Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Venerdì, 30 Dicembre 2016 11:49

LIEVITO PER DOLCI FAI DA TE CON IL BICARBONATO.

30-12-2016

Il bicarbonato di sodio è uno di quei prodotti di cui le nostre nonne non sapevano proprio fare a meno a causa della sua incredibile versatilità. Molto economico, ottimo ed efficace come rimedio naturale per le pulizie di casa al posto dei comuni detersivi, il bicarbonato è anche un ingrediente ideale per la realizzazione di torte, biscotti, pasta frolla e altre ricette sia dolci che salate. Basta infatti un pizzico di questa speciale polverina bianca per rendere più fragranti i prodotti da forno, ridurre l’acidità dei pomodori ed eliminare l’amaro di alcune verdure come ad esempio cicorie o broccoli. Ma non solo: sapete che il bicarbonato è anche una valida alternativa al lievito acquistato in negozi e supermercati? Può capitare infatti di voler preparare un dolce e di accorgersi all’ultimo momento di non avere in casa il lievito. In questo caso potete tranquillamente sostituirlo con il bicarbonato di sodio. Ecco come adoperare il bicarbonato come ingrediente per la realizzazione di un ottimo lievito casalingo:

- Mescolate insieme 1/4 di cucchiaino di bicarbonato, 1/2 cucchiaino di aceto o succo di limone o 100 g di latte.

- In alternativa versate in una ciotola 1/4 di cucchiaino di bicarbonato e 125 g di yogurt, mescolate il tutto ed ecco pronto il vostro lievitante per dolci fai da te.

Il bicarbonato di per sé non è un agente lievitante come il lievito ma è in grado di agevolare la lievitazione. Per far ciò deve però essere mescolato con un altro ingrediente acido come nel nostro caso l’aceto, il succo di limone, il latte o lo yogurt.

UN CONSIGLIO

Dal momento che si tratta di un prodotto realizzato in casa e quindi senza conservanti, è bene consumare il lievito in breve tempo.

Venerdì, 30 Dicembre 2016 11:48

LA SAUNA SALVA CERVELLO E CUORE.

