Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Lunedì, 25 Maggio 2020 12:27

CORTISONE: 5 ALTERNATIVE NATURALI.

25-05-2020

I farmaci al cortisone vengono non di rado utilizzati per curare diversi tipi di patologie, in particolare allergie, infiammazioni, problemi articolari ecc. Il cortisone non è affatto un farmaco da demonizzare, in alcuni casi è davvero un “salva vita”, nelle situazioni meno gravi però si può spesso sostituire con alcune alternative naturali. Quando possibile, meglio evitare il cortisone che se da una parte dà una risposta molto rapida al problema per cui lo stiamo assumendo, dall’altra non è esente da effetti collaterali (soprattutto se preso per lunghi periodi) come gonfiori, aumento della pressione e della glicemia, irritabilità, variazioni nel peso, abbassamento delle difese immunitarie e altro. Con cosa possiamo sostituirlo? Ecco 5 alternative naturali al cortisone:

RIBES NIGRUM

Il rimedio cortison-like certamente più conosciuto e apprezzato è il ribes nigrum, ovvero il ribes nero particolarmente efficace sotto forma di gemmoterapico (cioè quello estratto dalle gemme della pianta). Esistono diversi studi che hanno comprovato la sua azione simile a quella del cortisone anche se certamente più lenta. Questa pianta è in grado di ridurre l’infiammazione e modulare la risposta immunitaria, soprattutto in caso di allergie. A seconda del disturbo che si vuole fronteggiare è necessario intraprendere trattamenti diversi, se si vogliono ottenere dei buoni risultati è sempre meglio affidarsi al parere di un esperto che magari integrerà la terapia a base di ribes nigrum anche con qualche altro rimedio naturale.

CURCUMINA

La curcumina è il principio attivo più importante presente nella curcuma. Gli studi su questo principio attivo sono sempre più numerosi giorno dopo giorno e confermano tutte le caratteristiche che già si conoscono: potenti effetti antinfiammatori e addirittura possibili benefici nella lotta contro il cancro. L’efficacia antinfiammatoria di questa sostanza si è rivelata molto simile a quella di farmaci come il cortisone e il fenilbutazone, soprattutto nelle fasi acute delle malattie e ovviamente senza effetti collaterali. Per avere dei benefici, però, la dose da assumere è alta, non basta dunque la normale assunzione alimentare. Perciò, anche in questo caso, è sempre meglio chiedere aiuto ad un esperto.

CARDIOSPERMUM HALICACABUM

Questa pianta rampicante, della famiglia delle saponifere, è generalmente poco conosciuta ma è già dagli anni ’70 che ha dimostrato effetti cortison-like. Sono stati effettuati numerosi studi per valutare le sue potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche e i risultati sono stati sempre molto incoraggianti. Ad avere queste proprietà sono in particolare i fitosteroli contenuti nelle sommità fiorite della pianta, che vengono utilizzati soprattutto per realizzare creme ad uso topico perfette per chi soffre di pelle sensibile ad allergie e infiammazioni di vario genere come gli eczemi. A differenza del cortisone, il Cardiospermum Halicacabum si può usare anche per lunghi periodi dato che è molto ben tollerato.

REISHI

Il Ganoderma lucidum, o Reishi, è un fungo tipico di Cina e Giappone che da qualche anno è stato al centro di diverse ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato le potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche tanto che adesso può essere inserito a tutti gli effetti tra le alternative naturali al cortisone. In particolare la sua efficacia simile al farmaco è stata provata già negli anni ’90 dal professor Stavinoha, farmacologo dell’Università del Texas, che mise a confronto gli effetti del fungo con quelli del diclofenac. Per ottenere buoni risultati con il Reishi è necessario assumerlo sotto forma di compresse, facendo attenzione ad acquistare un prodotto di qualità. E’ molto importante però sapere anche quanto assumerne, le dosi variano a seconda della patologia che si vuole curare. Dato anche il costo non proprio per tutte le tasche di questo prodotto, si rende necessario l’aiuto di un esperto che possa consigliare tempi e modi della terapia.

