Angelo Ortisi
CALZINO DI SALE: IL RIMEDIO NATURALE CONTRO IL MAL D’ORECCHIO.
10-12-2016
Il sale è un prodotto che dovremmo utilizzare con molta parsimonia in cucina, ma che può diventare un alleato prezioso per il nostro benessere, da inserire tra i migliori rimedi naturali. Il sale caldo è infatti un ottimo rimedio naturale per diversi disturbi, mal d’orecchio compreso. E’ in particolare la medicina tradizionale cinese che si serve del sale caldo come rimedio di benessere ma c’è da dire che questo ingrediente di uso comune era spesso utilizzato anche dalle nostre nonne come rimedio di pronto intervento naturale in diverse situazioni soprattutto quelle in cui compare dolore localizzato in uno o più punti del corpo. Particolarmente comodo ed efficace se si avverte dolore alle orecchie può risultare un semplice calzino riempito di sale caldo. Vediamo allora come prepararlo.
CALZINO DI SALE: COME PREPARARLO
Per preparare il calzino di sale vi serviranno solamente:
• Un calzino di cotone 100% e bianco.
• Sale grosso integrale (meglio di quello fino per evitare fuoriuscite).
Il calzino deve essere necessariamente bianco e di cotone in quanto i calzini colorati o realizzati con materiali colorati a contatto con il calore possono rilasciare sostanze indesiderate o addirittura sciogliersi.
Per prepararlo vi occorre:
• Padella.
• Fornello.
Mettete mezza tazza di sale grosso in una padella e lasciatelo riscaldare fino a che non inizia a scricchiolare (occorre qualche minuto). A quel punto spegnete, versate all’interno di un calzino, fate un nodo e dopo averlo fatto raffreddare un attimo (fate attenzione che non scotti troppo), posizionatelo sull’orecchio dolente tenendolo in posa per circa 20 minuti. Se ne traete beneficio potete ripetere tranquillamente il trattamento più volte al giorno, riutilizzando lo stesso sale per 3/4 volte, dopo però va gettato via e non può in nessun caso essere riutilizzato.
LA MELA BLOCCA LA DIARREA E DISINFIAMMA IL COLON.
09-12-2016
La pectina della mela si comporta come una spugna, capace di assorbire ed eliminare le tossine prodotte dai batteri che causano la gastroenterite e la colite. Inoltre, grazie ai suoi tannini, asciuga e disinfiamma la mucosa intestinale (lo strato che riveste l'interno del tubo digerente). Gli acidi organici sono antisettici e rigenerano la flora batterica normale dell'intestino. Una dieta a base di sole mele produce ottimi risultati contro la diarrea. Quando gli organi della digestione sono malati, si consiglia di mangiare solo mele grattugiate, al forno o cotte. Inoltre, la mela regola il funzionamento dell'intestino e guarisce sia la diarrea sia la stitichezza. Una o due mele al mattino, a digiuno, contribuiscono a vincere l'ipotonia o pigrizia intestinale, che è la causa più frequente della stitichezza. La regolazione intestinale aiuta a risolvere eczemi cronici della pelle, causati da autointossicazione intestinale dovuta a stitichezza.
LE NOCI SONO PIU' POTENTI DEI FARMACI NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI.
09-12-2016
Le noci sono molto consigliate per i cardiopatici, per tre motivi fondamentali:
1. Sono ricche di acidi grassi, che costituiscono la fonte primaria di energia per le cellule del cuore, a differenza di altre cellule, come i neuroni, che utilizzano principalmente il glucosio. Poichè il cuore funziona grazie agli acidi grassi, le noci forniscono energia in abbondanza per il funzionamento di questo organo.
2. Contengono vitamina B1, in quantità moderata ma sufficiente a contribuire al buon funzionamento di tutti i muscoli, compreso quello cardiaco. La deficienza di vitamina B1 provoca insufficienza cardiaca e deficit del sistema nervoso che, a uno stadio avanzato, sfocia nella malattia del beri-beri.
3. Riducono il livello di colesterolo nel sangue e contribuiscono a evitare che si depositi sulle pareti delle arterie, ostruendole. La diminuzione del livello di colesterolo nel sangue riduce il pericolo di arteriosclerosi (indurimento delle arterie) e migliora la circolazione.