30-12-2016

La sauna non fa soltanto sudare, ma sembra avere un effetto protettivo nei confronti di cervello e cuore. A dirlo è uno studio dell’University of Eastern Finland di Kuopio coordinato dal prof. Jari Laukkanen. L'analisi, condotta su 2.315 soggetti dai 42 ai 60 anni, mostra che i soggetti che si sottoponevano a sedute di sauna dalle 4 alle 7 volte alla settimana avevano una probabilità che insorgesse la demenza inferiore del 66 per cento rispetto alla media. La stessa ricerca mostra anche la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari fatali rispetto alla media. Lo studio, pubblicato su Jama Internal Medicine, ha seguito i partecipanti per un lasso di tempo medio di 21 anni. Durante questo periodo sono stati registrati 190 decessi per morte cardiaca improvvisa, 281 per malattia coronarica fatale, 407 per malattie cardiovascolari fatali e 929 per altre cause. Nei soggetti che hanno dichiarato di fare 2 o 3 saune alla settimana il rischio di morte improvvisa è sceso del 22 per cento, mentre per chi ne faceva dalle 4 alle 7 a settimana il rischio era inferiore del 63 per cento. Lo stesso vale per gli eventi coronarici fatali, con percentuali rispettivamente inferiori del 23 e del 48 per cento, e per i casi di morte cardiovascolare, con percentuali inferiori del 27 e del 50 per cento rispettivamente. Infine, significativo il dato relativo ai decessi per qualsiasi causa. Chi faceva 2 o 3 saune a settimane rischiava il 24 per cento in meno rispetto alla media, chi ne faceva dalle 4 alle 7 ben il 40 per cento in meno. Com'era prevedibile, anche il tempo trascorso all'interno della sauna è risultato rilevante, con una riduzione progressiva del rischio man mano che aumentava la durata della sauna. «Sono necessari ulteriori studi per stabilire il meccanismo potenziale che lega la sauna alla salute cardiovascolare», hanno comunque concluso i ricercatori.
La sauna, una vera e propria rigenerazione del corpo e dello spirito, è stata importata in Italia dai paesi nordici dove il gelo si fa sentire. Una seduta di sauna è composta da varie fasi. La prima è una doccia iniziale che dilata i pori pronti a rilasciare le tossine del corpo. La seconda parte è la sauna vera e propria, effettuata in una cabina ricoperta di legno aromatico, ovvero non trattato con vernici. La temperatura deve essere di 70-80 gradi con un'umidità del 10%. Alla sauna tradizionale esistono delle varianti come la biosauna ottenuta con effluvi di erbe aromatiche che si mescolano al vapore con un effetto salutare per la circolazione. Alla seconda fase che può durare dagli 8 ai 15 minuti per chi è abituato, ne segue una terza in cui di regola ci si sottopone a una doccia fredda. Le sedute di sauna possono anche essere due o tre di seguito sempre terminanti con una doccia fredda. La sauna si conclude con il rilassamento e con l'assunzione di acqua o succhi per reintegrare i sali minerali persi. La terapia del caldo è sconsigliata ai cardiopatici, alle donne nel periodo mestruale e alle persone che soffrono di pressione bassa. Uno dei co-autori della ricerca, l'italiano Francesco Zaccardi - che lavora presso il Diabetes Research Center dell'Università di Leicester -, spiega i potenziali meccanismi d'azione: «Va premesso che in Finlandia tutti hanno la sauna in casa ed è praticata diversamente da come la intendiamo noi: durano circa 1/2 ora, la temperatura è sui 90° con un'umidità del 10% e sono intercalate da docce tiepide o a volte fredde. Questo gioco di temperatura alta e bassa potenzialmente ha effetti sul sistema vascolare, regola l'elasticità dei vasi, modula il sistema nervoso autonomo: tutti meccanismi biologici che possono giustificare a lungo termine un effetto sulla mortalità CV e totale». Inoltre si è notato che in un sottogruppo di pazienti diabetici l'efficacia della sauna in termini di prevenzione cardiovascolare è più evidente rispetto alle persone sane. «Il dato è interessante perché può chiarire un potenziale meccanismo. Nei soggetti diabetici un fattore di rischio importante per l'aumentata mortalità CV, soprattutto se la malattia è di lunga durata, è la disfunzione autonomica. Se la sauna agisce esattamente attraverso la modulazione del sistema nervoso autonomo ciò potrebbe giustificare perché nei soggetti diabetici si ha un beneficio maggiore», spiega Zaccardi. «È in progetto uno studio osservazionale che utilizzerà la stessa popolazione ma con outcomes metabolici. Studi fisiopatologici inoltre avranno lo scopo di verificare gli effetti della sauna in termini di elasticità dei vasi (dilatazione flusso-mediata), modulazione del sistema nervoso autonomo (Holter cardiaco), concentrazione di glucosio, insulina e altri ormoni», conclude il ricercatore italiano.

 

https://www.sciencedaily.com/releases/2015/02/150223122602.htm

http://media.jamanetwork.com/news-item/sauna-use-associated-with-reduced-risk-of-cardiac-all-cause-mortality/

http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2130724

Venerdì, 30 Dicembre 2016 11:44

MALATTIE CARDIACHE: ALCOLICI SI O ALCOLICI NO?

