Angelo Ortisi
LO SMOG PROVOCA IL CANCRO AL POLMONE E INFARTI: ARRIVA LA CONFERMA.
05-08-2019
Smog, inquinamento e tumore al polmone: la connessione c'è ed è stata provata. Due studi pubblicati su The Lancet hanno mostrato l'evidenza che l'esposizione alle polveri sottili aumenta il rischio di cancro al polmone e quello di infarto del miocardio. Il primo studio, coordinato dalla Danish Cancer Society, ha esaminato quasi 313 mila persone in 9 paesi europei per ben 13 anni, avvalendosi della collaborazione di altri enti di ricerca del Vecchio Continente. La ricerca ha messo in luce che vi è un nesso evidente tra l'esposizione alle polveri sottili, tra cui PM2,5 e PM10 e un particolare tipo di tumore, l'adenocarcinoma.
Lo studio, dal titolo “L'inquinamento atmosferico e l'incidenza del cancro al polmone in 17 coorti europee: analisi prospettiche dallo Studio europeo delle coorti sugli effetti dell'inquinamento atmosferico” è partito dal sospetto che l'inquinamento atmosferico possa provocare il cancro ai polmoni. Spiegano i ricercatori che si è voluta valutare l'associazione tra l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico e l'incidenza del cancro ai polmoni in alcune popolazioni europee. L'analisi prospettica dei dati ottenuti dallo studio delle 17 coorti distribuite in 9 paesi europei ha considerato l'inquinamento atmosferico in relazione al particolato. Tra i 312.944 partecipanti, durante il follow-up medio 12,8 anni, sono stati diagnosticati 2.095 casi di cancro polmonare. Le meta-analisi hanno mostrato un'associazione statisticamente rilevanti nei soggetti maggiormente esposti alle polveri sottili. Inoltre, è stato scoperto che ad ogni incremento di 5 μg/m3 di PM2,5 il rischio di tumore al polmone cresceva del 18%, mentre ad ogni aumento di 10 μg/m3 di PM10, corrispondeva una percentuale maggiorata del 22%. Ma c'è dell'altro. Secondo gli scienziati, i tumori si sono verificati anche in alcuni soggetti esposti alle polveri entro i limiti previsti dalle norme Ue, ossia 40 μg/m3 di PM10 e 25 per il PM2,5.
E in Italia? Anche il nostro paese è stato coinvolto nello studio, con Milano, Torino e Varese. Qui la situazione è tra le peggiori d'Europa. Il 20 per cento degli italiani (praticamente 1 su 5) dichiara di avere problemi respiratori favoriti dal peggioramento della qualità dell'aria che si è verificato negli ultimi 10 anni secondo l'81 per cento della popolazione nazionale. La situazione in Italia - sottolinea la Coldiretti nel commentare i dati dello studio - è peggiore rispetto alla media dell'Europa dove i cittadini con problemi respiratori sono il 17 per cento. La situazione critica per il livello di smog nelle città italiane è dovuta per il 95 per cento degli italiani dalle emissioni della produzione industriale e per l'89 per cento degli italiani alle emissioni provocate dai trasporti internazionali, che sono - sottolinea la Coldiretti - le due componenti ritenute più significative insieme alla circolazione delle auto e ai camion. Sul piano dei trasporti si pone dunque l'esigenza di avvicinare le zone di produzione a quelle di consumo favorendo ad esempio - sostiene la Coldiretti - nell'alimentare il consumo di prodotti locali a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole. Il secondo studio, invece, ha scoperto che l'esposizione acuta ad inquinamento atmosferico è associata a infarto del miocardio, anche se il suo effetto sull'insufficienza cardiaca è tuttora incerto.
PROZAC E FLUORO: CHE COSA HANNO IN COMUNE?
05-08-2019
Il Prozac è uno degli psicofarmaci antidepressivi tra i primi ad essere stato inventato negli anni '60 e riscuote ancora oggi un enorme successo, tanto da essere uno dei più prescritti e consumati al mondo. Oltre ad ingredienti ricaptatori della serotonina, vi é anche contenuto il principio attivo che svolge un importante ruolo di ”stordimento mentale” per rendere i pazienti docili, e sapete qual é? La fluoxetina, appartenente alla famiglia dei fluoruri. Per intenderci, quelli contenuti nelle acque potabili e nei dentifrici! Quando viene immesso il fluoro negli acquedotti, ad esempio, questi chimici usano delle speciali tute e maschere protettive per difendersi da questo agente chimico. Quindi la domanda sorge spontanea…perché a noi ce lo fanno bere?
CARVACROLO: 8 COSE DA SAPERE.