Fino a qualche anno fa, la frutta secca (in particolare le noci) erano sconsigliate a chi aveva un livello troppo alto di colesterolo nel sangue, ma le ricerche compiute dal dottor Joan Sabatè, dell'Università di Loma Linda (California), hanno dimostrato che 80 g di noci al giorno, per due mesi, fanno diminuire il livello di colesterolo LDL (colesterolo nocivo) del 16%. Nonostante siano molto ricche di grassi, le noci riducono i grassi del sangue (le lipoproteine LDL che trasportano il colesterolo). Questo importante effetto, paradossale e insperato per molti, è dovuto alla straordinaria composizione dei grassi delle noci, il cui rapporto tra acidi grassi insaturi e saturi è di 7:1. Gli acidi grassi insaturi, tra cui l'essenziale acido linoleico, arrestano la produzione di colesterolo nel fegato. Consumate al posto di altri alimenti, come ad esempio la margarina, il burro o gli insaccati, le noci possono ridurre il livello di colesterolo nel sangue e, quindi, il rischio di arteriosclerosi; inoltre, in questo modo, combattono la temuta obesità, erroneamente attribuita al consumo di frutta secca. Per queste tre ragioni, le noci sono buone amiche del cuore e se ne consiglia il consumo regolare a chi manifesta insufficienza cardiaca di qualsiasi tipo, angina pectoris o è a rischio di infarto. Si consigliano soprattutto a chi ha sofferto di infarto del miocardio e si trova in convalescenza.
ANTIBIOTICI NATURALI PER I MALI DI STAGIONE.
09-12-2016
Ci sono alcuni tipi di frutta e verdura che non solo sono l’unica vera difesa contro le infezioni, ma sono anche dannatamente efficaci per combattere raffreddori e alleviare altri disturbi correlati. Pertanto, essi sono considerati veri antibiotici naturali. La cosa importante da sottolineare è che gli antibiotici naturali non hanno effetti collaterali come le loro controparti di farmacia, alle quali il corpo potrebbe rivelare allergie o problemi vari, e presi costantemente possono aiutarci a rafforzare le nostre difese immunitarie e mantenere una buona salute. Questi antibiotici naturali possono essere realizzati nel comfort di casa utilizzando ingredienti davvero comuni e alla portata di tutti. Ecco una breve disamina di alcuni alimenti che stimolano il sistema immunitario, aiutano la guarigione e prevengono i batteri.
ANTIBIOTICO NATURALE PER L’INFIAMMAZIONE DELLE TONSILLE
L’aglio è considerato l’elemento antibatterico per eccellenza e inoltre migliora la circolazione e riduce la pressione sanguigna e il colesterolo alto.
INGREDIENTI
• 3 pezzi di ananas fresco.
• 2 spicchi di aglio.
PREPARAZIONE
Lavare, sbucciare e tagliare a pezzi tutti gli ingredienti. Poi mettere in un frullatore e frullare per qualche secondo. Bere una volta al giorno, preferibilmente al mattino, fino a quando il gonfiore delle tonsille scompare.
ANTIBIOTICO NATURALE PER IL MAL DI GOLA
INGREDIENTI
• 1 cipolla rossa.
• Un pò di prezzemolo.
• 1 spicchio d’aglio.
PREPARAZIONE
Lavare gli ingredienti. Tagliare la cipolla a pezzi e sbucciare l’aglio; poi mettere tutti gli ingredienti nel frullatore. Frullare brevemente. Prendere un bicchiere al giorno fino a sentire l’irritazione che se ne va.
ANTIBIOTICO NATURALE PER INNALZARE LE DIFESE IMMUNITARIE
La cipolla è l’ideale, soprattutto per malattie respiratorie, digestione lenta e fermentazioni intestinali. Allo stesso modo, evita la formazione e l’insediamento di parassiti e regola lo zucchero nel sangue. Con la sua azione di pulizia previene le malattie cardiovascolari.
INGREDIENTI
• 1 cipolla.
• 1 arancia.
• 1 pezzetto di broccolo.
• 2 spicchi d’aglio.
PREPARAZIONE
Lavare gli ingredienti. Tagliare le arance ed estrarne il succo. Tagliare la cipolla, il broccolo e l’aglio a pezzetti e poi mescolare tutti gli ingredienti. Frullare brevemente. Bere un bicchiere di questo succo al giorno per mantenere un buon sistema di difesa.
ANTIBIOTICO NATURALE PER CONGESTIONE NASALE E BRONCHITE
Questo succo facilita l’espettorazione (ossia scioglie il catarro) e la congestione nasale, ha un’azione antiossidante e può fermare l’invecchiamento precoce e inibire lo sviluppo delle cellule tumorali.
INGREDIENTI
• 3 pomodori tritati.
• Una manciata di prezzemolo.
• 1 gambo di sedano.
• 1 cetriolo tritato.
• 1 spicchio d’aglio schiacciato.
• 2 fette di cipolla.
• Acqua quanto basta.