30-12-2016

Un consumo moderato di bevande alcoliche (una al giorno) sembra diminuire il rischio di malattie cardiache, probabilmente perchè l'alcol aumenta il colesterolo HDL e l'attivatore del plasminogeno (che aiuta a diminuire i coaguli nei vasi sanguigni). Questo naturalmente non significa via libera all'alcol, in quanto un consumo più elevato ha l'effetto opposto e aumenta il rischio di infarto. Devo ammettere che raccomandare il consumo di alcol mi crea un pò di apprensione, dal momento che conosciamo tutti le gravi conseguenze personali e sociali di alcolismo e ubriachezza: almeno il 50% degli incidenti d'auto mortali e infinite tragedie famigliari e personali. Tuttavia sui giornali si legge spesso che bere alcol fa diminuire il rischio di attacchi cardiaci, prima causa di morte per gli uomini. Alcune interessanti ricerche ci possono aiutare a prendere decisioni oculate. Numerosi studi epidemiologici negli ultimi venti anni hanno messo in luce che un consumo medio-basso di alcol riduce leggermente il rischio di infarto sia nell'uomo sia nella donna. Tuttavia i risultati sono variabili e le polemiche circa vantaggi e svantaggi, tipo di alcolici preferibili e motivo per cui l'alcol alza il colesterolo HDL non sono mancate. Alcune ricerche molto interessanti sembrano aver individuato il criterio in base al quale identificare gli uomini che hanno maggiori probabilità di diminuire il rischio di infarto consumando alcol. E' necessaria una premessa: la maggioranza delle persone conosce il proprio gruppo sanguigno (A, B, AB e 0). Pochi sanno però che esistono anche dei sottotipi. Particolarmente importante in questo caso è un sottotipo chiamato Lewis o Le (a-b-) che, secondo alcune ricerche, è associato a un rischio notevolmente maggiore di infarto, che i ricercatori attribuiscono a una stretta relazione genetica con la resistenza all'insulina.
I ricercatori hanno studiato 3.383 uomini di età compresa fra i 53 e i 75 anni prendendo nota delle malattie che li colpivano e della mortalità nell'arco di quattro anni. All'inizio hanno escluso 343 uomini con precedenti cardiopatie, dopodichè hanno registrato sottotipi, consumo di alcol, attività fisica, fumo, lipidi nel siero, indice di massa corporea, pressione sanguigna, prevalenza di ipertensione e diabete mellito insulino-indipendente e classe sociale dei restanti soggetti. Dopo quattro anni hanno trovato che per i 280 uomini con il sottotipo Le (a-b-) l'alcol rappresentava un fattore significativo ai fini del rischio cardiaco. Negli uomini di questo gruppo che consumavano l'equivalente di tre bevande alcoliche al giorno (di qualsiasi genere) l'incidenza di attacchi cardiaci diminuiva del 75%. Tuttavia, negli altri 2.649 soggetti con altri fenotipi (90,4%) l'associazione negativa con il consumo di alcol era limitata. I ricercatori hanno concluso che negli uomini con il sottotipo Le (a-b-), a forte rischio genetico di cardiopatia, il consumo di alcol sembrava svolgere un'azione particolarmente protettiva. Ovviamente bere o non bere è una decisione personale che dipende da fattori sociali, religiosi e di altro genere. Chi non sa limitarsi dovrebbe evitare qualsiasi tipo di alcolici e comunque non bisognerebbe mai bere prima di guidare, di andare in barca o di usare macchinari di qualsiasi tipo. Se siete del sottotipo Le (a-b-), tuttavia, potrebbe esservi utile fare uso moderato di bevande alcoliche, almeno finchè le ricerche non troveranno un metodo meno controverso e rischioso per ridurre il rischio cardiaco. L'accertamento del sottotipo si può richiedere al medico con le analisi del sangue. Se l'etanolo può avere effetti benefici su alcune persone, gli ingredienti più efficaci delle bevande alcoliche sono forse altri. Alcune ricerche condotte su animali hanno evidenziato che il consumo di vino rosso e di succo di uva nera, ma non di vino bianco, è associato a una minore incidenza di aterosclerosi sperimentale. Queste bevande contengono un'ampia gamma di composti naturali, in particolare alcuni flavonoidi come antocianidine, flavonoli e flavoni, che sono potenti antiossidanti e hanno dimostrato di inibire in maniera significativa l'attivazione piastrinica (con conseguente riduzione dei coaguli) in vitro. L'attività biologica di queste sostanze spiega almeno alcune delle proprietà cardioprotettiive del vino rosso e del succo di uva nera.

