, il consumo regolare di asparagi è noto per aumentare la produzione di urina, calmare il sistema urinario, aumentare l’azione cellulare nei reni e anche sciogliere gli acidi ed i sali che compongono i calcoli renali. Inoltre, uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry a giugno 2013, ha scoperto che un composto presente negli asparagi, 2-hydroxynicotianamine, potrebbe inibire l’attività dell’enzima di conversione dell’angiotensina nei reni, quindi prevenire l’ipertensione e preservare la funzione renale.
AGLIO
L’aglio è stato a lungo considerato uno dei più grandi nemici di diverse malattie, grazie alle sue impressionanti concentrazioni di allicina. Un antibatterico provato, antimicrobico, antivirale, antimicotico, antiossidante, l’allicina è ben nota per il trattamento di due delle principali condizioni che causano le malattie renali, ovvero il diabete e la pressione alta. Uno studio pubblicato in Pharmacological Reports nel 2008, ha scoperto che l’aglio potrebbe ridurre significativamente il danno renale associato con l’esposizione al cloruro di mercurio, in animali da laboratorio (cloruro di mercurio è un potenziale cancerogeno utilizzato in disinfettanti, batterie, insetticidi, e molti altri prodotti a cui gli esseri umani sono regolarmente esposte). Un altro studio, pubblicato in Food and Chemical Toxicology nel 2001, ha scoperto che l’aglio a basse dosi, potrebbe migliorare la salute dei reni grazie al suo potere antiossidante, proteggendoli così dagli effetti dei radicali liberi che danneggiano le cellule.
ANGURIA
Ci sono tre buone ragioni per cui l’anguria è utile al trattamento delle malattie renali. In primo luogo, ha un basso contenuto di potassio e fosforo, che sono due minerali che i reni disfunzionali faticano ad eliminare. In secondo luogo, l’anguria è composta nel 92% circa di acqua alcalina che aiuta a liberare il sistema urinario dalle tossine accumulate (un digiuno a base di anguria può anche sciogliere i calcoli renali). Infine, libera il corpo dai liquidi in eccesso. A differenza degli asparagi e dell’aglio, l’anguria è ad alto contenuto di zuccheri. Per questo motivo, le persone con malattie renali di origini diabetiche dovrebbero essere attente a non consumare anguria in eccesso.
L’INTEGRATORE DEL FUTURO PER COMBATTERE L’INVECCHIAMENTO.
03-12-2019
La Pirrolochinolina chinone (PQQ) è un nutriente essenziale studiato da dieci anni, ma disponibile in commercio da poco tempo. Questa disponibilità per l’integrazione nutrizionale costituisce un importante sviluppo che arricchisce considerevolmente l’arsenale anti-età. Il PQQ ha proprietà vitaminiche e antiossidanti, associate a funzioni cognitive e di riparazione, che le danno un ruolo importante nel controllo del processo di invecchiamento, nella protezione delle cellule nervose e nella stimolazione naturale dei livelli di energia naturali legati alla concentrazione e alle performance. I mitocondri sono le centrali energetiche delle cellule. Le cellule delle persone giovani contengono un gran numero - da 2000 a 2500 per cellula - di mitocondri che sono in piena attività. In una persona anziana, i mitocondri sono molto meno numerosi e funzionano a rallentatore, con conseguente perdita enorme di energia, disturbi cognitivi incessanti e un deterioramento inarrestabile accelerato delle cellule. Questo deficit energetico importante viene coinvolto in quasi tutte le malattie degenerative legate all’invecchiamento.