PREPARAZIONE
Lavare e frullare bene gli ingredienti per alcuni secondi. Bere un bicchiere di prima mattina, due volte a settimana.
ANTIBIOTICO NATURALE DECONGESTIONANTE
INGREDIENTI
• 1 tazza di mele tagliate a dadini.
• 1 cucchiaio di miele.
• 1 tazza di papaia sbucciata e tagliata a dadini.
• 1 tazza di banana affettata.
PREPARAZIONE
Lavare accuratamente gli ingredienti, e poi disporli tutti nel frullatore, facendo frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Prenderlo soprattutto di mattina.
ANTIBIOTICO NATURALE A BASE DI LIMONE PER IL RAFFREDDORE
Questo agrume è considerato un potente rinforzante del sistema immunitario, perché è ricco di vitamina C. Inoltre è un disinfettante naturale, riduce la febbre, il mal di gola e aiuta il trattamento di malattie reumatiche.
INGREDIENTI
• 1 limone.
• 1/2 arancia.
• 1 costa di sedano.
PREPARAZIONE
Togliere la buccia dai limoni, tagliarli a metà, spremerli. Ripetere per l’arancia e unire al limone. Nel frattempo bollire il sedano e unire. Lasciar raffreddare e prendere 1 volta al giorno.
UNA RICERCA TROVA L’OLIO D'OLIVA EFFICACE CONTRO IL CANCRO AL SENO.
09-12-2016
L’olio d’oliva, quel magico elisir dal Mediterraneo, è noto da tempo per conferire benefici per la salute. Uno studio dimostra che l’olio d'oliva è efficace contro il cancro al seno HER-2 positivo, una forma di cancro al seno. La ricerca dimostra che i polifenoli contenuti nell’olio extravergine d’oliva possono inibire l’attività di HER-2. Lo studio è stato riportato sulla rivista BMC Cancer. I ricercatori ipotizzano che gli effetti dell’olio d'oliva sul rischio di cancro al seno, potrebbero essere sottovalutati quando si tratta di carcinomi del seno HER-2. Hanno studiato gli effetti anti-HER-2 delle frazioni fenoliche direttamente estratte da olio d'oliva extravergine, in linee cellulari tumorali umane in coltura, per testare la capacità dell’olio di oliva di uccidere i tumori sia HER-2 positivi che negativi. Sono stati valutati gli effetti delle frazioni fenoliche sull’espressione e stato di attivazione di HER-2. La ricerca ha dimostrato che tutti i principali polifenoli dell’olio d'oliva (cioè secoiridoidi e lignani) hanno selettivamente scatenato alti livelli di morte cellulare per apoptosi in cellule che esprimono un eccesso HER-2. I ricercatori hanno concluso che i polifenoli dell’olio d’oliva hanno la capacità di inibire l’attività di HER-2 promuovendo la degradazione della proteina stessa e sostengono l’idea che l’olio d’oliva è un trattamento eccellente e sicuro.
L’olio di oliva ha una lunga storia di benefici terapeutici per la salute. Ha una storia di usi esterni ed interni, può contribuire a ridurre il colesterolo LDL ed è ricco di antiossidanti che evitano l’intasamento delle arterie e le malattie croniche che coinvolgono il sistema cardiovascolare. Le persone che utilizzano regolarmente l’olio d’oliva al posto di altri grassi, come i grassi idrogenati e oli vegetali, hanno tassi molto più bassi di aterosclerosi, diabete, cancro del colon e asma. Uno studio prospettico condotto a Firenze e riportato nel mese di agosto dal British Journal of Nutrition, ha coinvolto 5.611 adulti di circa 60 anni di età. Questi adulti hanno aderito ad un modello alimentare stile mediterraneo, caratterizzato da un elevato consumo di olio d’oliva, verdure crude, zuppe e pollame. Essi hanno dimostrato di avere un tasso significativamente più basso di rischio di malattie ed una riduzione del rischio del 50% della mortalità generale. Un altro studio realizzato in Grecia e segnalato sulla rivista Cardiologia Clinica, ha trovato che un consumo di olio d’oliva può ridurre da solo, il rischio di malattia coronarica di quasi la metà. Lo studio ha coinvolto 700 uomini e 148 donne con malattia coronarica e 1.078 controlli. L’uso esclusivo di olio d'oliva è stato associato ad un rischio inferiore del 47% di malattia coronarica, nelle persone che consumano 25 ml (circa 2 cucchiai) di olio vergine d’oliva al giorno per una settimana.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/articles/18813848/
http://bmccancer.biomedcentral.com/articles/10.1186/1471-2407-7-80
NEGLI ULTIMI 50 ANNI GLI ALIMENTI HANNO PERSO MOLTI DEI LORO NUTRIENTI.