30-12-2016

La frutta e le verdure a foglia verde aiutano a vedere la vita in modo positivo. I ricercatori della Graduate School of Public Health di Harvard, hanno condotto un ampio studio e al termine di questo hanno concluso che le persone che consumano grandi quantità di frutta e verdure fresche guardano al futuro con più ottimismo. Nella ricerca sono state coinvolte circa un migliaio di persone, di entrambi i sessi e di tutte le età, ed hanno scoperto che le persone più ottimiste avevano nel sangue il 13% in più di carotenoidi (pigmenti vegetali presenti nelle verdure, agrumi e tutti i tipi di frutta). Coloro che mangiano almeno tre porzioni al giorno di frutta fresca, hanno una visione della vita più ottimistica di coloro che non hanno nella loro dieta alimentare un buon consumo di frutta e verdure fresche. Precedenti ricerche avevano evidenziato che i carotenoidi hanno un’influenza positiva sulla salute grazie alle loro proprietà antiossidanti ed hanno, inoltre, un buon effetto antistress.

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23257932

Cibi come il cacao sono ricchi di antiossidanti e possono prevenire in modo significativo lo sviluppo delle rughe sul viso. Di solito il cioccolato viene utilizzato in cucina per preparare torte e biscotti deliziosi, ma può essere anche utilizzato per uso cosmetico e per la bellezza. Qui di seguito vi presento la ricetta per questa maschera botox altamente efficiente che aiuta a cancellare le rughe:

MASCHERA BOTOX FATTA IN CASA CHE RIMUOVE LE RUGHE

INGREDIENTI

- Un avocado.
- 3 cucchiai di cacao in polvere.
- 2 cucchiaini di miele.
- 1 cucchiaino di cannella.

PREPARAZIONE

Prima occorre pulire l'avocado e metterlo in una ciotola. Schiacciare con una forchetta e poi aggiungere gli altri ingredienti. Sentitevi liberi di usare un frullatore, se desiderate. Mescolare gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia. Applicare questa maschera sul viso due volte a settimana.

29-12-2016

I composti solforati che formano l'olio essenziale della cipolla passano rapidamente nel sangue appena arrivano allo stomaco e vengono eliminati innanzitutto attraverso i polmoni (per questo, pochi minuti dopo aver mangiato la cipolla, l'alito acquista un odore caratteristico). La cipolla esercita un effetto mucolitico (fluidifica il muco indurito), espettorante (facilita l'eliminazione del muco dei bronchi) e antibiotico contro i germi gram-positivi. Consumare cipolle, possibilmente crude, ha un effetto curativo su tutte le malattie delle vie respiratorie (sinusite, bronchite, polmonite, asma ecc.). Nella clinica pediatrica dell'Università Ludwig-Maximilians di Monaco (Germania) è stato dimostrato che il tiosulfinato, una delle componenti dell'olio essenziale della cipolla, riesce ad arrestare le reazioni allergiche dei bronchi in caso di asma. E' stato inoltre dimostrato che il tiosulfinato della cipolla agisce anche sul centro respiratorio del tronco cerebrale, stimolando la dilatazione dei bronchi. Come testimoniano queste ricerche, per la sua azione antiallergica e broncodilatatrice, la cipolla cruda è molto indicata in caso di asma bronchiale. I suoi effetti benefici sui bronchi si possono notare già pochi minuti dopo averla ingerita o succhiata.