Alcuni nutrienti, come carnitina, acido lipoico, carnosina, resveratrolo e coenzima Q10, possono certamente migliorare il funzionamento dei mitocondri esistenti. Ma la PQQ permette di aumentare il numero di mitocondri, vale a dire, facilitare la biogenesi attivando i geni che ne regolano la riproduzione, anche all’interno delle cellule senescenti. Ecco ciò che costituisce un’innovazione eccezionale e la speranza di arrestare finalmente un importante meccanismo dell’invecchiamento! I mitocondri hanno un proprio DNA(m) che è diverso da quello del DNA nucleo cellulare DNA(n). Il DNA mitocondriale non ha protezione proteinica e, quindi, è molto più sensibile ai radicali liberi generati all’interno dei mitocondri. Inoltre, questo DNA mitocondriale non ha la possibilità di ripararsi allo stesso modo del DNA nucleare; quindi, il suo coefficiente di degradazione può essere fino a dieci volte superiore. La PQQ protegge il DNA mitocondriale in modo cinquemila volte più efficace della vitamina C! La PQQ ha anche dimostrato un potere modulatore importante sui mitocondri, che protegge sia a livello della loro qualità che delle funzioni. La PQQ può essenzialmente:
- Rallentare realmente il processo di invecchiamento, dal momento che è intimamente legato al degrado e alla scomparsa progressiva dei mitocondri.
- Aumentare i livelli di energia necessari alle cellule. I mitocondri sono responsabili della produzione di energia e la PQQ renderà cosi più efficiente l’attività fisica.
- Migliorare la funzione cognitiva, perchè il cervello usa più energia rispetto a qualsiasi altro organo del corpo ed e totalmente dipendente dall’apporto energetico fornito. Un recente studio, in doppio cieco e con placebo, ha mostrato che una dose giornaliera di 10-20 mg di PQQ ha migliorato significativamente la memoria a breve termine e le possibilità di concentrazione in giovani adulti rispetto al gruppo di controllo ricevente il solo placebo.
Ad oggi, la PQQ è stata oggetto di più di 175 studi pubblicati, ma è solo dal 2003 che è stata scientificamente dimostrata la sua fondamentale attività biochimica su varie funzioni del corpo, dimostrando che queste sono considerevolmente rallentate in sua assenza. La rivista “Nature” ha anche specificato che: “Sulla base delle dimostrazioni delle sue funzioni molecolari, la PQQ dovrebbe essere classificata come una nuova vitamina del gruppo B”. La PQQ e solubile in acqua, non si accumula e non genera, anche a dosi elevate, fenomeni di intolleranza. Purtroppo, in Italia non esistono aziende che producono questa sostanza sotto forma di integratore, pertanto, l’alimentazione rimane l’unica strategia di assunzione. Gli alimenti che contengono maggiori quantità di PQQ sono: spinaci, senape indiana, fagioli, patate, prezzemolo, kiwi, tè verde e tutti i prodotti ottenuti per fermentazione (difatti è un enzima) come la birra e i prodotti fermentati della soia. Associando la PQQ ad ALC (acetil L-carnitina) e acido lipoico, si ottengono risultati straordinari. Questo è stato evidenziato da un famoso studio del dott. Bruce Ames (professore emerito di biochimica presso l’University of California, Berkeley) che ha dimostrato la sinergia di questi due nutrienti per ottimizzare il funzionamento dei mitocondri (si veda la sua intervista in NutraNews di maggio 2010: “Quando abbiamo somministrato acido lipoico in combinazione con acetil L-carnitina, tutte le funzioni che cercavamo, che erano diminuite con l’età, sono state ripristinate”).
Il dott. Ames ha dimostrato il coinvolgimento della disfunzione mitocondriale nelle malattie degenerative, compreso il cancro e il declino neurologico. Ha inoltre dimostrato che la somministrazione congiunta di acetil L-carnitina e acido lipoico ha permesso di simulare gli effetti della limitazione calorica e ripristinare un funzionamento mitocondriale ottimale, sia nel cuore sia nel cervello. Altri studi recenti mostrano, in particolare, prestazioni migliori cardiovascolari e cognitivi quando entrambe le sostanze - PQQ e CoQ10 - sono associate rispetto alla loro assunzione separatamente. Questa non è una sorpresa, dato che il cuore e il cervello sono di gran lunga i due organi che consumano più energia. Uno studio condotto in Giappone nel 2007 ha mostrato che la PQQ, assunta in dosi di 20 mg al giorno, migliora la memoria, l’attenzione e le funzioni cognitive; le prestazioni del gruppo che ha assunto PQQ erano due volte superiori a quelle del gruppo placebo. L’assunzione concomitante di 300 mg di CoQ10 ha ulteriormente potenziato le prestazioni nei test di memoria. Conclusione: le capacita mentali e la qualità della vita possono essere migliorate negli anziani, e il trattamento costituisce un aiuto nella prevenzione del rallentamento delle funzioni cognitive nelle persone di età avanzata. Un altro studio ha inoltre mostrato che la PQQ era più attiva quando combinata con antiossidanti e che, in combinazione con il CoQ10, i parametri neurodegenerativi venivano migliorati e la neurotropina, fattore di crescita nervosa, veniva stimolata. Pertanto, l’associazione PQQ-CoQ10 consente di rallentare la degenerazione cerebrale, ridurre la formazione della placca amiloide (una delle possibili cause del morbo di Alzheimer e della demenza), e l’atrofia cerebrale (diminuzione del volume del cervello con l’età).