05-08-2019
Il carvacrolo non è molto conosciuto, ma la sua fonte, l’origano (ma anche il timo), probabilmente lo è. La ricerca ha dimostrato che il carvacrolo, il suo principio attivo, offre una vasta gamma di benefici per la salute, compresi gli effetti protettivi per il fegato, effetti antiossidanti, attività contro gli organismi nocivi, e molto altro che vi descriverò nelle 8 cose che dovete sapere.
1. RISULTATI INTERESSANTI CONTRO LE CELLULE TUMORALI
Non ho intenzione di dirvi che il carvacrolo è una cura per il cancro, ma certamente sta suscitando interessante nell’attività di ricerca preliminare. Un recente studio ha dimostrato che il carvacrolo ha accelerato la morte delle cellule del cancro al seno, pur essendo non tossico. I ricercatori della Long Island University hanno riportato risultati simili sulle cellule tumorali della prostata. In realtà, il carvacrolo ha dimostrato lo stesso risultato indipendentemente dal tipo di cancro: cellule polmonari tumorali, cellule di cancro orale e tumori cerebrali maligni, tutti alla fine, sono stati sconfitti dal carvacrolo. Anche in questo caso, è importante ricordare che queste relazioni sono esplorative, ma il potenziale dimostrato dal carvacrolo è emozionante.
2. STERILIZZA IN MODO PIU’ EFFICACE DEL CLORO
Uno studio ha cercato di confrontare l’effetto antimicrobico del carvacrolo rispetto al cloro nel lavaggio di pomodori e uva. Per l’esperimento, pomodori e uva sono stati contaminati da Salmonella e poi lavati con il cloro o con il carvacrolo. La soluzione con il carvacrolo ha raggiunto una riduzione significativa della Salmonella. I ricercatori hanno anche osservato che la soluzione naturale non ha influito sul valore nutritivo, contenuto di antiossidanti, aspetto o gusto.
3. OTTIMI CONTRO GLI ORGANISMI NOCIVI
Diversi esperimenti confermano ripetutamente l’efficacia del carvacrolo contro Salmonella, E. Coli, Campylobacter jejuni e Listeria. Ha avuto così tanto successo, che i ricercatori hanno deciso di misurare il carvacrolo con problemi ancora più gravi: resistenza agli antibiotici della Salmonella. Quando è stato testato su sedano infetto con Salmonella, il carvacrolo ha eliminato le colonie di Salmonella immediatamente. Si ritiene che tale azione posa essere un’alternativa per mantenere il cibo lontano da organismi nocivi.
4. EFFICACE CONTRO LA CANDIDA
Molte persone sono afflitte da infezioni da lieviti e spesso la Candida albicans è la responsabile. Queste infezioni possono svilupparsi in bocca o nel tratto digerente. Quando i ricercatori hanno testato il carvacrolo contro la Candida su portatori di protesi, i risultati hanno dimostrato che il carvacrolo è molto efficace contro la candida ed è stato promosso l’olio di origano come rimedio naturale per combattere la Candida.
5. PROMUOVE LIVELLI NORMALI DI LIPIDI
L’ossidazione del colesterolo LDL porta al suo accumulo lungo le pareti delle arterie. L’olio essenziale di origano è uno dei diversi oli vegetali che ha dimostrato effetti protettivi contro l’ossidazione di LDL indotta dal rame. L’effetto più marcato è stato osservato con olio di origano e l’attività è stata attribuita al carvacrolo.
6. SUPPORTA SANI LIVELLI DI ZUCCHERO NEL SANGUE
Il Ministero della Salute, del Lavoro e della previdenza sociale in Georgia, hanno approvato un rimedio a base di erbe contenente carvacrolo e altri composti vegetali come supporto terapeutico per le anomalie di zucchero nel sangue. Anche se il carvacrolo utilizzato non ha avuto origine dall’origano, prove su questo farmaco hanno riferito che abbassa i livelli di zucchero nel sangue senza effetti collaterali.
7. COMBATTE ARROSSAMENTO E GONFIORE
Rossore e gonfiore sono presenti in quasi tutte le forme di irritazione. L’evidenza clinica suggerisce che il carvacrolo può difenderci dall’arrossamento e gonfiore. I test hanno dimostrato che sopprime COX-2, una causa primaria di rossore. Molti oli essenziali a base di piante hanno questo potenziale, ma il carvacrolo è il migliore. La ricerca indica che offre la massima efficacia.
8. INCREDIBILE ABILITA’ NELLA PULIZIA DELLA CASA
Uno studio ha esaminato l’efficacia del carvacrolo come agente di pulizia delle superfici. Le concentrazioni di olio di origano ha eliminato biofilm di Listeria da superfici in plastica e acciaio inox, confermandosi come agente di pulizia anche in ambienti non biologici. Le migliori fonti di carvacrolo, facilmente reperibili, sono l’origano e olio di origano. Mentre l’origano può essere aggiunto ai pasti, l’olio di origano fornisce la forma più potente di benefici per la salute.