29-12-2016

Essere vegetariani è impegnativo. Si può essere d’accordo o meno con questa scelta di vita, ma è oggettivamente difficile per un essere umano smettere di mangiare sia carne che pesce in un mondo dove questi alimenti sono ancora molto sfruttati e cucinati in mille modi e forme. In realtà, non mangiare carne e pesce per un vegetariano è solo il primo passo. Gli ingredienti di origine animale sono dappertutto. Non derivati (uova, latticini, cera d’api), ma ingredienti come grasso, colla di pesce - che come scopriremo è tutto fuorché pesce -, gelatine e così via. Parliamo in questa sede non di pellami, pellicce o di scarpe/borse in cuoio, ma della presenza di ingredienti di origine animale in alimenti e prodotti per la casa. E, sì, anche negli alcolici. Se state dicendo “naaa è impossibile”, concedetevi 5 minuti per ricredervi.

- COLORANTE E120: rosso cocciniglia (cosmetici, caramelle, Campari, prodotti farmaceutici, sciroppi).

Il colorante E120 è un colorante di origine naturale/animale: è ottenuto dall’essicazione delle uova e degli esemplari femmina della Cocciniglia, un insetto parassita. A differenza del colorante E124, che dà una tonalità simile ma è di origine sintetica, l’E120 è dunque tratto da animali. È presente in molte caramelle gommose (e negli M&M’s), nel Campari, in alcune bevande alla frutta o prodotti in barattolo, in alcuni prodotti farmaceutici e sciroppi, ma anche in fard, rossetti, e nella colorazione di alcuni tessuti. In linea di massima vale sempre il solito principio: controllate l’etichetta, anche se nel caso dei tessuti, è davvero difficile risalire all’origine dei colori usati per tingerli. Da molte fonti si apprende che questo colorante è considerato pericoloso per la salute. Favorisce le allergie e negli Stati Uniti è stato vietato perché considerato cancerogeno.

- STRUTTO: grasso di maiale (pane, prodotti da forno, piadine, focaccia, tramezzini).

Partiamo da un presupposto: lo strutto si trova più o meno dappertutto. Anche se molti negozianti stanno facendo un passo avanti in merito, grazie alla forte domanda di prodotti da parte di clienti che non mangiano derivati suini per motivi religiosi (vedi LIDL), lo strutto è spesso presente nel pane (da Esselunga è contenuto in molti prodotti, ma anche dal panettiere sotto casa), nel pane in cassetta, in pasticcini, piadine, pangrattato, pizze, pane bianco per tramezzini e in generale prodotti da forno. Una soluzione è chiedere al panettiere di fiducia quale tipo di pane è privo di strutto oppure acquistarlo in un negozio di cibo arabo o in discount.

- GELATINA ANIMALE E COLLA DI PESCE: (caramelle, dolci, birra, formaggi spalmabili).

La colla di pesce, nonostante il nome che risale al metodo di produzione originale, deriva prevalentemente da cotenna di maiale e ossa e cartilagini di origine bovina (anche se in alcuni Paesi è effettivamente ottenuta dal pesce). Anche la gelatina è normalmente di origine animale. Una buona alternativa, se dovete addensare dolci o prodotti gelatinosi, è l’agar agar, ormai abbastanza diffuso. Dove si trovano la colla di pesce e la gelatina? In molte caramelle (ad esempio alcune Haribo), gelatine, nei dolci da forno, in alcuni formaggi spalmabili, e in alcune birre come la Guinness. E ancora nell’industria farmaceutica, in vitamine, minerali e alcuni cereali e yogurt.

- CAGLIO ANIMALE: (formaggio).

Anche il formaggio, a volte, contiene derivati che non si limitano ad essere “latticini”. Il caglio animale, contenuto in moltissimi formaggi tra cui il parmigiano reggiano, il grana padano il pecorino romano, è estratto dallo stomaco di vitelli o ovocaprini lattanti o di maiali appena uccisi per il macello.

Mercoledì, 28 Dicembre 2016 09:35

L'OLIO D'OLIVA PROTEGGE DALL'ICTUS.