CONSIGLI E RIMEDI NATURALI PER COMBATTERE LE LABBRA SECCHE E SCREPOLATE.
03-12-2019
Non avendo melanina (il pigmento che protegge la pelle dai raggi del sole e gli dà colore) le labbra sono inclini a spezzarsi molto più facilmente rispetto al resto della pelle del corpo. Ci sono diversi fattori che contribuiscono ad avere le labbra screpolate, per esempio, l’inverno freddo e l’abitudine di umidificare le labbra con la lingua, in modo continuativo. È consigliato non sottovalutare le labbra screpolate, dal momento che possono essere l’inizio di infezioni batteriche e possono portare alla formazione di ulcere nella bocca. Ecco alcuni consigli e rimedi naturali che possono essere utilizzati per alleviare le labbra screpolate.
• 1° Rimedio per le labbra screpolate: Strofinare le labbra con un batuffolo di cotone imbevuto di olio d’oliva.
• 2° Rimedio per le labbra screpolate: Applicate tre volte al giorno dello strutto, così da prevenire che le labbra si secchino e si screpolino, molto indicato nelle giornate fredde e con tanto vento.
• 3° Rimedio per le labbra screpolate: Tagliate un pezzo di aloe vera e applicate il gel della foglia, sulle labbra per due volte al giorno.
• 4° Rimedio per le labbra screpolate: Se avete le labbra piene di tagli, applicate, abbondantemente, dell’olio di ricino più volte al giorno.
• 5° Rimedio per le labbra screpolate: Un rimedio antico è quello di utilizzare l’olio naturale della pelle. Il posto sul vostro corpo dove potrete trovare dell’olio naturale è il vostro naso. Strofinate con l’indice il vostro naso, magari schiacciando leggermente la pelle con il pollice, e successivamente passate sulle vostre labbra il dito, che sarà pieno di olio naturale. Le labbra ne trarranno un grande beneficio.
RACCOMANDAZIONI
Per evitare le labbra screpolate, si consiglia di seguire le seguenti indicazioni:
- Controllare il dentifricio: A volte, la pasta per i denti o il collutorio possono essere i responsabili dell’asciugatura delle labbra, creando una reazione “allergica” del corpo. Provate ad usare il bicarbonato di sodio per fare risciacqui dopo aver lavato i denti con il dentifricio.
- Guarda quello che mangi: Alcuni alimenti possono peggiorare la condizione delle labbra screpolate, come ad esempio il pepe, la salsa di senape e/o le bevande alcoliche. Pertanto, è meglio stare attenti a non ingerire certi alimenti e/o alcolici, fino a quando le vostre labbra torneranno sane.
- Saliva sulle labbra: Quando si hanno le labbra screpolate, spontaneamente si umidificano con la lingua. Tenete presente che gli enzimi digestivi, acidi, presenti nella saliva rimuovono lo strato naturale di olio, compromettendo la loro protezione. Si consiglia quindi di inumidire il meno possibile le labbra con la saliva e la lingua.
- L’acqua è necessaria per idratare il corpo e per questo motivo, è necessario bere 8-10 bicchieri di acqua.
- In caso di labbra screpolate, evitate di fumare, il fumo porta secchezza alle labbra e non favorisce la loro guarigione.
- Indossare il rossetto con la protezione solare: I raggi solari possono danneggiare le labbra facendole asciugare, è consigliato mettere del rossetto con protezione SPF 15 o superiore.
- Carenza di vitamine: A volte le persone che soffrono di labbra secche hanno carenze nutrizionali (come le vitamine B e/o il ferro). È importante aggiungere alimenti che li contengono nella dieta quotidiana.