RESVERATROLO: L’ANTIOSSIDANTE DEL FUTURO.
03-08-2019
Il resveratrolo è un composto protettivo prodotto dall’uva rossa (e da qualche altra pianta) per difendersi contro i parassiti. Molti studi hanno dimostrato che questa sostanza è un antiossidante potente e che protegge la salute umana tramite meccanismi multipli. Sfortunatamente, non c’è quasi più resveratrolo nell’uva rossa convenzionale (e nel vino rosso) a causa dell’utilizzo generalizzato dei pesticidi, laddove ne conteneva circa 8-10 mg per litro. Ma per fortuna questo antiossidante è stato localizzato nell’uva rossa biologica, che tra l’altro, trattiene l’equilibrio naturale di tutti i composti attivi: polifenoli, flavonoidi, antociani e oligoproantociani (OPC).
Il resveratrolo è senza dubbio il fitonutriente più efficace e più studiato che si possa assumere per mantenere e proteggere la propria salute. È una soluzione efficace a molti problemi che si riscontrano negli esseri umani durante l’invecchiamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il resveratrolo riduce da solo del 40% il rischio cardiovascolare. È più efficace rispetto alla vitamina E, e agisce contro molte più forme di radicali liberi, per impedire l’ossidazione del colesterolo LDL. Inibisce l’aggregazione piastrinica bloccando l’azione della trombina e di diversi altri fattori aggreganti. Favorisce la produzione di ossido nitrico che rilassa e dilata le arterie. Riduce i livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue così come il fattore intrinseco ipertensore endotelina 1. Il resveratrolo è una delle poche sostanze naturali in grado di bloccare lo sviluppo delle cellule cancerogene a diversi stadi. Uno studio pubblicato nella prestigiosa rivista Science ha mostrato che il resveratrolo blocca la proliferazione delle cellule cancerogene a tre stadi importanti dello sviluppo. La somministrazione di resveratrolo a dei topi per diciotto settimane ha permesso di ridurre il numero di tumori cutanei del 98%.
Il resveratrolo uccide le cellule cancerogene, che siano o meno estrogeno-dipendenti oppure che siano portatrici o meno del gene P53. Uno studio austriaco ha mostrato che il resveratrolo bloccava lo sviluppo di metastasi ossee in certi tipi di tumori. Altri studi hanno mostrato che permetteva di migliorare, in alcuni casi, i risultati della chemioterapia. Contrariamente a molti farmaci, il resveratrolo non distrugge le cellule sane ma le protegge. L’azione anticancerogena è realmente diversificata, potente e sofisticata. In base ad alcuni studi preliminari, il resveratrolo protegge il cervello dallo stress ossidativo se assunto singolarmente oppure in concomitanza con altri antiossidanti. Si sa che lo stress ossidativo svolge un ruolo importante nello sviluppo della maggior parte delle malattie neurodegenerative. Uno studio cinese ha dimostrato che il resveratrolo protegge il midollo spinale dall’infiammazione con un’efficacia confrontabile a quella del farmaco prednisone, ma con una protezione antiossidante supplementare, quando viene iniettato immediatamente dopo una ferita. Il resveratrolo ha anche migliorato la prognosi e ha ridotto le conseguenze permanenti di un attacco cerebrale in alcuni ratti pretrattati per ventuno giorni.
Il resveratrolo, in base a uno studio condotto alla Harvard Medical School, attiva un gene di longevità in certi tipi di lieviti e permette di aumentare la speranza di vita del 70%. I suoi effetti si esercitano, così come quelli della restrizione calorica, tramite l’attivazione dei geni SIR. Le ricerche hanno fatto riferimento per il momento solamente ad alcuni lieviti, mosche e nematodi, ma occorre notare che anche gli esseri umani possiedono questi geni.
LA FILOSOFIA CONTORTA DELLE CASE FARMACEUTICHE.
03-08-2019
Le case farmaceutiche sono ormai talmente schiave del denaro che il loro obiettivo non è più curare le persone ma rendere le persone malate per poterle poi curare. Ultimamente si producono sempre più spesso farmaci, test diagnostici o apparecchiature mediche. Alcuni di questi hanno un gran valore terapeutico, molti sono solo delle copie di farmaci già esistenti o nuove fantasiose sperimentazioni per malattie immaginarie. In commercio vi sono oltre 12.000 specialità farmaceutiche, ma non esiste un numero sufficiente di malattie per giustificare l’esistenza di tanti medicinali. La maggior parte di essi, probabilmente, servono a combattere gli effetti di altri farmaci.
