Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

10-08-2015

Il resveratrolo, un prodotto chimico trovato nel vino rosso, è diventato famosissimo quando è sembrato che rallentasse il processo di invecchiamento dei topi bianchi di laboratorio. Ora, l’azienda farmaceutica Sirtris sta provando a sviluppare dei prodotti per gli esseri umani che abbiano gli stessi effetti. Se la Sirtris dovesse riuscire, potrebbe produrre medicine per fermare l’inizio o la progressione delle malattie relative all’età compreso il diabete, Alzheimer e cancro. Queste medicine potrebbero persino estendere la durata della vita umana. La Sirtris ha già sviluppato “le prove di selezione ad alto rendimento” per analizzare rapidamente quasi 500.000 sostanze ad attività simile al resveratrolo. Ciò ha permesso di identificare le molecole che possono replicare i benefici del resveratrolo a dosi molto più piccole. L’azienda inoltre ha cominciato ad esaminare una farmaco a base di resveratrolo.
Il Resveratrolo è uno degli antiossidanti più interessanti. Se la Sirtris svilupperà un farmaco che potrebbe rallentare tutte le malattie, sarebbe “un risultato di portata senza precedenti”. Sembra che il resveratrolo abbia il potere di prolungare la vita, proprio come il metodo meno desiderabile della limitazione calorica. La maggior parte degli esperti concordano che la limitazione calorica prolunga la vita; gli studi hanno scoperto che, ridurre la normale quantità calorica di circa un terzo estende la durata della vita degli animali del 30 per cento o più. Tuttavia da un punto di vista pratico la maggior parte della gente non è disposta a subire questa privazione. Ecco dove il resveratrolo entra in gioco, in quanto sembra produrre gli stessi benefici della limitazione calorica senza la sofferenza della privazione alimentare. Anche se questa nuova ricerca è emozionante, non metterei le mie speranze di una vita più lunga e sana nelle mani di una ditta farmaceutica. Fortunatamente, non dovete aspettare alcuna azienda farmaceutica per avere questo prodotto poichè ci sono varie aziende di prodotti nutrizionali che lo producono già. Se desiderate aumentare il consumo di resveratrolo è importante focalizzare i prodotti che contengono estratti da buccia e semi interi dell’uva. Ciò è molto più efficace che ottenerlo dal vino rosso come qualche persona suggerisce.

 

http://archive.fortune.com/2007/01/18/magazines/fortune/Live_forever.fortune/index.htm

29-04-2018

Molti anni fa è stato dimostrato che la somministrazione di arginina o di ornitina poteva prevenire gli effetti tossici o addirittura letali dell'ammoniaca nei topi. Sulla scorta di questi risultati si prese a somministrare arginina anche a individui affetti da epatopatie più o meno gravi con risultati a volte eccellenti. Con l'andar del tempo, però, altre sostanze (non necessariamente migliori) soppiantarono l'arginina. Gli studi condotti all'epoca danno, comunque, indicazioni chiare sulle proprietà epatoprotettive e disintossicanti di questo aminoacido ed è probabile che suscitino ulteriore interesse in campo scientifico: questa sostanza potrebbe essere infatti dotata di altre proprietà disintossicanti finora insospettate.

 

Martedì, 17 Aprile 2018 09:11

OLIO DI PESCE NELLA CURA DI MALATTIE RENALI.

26-04-2018

Da alcuni esperimenti realizzati sugli animali è emerso che gli oli di pesce potrebbero risultare efficaci nella cura di alcune malattie renali. Le sperimentazioni svolte hanno già fornito dimostrazioni sufficienti che legittimano prove cliniche in pazienti colpiti da malattie renali croniche. Nel frattempo è già iniziato uno studio volto a stabilire se l'olio di pesce può essere utile nelle prevenzione di alcuni danni che vengono frequentemente provocati ai reni dall'uso di farmaci immunodepressori in occasione dei trapianti. Le sperimentazioni preliminari, a dimostrazione del fatto che gli oli di pesce possono neutralizzare alcune forme di costrizione dei vasi sanguigni causate dai farmaci immunodepressori (utilizzati per evitare che l'organismo rigetti l'organo trapiantato), hanno riportato risultati incoraggianti.

