Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

27-07-2019

I ricercatori di un laboratorio tedesco hanno scoperto che due complessi vitaminici possono combattere una forma patologica che blocca la circolazione del liquido nei vasi del sistema linfatico (o circolazione secondaria). La sperimentazione riguarda il linfoedema indotto chirurgicamente nei ratti: mediante un intervento chirurgico si bloccano certi vasi linfatici, dando luogo così alla formazione di edemi (accumulo patologico di liquidi nei tessuti), data l’incapacità dei vasi linfatici di assolvere alla normale funzione di drenare il liquido tissutale riportandolo nelle vene.
In una ricerca, Boresok e Foldi, hanno trovato che le vitamine del complesso B (in particolare la piridossina, o B6 e l’acido pantotenico, o B5) e i bioflavonoidi, hanno l’effetto di ridurre gli edemi e anche le turbe nervose comparse nei ratti in condizioni di stasi linfatica e sottoposti a un’alimentazione carente. Pur molto cauti nel passaggio dai risultati di laboratorio a conclusioni circa l’alimentazione umana, i ricercatori tuttavia avanzano l’ipotesi che in certe zone tropicali dove il linfoedema è diffuso in forme gravi (elefantiasi, con tumefazioni massicce dei tessuti, principalmente a carico delle gambe e dello scroto), una carenza alimentare può avere un effetto aggravante. I due ricercatori non pretendono che il drenaggio linfatico difettoso sia causato da carenza alimentare (nei ratti dell’esperimento la stasi linfatica era provocata dall’intervento chirurgico e non dalla carenza di vitamine B e bioflavonoidi), ma la dimostrazione dell’importanza che queste sostanze hanno per la salute del sistema linfatico non fa che darci un motivo in più per mangiare alimenti integrali e integrazioni vitaminiche per aumentare la quantità di questi due elementi nutritivi.

Venerdì, 26 Luglio 2019 07:26

PERCHE' LA MARGARINA FA MALE?

27-07-2019

Gli acidi grassi sono essenziali affinché le nostre cellule funzionino normalmente e rimangano vive. Le membrane delle cellule consentono il passaggio dei minerali e delle molecole necessarie dentro e fuori dalle cellule. Membrane sane impediscono a prodotti chimici nocivi e ad organismi come batteri, virus, muffe e parassiti di penetrare nella cellula. Gli acidi grassi sono coinvolti in una miriade di processi chimici nel nostro organismo e sono usati da certi ormoni come blocchi per costruzioni. Due tipi di acidi grassi, omega-3 e omega-6, non possono essere prodotti dal nostro corpo e così devono venire assunti attraverso la nostra alimentazione. Sono chiamati “acidi grassi essenziali”, e se ne abbiamo una quantità adeguata possiamo utilizzarli per costruire gli altri acidi grassi di cui abbiamo bisogno. I supplementi a base di acidi grassi essenziali sono stati utili a molte persone con allergie, anemie, artrite, cancro, candida, depressione, diabete, pelle secca, eczema, affaticamento, problemi cardiaci, infiammazioni, sclerosi multipla, sindrome premestruale (PMS), psoriasi, metabolismo pigro, infezioni virali ecc.
Gli acidi grassi naturali contengono un doppio legame di una configurazione particolare chiamata anche “cis” dai biochimici. La cis fa sì che la molecola sia curvata in modo che i due atomi di idrogeno siano dallo stesso lato del doppio legame. Questo significa che i legami tra le molecole sono deboli, risultando un punto di fusione più basso. La margarina viene prodotta aggiungendo atomi di idrogeno alle molecole dei grassi per renderle più saturate, elevando il punto di fusione del grasso, in modo che rimanga solido a temperatura ambiente. Questo processo chiamato “idrogenazione”, per innescare la reazione richiede la presenza di un catalizzatore metallico e temperature di circa 260°C. L’idrogenazione è diventata popolare in America perché questo olio non deperisce o diventa rancido così velocemente come gli oli normali e pertanto ha una durata maggiore. Potete lasciare un mattoncino di margarina sul tavolo per anni e non sarà intaccato da larve, insetti o roditori.
La margarina è un non-cibo! Sembrerebbe che soltanto gli umani siano così pazzi da cibarsene. Dato che i grassi nella margarina sono parzialmente idrogenati, i produttori possono dichiarare che è un prodotto “polinsaturo” e vendercelo come cibo sano. Dato che questi grassi non esistono in natura, il nostro organismo non sa come comportarsi in modo efficace con loro, che agiscono come veleno su reazioni cellulari critiche. Il corpo tenta di usarli come se fossero buoni, avvolgendo le membrane cellulari. Ciò altera il normale apporto di minerali e di altri nutrienti, permettendo ai microbi e ai composti chimici tossici di entrare nelle cellule più facilmente. Risultato: malattia, cellule indebolite, limitate funzioni organiche e sistema immunitario esaurito.
Tali grassi possono anche deviare il normale meccanismo fisiologico per l’eliminazione del colesterolo. Il fegato stiva l’eccesso di colesterolo nella bile e lo invia alla cistifellea che lo svuota nell’intestino tenue giusto sotto lo stomaco. I grassi-trans bloccano questa conversione e contribuiscono ad elevare il livello di colesterolo nel sangue. Molti di questi problemi sono noti da 20-25 anni, ma sono stati largamente ignorati negli USA. In Europa, sono limitati nelle produzioni alimentari, e alcuni paesi permettono non oltre lo 0.1% di contenuto. Al contrario, negli USA le margarine possono contenerne dal 30 al 50%. Secondo il Dott. Russel Jaffe, un noto ricercatore medico, gli allevatori non nutrono i loro suini con grassi-trans altrimenti questi morirebbero mangiandoli. La margarina non è l’unico prodotto alimentare sul mercato con un contenuto significativo di acidi grassi-trans. Ogni alimento che reca la scritta “idrogenati” o “parzialmente idrogenati” sull’etichetta contiene grassi-trans. Essi includono molti prodotti da forno quali pane, crackers, stuzzichini e oli vegetali raffinati.