LA FORZA DEI MASS-MEDIA A FAVORE DELLE CASE FARMACEUTICHE
In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass-media di messaggi di paura che, quando vengono adeguatamente analizzati, si rivelano non solo ingiustificati, ma addirittura appositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito. Oggi la gente è seriamente terrorizzata: le malattie o semplicemente i piccoli disturbi, sono diventati preoccupazioni all’ordine del giorno. I media bombardano giornalmente i poveri uomini di questa terra con notizie allarmanti di pandemie, epidemie, contaminazioni, facendogli credere che potrebbero essere affetti da chissà quale malattia mortale. Non è cambiata la salute della gente, ma il modo in cui viene percepita. Al giorno d’oggi i disturbi fisici e mentali sono aumentati, il che non è dovuto ad un cambiamento della gente, o ad un aumento dei pericoli, è solo una questione di paura, fomentata attraverso i mezzi d’informazione. Ora anche la più semplice influenza diventa rischiosa. Ed eccoci così pronti ad acquistare vaccini che ci rassicurano. Ma ci siamo chiesti il motivo di quest’aumento delle patologie? Perché oggi un bambino molto vivace è definito come affetto da sindrome da deficit di attenzione? O la timidezza è diventata un disturbo sociale ansiogeno? Perché semplici modi di essere sono diventati rischiosi? Forse dietro tutto questo c’è qualcuno che dice di lavorare per il bene comune, ma la realtà è che lavora per il proprio bene.
LE COLPE DELLE CASE FARMACEUTICHE E DI COLORO CHE LE SOSTENGONO
Le case farmaceutiche sono le sole responsabili, affiancate e sostenute ovviamente da governi e organizzazioni malavitose, che deliberatamente pensano a gonfiare le proprie tasche, infischiandosene della povera gente che si fida di loro. È solo una questione di soldi e interessi, nient’altro. Non importa se si fanno vaccini inutili, e a volte pure rischiosi, non importa se si cura il cancro con chemioterapia e radioterapia, entrambe cure (se così possiamo chiamarle), che nella stragrande maggioranza dei casi indeboliscono e infine uccidono la gente. A questi uomini di potere non importa. L’uomo di oggi dorme un sonno profondo. L’uomo di oggi dovrebbe cominciare a rendersene conto, dovrebbe svegliarsi, aprire gli occhi, pensare e capire che ciò che viviamo, molto spesso, è un condizionamento dei media a favore delle case farmaceutiche. Non siamo nemmeno più liberi di essere in salute e non siamo nemmeno liberi di essere malati. Attraverso la ragione e il buon senso potremmo vivere una vita tranquilla, lontana e indisturbata da paure inesistenti.
ONICOFAGIA: 10 RIMEDI NATURALI PER SMETTERE DI MANGIARSI LE UNGHIE.
03-08-2019
Vi mangiate le unghie e vorreste smettere? Esistono numerosi rimedi naturali che potranno aiutarvi. Sulle unghie rosicchiate, a scopo curativo, potrete applicare gel d'aloe vera, burro di karitè, oleolito di iperico, oleolito di lavanda o olio di mandorle dolci. Evitate invece, in presenza di taglietti, sostanze che possono causare forte bruciore, come il succo di limone, a meno che non vogliate ottenere un leggero effetto disinfettante. Se volete smettere di rosicchiarvi le unghie, provate a seguire uno dei seguenti metodi.
1. OLIO D’OLIVA
Immergete la punta delle dita fino a coprire bene le unghie in olio d'oliva o in un altro olio vegetale 2 volte al giorno per 20 minuti. Si tratta di un vero e proprio rimedio curativo per le unghie, che contribuisce ad ammorbidire le cuticole. Per renderlo efficace in modo da allontanare la tentazione di rosicchiarle, dovrete aggiungere all'olio un ingrediente che ne renda il sapore molto sgradevole come peperoncino e succo di cipolla. Potete anche lasciare marinare nell'olio per alcune ore uno spicchio d'aglio.
2. SALSA PICCANTE
Immergete le unghie a lungo in una salsina piccante, ad esempio al peperoncino o al tabasco, in modo che il sapore dei condimenti rimanga a lungo su di esse, anche dopo averle risciacquate. Non utilizzate questo rimedio sui bambini, in quanto potrebbero strofinarsi gli occhi con le dita provocando bruciore.
3. GEL D’ALOE VERA
Il gel d'aloe vera è un rimedio curativo per le unghie che può essere modificato in modo opportuno, per renderne il sapore sgradevole dopo l'applicazione. Ad esempio, potreste aggiungere al vostro gel una o due gocce di aceto di vino bianco o di olio di Neem.