 
 
 

16-11-2016

Il maestoso albero che produce le noci del Brasile richiama l’attenzione per la sua bellezza. Cresce allo stato selvatico in Amazzonia e tutti i tentativi fatti per coltivarlo sono stati infruttuosi. Le noci del Brasile contengono più del 66% di grassi, che irrancidiscono piuttosto facilmente e che sono costituiti da una percentuale anche del 25% di acidi grassi saturi. Insieme a quelli della palma e del cocco, sono tra i grassi vegetali più ricchi di questo tipo e quindi i meno consigliati dal punto di vista dietetico. Non è bene dunque abusarne, specialmente se si hanno problemi di colesterolo. Le noci del Brasile sono ricche di proteine, di vitamina E e di minerali (fosforo, magnesio, calcio e ferro). Il contenuto elevato di vitamina B1 (superiore a quello della carne, del latte e delle uova), costituisce la loro proprietà dietetica più importante: solo il germe di grano, il lievito di birra, i semi di girasole e i pinoli sono più ricchi di vitamina B1. Per questa ragione le noci del Brasile sono molto indicate in caso di disturbi nervosi, come irritabilità, depressione, perdita della memoria e mancanza di concentrazione o di rendimento intellettuale. L’effetto positivo della vitamina B1 sul sistema nervoso fa delle noci del Brasile un alimento molto utile per chi segue una cura per smettere di fumare.

PREPARAZIONE E USO

- Crude: è il modo normale di mangiare le noci del Brasile. Bisogna masticarle bene, come tutti i frutti secchi oleaginosi.

- Tostate: 5-10 minuti di cottura nel forno sono sufficienti perché diventino di un bel colore dorato e acquistino un buon sapore.

12-05-2015

Per anni, le donne di mezza età si sono sentite ripetere di prendere integratori di calcio e vitamina D per proteggere le proprie ossa dal rischio dell’osteoporosi. Ora una ricerca pubblicata sulla rivista “Archives of Internal Medicine”, e ripresa dal quotidiano britannico “Daily Telegraph”, rivela una funzione in più di questa abitudine: le donne “over 50” che assumono regolarmente integratori di calcio e vitamina D sono tendenzialmente meno esposte a prendere peso rispetto a quelle che non lo fanno. Il periodo successivo alla menopausa è una fase delicata per la donna, dal punto di vista dei chili di troppo. L’organismo tende infatti a mettere su peso con molta facilità. Ecco spiegata, dunque, l’importanza dei risultati di questo studio, se confermati.

 

http://ohiostate.pure.elsevier.com/en/publications/calcium-plus-vitamin-d-supplementation-and-the-risk-of-postmenopausal-weight-gain%28e6b211b5-8716-4a8e-87ce-66fd3b10a821%29.html