I CAPELLI SONO UN’ESTENSIONE DEL SISTEMA NERVOSO: ECCO PERCHE’ GLI INDIANI LI TENGONO LUNGHI.
03-12-2019
Questa informazione è stata tenuta nascosta dal tempo della guerra in Vietnam. La nostra cultura porta le persone a pensare che i capelli siano una questione di preferenza personale, che la pettinatura sia una questione di moda e/o convenienza e che il modo in cui le persone tengono i loro capelli sia semplicemente una questione di cosmetica. Tornando alla guerra del Vietnam, tuttavia, emerge un quadro completamente diverso, un quadro accuratamente celato e tenuto nascosto al grande pubblico. All’inizio degli anni 90 Sally (nome di fantasia per proteggere la privacy) era sposata con uno psicologo che lavorava al VA Medical Hospital e che lavorava con veterani di combattimento che soffrivano di un disturbo da post stress traumatico: la più parte di loro aveva servito in Vietnam.
Sally: “Mi ricordo benissimo di una sera in cui mio marito tornò a casa portando con sé un raccoglitore ufficiale molto consistente. Dentro c’erano centinaia di pagine di certi studi commissionati dal governo. Era shockato dal suo contenuto. Quel che lesse in quei documenti cambiò radicalmente la sua vita. Da quel momento in poi mio marito, conservatore di mezza età, lasciò crescere i suoi capelli e barba senza più tagliarseli. Ma non è tutto: il VA Medical Center glielo lasciò fare ed altri uomini molto conservatori del suo staff seguirono il suo esempio. Quando lessi i documenti capii perché”.
Sembra che durante la Guerra del Vietnam delle forze speciali nel dipartimento della Guerra avessero spedito degli esperti agenti segreti per setacciare le riserve degli Indiani d’America, alla ricerca di talent scouts, giovani forti addestrati a muoversi furtivamente in un aspro terreno. Cercavano soprattutto uomini con abilità di inseguimento eccellenti, quasi sovrannaturali. Prima di essere avvicinati, di questi uomini selezionati con cura, si aveva documentazione attestante che erano esperti in sopravvivenza ed inseguimento. Con le solite lusinghe, le frasi ammalianti d’uso per arruolare nuove reclute, si stilava una lista di alcuni di questi indiani abili nell’inseguimento, dopodiché accadeva una cosa incredibile. Qualsiasi fosse il talento o l’abilità che essi possedevano nella riserva, improvvisamente queste sembravano scomparire misteriosamente, poiché recluta dopo recluta fallivano nel compito sul campo. Fallimenti nelle prestazioni e seri accidenti portarono il governo a stipulare un contratto per un costoso test di queste reclute e questo fu ciò che ne emerse: Quando alle reclute più vecchie fu chiesto perché avevano fallito nel compito atteso, queste risposero in modo consistente che dal momento in cui furono loro tagliati i capelli, come richiesto dall’esercito , non furono più in grado di “sentire il nemico, né di accedere al loro 6° senso, né fare riferimento alla loro intuizione, né leggere i segni sottili o accedere ad informazioni extrasensoriali”.
Cosi l’istituto di ricerca reclutò altri Indiani con quelle caratteristiche, ai quali non tagliarono i capelli e che vennero poi testati in varie aree. Poi misero insieme due uomini che avevano ricevuto lo stesso punteggio su tutti i test. Lasciarono i capelli lunghi ad uno dei due, mentre all’altro fecero un taglio militare e rifecero il test. L’uomo con i capelli lunghi ripetutamente mantenne un alto punteggio mentre l’altro fallì i test in cui precedentemente aveva ricevuto un punteggio alto. Ecco un tipico test: “la recluta sta dormendo nel bosco. Un “nemico armato” gli si sta avvicinando. L’uomo coi capelli lunghi viene risvegliato da un forte senso di pericolo, e se ne va molto prima che il nemico sia vicino, molto prima di sentire dei rumori provenienti dal nemico in arrivo. Lo stesso uomo con i capelli lunghi, viene sottoposto al test questa volta con i capelli tagliati e fallisce i test che precedentemente aveva passato. Quindi il documento raccomandò che tutti gli Indiani “inseguitori” fossero esentati dal taglio militare.