4. OLIO ESSENZIALE DI TEA TREE
L'olio essenziale di Tea Tree ha un sapore molto sgradevole e in più non dovrebbe mai essere ingerito se non sotto stretto controllo medico, come tutti gli oli essenziali molto concentrati e potenti. Applicatelo sulle unghie di tanto in tanto, meglio se diluito in olio vegetale. Il suo odore piuttosto fastidioso vi impedirà di rosicchiarle.
5. PEPE DI CAYENNA E PEPERONCINO
Il pepe di Cayenna, noto come rimedio naturale per la cura della salute per il suo contenuto di capsaicina, è una soluzione utile per evitare di rosicchiarsi le unghie. Strofinate sulle unghie del pepe di Cayenna fresco o in polvere, se non amate i sapori piccanti, come soluzione deterrente. Al pepe di Cayenna potrete sostituire del peperoncino fresco o in polvere.
6. ACETO BIANCO
Ecco un ulteriore rimedio che si trova facilmente in ogni cucina e che potrà aiutarvi a dire addio alla cattiva abitudine di mangiarvi le unghie. Immergetele una volta al giorno per 5 minuti in una ciotolina che avrete colmato con dell'aceto bianco o di mele. L'aceto balsamico potrebbe macchiare le unghie.
7. AGLIO
Strofinate le vostre unghie con uno spicchio d'aglio intero o tritato. Il sapore che rimarrà sulle vostre dita non vi invoglierà a rosicchiarvi le unghie. L'applicazione dovrà essere costante, in modo che siate incoraggiati, col passare dei giorni, a dimenticare la vostra cattiva abitudine.
8. BUCCE DI CIPOLLA
Se non avete a disposizione dell'aglio, potrete servirvi di una cipolla. Per evitare sprechi alimentari, potreste scegliere di strofinare sulle unghie direttamente la buccia della cipolla stessa, ma anche la sua polpa o una fettina tritata, così come la cipolla essiccata, risultano rimedi adatti.
9. SUCCO DI LIMONE
Attenzione. Le vostre dita potrebbero bruciare se applicherete il succo di limone in presenza di taglietti. Immergete le unghie nel succo di limone per 5 minuti al giorno, in modo che la punta delle dita assuma un sapore sgradevole.
10. SUCCO DI POMPELMO
Se il succo di limone non svolge un effetto repellente su di voi, poiché il suo sapore non vi risulta sgradito, provate con una bevanda o con un liquido che abbia un sapore più amaro. Una soluzione utile può essere rappresentata dal succo di pompelmo, ma anche dal succo ottenuto da aglio e cipolle.
I MIGLIORI ALIMENTI PER LA SALUTE DELLA TIROIDE.
03-08-2019
Problemi alla tiroide colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. Le condizioni derivanti da questi problemi possono essere estremamente gravi. La tiroide ha bisogno di regolatori della produzione di ormoni e del metabolismo per funzionare correttamente e mantenere una buona salute. A tal fine ci sono misure nutrizionali che si possono adottare per contribuire a sostenere la tiroide.
La tiroide ha bisogno di nutrienti molto specifici per funzionare in modo corretto. Iodio, selenio, ferro e zinco sono stati riconosciuti come elementi importanti per la funzionalità tiroidea. I 7 cibi che seguono sono fonti eccellenti di questi elementi necessari. Esse contengono anche il contenuto nutrizionale completo che comprende proteine di qualità, elevate quantità di vitamine necessarie (ad esempio vitamine B necessarie nella produzione di ormoni), antiossidanti e molto altro ancora.
1. ALGHE DULSE
Le alghe sono una grande fonte di iodio e tra queste, le alghe dulse offrono le concentrazioni più consistenti e più alte di iodio. Questo vegetale marino è pieno di potassio ed è un’ottima fonte di proteine. (Oltre alle dulse, kombu, nori e wakame sono anche ricche di iodio e fonti eccellenti di nutrienti).
2. PESCE
Il pesce è una grande fonte di iodio da aggiungere alla dieta. Ricco di acidi grassi omega-3, il pesce contribuisce anche ad un cuore sano. Pesci di acque profonde come il merluzzo, contengono la più alta percentuale di iodio.
3. FAGIOLI
I fagioli sono una buona fonte di zinco e ferro. Inoltre forniscono proteine di qualità e sono un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e vitamina C.
4. FRATTAGLIE
Anche se non sono adatte a vegani o vegetariani, queste frattaglie, fegato di manzo in particolare, forniscono ferro, zinco e selenio, nonché proteine di alta qualità. Esse forniscono inoltre una fonte più completa di nutrienti come calcio, potassio, vitamine A, C e D, e le vitamine del gruppo B, rispetto alla maggior parte di frutta e verdura.