ZENZERO

Diverse ricerche hanno mostrato anche le svariate proprietà benefiche dello zenzero, tra cui anche quella di essere un efficace antinfiammatorio. In particolare uno studio effettuato all’Università di Copenhagen ha voluto mettere a confronto la sua efficacia contro l’artrite (sia reumatoide che osteoartrite) confrontandola con quella di farmaci come ibuprofene e cortisone. I risultati hanno evidenziato come l’ibuprofene non sia utile in questi casi mentre invece ottimi benefici sono stati ottenuti sia con il cortisone che con l’estratto di zenzero. Sembra dunque che anche i principi attivi contenuti in questa spezia andrebbero tenuti maggiormente in considerazione come rimedi naturali per le infiammazioni, vista anche l’assenza di effetti collaterali.

25-05-2020

Il combattimento intrapreso contro i danni dell’invecchiamento e per l’allungamento della durata della vita umana è sempre frenetico. Gli scienziati hanno fatto una scoperta genetica che, secondo loro, potrebbe allungare la vita umana e proteggere anche contro il cancro. Esperimenti condotti su topi hanno dimostrato che la loro durata di vita poteva essere prolungata fino al 45%, senza tumori cancerosi. Ciò significa che un essere umano potrebbe vivere, in determinate condizioni, fino ad un’età prossima ai 125 anni e senza cancro, poiché i geni ritenuti responsabili sono presenti naturalmente nel topo e nell’uomo, e hanno ruoli identici.

- Il gene della telomerasi migliora il sistema immunitario e consente in particolare l’allungamento dei telomeri - i filamenti posti alle estremità dei cromosomi più corti. Risponde all’astragaloside IV e al cicloastragenolo (due sostanze contenute nell’astragalo).

- Il gene P53 (chiamato “soppressore tumorale”) viene attivato specificamente dal resveratrolo e suoi derivati.

- Infine, il gene P16, anch’esso un “Tumor Suppressor Gene” (gene oncosoppressore), completa la gamma controllando le mitosi cellulari anarchiche. La concentrazione del gene P16, che aumenta con l’invecchiamento dei tessuti, ha consentito di prendere in considerazione l’uso recente come analisi del sangue di riferimento in qualità di marker del livello di invecchiamento cellulare.

In una conferenza, Manuel Serrano, ricercatore spagnolo del CNIO, ha detto: “Quando si attivano il gene P53 e P16 nei topi, l’incidenza del cancro è quasi ridotta a zero”. Ricercatori spagnoli hanno scoperto che l’attivazione di tre geni, quello della telomerasi, il gene P53 e il gene P16, costituiva una parte di grande importanza nella lotta contro l’insorgenza e per la regressione dei tumori per apoptosi (morte cellulare programmata). E hanno aggiunto: “Noi non crediamo che i topi abbiano vissuto più a lungo perché non hanno avuto il cancro, ma perché questi geni proteggono contro l’invecchiamento”.
E’ la prima volta che gli scienziati sono stati in grado di estendere la durata della vita dei topi in questo modo (con l’inserimento di una copia aggiuntiva di tre geni), proteggendoli anche dal cancro. In precedenza, i topi invecchiavano senza cancro, ma la loro durata di vita non risultava significativamente modificata. Solo la restrizione calorica consentiva di estendere la loro aspettativa di vita. Questi topi transgenici, autorizzati a riprodursi, hanno rafforzato il loro nuovo modello di DNA, creando così un gruppo di “supertopi”, più longevi, in grado di vivere quattro anni e mezzo, mentre vivono, in media, tre anni, e in particolare godendo di una protezione ottimale contro il cancro.
Il Bupleurum falcatum appartiene alla famiglia delle Apiaceae e fa parte delle piante utilizzate nella medicina tradizionale cinese e giapponese. È comunemente considerato un disintossicante cellulare che aiuta a combattere le infezioni croniche e gli stati infiammatori (in particolare le epatiti). Più recentemente, il Bupleurum ha visto aumentare la sua popolarità a seguito dei risultati ottenuti nel trattamento del cancro. I suoi principi attivi sono le saikosaponine A, B, C e D. Tra di esse, è la forma A ad essere particolarmente interessante. Infatti, diversi studi hanno dimostrato l’effetto immunosoppressivo della saikosaponina A in modo dose-dipendente, inibendo significativamente la proliferazione e l’attivazione delle cellule T e inducendo l’apoptosi delle cellule tumorali per via mitocondriale, suggerendo un potenziale trattamento delle malattie infiammatorie e autoimmunitarie. Un altro studio ha associato la saikosaponina A all’astragaloside IV. Si è riscontrato che i topi trattati vivevano significativamente più a lungo rispetto ai topi di controllo, indipendentemente dallo stato di avanzamento del tumore. I ricercatori cinesi hanno anche scoperto che i topi portatori di tumori variabili, la cui dieta era stata arricchita con saikosaponina A, avevano una maggiore longevità rispetto ai topi sani. Questa ricerca animale emozionante ha portato allo sviluppo di trattamenti sull’uomo nei reparti oncologici di diversi ospedali cinesi.
La saikosaponina A vede i suoi benefici effetti amplificati se combinata con altre sostanze antinvecchiamento. L’assunzione di saikosaponina A (bupleurum) è quindi consigliata in modo intermittente o alternato, ogni due settimane, con quella di astragaloside IV o cicloastragenolo (astragalo), che attivano il gene della telomerasi, e con il resveratrolo e suoi derivati, che attivano il gene P53.