28-12-2016

Gli scienziati hanno divulgato una sorprendente proprietà dell’olio d’oliva. Realizzatrice della ricerca è stata la Dottoressa Cecilia Samieira Somieri presso l’Università di Bordeaux e il National Institute of Health e la Ricerca Medica di Bordeaux, in Francia, e i risultati della ricerca sono stati pubblicati nella rivista “Neurology”. In base ai risultati della ricerca è stato accertato che le persone anziane che utilizzano regolarmente l’olio d’oliva extravergine per cucinare come condimento per insalate o semplicemente su pane (bruschetta), acquisiscono una naturale protezione contro l’ictus. Ciò è dovuto principalmente all’azione dell’acido oleico contenuto nell’olio d’oliva. In base ai risultati della ricerca gli scienziati affermano che con l’utilizzo quotidiano dell’olio d’oliva extravergine, il rischio di essere colpiti da ictus è più basso del 41% rispetto a coloro che non lo utilizzano regolarmente. La ricerca ha coinvolto 7.625 persone dai 65 anni in su, è durata 5 anni ed è stata condotta in 3 città francesi: Bordeaux, Dijon e Montpellier.

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21676914

Mercoledì, 28 Dicembre 2016 09:34

PILLOLE ALIMENTARI 6.

28-12-2016

- La banana esercita sul sangue un effetto alcalinizzante, che contribuisce a neutralizzare ed eliminare l'eccesso di acido urico, responsabile dell'artrite e della gotta.

- Le noci sono uno degli alimenti meglio tollerati dai diabetici, perchè sono poveri di carboidrati e hanno un grande potere nutritivo.

- I piselli sono un ottimo alimento per i malati di cuore e in più sono privi di grassi e di sodio, sostanze che, prese in eccesso, sono nocive per i soggetti cardiopatici. Sono adatti per la dieta di chi soffre di insufficienza cardiaca, lesioni delle valvole, miocardiopatia e ovviamente di angina pectoris o di infarto.

- La pesca per la sua blanda azione diuretica e il bassissimo contenuto di sodio e di proteine, è molto indicata nella dieta di chi soffre di insufficienza renale.

- Per la ricchezza di sostanze nutritive e specialmente di minerali, importantissimi per il feto, le mandorle sono un alimento ideale per le donne incinte. Nelle donne che allattano, le mandorle esercitano un effetto galattogeno (aumentano la secrezione di latte) scientificamente dimostrato.

- E' clinicamente dimostrato che molte dermatiti, compresi gli eczemi e le allergie cutanee, spariscono o migliorano notevolmente quando i processi di disintossicazione del fegato vengono stimolati. Il consumo abbondante di carciofi può produrre effetti sorprendenti nella cura delle malattie croniche della pelle.

- Grazie al suo contenuto di vitamina C e di flavonoidi, il pompelmo stimola le funzioni del sistema immunitario, con un'azione simile a quella dell'arancia.

- I semi di girasole, specialmente quando sostituiscono altri alimenti grassi o ricchi di calorie, riducono notevolmente il livello di colesterolo. Lo stesso effetto si ottiene consumando olio di semi di girasole biologico.

- Grazie al suo potere nutritivo, la buona digeribilità e il contenuto di vitamina E, l'avocado è indicato per l'alimentazione di bambini, adolescenti nella fase della crescita, sportivi, adulti esauriti o stressati, anziani e per tutti quelli che vogliono aumentare la propria energia in modo sano e naturale.

- La guava è ricchissima di vitamina C, che agisce da antagonista della nicotina ed è di grande aiuto a chi segue una cura di disintossicazione dal tabacco. Due o tre guave al giorno costituiscono un ottimo dessert per chi sta smettendo di fumare.

- Per la sua azione antisettica e astringente, il succo di limone (al contrario dell'arancia, che è lassativa) diluito con acqua costituisce un'ottima bevanda in caso di diarrea, gastroenterite o colite.