http://www.sciencedaily.com/releases/2007/05/070514174237.htm

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2007-05/jaaj-cpv051007.php

06-05-2015

Pochi sono gli alimenti che possono battere la radice di maca quando si tratta di migliorare la resistenza e le prestazioni fisiche. In realtà, questo tubero nutriente, che è nativo delle Ande del Sud America, è stato la fonte energetica primaria degli Incas, e rimane una valida alternativa naturale agli steroidi anabolizzanti tra i tanti atleti di oggi. Gli studi hanno anche dimostrato che la radice di maca può aiutare a riequilibrare gli ormoni, diminuire il colesterolo totale e trattare la costipazione. E’ anche un raro esempio di vegetale terrestre che è ricco di iodio, il minerale traccia essenziale per regolare la tiroide. Tuttavia, la maca possiede un altro beneficio per la salute che è spesso trascurato dai ricercatori: si tratta di un ottimo libido naturale e stimolante le prestazioni sessuali, sia negli animali che nell'uomo, come dimostrano numerosi studi.
Uno studio del 2001, pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology, ha dimostrato che la radice di maca potrebbe migliorare in modo significativo le prestazioni sessuali e la fertilità nei ratti maschi. Per lo studio, i ricercatori hanno alimentato 60 ratti maschi con un estratto di 15 milligrammi o 75 milligrammi di radice di maca in polvere, o un campione salino di 0,5 millilitri (come controllo), su base giornaliera per 15 giorni. Durante la prima settimana di test, i ricercatori hanno notato che i topi che sono stati alimentati con la radice di maca hanno dimostrato significativamente maggiore attività sessuale rispetto al gruppo di controllo, mentre i topi che sono stati alimentati con 75 milligrammi hanno manifestato un’attività più elevata rispetto a quelli alimentati alla dose di 15 mg. Questa maggiore attività è rimasta costante durante la seconda settimana, ed è stato anche associato ad una maggiore locomozione. Questo risultato porta i ricercatori a concludere che "la maca somministrata oralmente migliora significativamente i parametri di prestazione sessuale nei ratti maschi".
Molti ricercatori ritengono che l’aumento delle proprietà libido-stimolanti derivano dalla presenza di un composto aromatico, il p-metossibenzile isotiocianato, che è un afrodisiaco potente e sembra essere presente soltanto nella maca. D’altra parte, la capacità di aumentare la fertilità è stata attribuita ai suoi livelli di glucosinolati, che sono simili a quelli di altre piante note per aiutare la salute sessuale. Altri due studi in doppio cieco hanno confermato che la radice di maca può trattare la disfunzione sessuale negli esseri umani. Per il primo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Andrologia nel mese di aprile del 2009, i ricercatori hanno alimentato 50 pazienti maschi che erano affetti da disfunzione erettile lieve con un estratto di radice di maca (2.400 mg) o un placebo. Dopo 12 settimane di test, entrambi i gruppi hanno sperimentato un miglioramento nei punteggi del loro Indice Internazionale della Funzione Erettile (IIEF). Tuttavia, i ricercatori hanno notato che "i pazienti che assumono maca registrano un incremento più significativo rispetto a quelli trattati con placebo". Il gruppo maca è stato esposto anche a un maggiore "benessere sessuale" rispetto al gruppo di controllo.
Il secondo studio, che è stato pubblicato sulla rivista CHS Neuroscience & Therapeutics nel 2008, ha cercato di determinare se la radice di maca era in grado di trattare la disfunzione sessuale indotta dagli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), vale a dire degli antidepressivi di nuova generazione. Ancora una volta, i risultati sono stati positivi: dei 20 maschi e femmine testati, quelli che hanno assunto alte dosi di maca al giorno (3 grammi) hanno mostrato un miglioramento significativo nei loro punteggi (ASEX), una scala per la valutazione della funzionalità sessuale, mentre quelli che hanno assunto basse dosi (1,5 grammi) hanno mostrato un miglioramento minore. I ricercatori hanno concluso che la radice di maca potrebbe fornire una riduzione dose-correlata della disfunzione sessuale indotta dagli antidepressivi, e che essa "può anche avere un effetto benefico sulla libido".

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11297856

http://science.naturalnews.com/2009/427757_Subjective_effects_of_Lepidium_meyenii_Maca_extract_on_well_being.html

http://science.naturalnews.com/2008/2028581_A_double_blind_randomized_pilot_dose_finding_study_of_maca.html