25-05-2020

Molte sostanze, come aminoacidi, minerali e vitamine, agiscono in sinergia per migliorare la salute e l’aspetto dei capelli e delle unghie. Pertanto, le sostanze qui di seguito consigliate, devono essere assunte contemporaneamente nell’arco della giornata:

• Il metilsulfonilmetano (MSM), dopo essere stato ingerito, dona il proprio zolfo agli aminoacidi, come la metionina o la cisteina. Dei capelli e delle unghie fragili e che si spezzano sono i primi segni di una mancanza di zolfo. Un’integrazione con MSM migliora la salute e l’aspetto dei capelli: i capelli sono più lunghi e più brillanti, le unghie sono più solide.

• Gli aminoacidi solforati svolgono un ruolo importante nella struttura della cheratina. La velocità di respinta, la sintesi proteica e il diametro delle fibre capillari dipendono dalla disponibilità della cisteina. Un’integrazione con cisteina sotto forma di L-cisteina o di N-acetilcisteina stimola la crescita delle unghie e dei capelli e ne diminuisce la fragilità.

• La taurina, un altro aminoacido solforato immagazzinato nel bulbo del capello, esercita un’azione protettiva opponendosi al processo di deformazione del bulbo capillare e prolungando la sopravvivenza e la crescita dei capelli.

• Il silicio è un minerale traccia essenziale presente nel rivestimento esterno dei capelli così come nelle unghie. Un’integrazione con silicio rende le unghie e i capelli meno ruvidi e meno fragili. Ispessisce i capelli e ne migliora l’elasticità.

• Anche lo zinco svolge un ruolo importante nella crescita e nella vitalità dei capelli e delle unghie intervenendo nella sintesi della cheratina. Una carenza di zinco rende fragili i capelli e le unghie. Nei casi di caduta dei capelli androgenica, lo zinco aiuta ad inibire la 5-alfa-riduttasi, un enzima del cuoio capelluto, responsabile di un eccesso di sebo e della caduta dei capelli.

• Anche diverse vitamine del gruppo B sono importanti:

- la biotina rinforza la resistenza delle unghie e interrompe la caduta dei capelli; degli studi indicano che un’integrazione con biotina aumenta lo spessore delle unghie e ne diminuisce la fragilità;
- la colina, affiliata alle vitamine del gruppo B, favorisce il metabolismo dei grassi e concorre a mantenere l’idratazione dei capelli e delle unghie;
- il PABA, acido para-amminobenzoico, ripristina il colore dei capelli bianchi nel 10-25% dei casi.