5. MANDORLE
Mentre la maggior parte dei frutti a guscio sono una fonte eccellente di proteine, minerali, vitamine e fibre, le mandorle sono una potente fonte di nutrienti necessari per la tiroide. Esse combinano valori di qualità come il ferro, selenio e zinco con vitamine B essenziali e alto contenuto proteico.
6. TACCHINO
Buona fonte di proteine magre, il tacchino è anche un’ottima fonte di selenio. Esso contiene anche ferro e amminoacidi essenziali.
7. VERDURE A FOGLIA
Spinaci, cavolo, bietole, o cime di rapa sono tutti una grande fonte di ferro, vitamine del gruppo B (necessarie per la creazione di ormoni), vitamine A, C e D, magnesio e antiossidanti. Questi super cibi non solo forniscono i nutrienti necessari alla tiroide, ma aiutano a proteggere la salute in generale.
22 USI ALTERNATIVI DEL SALE.
03-08-2019
Il sale nelle nostre cucine non manca mai, e serve generalmente per insaporire le varie pietanze. Ma alcuni non sanno che il sale raffinato può essere utilizzato in molti altri modi utili:
1. Evitare di far colare le candele.
Prima di usare candele decorative, immergetele per un paio d’ore in una soluzione satura di acqua e sale. Asciugatele bene prima di accenderle. Non coleranno. Mobili e tovaglie saranno salvi.
2. Pulire dalla fuliggine
Qualche volta lanciare una bella manciata di sale sulle fiamme del camino servirà a staccare la fuliggine dalla canna fumaria oltre che a dare alle fiamme un bel colore giallo.
3. Pulire l’acquario
Strofinare l’interno dell’acquario con il sale per eliminare i depositi di calcio, dopo di che risciacquare bene prima di rimettere i pesci. Usare solo sale senza aggiunta di iodio.
4. Pulire il forno
Preparare una crema di sale composta da 1/2 litro di acqua e 250 g di sale grosso, spargetela sulle macchie di bruciato che si sono formate all’interno del forno e risciacquate con una spugna umida. Oltre alle macchie volete togliere anche l’odore? Nessun problema usate sale e cannella quando il forno è ancora caldo, togliendo successivamente il sale con una spazzola.
5. Rinvigorire i pesci rossi
Aggiungere un cucchiaino di sale a un quarto di litro di acqua a temperatura ambiente, dopo di che immergerci il pesce rosso per circa 15 minuti. La nuotata “salata” li renderà più sani.
6. Eliminare le erbacce
Mettete una manciata generosa intorno a dove crescono. È bene prima di svolgere questa azione innaffiare le piante con acqua bollente. Attenzione a non esagerare troppo col sale altrimenti rischierete di danneggiare il terreno circostante.
7. Pulire le fioriere
Per rimuovere i depositi causati dai fiori e dall’acqua, strofinare con del sale; se non è possibile raggiungere la macchia inserite nella fioriera una soluzione satura di sale nel vaso e agitate. Lavare sempre dopo il procedimento.
8. Mantenere freschi i fiori recisi
Una punta di sale nell’acqua dei fiori servirà a renderli freschi più a lungo.
9. Creare composizioni con i fiori finti
Si potranno creare composizioni durevoli inserendo i fiori finti all’interno di sale e un pò di acqua. La mistura si solidificherà appena evaporata l’acqua mantenendo i fiori nella posizione desiderata.
10. Deodorare le scarpe
Versare un pò di sale nelle scarpe di tela raccoglie l’umidità e aiuta a rimuovere gli odori.
11. Prevenire il congelamento
Durante l’inverno quando la temperatura scende sotto lo zero le finestre di casa tendono a congelarsi. Per evitare di passare tutta la stagione a sgelarle strofinate l’interno della finestra con un panno imbevuto di acqua salata eviterete così l’accumulo di ghiaccio sulle vostre finestre. Questo metodo può essere ancora più utile per il parabrezza della vostra auto.
12. Pulire le macchie di grasso dai tappeti
Alcune macchie di grasso possono essere rimosse con una soluzione formata da una parte di sale e quattro parti di alcool. Strofinare bene prestando attenzione a non rovinare la trama.
13. Rimuovere le macchie di vino
Se cade del vino sulla tovaglia o sul tappeto, asciugarlo per quanto possibile e coprire la macchia con il sale, che assorbirà il rimanente vino. Successivamente risciacquare la tovaglia con dell’acqua fredda ed eliminare il sale.
14. Rimuovere le macchie dai mobili
Gli anelli bianchi, lasciati da piatti caldi o bagnati sui mobili potranno essere rimossi strofinando una pasta di olio da tavola e sale sulla macchia, lasciandolo agire per un’ora o due.