http://www.naturalnews.com/044914_maca_root_sexual_well_being_libido.html

31-08-2016

La taurina è un aminoacido solforato, importante per la regolazione del sistema nervoso e muscolare, che sembra svolgere un ruolo primario per l’accrescimento e per lo sviluppo. È un prodotto finale del metabolismo della L-cisteina ed è il principale aminoacido libero intracellulare in molti tessuti umani e animali. Il ruolo maggiormente noto della taurina nell’organismo umano è quello della sua partecipazione alla produzione degli acidi biliari, che è essenziale per la formazione delle micelle e per l’assorbimento dei grassi. La taurina è inoltre coinvolta nello sviluppo pre e post-natale del sistema nervoso centrale e della visione e svolge attività antiossidante e stabilizzatrice delle membrane. La taurina si differenzia dagli altri aminoacidi per alcuni particolari: è un acido sulfonico piuttosto che un acido carbossilico ed è un beta-aminoacido piuttosto che un alfa-aminoacido e non ha un centro asimmetrico (chirale). Questo aminoacido è presente in grandi quantità nel cervello, nella retina, nel miocardio, nello scheletro, nella muscolatura liscia, nelle piastrine e nei neutrofili. Negli USA viene classificato “aminoacido essenziale con riserva”, perché è necessario addizionarlo alla dieta dei lattanti per assicurare loro uno sviluppo normale della retina e del cervello. La taurina, infatti, è il secondo aminoacido per quantità presente nel latte umano. Inoltre è stato osservato che i bambini nutriti con la nutrizione parenterale priva di taurina, presentano un elettroretinogramma anomalo e livelli plasmatici di taurina bassi. La taurina è stata addizionata alla maggior parte degli alimenti per bambini verso la metà degli anni ’80.

ANTIOSSIDANTE

La maggiore attività antiossidante della taurina deriva dalla sua capacità scavenger nei confronti di particolari specie reattive dell’ossigeno (ROS), generate nei neutrofili durante l’attività respiratoria di queste cellule. La taurina reagisce con l’eccesso di ipoclorito prodotto durante il processo di fagocitosi per formare il relativamente innocuo N-clorotaurina, che in seguito viene trasformata in taurina e cloruro. Questa attività protegge contro i danni dei tessuti collaterali che può derivare dalla catena respiratoria dei neutrofili. La taurina è anche in grado di sopprimere la perossidazione delle membrane delle lipoproteine dalle altre specie reattive dell’ossigeno. Si ritiene che questo effetto non sia dovuto alla capacità scavenger della taurina verso le specie reattive all’ossigeno, ma piuttosto all’attività stabilizzante delle membrane di questa sostanza, che conferisce maggiore resistenza alle membrane delle lipoproteine contro la perossidazione dei lipidi.

DISTURBI CARDIOVASCOLARI

In uno studio condotto su 24 soggetti colpiti da attacco cardiaco congestizio, la somministrazione di 2 g di taurina 2 volte al giorno ha dato come risultato un miglioramento dei sintomi clinici. Questi risultati positivi furono in seguito confermati in uno studio in doppio cieco randomizzato, nel quale la taurina fu associata ai trattamenti farmacologici convenzionali per un periodo di 4 settimane. In comparazione ai soggetti trattati con placebo, la somministrazione di taurina produsse significativi miglioramenti nei soggetti trattati. In un ulteriore studio, la supplementazione di 3 g/die di taurina, mostrò effetti benefici in pazienti colpiti da attacco cardiaco congestizio. La carenza nutrizionale di questo aminoacido, inoltre, è stata ben documentata nella miocardiopatia dilatativa sia negli animali che nell’uomo.

IPERTENSIONE

La taurina ha dimostrato effetti ipotensivi in alcuni studi animali, a cui sono seguiti studi sull’uomo. Si ipotizza che l’effetto ipotensivo di questo aminoacido sia dovuto alla normalizzazione dell’attività del sistema nervoso simpatico dei soggetti ipertesi.

RIDUZIONE DEL COLESTEROLO

Attualmente questa attività è stata osservata in numerosi modelli animali. Somministrata ad animali ipercolesterolemici per 2 settimane la taurina ha prodotto la riduzione delle concentrazioni di colesterolo nel siero e nel fegato. L’attività anticolesterolemica della taurina è principalmente da attribuire all’incremento della degradazione di colesterolo e all’escrezione di acidi biliari.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10460208

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12025462

Martedì, 17 Aprile 2018 08:12

IL LIMONE PREVIENE I TUMORI E NON SOLO.