• L’inositolo migliora la salute dei capelli e dell’epidermide. Nel topo, una carenza di inositolo provoca la caduta dei peli.

Lunedì, 25 Maggio 2020 12:21

FICHI: 10 MOTIVI PER MANGIARNE DI PIU'.

25-05-2020

Un frutto molto amato tipico dell’estate e del mese di settembre è il fico, di cui esistono tantissime varietà, diverse per forme e colori. Questi deliziosi frutti, particolarmente dolci al palato, sono ricchi di proprietà nutrizionali e possono essere consumati sia freschi, quando è stagione, che secchi nel resto dell’anno. Se si scelgono nella variante secca bisogna però considerare che sono più calorici, l’aver tolto l’acqua infatti fa sì che i nutrienti (e quindi anche le calorie) presenti nei fichi siano più concentrati. Ma vediamo 10 motivi per mangiarne di più:

1. RICCHI DI FIBRE

I fichi sono ricchissimi di fibre, ecco perché spesso sono consigliati a chi soffre di stitichezza o ha problemi intestinali. Sono considerati infatti a tutti gli effetti dei lassativi naturali e al pari di prugne e kiwi sono davvero molto efficaci, soprattutto a stomaco vuoto.

2. FONTE DI ENERGIA SUBITO SPENDIBILE

Ricchi di zuccheri, vitamine e sali minerali, i fichi possono essere considerati una buona fonte di energia, deliziosa e 100% naturale, da consumare ogni volta che si ha bisogno di un po’ di sprint in più evitando di ripiegare invece su dolci o caffè.

3. OTTIMI PER LE OSSA

I fichi sono ricchi di calcio e di altri minerali, per questo un consumo regolare, associato ad una sana alimentazione e a un po’ di attività fisica, assicura una buona salute delle ossa, così come anche quella dei denti.

4. RICCHI DI ANTIOSSIDANTI

Ricchi di polifenoli, antiossidanti naturali, i fichi contribuiscono a mantenere giovani le cellule del nostro corpo e aiutano a prevenire diversi tipi di tumori tra cui seno, colon e prostata. Naturalmente sempre se associati ad un'alimentazione generalmente equilibrata e a stili di vita sani.

5. PREVENGONO LA PRESSIONE ALTA

Le diete ad alto contenuto di sodio possono portare a sviluppare ipertensione, al contrario cibi che combinano insieme potassio, calcio e magnesio e sono invece poveri di sodio possono contribuire a prevenire la pressione alta. Tra questi ci sono proprio i fichi.

6. OTTIMI PER LA PELLE

I fichi hanno anche potere antinfiammatorio, ecco perché sia consumarli che applicarli direttamente sulla pelle può aiutare a risolvere problemi come l’acne. L’effetto lassativo di questi frutti, tra l’altro, può aiutare il corpo a smaltire le tossine accumulate, possibile motivo di comparsa di acne e altre problematiche della pelle.

7. AIUTANO IL SISTEMA IMMUNITARIO

Dato che i fichi sono pieni di vitamine, minerali e antiossidanti, aiutano il sistema immunitario a svolgere le sue funzioni e quindi a proteggere meglio il nostro organismo dagli agenti esterni.

8. MIGLIORANO LA DIGESTIONE

I fichi contengono prebiotici, ovvero quelle sostanze di cui si nutrono i batteri buoni che normalmente vivono nel nostro intestino. Quando la flora batterica è equilibrata ne beneficia non solo la nostra digestione ma tutto il nostro corpo.

9. CONTROLLO DELLA GLICEMIA

Anche se sono zuccherini, la presenza nei fichi di sali minerali come potassio e magnesio contribuisce a tenere sotto controllo la glicemia. Ma sarebbero in particolare le foglie di questi frutti che, secondo uno studio, sarebbero in grado di controllare la glicemia alta dopo i pasti.