07-12-2016
Sono dati che fanno riflettere quelli trattati nel libro-inchiesta “Cibi Killer” del giornalista francese William Reymond (disponibile anche nelle librerie italiane). Secondo il libro-inchiesta (e parte della comunità scientifica internazionale, oltre che numerose ricerche), negli ultimi 50-60 anni molti degli alimenti più utilizzati hanno perso gran parte dei loro nutrienti. Il tutto causato sì dalla lavorazione industriale degli stessi, ma non solo. Tra le cause anche l’agricoltura massiva, l’abuso di pesticidi e fertilizzanti chimici e gli allevamenti intensivi. Già una ricerca di ben 15 anni fa pubblicata sul British Food Journal aveva stabilito riduzioni significative di calcio, magnesio, ferro, rame e sodio nelle verdure e nell’edizione 2007 uno degli studi più preoccupanti è stato pubblicato dal “Nutrition and Health” e rivelava come calcio e altri sali minerali, in particolare il ferro, stiano piano piano scomparendo dalla carne e dai latticini. Ecco alcuni esempi: nel latte intero non si trova più rame, il ferro è sceso del 63%, il magnesio del 21%. Nella carne di pollo arrosto, il ferro è sceso del 69%, il rame del 33%, il fosforo del 26% (mentre il sodio è aumentato del 25%). Nella classica bistecca ai ferri, il ferro è sceso del 38%, il rame addirittura dell’87%, il fosforo del 14% e lo zinco del 13%. Nel formaggio da grattugia sono spariti rame e ferro, il fosforo è sceso del 65% e il calcio di ben il 70%. Nei pomodori, il calcio è sceso del 54%, la vitamina A del 44%, la vitamina C del 17% e il ferro del 25%. Anche gli spinaci, da sempre fonte di vitamine, ha visto scendere del 52% i contenuti in vitamina C, del 29% delle vitamine A e B1 e del 10% del ferro.
FOGLIE DI BASILICO: 10 MODI PER USARLE.
07-12-2016
Il basilico è più conosciuto per i suoi usi culinari e viene aggiunto quasi a tutto, ma ciò che non tutti sanno sono i vari altri utilizzi delle sue foglie. Si tratta di rimedi tradizionali usati in varie culture per centinaia di anni e quelli che trovate di seguito sono alcuni degli spunti che vi consiglio.
1. IL PESTO AL BASILICO: L’uso culinario è uno degli utilizzi più popolari del basilico e le sue variazioni si trovano nel patrimonio di tutto il mondo. Il pesto può insaporire qualsiasi piatto, dalle uova, alle carni, fino alle fette di cetriolo fresco.
2. NELLE RICETTE DI CUCINA: Il basilico essiccato può essere facilmente aggiunto a qualsiasi piatto. Il basilico è utilizzato in tutto il mondo in molte cucine, e a buon motivo: aggiunge una profondità e un sapore che non ha rivali fra le altre erbe. Preparate una miscela di spezie fatta in casa, che includa il basilico, e aggiungetelo a tutti i vostri piatti.
3. PER CALMARE LO STOMACO: Il basilico è ideale per un effetto calmante sullo stomaco e 1/2 cucchiaino di foglie secche o fresche in acqua riescono spesso ad aiutare la guarigione dall’indigestione e ad alleviare le sensazioni di pienezza eccessiva.
4. CURA TOSSE E RAFFREDDORE: Nella cultura hamish si dice che masticare foglie fresche aiuti a calmare la tosse, oppure si può preparare un tè calmante con del basilico essiccato per aiutare a guarire dalla malattia.
5. VAPORE FACCIALE PER IL MAL DI TESTA: Una seduta di vapore facciale preparato con foglie di basilico essiccato può aiutare ad alleviare il mal di testa. Aggiungete un cucchiaio di foglie di basilico essiccato per 2 tazze di acqua bollente in una pentola capiente. Restate piegati sulla pentola e coprite la testa con un asciugamano, restando a respirare il vapore per 5-10 minuti fino a che il mal di testa inizia a placarsi. Attenzione: lascia un profumo intenso, tenetene conto se non lo gradite particolarmente.
6. PROPRIETA’ ANTIBIOTICHE: Gli scienziati europei stanno studiando l’uso dell’olioessenziale di basilico come trattamento per le infezioni resistenti agli antibiotici da Staphylococcus, Enterococcus e Pseudomonas.
7. PUNTURE E MORSI: Se si viene morsi o punti da un insetto e non si ha alcun rimedio nelle vicinanze, basta masticare una foglia di basilico e applicarla sulla zona che prude/duole: contribuirà ad alleviare il dolore e a tirare fuori il veleno.