COMMENTO
Il corpo dei mammiferi si è evoluto nei milioni di anni. Le capacità di sopravvivenza di animali ed umani, a volte sembrano quasi sovrannaturali. La scienza se ne esce sempre più con nuove scoperte sulle sorprendenti abilità di sopravvivenza dell’uomo e dell’animale. Ogni parte del corpo deve eseguire un lavoro altamente sensibile per la sopravvivenza ed il benessere del corpo nel suo complesso. Il corpo ha una ragione per ogni parte di sé. I capelli sono un’estensione del sistema nervoso, e possono essere visti correttamente come nervi esteriorizzati, un tipo di sensori altamente evoluti, o “antenne” che trasmettono vaste quantità di informazioni importanti perché vengano processate dal cervello, dal sistema limbico e dalla neocorteccia. Non solo: i capelli e la barba negli uomini, forniscono un’informazione che raggiunge direttamente il cervello, ma i capelli emettono anche energia: l’energia elettromagnetica emessa dal cervello nel mondo circostante. Questo è stato visto nella foto Kirlian, quando una persona viene fotografata con i capelli lunghi e poi rifotografata con i capelli corti . Quando vengono tagliati i capelli, le trasmissioni e l’invio di informazioni da e verso l’ambiente, viene grandemente ostacolato. Il risultato è che c’è un senso di “intorpidimento”. Il taglio dei capelli è un fattore che contribuisce alla non consapevolezza dello stress ambientale negli ecosistemi locali, ma anche un fattore che contribuisce alle insensibilità nelle relazioni di ogni tipo e alla frustrazione sessuale..
CONCLUSIONE
Nel cercare soluzioni per l’ansia e l’angoscia nel mondo, potrebbe essere arrivato il tempo in cui considerare che molto di ciò che diamo per scontato sulla realtà sia un errore. Potrebbe essere che la parte maggiore della soluzione sia guardarci in faccia ogni mattina allo specchio. La storia di Dalila e Sansone nella Bibbia contiene molte verità in codice in serbo per noi. Quando Dalila taglia i capelli di Sansone, Sansone, un tempo invincibile - fu sconfitto.
UNO STUDIO DIMOSTRA PER LA PRIMA VOLTA CHE LE NANOPARTICELLE DI SMOG CAUSANO IL CANCRO AL CERVELLO.
03-12-2019
Le nanoparticelle emesse da fonti inquinanti, soprattutto il traffico stradale, secondo una nuova ricerca possono provocare il cancro al cervello. La ricerca, pubblicata sulla rivista Epidemiology, è giunta a questo risultato dopo aver esaminato le cartelle cliniche e l’esposizione all’inquinamento atmosferico di 1,9 milioni di canadesi adulti tra Montreal e Toronto. Si è così constatato che queste minuscole particelle, così piccole da sfuggire spesso ai monitoraggi, possono rappresentare un fattore di rischio precedentemente non riconosciuto per i tumori cerebrali negli adulti perché in grado, viste le loro dimensioni ridotte, di penetrare nell’organismo umano, fino a raggiungere il cervello.
Un aumento di 10.000 nanoparticelle per cm cubo causerebbe un caso di tumore cerebrale per ogni 100.000 persone, secondo lo studio. Tuttavia, come specifica l’autore Scott Weichenthal della McGill University in Canada, sarebbe necessario esaminare altre città per confermare i risultati. L’autore ha aggiunto: “I rischi ambientali come l’inquinamento atmosferico non sono di grandi dimensioni - la loro importanza deriva dal fatto che tutti nella popolazione sono esposti. Quindi, quando moltiplichi questi piccoli rischi per molte persone, all’improvviso ci possono essere molti casi. In una grande città, potrebbe essere un numero significativo, soprattutto se si considera che questi tumori sono spesso fatali“. E l’aria tossica che respiriamo, oltre a poter provocare il cancro, avrebbe ripercussioni anche sull’intelligenza e sui problemi di salute mentale.