10. OTTIMI IN GRAVIDANZA

I fichi, anche secchi, sono un ottimo spuntino durante i nove mesi di gravidanza, quando aumenta il fabbisogno del corpo di vitamine e sali minerali. In particolare la presenza di calcio in questi frutti contribuisce a raggiungere il fabbisogno giornaliero utile al nascituro per sviluppare correttamente spina dorsale e ossa.

25-05-2020

Le attività microbicida, germicida, vermicida e fungicida degli oli essenziali sono riconosciute da diversi anni. Prima del 1940, gli oli essenziali costituivano già, per coloro che li conoscevano, una fonte di molecole antinfettive estremamente potenti ed efficaci. Le civiltà greche e romane ne conoscevano già i vantaggi; se le mummie dell’antico Egitto sono giunte fino alla nostra epoca in uno stato di conservazione così perfetto, è perché venivano unte con preparazioni aromatiche che le hanno protette nel corso dei millenni. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l’ampio potere microbicida di certi oli essenziali con chemotipo. Per valutare questa azione battericida rispetto a quella degli antibiotici, la tecnica utilizzata è l’aromatogramma, identico all’antibiogramma che testa gli antibiotici. Anche un gran numero di oli essenziali con chemotipo sono stati testati con successo su numerosi germi di classi diverse e in modo particolare sullo Staphylococcus aureus, sul Diplococcus pneumoniae, sull’Escherichia coli, sul Klebsiella pneumoniae, sull’Haemophilus influenzae o sulla Candida albicans.
Gli oli essenziali di origano, di santoreggia e di scorza di cannella sono capaci di uccidere fino al 98% dei microbi messi in loro presenza e questo, con delle concentrazioni molto basse. D’altronde, gli oli essenziali sembrano avere anche la capacità non ancora spiegata di distinguere i batteri buoni da quelli cattivi e di favorire il mantenimento della flora delle nostre mucose, soprattutto quella intestinale. È un grande vantaggio rispetto agli antibiotici di cui uno degli effetti collaterali è spesso la distruzione parziale della flora saprofita intestinale, responsabile della nostra immunità. Un altro vantaggio degli oli essenziali è l’assenza di resistenza da parte dei batteri. Dei fenoli aromatici, come il timolo o il carvacrolo, sono le molecole responsabili dell’attività antimicrobica di questi oli essenziali.

Lunedì, 25 Maggio 2020 12:18

PEPERONI: 8 BENEFICI PER LA SALUTE.

25-05-2020

Belli, colorati e tipici dell'estate, i peperoni sono un ortaggio generalmente molto amato, che si può consumare solo o come accompagnamento ad altre portate. Crudo, cotto o meglio ancora arrostito, il peperone è spesso protagonista sulle nostre tavole durante la bella stagione, anche se non tutti lo digeriscono con facilità. Oltre ad essere belli e buoni, i peperoni hanno anche ottime proprietà nutritive.

1. Contengono molta vitamina C, che aiuta il sistema immunitario a difendere meglio il nostro organismo e mantiene la pelle giovane. Se volete ottenere il massimo della vitamina C dai peperoni dovete comprare quelli di varietà rossa e consumarli crudi, ad esempio all'interno di un'insalata mista.

2. I peperoni rossi contengono diverse sostanze antiossidanti, tra cui il beta-carotene, utile a proteggere mucose e pelle, fondamentale per la vista e di cui diversi studi hanno dimostrato l'efficacia nella prevenzione di alcuni tumori.

3. Contengono capsaicina (la stessa che si trova in quantità maggiore nei peperoncini) sostanza che riduce il colesterolo cattivo e allevia i dolori.

4. Questi ortaggi sono una buona fonte di vitamina E, che svolge un ruolo chiave nel mantenere in buona salute pelle e capelli.

5. Sono ricchi di vitamina B6, essenziale per la salute del sistema nervoso e utile a rigenerare le cellule del nostro organismo.

6. Contengono luteina, sostanza che protegge gli occhi sia dalla degenerazione maculare che dalla cataratta.

7. È presente dello zolfo, minerale che svolge azione protettiva contro alcune tipologie di tumori.