8. INFEZIONI DELL’ORECCHIO: L’ olio essenziale di basilico è antibatterico e le gocce possono alleviare le infezioni dell’orecchio.
9. REGOLA LO ZUCCHERO NEL SANGUE: Vi è qualche evidenza che il basilico possa ottimizzare il livello di zucchero nel sangue se consumato regolarmente e bevuto come succo o tè.
10. CALMA LO STRESS: Molti esperti suggeriscono di aggiungere 2 tazze di foglie di basilico in un bagno caldo, per contribuire a ridurre lo stress e favorire il rilassamento.
EFFETTI COLLATERALI: MORTE!
06-12-2016
Sapevate che le case farmaceutiche spendono 35-40 mila dollari l’anno per ciascun medico in attività con lo scopo di convincerli a prescrivere i loro prodotti? Sapevate che i cosiddetti opinion leader, grandi scienziati e medici qualificati, vengono corrotti con viaggi costosi, regali o più semplicemente con soldi perché recensiscano positivamente i medicinali? Sapevate che il 75% dei maggiori scienziati in ambito medico sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche? E che le industrie inventano malattie e le pubblicizzano con campagne di marketing mirate per espandere il mercato dei propri prodotti? Molte di queste cose non sono risapute dalla maggior parte delle persone e il motivo è semplice: le lobbies non vogliono che si sappiano! Un libro-denuncia scritto da John Virapen, manager pentito delle grandi multinazionali, rompe il muro di silenzio e omertà e porta un pò di luce nell’ombra. Virapen è il classico self made man: nato nella colonia britannica “La Guyana” ha iniziato dai lavori più umili per giungere come General Manager ai vertici di una delle più potenti e influenti multinazionali del mondo: Eli Lilly Inc. Il suo libro “Effetti collaterali: morte” è una pesantissima denuncia che non lascia spazio a nessun dubbio. Questo suo pentimento però non arriva a caso: la nascita di un figlio e la conseguente paura che questo possa finire in uno di quegli ingranaggi da lui creati e oliati per anni. Ad aiutare la stesura del libro, ci sono anche i rimorsi di coscienza per quello che ha contribuito a fare: «Notte dopo notte, ombre e fantasmi si danno appuntamento accanto al mio letto. Di solito si manifestano alle prime ore del mattino. Mi sveglio fradicio di sudore. Indirettamente ho contribuito alla morte di tante persone, i loro fantasmi oggi mi perseguitano». Si tratta di una denuncia che mostra il volto più inquietante di un potere profondamente radicato nella nostra società, un potere enorme il cui unico scopo è vendere, vendere e ancora vendere droghe. E non vogliono venderle solo ai malati, ma anche alle persone sane. Come Jules Romains nel 1923 fece dire al dottor Knock nel suo capolavoro letterario, Il dr. Knock e il trionfo della medicina: «Un sano è un malato che non sa di esserlo». Quindi le lobbies gentilmente ce lo ricordano! Virapen con la sua esperienza diretta nelle sale che contano, smonta pezzo dopo pezzo tante certezze, compresa la stessa struttura portante della scienza ortodossa basata sugli studi clinici. «Puoi ottenere quello che vuoi, lavorare sodo e aggirare ogni limite legale, se sai qual è il prezzo giusto e se sei disposto a pagarlo».
E’ TUTTA UNA QUESTIONE DI SOLDI
«Le autorità statali non sono in grado di salvare te o il mio bambino dalle organizzazioni criminali radicate nell’industria farmaceutica. I funzionari sono corruttibili, gli specialisti sono corruttibili e anche i medici lo sono. Tutti possono essere corrotti, in un certo senso». Questo è l’incipit del libro…
IL RUOLO DEGLI OPINION LEADER
Nel mondo scientifico esiste una precisa scala gerarchica. I cosiddetti opinion maker o opinion leader sono importanti ricercatori, medici, luminari, baroni universitari che le industrie osannano e cercano in tutte le maniere di coinvolgere. Dietro enormi pagamenti, spacciati per consulenze, questi personaggi mettono il proprio nome su ricerche, pubblicazioni e studi. In pratica firmano, avallandoli scientificamente, studi sfornati dalle industrie, che spesso e volentieri non hanno neppure letto. Il valore di un opinion maker è incalcolabile: sono loro i veri poteri forti. Tutto quello che dicono viene preso come oro colato, anche se i fatti e i risultati scientifici dimostrano il contrario. Le informazioni dispensate dagli opinion leader vengono seguite ciecamente da tutti i medici, per così dire meno quotati. Sono i veri trascinatori.