15. Eliminare la schiuma
Se la lavatrice produce troppa schiuma, cospargerla di sale per eliminarla.
16. Ravvivare i colori
Lavare i capi colorati in una soluzione di acqua salata per ravvivarne i colori. I tappeti e le tovaglie scolorite avranno nuova vita se strofinate energicamente con un panno immerso in una soluzione molto salata.
17. Togliere le macchie di sudore
Aggiungere quattro cucchiai di sale a un quarto di litro di acqua calda e strofinare la stoffa fino a che la macchia non scompare.
18. Rimuovere macchie di muffa o ruggine
Bagnare le macchie con una mistura di succo di limone e sale, poi stendere il capo al sole.
19. Togliere macchie di caffè, tè o vino da tazze e bicchieri
La vostra tazza preferita ha quei fastidiosi cerchi di tè o caffè? I bicchieri di cristallo o il decanter ha ancora dei segni di vino rosso? Riempiteli con sale e cubetti di ghiaccio: fate roteare il composto e poi lasciate riposare per 30 minuti.
20. Raccogliere un uovo rotto
Se vi cade un uovo copritelo di sale grosso e lasciate riposare per circa 20 minuti: il sale assorbirà il liquido e sarà più facile da raccogliere.
21. Pulire le macchie di vino
Asciugate il vino con uno straccio, poi ricoprite la macchia con il sale: lasciate agire per 5-10 minuti circa e poi sciacquate. Se necessario ripetete l’operazione.
22. Pulire le pentole in ghisa
Create uno strato sottile di sale e aiutandovi con un fazzoletto strofinate la superficie. Macchie di unto e incrostazioni spariranno.
TONIFICARE IL SENO CON GLI OLI ESSENZIALI.
31-07-2019
Tra i molteplici benefici che gli oli essenziali possono elargire c’è, senza dubbio, quello di rassodare il seno. La tecnica per tonificare il seno è molto semplice, ma occorre effettuare la procedura tutti i giorni, quindi l’ingrediente indispensabile è la costanza! Chi ha ricevuto da madre natura un seno prosperoso, e desidera renderlo più tonico, dovrà procurarsi una spugnetta (per tamponare), olio essenziale di cipresso, olio essenziale di menta, acqua e una bacinella. Nella bacinella versare un litro d’acqua tiepida, 5 gocce di essenza di cipresso e 3 gocce di menta. Immergere la spugnetta nella bacinella e tamponare il seno per un paio di minuti. Terminata questa azione dovete lavare il seno con acqua fredda. Poi ripetere la spugnatura e poi ancora lavare con acqua fredda. Dopo aver ripetuto un paio di volte queste due azioni, passate un cubetto di ghiaccio sulla pelle del seno per qualche secondo.
Per rendere più elastico il seno piccolo, invece, è meglio creare una miscela con 2 cucchiai di olio di vinaccioli o mandorle dolci, 4 gocce di olio essenziale di finocchio, 5 gocce di olio essenziale di geranio e 4 gocce di olio essenziale di salvia. Evitando la zona del capezzolo, la miscela deve essere applicata sul seno che dovete massaggiare con movimenti circolari.
ATTENZIONE. L’utilizzo di questi oli è sconsigliato in caso di mastopatia fibrocistica.
Per migliorare l’aspetto del seno è necessario accompagnare l’uso degli oli con una costante attività fisica. Potete, ad esempio, tenervi in forma con il nuoto almeno tre volte a settimana. I benefici del nuoto sono tanti; questo sport vi permette non solo di tonificare il seno, ma anche di risolvere il problema della ritenzione idrica e della pelle a buccia d’arancia.
TUTTI I BENEFICI DELLA LIQUIRIZIA.
31-07-2019
Fin dagli inizi degli anni ’80 sono stati dimostrati i benefici di alcuni principi attivi della liquirizia nei confronti di differenti tipologie di infezioni virali; ma la notizia più positiva arriva dall’America dove alcuni ricercatori del New Jersey hanno testato una molecola proveniente dalla liquirizia, la BHP, su tessuti prelevati dal tumore alla prostata e al seno. È stato dimostrato che le proprietà di tale molecola sono in grado di inibire lo sviluppo delle cellule tumorali sopracitate. Ed è grazie a questi studi che si sono ampliate le speranze per l’attuazione di nuove e più efficaci terapie. Interessante sottolineare il fatto che la BHP appartiene alla classe dei polifenoli, che come già sappiamo, esercitano un’efficace azione antitumorale. Attualmente la liquirizia e i suoi estratti vengono regolarmente utilizzati come: cura dell’apparato respiratorio, antinfiammatorio e cicatrizzante, lassativo, protettore dei vasi sanguigni, ipertensivo, dolcificante e dissetante.