8. Ultima (ma non per importanza) caratteristica dei peperoni è che hanno poche calorie. Circa 45 per porzione! Inseriteli quindi con tranquillità nella vostra dieta.

Venerdì, 15 Maggio 2020 16:26

INSALATA: 6 BENEFICI PER LA SALUTE.

15-05-2020

1. AIUTA A COSTRUIRE LE OSSA

Spinaci, radicchio e crescione sono alimenti indispensabili per mantenere le ossa forti, perché tutti contengono un alto tasso di vitamina K. Uno studio condotto presso la Tufts University di Boston ha scoperto che la scarsa assunzione di vitamina K nelle donne è stata associata con bassa densità minerale ossea (non vale per gli uomini). Solo una tazza (250 ml) di crescione tritato possiede il 100% del vostro fabbisogno quotidiano di vitamina K; il radicchio ne contiene il 120% e gli spinaci, il 170%.

2. AIUTA A MIGLIORARE LA VISTA

Preparate una insalata di spinaci e foglie di lattuga: contengono tutti i carotenoidi vitamina A, luteina e zeaxantina, necessari per vedere meglio. La vitamina A aiuta gli occhi ad adattarsi dalla luce alle tenebre, mentre luteina e zeaxantina fungono da filtro alla luce ad alta energia che può causare danni agli occhi, oltre che proteggere la vista dai radicali liberi.

3. AIUTA A RISCALDARE I MUSCOLI

Una recente ricerca svedese ha scoperto che il nitrato inorganico - presente in abbondanza negli spinaci - provoca nei muscoli lo spreco di minor ossigeno. Lo studio, che ha visto dei partecipanti sani fare esercizio su una cyclette prima e dopo l’assunzione di una dose di nitrati, ha rivelato che i soggetti avevano di molto migliorato le prestazioni dei mitocondri, le cellule nei muscoli che danno loro potenza.

4. AIUTA A COMBATTERE IL CANCRO AL SENO

Un piccolo studio condotto presso l’Università di Southampton, nel Regno Unito, ha dimostrato che il “feniletil isotiocianato” presente nel crescione, letteralmente “sconvolge” i segnali che vengono inviati ai tessuti normali e che fanno crescere nuovi vasi sanguigni per alimentare le cellule cancerose. Ai partecipanti, che erano stati tutti trattati per il cancro al seno, è stata somministrata regolarmente una porzione di crescione (delle dimensioni di una ciotola): lo studio ha mostrato che una proteina chiave nel processo di segnalazione era stata colpita. Anche se sono necessarie ulteriori ricerche, gli scienziati affermano che “l’assunzione del crescione può essere sufficiente a modulare in via potenziale questo processo”.

5. AIUTA A PROTEGGERE IL CUORE

Pensate che una sola insalata vi permette di beneficiare di elevati livelli di nutrienti per la salute del cuore: due tazze (500 ml) di lattuga contengono il 40% delle vostre esigenze quotidiane di acido folico e il 10% di fibra. Uno studio svolto presso la Tulane University di New Orleans ha dimostrato che maggiore è il livello di folato nella dieta di una persona, minore è il rischio di ictus e malattie cardiovascolari. La fibra solubile, invece, ha dimostrato di ridurre il livello di LDL (lipoproteina a bassa densità) detto anche “colesterolo cattivo“.

6. AIUTA A RIDURRE IL RISCHIO DI DIABETE

La carenza cronica di magnesio è stata collegata a un maggiore rischio di diabete di tipo 2 e dello sviluppo dell’insulino-resistenza. Due tazze (500 ml) di spinaci contengono il 16% del fabbisogno giornaliero di magnesio, mentre la rucola ne contiene il 6%.