CORROMPERE I MEDICI
Il budget messo a disposizione dalle aziende per conquistare (cioè corrompere e convincere) un medico è enorme. Una volta si regalavano fiori, ricettari, penne ecc., ma questo ormai rappresenta il passato; adesso ci sono gioielli, liquori e vini pregiatissimi, profumi di marca, opere d’arte e dulcis in fundo i viaggi (chiamati corsi di formazione). Viaggiare può far perdere i freni inibitori, in particolare se il medico viaggia senza la sua dolce metà! Perché i medici sono così importanti per l’industria farmaceutica? Semplice: la maggior parte dei farmaci devono essere venduti dietro prescrizione medica. Le ricette del medico hanno un’incidenza diretta sul fatturato delle case farmaceutiche. Questo è il motivo per cui le industrie iniziano a far proseliti tra i medici quando sono ancora all’università, finanziando loro gli studi per assicurarsi un appoggio in futuro e influenzarne le scelte. In America spendono 35-40.000 dollari all’anno per ogni medico!
BLOCKBUSTER
Normalmente si definisce blockbuster un farmaco che supera il miliardo di dollari in un anno come vendite. Ma per gli addetti ai lavori, cioè per i personaggi che bazzicano e decidono le sorti di milioni di persone all’interno di sale ovali, un farmaco non si definisce blockbuster solo in base alle vendite: è molto più di una semplice pastiglia venduta miliardi di volte. Per un blockbuster la malattia, che venga curata o che vengano trattati solo i sintomi, è un aspetto del tutto secondario, anche perché le persone malate sono un mercato relativamente piccolo. Immaginate che differenza farebbe riuscire a convincere ad assumere farmaci a quelli che non sono malati. Il sogno di ogni manager. Ecco la caratteristica fondamentale di un blockbuster: venderlo a tutti, non solo ai malati ma anche ai sani! Raggiungere il massimo delle vendite era proprio l’obiettivo della fluoxetina.
IL CASO EMBLEMATICO DELLA FLUOXETINA
Virapen ha partecipato all’entrata in commercio di numerosi farmaci, tra cui blockbuster, ma quello che più di tutti ha segnato negativamente la storia dell’umanità, è stato il Prozac. Solo per il nome Prozac, la Lilly pagò centinaia di migliaia di dollari un’azienda specializzata in branding e comunicazione, la Interbrand. E’ una prassi piuttosto comune tra le lobbies sborsare un sacco di soldi per trovare il nome di un nuovo prodotto. Per ogni modello di auto, yogurt, detersivo ecc., il processo di scelta del nome è lungo, costoso e laborioso. Il nome astratto Prozac unisce il prefisso positivo “pro”, derivato dal greco e dal latino, con un suffisso breve e che evoca efficienza. La fluoxetina appartiene alla famiglia dei cosiddetti SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), in pratica serve a impedire il riassorbimento naturale della serotonina nel cervello, perché un riassorbimento eccessivo altera gli equilibri del neurotrasmettitore. Negli anni ’80 solo i pazienti gravi in cura psichiatrica assumevano simili farmaci psicotropi. Studiando però tale farmaco, venne fuori un effetto collaterale che i vertici dell’industria individuarono come molto interessante e potenzialmente lucrativo: alcune persone avevano perso peso. Le persone grasse, nel mondo occidentale, sono un’ottima clientela potenziale. Il grosso problema era far riuscire ad approvare il farmaco come pillola dimagrante. La Lilly aveva fretta e non poteva attendere, quindi alla fine decise di richiedere l’approvazione solo come antidepressivo. Una volta che il farmaco è in commercio è molto più facile estendere la licenza ad altri usi terapeutici! Questo è un trucchetto comune usato purtroppo spesso dalle lobbies. In Svezia una procedura di approvazione può durare anche sette anni. Troppo tempo per chi ha fame di soldi. Per cui Virapen riuscì a corrompere il medico psichiatra che doveva redigere la relazione finale per l’agenzia di controllo. La cosa tragica è che lo psichiatra era all’inizio contrarissimo al Prozac e non lo avrebbe mai approvato. Ma 20.000 dollari in contanti e la commissione a lui e ai suoi colleghi di una ricerca pagata ovviamente dalla Lilly sulla fluoxetina, fecero cambiare miracolosamente il suo parere. Modificarono così i documenti ufficiali rendendoli adatti all’approvazione. Ecco un esempio di falsificazione: «su dieci persone che hanno assunto il principio attivo X, cinque hanno avuto allucinazioni e tentato il suicidio, quattro di loro ci sono riuscite», è stato cambiato nel più blando: «con uno dei soggetti è andato esattamente come previsto, è stata riscontrata una perdita di peso in quattro soggetti, e cinque dei restanti hanno avuto effetti collaterali». La parola “suicidio” è stata fatta sparire del tutto dal rapporto ufficiale, anche se quelle persone nello studio si sono ammazzate veramente.