23 OTTIME RAGIONI PER MANGIARE BANANE.
26-11-2019
Le banane contengono tre tipi di zuccheri semplici: saccarosio, glucosio e fruttosio in combinazione con fibre. Questo frutto, facilmente reperibile tutto l’anno, può essere utile per combattere la depressione, curare i postumi di una sbornia, proteggere contro il cancro del rene, diabete, osteoporosi e cecità. La buccia può essere usata per alleviare il prurito di una puntura di zanzara o per lucidare le scarpe.
1. Alle banane, grazie ad alti livelli di triptofano, vengono attribuite proprietà antidepressive. Il triptofano è un aminoacido precursore della serotonina e della melatonina. Per la sua capacità di aumentare i livelli di serotonina viene considerato un buon antidepressivo naturale. L’aumento di produzione di melatonina porta il triptofano ad essere usato anche nei casi di insonnia lieve.
2. Mangiare due banane prima di un allenamento faticoso per avere una buona dose di energia e sostenere la glicemia.
3. Le banane proteggono dai crampi muscolari durante gli allenamenti e dai crampi notturni.
4. Contrastano la perdita di calcio durante la minzione e contribuiscono a rafforzare le ossa.
5. Migliorano l’umore, regolano il livello di zucchero nel sangue e producono un effetto antistress.
6. Proteggono contro il diabete di tipo 2, rafforzano il sistema nervoso, aiutano nella produzione di globuli bianchi grazie alla presenza di vitamina B6.
7. Alleviano l’anemia grazie alla presenza di ferro.
8. Per l’alto contenuto di potassio e poco sale, le banane sono ufficialmente riconosciute dall’FDA – Food and Drug Administration , per essere in grado di abbassare la pressione e proteggere da ictus e infarto.
9. Le banane si comportano come prebiotico incentivando la crescita di batteri benefici per l’intestino. Producono anche enzimi digestivi per assistere l’assorbimento dei nutrienti.
10. Le fibre delle banane aiutano a normalizzare la motilità dell’intestino.
11. Le banane sono lenitive dell’apparato digerente e aiutano a ripristinare gli elettroliti persi dopo la diarrea (sodio, potassio, calcio e cloro).
12. Sono un antiacido naturale, forniscono sollievo da reflusso gastrico, bruciore di stomaco e GERD.
13. Le banane sono l’unico frutto crudo che può essere consumato senza problemi per alleviare le ulcere allo stomaco ricoprendone il rivestimento contro gli acidi corrosivi.
14. Grazie alla presenza di potassio, mangiare banane aiuta a prevenire il cancro al rene, inoltre il consumo di questo frutto favorisce l’assorbimento del calcio provvedendo alla salute delle ossa.
15. Le banane sono ricche di antiossidanti, proteggono dai radicali liberi e dalle malattie croniche.
16. Mangiare una banana può abbassare la temperatura corporea in caso di febbre o di giornata calda.
17. Secondo uno studio condotto in Inghilterra, la banana grazie alla presenza di potassio aiuta la concentrazione e favorisce l’apprendimento.
18. La buccia di banana strofinata su una puntura di zanzara o orticaria, allevia il prurito.
20. Le banane contengono alte dosi di vitamine del gruppo B insieme a potassio e magnesio che aiutano le persone che smettono di fumare a recuperare velocemente dagli effetti del recesso.
21. L’aggiunta di una banana alla vostra dieta aiuta anche a mantenere gli occhi sani. Le banane hanno una piccola quantità di vitamina A, una vitamina liposolubile che è vitale per proteggere gli occhi e la vista. L’adeguata assunzione di vitamina A ogni giorno riduce il rischio di cecità notturna ed è essenziale per la vista di tutti i giorni. Le donne richiedono 700 microgrammi di vitamina A ogni giorno, gli uomini 900 microgrammi. Una banana media contiene circa 10 microgrammi di vitamina A. Le banane contengono anche alfa-carotene e beta-carotene che vengono convertiti dall’organismo in vitamina A contribuendo ulteriormente alla salute degli occhi.
22. La buccia di banana può essere utilizzata per rimuovere in modo naturale una verruca fermandola con del nastro adesivo sopra questa ripetendo l’operazione fino alla scomparsa della stessa.
23. Infine la parte interna della buccia di banana può essere utilizzata per lucidare borse e scarpe in pelle strofinandola su di queste e ripassando poi con un panno asciutto e morbido.