15-05-2020

Quando stanno per spuntare i dentini iniziano anche i dolori per genitori e bambini. Per cercare di alleviare il fastidio, molti genitori utilizzano degli anestetici locali da applicare direttamente sulle gengive. Si tratta di sostanze farmacologicamente attive a base di benzocaina o di lidocaina al 2 per cento, che però si sono rivelate tossiche in età pediatrica. Per questo motivo, gli esperti della Food and Drug Administration americana hanno invitato gli operatori sanitari a sconsigliare caldamente l'uso di queste sostanze durante il periodo di eruzione dei denti.
Sulla dentizione si dicono spesso cose errate. Ad essa si attribuiscono vari disturbi come diminuzione dell'appetito, febbre, tosse, vomito, diarrea e difficoltà nel riposo notturno. Tuttavia, non ci sono evidenze scientifiche che confermino questa associazione e la dentizione rimane pur sempre un processo fisiologico che può dare tutt'al più qualche leggero fastidio. I genitori dovrebbero quindi astenersi dall'impiego di rimedi anestetici, soprattutto in dosi eccessive, anche perché, sia pure in una bassissima percentuale di casi, si può verificare una condizione grave e a volte fatale denominata metaemoglobinemia. In questi casi, la quantità di ossigeno trasportato attraverso il flusso sanguigno si riduce in maniera considerevole. Particolarmente a rischio la fascia d'età da 0 a 2 anni.

 

https://www.fda.gov/drugs/fda-drug-safety-podcasts/fda-drug-safety-podcast-risk-serious-and-potentially-fatal-blood-disorder-prompts-fda-action-oral

 

Venerdì, 15 Maggio 2020 16:21

IL COLESTEROLO HA ANCHE DEI BENEFICI.

15-05-2020

Secondo uno studio dei ricercatori dell’università del Texas A&M, il colesterolo non può essere solo dannoso bensì può avere alcuni benefici. Lo studio ha coinvolto 55 uomini e donne fra i 60 e 69 anni d’età che hanno fatto esercizio fisico tre giorni la settimana per 12 settimane. È stata trovata un’associazione significativa fra colesterolo dietetico e cambiamento nella forza. Si è visto che chi aveva livelli bassi di colesterolo presentava un guadagno muscolare, provocato dall’esercizio, ridotto, mentre quelli con un colesterolo elevato avevano incrementi di forza muscolare più alti.“I nostri risultati mostrano che la limitazione del colesterolo - durante un esercizio fisico - sembra influisca negativamente sulla produzione di massa muscolare,” hanno detto i ricercatori. Hanno suggerito che l’effetto può essere dovuto al ruolo del colesterolo nel processo infiammatorio. Un maggior quantitativo di colesterolo ematico può condurre ad una risposta infiammatoria maggiore, utile per la produzione muscolare. Il fatto che il vostro corpo produca naturalmente un certo quantitativo di colesterolo e lo utilizzi per produrre la membrana cellulare, gli ormoni, la vitamina D e gli acidi biliari che aiutano a digerire i grassi, fra le tante altre cose, è un indizio importante che il colesterolo è necessario e utile per la salute. Per sopravvivere il corpo umano ha bisogno di colesterolo, per cui piantiamola di cercare di provocare una malattia inesistente in modo da vendere più farmaci. E mentre molta gente si preoccupa per il colesterolo troppo alto, pochi sanno che diversi danni possono derivare da un colesterolo troppo basso. Quando il colesterolo è troppo basso aumenta il rischio per:

• Depressione.
• Ictus.
• Comportamento violento.
• Suicidio.