Nel 1986 ci furono moltissimi casi di suicidio durante i test clinici con il Prozac, mentre nei test successivi del 1995 risultò un tasso di suicidi sei volte maggiore. E l’azienda lo sapeva benissimo, ma ha nascosto i dati. I casi di morte durante i test clinici sono archiviati dalle aziende stesse come segreti commerciali, e per questo motivo possono non essere rivelati alle autorità competenti. L’intero meccanismo è studiato in modo da proteggere l’industria, non le persone. Quanti pazienti alla fine hanno assunto il Prozac prima che venisse approvato? E per quanto tempo è stato testato questo farmaco psicoattivo? Sottraendo le categorie escluse per vari motivi dai test, rimangono 286 persone. L’86% dei soggetti che hanno testato il Prozac, lo hanno assunto per meno di 3 mesi. Quindi uno dei farmaci più prescritti e venduti al mondo è stato testato solamente da 286 persone per poche settimane. Viene da sé che tutti gli altri milioni di pazienti sono le vere e inconsapevoli cavie umane! Questo purtroppo per noi è quello che avviene quasi sempre nei processi di approvazione di farmaci: statistiche falsate, dati scomodi fatti sparire, animali scelti ad hoc per ottenere dati utili in laboratorio, persone gravemente danneggiate o morte non vengono considerate ecc. Il tutto per ottenere l’autorizzazione. L’idea iniziale della Eli Lilly, cioè di vendere la fluoxetina come farmaco dimagrante, non fu necessaria perché il Prozac era già diventato un blockbuster come antidepressivo. Qui entra in ballo la psichiatria, quella collusa e pagata dall’industria. A furia di catalogare ogni manifestazione possibile della depressione, hanno fatto aumentare il numero delle persone che si riconoscono in questa o in quella categoria. Dal momento in cui semplici sbalzi di umore sono stati considerati sintomi depressivi, il numero dei malati è salito alle stelle. Casualmente e improvvisamente milioni di persone sono diventate depresse, ma per fortuna era appena stata approvata la cura d’eccellenza, la pillola della felicità: il Prozac. Come tutti i farmaci, il rovescio della medaglia si chiama “effetto collaterale”, nei farmaci psicotropi il numero è elevatissimo.
In alcune ricerche fatte dalla stessa Lilly, i danni collaterali interessavano il 90% dei soggetti; nel 15-20% dei casi gli effetti collaterali somigliavano addirittura al disturbo che il Prozac avrebbe dovuto curare: la depressione. Tra le centinaia di effetti collaterali, uno dei più deleteri è l’acatisia che provoca impulsi omicidi e suicidi. Questi medicinali possono dar luogo a pensieri suicidi e violenti, ma allo stesso tempo annientare la volontà e l’iniziativa. Non è un caso infatti che la maggior parte delle stragi senza motivo avvenute nei college americani, sono state eseguite da persone psichiatrizzate in cura con tali droghe (Prozac, Paxil, Zoloft ecc.). Dati ufficiali alla mano, si può parlare di oltre 250.000 persone che hanno cercato di togliersi la vita dopo aver assunto il Prozac, di cui circa 25.000 sembra ci siano riuscite. E questa purtroppo è una stima del 1999. Ma come disse Lenin: «la morte di una persona è una tragedia. La morte di un milione di persone è statistica». Purtroppo l’industria farmaceutica ragiona solo per statistica: se sanno che solo lo 0,1% dei pazienti morirà assumendo il principio attivo, si ritengono soddisfatti. Questi prodotti però vengono venduti così tanto in tutto il mondo che quell’uno dopo lo zero scavalca la virgola, e la prima persona muore. Poi diventano 10, 100, 1000, 10.000…Quindi se non vogliamo diventare una statistica anche noi, un numero prima o dopo la virgola, sarebbe bene che stessimo il più lontano possibile dai farmaci!
Tratto dal libro, “Effetti collaterali: morte”, John Virapen, ed. Chinaski
CURARE LA CERVICALE CON IL SALE CALDO.