Uno studio fatto alla Nankai University, in Cina, ha rivelato come la liquirizia potrebbe dimostrarsi un ottimo alleato nella cura del tumore al fegato; sembra infatti che l’acido glicirrizico contenuto nella liquirizia possa venire impiegato come “trasportatore” per portare al bersaglio i farmaci antitumorali. I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Chemistry & Industry”. Menzionata nel primo erbario della medicina tradizionale cinese, la liquirizia è usata in Asia da circa 5.000 anni per curare tosse, intossicazioni alimentari e disturbi al fegato, mentre in Europa è stata introdotta solo nel XV secolo dai frati domenicani. La liquirizia è digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante e protettiva della mucosa gastrica. Indicata contro tosse, mal di gola, catarro, cervicale, acidità gastrica ed esercita anche una blanda funzione lassativa.
La virtù che in passato ha reso celebre la liquirizia era quella dissetante: gli Sciti (popolazione nomade d’origine iranica) che si cibavano solo di formaggi di capra e liquirizia, camminavano per ore nel deserto senza patire la sete grazie all’azione rinfrescante di questa preziosa radice. Chi soffre di pressione bassa può trarre giovamento dalla liquirizia poiché aumenta la pressione del sangue, ma per lo stesso motivo va consumata con parsimonia. L’abuso di liquirizia può avere altri effetti nocivi come provocare mal di testa, gonfiori a viso e caviglie e ritenzione idrica, causa della cellulite. Di seguito alcune indicazioni per sfruttare al meglio i benefici della liquirizia.
• Per combattere tosse e catarro è perfetto un infuso che va preparato con 2 g di liquirizia per 100 ml di acqua bollente.
• Per facilitare la digestione assumere un cucchiaino di tintura dopo i pasti. Per preparare la tintura di liquirizia lasciate macerare per 2 settimane 20 g di radici in 100 ml di alcool a 20°.
• Contro infiammazioni delle gengive o mal di gola e per combattere l’alitosi masticare un bastoncino di radice.
Le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti della liquirizia la rendono un ottimo rimedio naturale per infiammazioni cutanee (eczema, psoriasi, herpes e dermatiti). Per questo in commercio esistono molte preparazioni per uso esterno a base di liquirizia ad azione protettiva, lenitiva e antibatterica per pelli sensibili.
CONTROINDICAZIONE
La liquirizia può causare ipopotassiemia, ossia la riduzione della percentuale di potassio nel sangue, e può anche causare ipertensione arteriosa; da sconsigliarne il consumo in presenza di insufficienza renale o epatica, sovrappeso, ipertensione. In ultimo la liquirizia può interferire con l’uso di diuretici o farmaci a base di cortisone.
EFFETTI CARDIOVASCOLARI
Numerose sostanze estratte dalle radici della liquirizia, prima fra tutti la glabridina, sia in quantità che in qualità, hanno dimostrato di svolgere un’azione efficace contro il colesterolo e l’arteriosclerosi.
CURIOSITA'
Il nome liquirizia deriva da due parole greche: “glykys” che significa dolce e “rhiza” che sta per radice. Conosciuta sin dall’antichità per il gusto delizioso e per le proprietà medicamentose, la liquirizia era citata da Ippocrate, utilizzata da Napoleone per calmare i dolori allo stomaco prima delle battaglie, fu trovata nel corredo funebre di Tutankhamon e negli ospedali francesi veniva unita a orzo e gramigna per preparare tisane salutari. Negli ospedali francesi veniva utilizzata insieme a gramigna ed orzo per preparare una tisana chiamata “bonne-à-tout”. La liquirizia non dovrebbe essere consumata mentre si stanno facendo cure omeopatiche, lo stesso dicasi per la menta. Fin dall’antichità l’uso della liquirizia è stato quello di preparare bevande dissetanti, il più delle volte in unione ad altre sostanze, tipo il coriandolo.
Le radici di liquirizia si raccolgono in autunno da piante che hanno almeno quattro anni di vita, si pelano e si mettono ad essiccare al sole. Le radici di liquirizia sono un ottimo palliativo per chi intende smettere di fumare e anche nella gestualità riescono in qualche modo a sostituire la sigaretta. In Italia fu solo dopo il 1930 che la liquirizia trovò il suo posto nel mercato dolciario sotto forma di pastiglia acquistabile in pasticceria o in tabaccheria (per le proprietà antiinfiammatorie utili alla gola dei fumatori).
https://www.eurekalert.org/pub_releases/2006-06/soci-lcc053106.php