Circa il 75 per cento del colesterolo ematico è prodotto dal corpo umano. L’altro 25 per cento proviene dagli alimenti che mangiate. Alcuni alimenti che contengono colesterolo tenderanno a sbilanciare il vostro corpo, mentre altri tendono a riportarlo verso l’omeostasi. Una delle cose più importanti che raccomando a chi deve abbassare il colesterolo è di ridurre, o eliminare, zuccheri e cereali dalla propria alimentazione. Che cos’hanno a che fare lo zucchero e i cereali col colesterolo e il vostro cuore? Consumare troppi zuccheri e cereali raffinati è la causa principale di un aumento dei trigliceridi e la loro limitazione comporta la normalizzazione del loro livello. I trigliceridi, come il colesterolo, appartengono alla famiglia dei lipidi. Sono una fonte importante di energia per il corpo umano e si ottengono con la dieta o prodotti dal fegato. Quando il corpo ha più trigliceridi di quelli che può usare, i trigliceridi in eccesso vengono trasportati nelle cellule adipose. Se i livelli di trigliceridi rimangono elevati possono provocare danni al cuore e aterosclerosi.
In altre parole i trigliceridi sono un fattore di rischio molto importante per le malattie cardiocircolatorie. La combinazione trigliceridi elevati e bassi livelli di HDL (il colesterolo “buono”) sono un rischio ancora più grande; questo rapporto è ancor più importante per la salute rispetto a quello fra colesterolo buono e cattivo. Infatti, uno studio ha trovato che gli individui con un rapporto trigliceridi/HDL elevato avevano un rischio 16 volte maggiore di attacco cardiaco esattamente come quelli con un rapporto trigliceridi/HDL molto basso. Quindi così come ci si sforza di mantenere il colesterolo HDL elevato, bisogna anche diminuire i valori dei trigliceridi. In che modo? I trigliceridi diminuiscono facilmente con esercizio fisico, evitando cereali e zuccheri nella dieta e aumentando l’assunzione di grassi omega-3. A proposito di colesterolo, bisogna però ricordare che nessuno ha mai dimostrato scientificamente il motivo per cui si debba considerare sano il livello di colesterolo consigliato dagli esperti per una buona salute. Quindi, non fatevi tentare dall’uso di farmaci pericolosi anticolesterolo come le statine! Alimentazione sana, che rispetti la propria individualità genetico-sanguigna, ed esercizio fisico sono più che sufficienti per mantenere i giusti livelli di colesterolo nell’organismo.

 

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2008-01/tau-sc010908.php

http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2008/02/02/cholesterol-has-benefits-too.aspx

15-05-2020

Nella lista di consigli utili per la prevenzione del cancro è impossibile non menzionare una corretta igiene orale, dato che molti tumori si formano proprio all'interno della bocca o comunque nella cavità orale. Non tutti sanno, però, che l'uso del comune collutorio può essere dannoso, soprattutto per gli zuccheri e l'alcol contenuti al suo interno che indeboliscono denti e gengive. Per una migliore e naturale igiene orale, infatti, un recente studio australiano riportato sul "Dental Journal" ha dimostrato che sciacquare la bocca con acqua e sale non solo previene il rischio di ammalarsi di tumore, ma si rivela determinante per una corretta conservazione dell'apparato dentale. Rispetto agli zuccheri e all'alcol dei collutori, infatti, che indeboliscono soprattutto le gengive, l'acqua salata rinforza lo smalto dei denti e idrata il cavo orale, abbassando notevolmente il rischio di infezioni come gengivite o parodontite. Il cloruro di sodio, fra l'altro, andrebbe utilizzato anche dopo il quotidiano lavaggio dei denti con spazzolino e dentifricio: basta un bicchiere d'acqua mescolato con sale marino iodato ed il gioco è fatto. Tale pratica permette, infatti, di proteggere i nostri denti dall'azione continua dei batteri alimentari, che fermandosi all'interno del cavo orale possono dar vita a problemi ancor più gravi se sottovalutati o non presi in tempo. L'uso del collutorio, insomma, è da evitare a tutti gli effetti, con buona pace di quelle case farmaceutiche che sempre più spesso mettono in vendita prodotti che anzichè curare, possono causare danni irreparabili. In più, la stragrande maggioranza degli italiani non si cura abbastanza della prevenzione, se non quando il problema si pone in tutta la sua gravità. Perciò, oltre ad un accurato lavaggio quotidiano dei denti, è consigliabile fare diversi sciacqui con acqua e sale, che ci permettono di prevenire ogni tipo di infezione alla bocca e soprattutto di risparmiare notevolmente sull'acquisto di collutori dannosi sia per la salute che per i portafogli.

Bonus William Hill
Bonus Ladbrokes

Copyright © 2014-2024 Naturopata Angelo Ortisi - Tutti i diritti riservati.

Powered by Warp Theme Framework
Premium Templates