Mercoledì, 28 Dicembre 2016 09:28

POMODORI: 10 STRAORDINARIE PROPRIETA' BENEFICHE.

28-12-2016

1. BENEFICI PER IL CUORE

Il consumo di pomodori è correlato ad una diminuzione del rischio di incorrere in patologie cardiache pari al 29%. Il pomodoro, a patto che sia di provenienza biologica, è considerato come un vero e proprio farmaco naturale adatto per la prevenzione delle malattie che interessano il cuore, e non solo.

2. CONTENUTO DI VITAMINA C

I pomodori sono ricchi di vitamina C, un elemento ritenuto fondamentale nel corretto funzionamento del nostro sistema immunitario, che il nostro organismo dovrebbe dunque assumere quotidianamente al fine di proteggersi dalle malattie. L'OMS indica che la quantità di vitamina C da assumere giornalmente debba essere pari a 45 mg. 100 g di pomodori maturi ne contengono 25 mg, mentre 100 g di conserva di pomodoro ne contiene 43 mg.

3. CONTENUTO DI LICOPENE

Il licopene, potente antiossidante, è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento. Il licopene ci protegge da danni genetici e dalle conseguenti malattie. Il contenuto di licopene nei pomodori e pari a 11mg/100 g nella polpa ed a 54 mg/100 g nella buccia.

4. PROPRIETA' ANTICANCRO

I nutrienti fondamentali contenuti nei pomodori, compreso il sopraccitato licopene, conferiscono ad essi delle comprovate proprietà preventive nei confronti del cancro, con particolare riferimento ai tumori che colpiscono il colon e la prostata.

5. PROPRIETA' DIMAGRANTI

Il consumo dei pomodori può essere considerato adatto a tutti coloro che necessitino di intraprendere una dieta dimagrante. Pare infatti che essi contribuiscano ad aiutare l'organismo nella perdita di peso. Ciò avverrebbe poiché i pomodori sarebbero in grado di stimolare la produzione dell'aminoacido carnitina, utilizzato dall'organismo per trasformare i lipidi in energia.

6. PREVENZIONE DELL'OSTEOPOROSI

A parere di alcuni esperti una carenza di licopene nel periodo della menopausa sarebbe in grado di favorire la comparsa dell'osteoporosi. E' bene dunque consumare alimenti ricchi di licopene ad ogni età a scopo preventivo (salvo particolari controindicazioni individuali). Oltre che nei pomodori, il licopene è contenuto in alimenti come angurie, cachi e pompelmi.

7. CONTROLLO DEL COLESTEROLO

I pomodori sono considerati come alimenti in grado di aiutare l'organismo a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Il loro consumo è dunque ritenuto adatto per coloro che abbiano questa necessità. Altri alimenti in grado di contribuire all'abbassamento del colesterolo sono l'avena e gli spinaci.

8. PROTEZIONE DELLA VISTA

I pomodori sono benefici per gli occhi e per la vista, che sono in grado di proteggere per via del loro contenuto di betacarotene e luteina, in grado di ripararli dalle malattie degenerative. Broccoli, melanzane, zucche e zucchine sono altri alimenti particolarmente consigliati per la protezione degli occhi e delle capacità visive.

9. PROPRIETA' DIGESTIVE

I pomodori sono in grado di favorire il buon funzionamento dell'intestino per via del loro contenuto di fibre vegetali, come l'emicellulosa e la cellulosa, che sono particolarmente presenti nella sua buccia. Per questo il consumo di pomodori viene spesso consigliato a coloro che soffrono di stitichezza e intestino pigro.

10. PROPRIETA' DIURETICHE

Per via del suo elevato contenuto di acqua, il pomodoro è in grado di stimolare la diuresi soprattutto se è consumato fresco e crudo, senza l'aggiunta di sale.

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