26-04-2018

Il limone ha proprietà depurative e disintossicanti dell'organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l'intestino e combatte addirittura la cellulite. E' interessante l'uso che viene fatto di una sostanza contenuta nel limone, chiamata d-limonene, che viene impiegata con successo per la distruzione dei calcoli nella cistifellea e diventata ultimamente famosa, in quanto, secondo recenti studi americani, se assunto regolarmente, avrebbe proprietà antitumorali a livello preventivo, soprattutto per quanto riguarda pancreas, stomaco e intestino. Il limone è molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie; il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l'arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità. Il limone, quando è veramente fresco, appena colto, oltre che rimineralizzante e antianemico è un buon attivatore delle difese organiche e un ottimo disinfettante.

CURIOSITA' SUL LIMONE

Per coloro che in nessun modo intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sulle ostriche. Per chi invece ha purtroppo problemi di potabilità dell'acqua, ricordiamo che è possibile renderla potabile aggiungendo ad un litro d'acqua il succo di un limone spremuto. Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l'ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l'olio essenziale di limone viene impiegato per favorire concentrazione e memoria. Spazzolare settimanalmente i denti col succo di limone contribuisce a mantenerli bianchi e lucenti, mentre frizionare il cuoio capelluto con una lozione preparata con 2 cucchiaini di olio d’oliva e 1 cucchiaino di succo di limone aiuta a combattere la fragilità o la caduta eccessiva dei capelli.

23-04-2018

Il sulforafano, che si trova in quantità elevate nei germogli di broccoli, può migliorare significativamente la pressione sanguigna e la funzione renale normalizzando un processo chiamato metilazione del DNA. Ricerche preliminari suggeriscono che il sulforafano può anche essere di particolare beneficio per individui autistici migliorandone la comunicazione verbale e diminuendo comportamenti ripetitivi. I broccoli hanno la capacità di influenzare l’espressione genetica e promuovere la disintossicazione di inquinanti ambientali nocivi. Il sulforafano influenza anche i batteri. I germogli dei broccoli hanno dimostrato di inibire l’Helicobacter pylori, il batterio che causa l’ulcera gastrica. L’H. pylori può anche svolgere un ruolo nell’autismo. I bambini autistici sono noti per avere alti livelli di tossine ambientali nel loro sistema, così come un minor numero di batteri intestinali salutari.

 

https://www.jhsph.edu/news/news-releases/2014/broccoli-sprout-beverage-enhances-detoxification-of-air-pollutants-in-clinical-trial-in-china.html

https://www.npr.org/sections/thesalt/2014/06/18/323214050/eating-broccoli-may-give-harmful-chemicals-the-boot?ft=1&f=1128

http://journals.plos.org/ploscompbiol/article?id=10.1371/journal.pcbi.1003518

https://www.healthcanal.com/mental-health-behavior/48632-autism-and-intellectual-disability-incidence-linked-with-environmental-factors.html

Domenica, 15 Aprile 2018 13:27

IL MAGNESIO RIDUCE IL RISCHIO DI ICTUS.

04-01-2017

Un'integrazione alimentare a base di magnesio è associata a una riduzione del rischio di insorgenza di ictus, scompenso cardiaco e diabete. Lo rivela uno studio pubblicato su BMC Medicine da un team dell'Università Zhejiang di Hangzhou, in Cina. I ricercatori cinesi coordinati dal dott. Fudi Wang hanno selezionato 40 studi prospettici realizzati fra il 1999 e il 2015 per un totale di oltre 1 milione di soggetti. Il follow up era compreso fra i 4 e i 30 anni. La meta-analisi dei dati ha fatto emergere un totale di 7.678 casi di malattie cardiovascolari, 6.845 coronaropatie, 701 casi di scompenso cardiaco, 14.775 ictus, 26.299 casi di diabete di tipo 2 e circa 11.000 decessi per ogni causa. Nei soggetti che assumevano magnesio, il rischio di coronaropatie calava del 10 per cento, con riduzioni più o meno della stessa portata anche per l'ictus e il diabete. «Questa meta-analisi fornisce le dimostrazioni epidemiologiche a favore dell'effetto protettivo dell'assunzione di magnesio rispetto a ictus, scompenso cardiaco, diabete e mortalità per tutte le cause», concludono i ricercatori.

 

https://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-016-0742-z

https://www.eurekalert.org/pub_releases/2016-12/bc-dma120516.php

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