06-12-2016
Coloro che soffrono di cervicalgia sono spesso costretti a letto o all’assunzione di antinfiammatori e antidolorifici. Esistono però dei rimedi naturali per curare la cervicale, e per far fronte ai dolori che provoca. Si tratta proprio del sale caldo. La cura è naturale al cento per cento, e i risultati sono soddisfacenti. Inoltre curare la cervicale con il sale caldo è davvero molto semplice. Vediamo come fare. Per curare la cervicale con il sale caldo basta scaldarne un pò avvalendovi di una padella antiaderente. Mettete in essa il sale grosso, e lasciatelo lì fino a che non inizia a scoppiettare. A questo punto, rimuovetelo dalla padella e mettetelo all’interno di un sacchetto di doppia flanella, che infine andrà annodato per far sì che il sale non fuoriesca. A questo punto non vi resta che posizionarlo sulla parte del corpo che presenta dolore. Noterete un immediato sollievo e una diminuzione del fastidio. Tenete presente che il sale caldo può essere utilizzato anche per curare altri problemi. Ad esempio nel caso di dolori muscolari, reumatismi agli arti, torcicollo. Il sale caldo è utilissimo anche per placare la tosse, mettendolo sul petto. Insomma, spendendo pochissimo avrete un rimedio naturale efficace e genuino, che vi aiuterà a stare meglio senza assumere medicine pericolose per l’organismo.
PELI SUL VISO: COME ELIMINARLI CON 3 RIMEDI NATURALI.
05-12-2016
I peli sul viso sono un problema più diffuso di quanto si creda. Colpisce circa il 15 % delle donne, e molto spesso non si tratta di una questione meramente estetica, ma soprattutto di natura sociale. Esistono in natura alcuni rimedi che potete fare da sole in casa per attenuare il problema dei peli sul viso, e superare l’imbarazzo.
COSA CAUSA I PELI SUL VISO
I peli sul viso non si limitano ad essere un fattore di inestetismo. Diverse possono essere le cause che li provocano, soprattutto di origine ormonale. Nel 70-80% dei casi, i peli sul viso sono causati dalla sindrome dell’ovaio policistico. Possono inoltre essere provocati dalla secrezione di androgeni, gli ormoni maschili che talvolta vengono prodotti anche nelle donne dalla secrezione surrenale od ovarica. Infine la causa potrebbe risiedere in alcune malattie ereditarie che interessano le ovaie, ghiandole surrenali e tiroide. Anche semplicemente lo stress può metterci lo zampino, influendo sulla produzione di ormoni a livello dei bulbi piliferi. Uno specialista saprà certamente indicarvi cosa c’è alla base del vostro problema.
CERETTA CON ZUCCHERO E LIMONE
È un rimedio molto antico, che percorre i secoli. È molto simile alla ceretta, ma meno dolorosa, economica e del tutto naturale. Vi occorrono 2 tazze di zucchero e il succo di un limone giallo. Versate lo zucchero in un tegamino e versateci il limone. Se non fosse sufficiente, aggiungete un pò d’acqua. È importante che lo zucchero sia ricoperto bene dal liquido. Scaldate la miscela e mescolate. Quando andrà a bollore, inizierà a trasformarsi in un impasto denso e appiccicoso, dalla consistenza simile al miele. Attenzione a non farlo imbrunire troppo: significa che si è bruciato e dovete rifarlo. Lasciate raffreddare e utilizzate come una normale ceretta. Usate una palettina di legno per spalmarlo sul viso; strappate via con le mani nel senso contrario al pelo. Con questo rimedio, a differenza della normale ceretta, riscoprirete una pelle molto morbida e vellutata al tatto.
FILO DI SETA O DI COTONE
Altra tecnica che ci viene dall’Antico Oriente per eliminare i peli del viso, è l’uso del filo di seta o cotone. È un metodo economico, rapido e indolore. Questo filo di seta viene utilizzato con un laccio che si aggrappa ai follicoli dalla radice, così da non essere aggressivo per la pelle. E questo tipo di depilazione ha il vantaggio di durare fino a 6 settimane, e la peluria risulterà ogni volta sempre più indebolita. All’inizio potreste trovare un pò di difficoltà nel riuscirci, perché occorre destrezza. Ma con la pratica, riuscirete a padroneggiare la tecnica. Per imparare, guardate il video alla fine dell’articolo.
MASCHERA ALLA CURCUMA
La maschera alla curcuma è un rimedio in grado di indebolire progressivamente i peli sul viso, schiarendoli. È davvero facile da preparare. Basta impastare un pò di polvere di curcuma con un pò d’acqua, fino a creare una mousse morbida e compatta. Attenzione che non coli, la curcuma macchia molto. Stendetela sul viso e lasciate agire per una ventina di minuti, prima di risciacquare. Un’alternativa è mischiare la curcuma con yogurt, miele e qualche goccia di limone, così da aggiungere un’azione schiarente e nutriente.