27-07-2019

1. SUCCO DI CAVOLO

Il succo di cavolo crudo è un rimedio domestico popolare per combattere l’ulcera allo stomaco. È noto per produrre un aminoacido che aiuta a stimolare il flusso di sangue nel rivestimento dello stomaco. Questo a sua volta aiuta a rafforzare il rivestimento dello stomaco e guarire l’ulcera. Consumare carote e succo di cavolo è un modo efficace per curare le ulcere dello stomaco.

2. BANANA

Mangiare banane è un ottimo modo di neutralizzare l’iperacidità di stomaco che è causata dai succhi gastrici. Coloro che non amano mangiare le banane, possono consumarle sotto forma di frullati. Il frutto è noto per proteggere lo stomaco riducendo l’acidità dei succhi gastrici, riducendo l’infiammazione e rafforzando il rivestimento dello stomaco.

3. DIETA RICCA DI FIBRE E AGRUMI

Il più semplice rimedio per l’ulcera dello stomaco, include una dieta ricca di agrumi e cibi ricchi di fibre. Mentre gli agrumi aiutano nel processo di digestione, le fibre proteggono il rivestimento dello stomaco.

4. PEPE DI CAYENNA

Mescolare un pizzico di pepe di Caienna in un bicchiere d’acqua. Riduce l’infiammazione e combatte i batteri.

5. IMPACCO CALDO

Un modo benefico di trattare l’ulcera gastrica è l’applicazione di un impacco caldo sulla regione addominale.

6. LIME

È un ibrido tra cedro e limone estremamente utile nella cura delle ulcere. I sali minerali e acido citrico che esso contiene, aiutano a trattare la condizione. Aggiungere succo di lime all’ insalata o berne piccole quantità.

7. TARASSACO O CAMOMILLA

Da bere a intervalli regolari due volte al giorno. Pulisce il vostro sistema interno e cancella anche i batteri. Queste bevande sono estremamente efficaci nella guarigione di qualsiasi tipo di infezione.

8. VITAMINA A

Frutti come anguria, arance, pesche e more possono anche ridurre il rischio di cancro duodenale. Mangiare il frutto intero o consumare i suoi succhi.

VANTAGGI DI QUESTI RIMEDI

Gli antibiotici sono forti e dotati di effetti collaterali, mentre i rimedi naturali per combattere l’ulcera allo stomaco, sono più delicati sul corpo, sicuri e non causano effetti collaterali. Infine, bere quanta più acqua possibile, in quanto contribuisce a diluire l’acido che è nello stomaco e limita ulteriori danni al vostro intestino. Evitare cibi confezionati e cibo spazzatura in quanto contengono conservanti che possono aggravare la situazione. Inoltre, assicurarsi di limitare l’assunzione di bevande calde come tè e caffè. Smettere di bere acqua gassata e bevande ghiacciate.

Venerdì, 26 Luglio 2019 07:23

PILLOLE ALIMENTARI 13.

27-07-2019

- L'uva attiva la funzione disintossicante del fegato, aumentando la produzione di bile (azione coleretica). L'uva stimola anche la circolazione del sangue nel sistema portale, perciò è consigliata in caso di cirrosi e di ascite (liquido sieroso nella cavità addominale) dovuta a ipertensione portale.

- I ceci sono ottimi nei disturbi funzionali del sistema nervoso causati da carenza di vitamine del gruppo B, come l'irritabilità, il nervosismo e la mancanza di concentrazione. I ceci sono molto indicati per chi soffre di stress o di depressione nervosa.

- Nonostante il pompelmo sia molto consigliato nelle diete contro l'obesità, di per sè non esercita alcuna azione dimagrante. Tuttavia, la sua azione depurativa e disintossicante è molto importante nelle diete dimagranti, perciò si consiglia di integrare queste diete con una cura a base di succo di pompelmo.

- Grazie alla sua ricchezza di sali minerali, la polpa della zucca riesce a neutralizzare l'eccesso di acidità nello stomaco. Inoltre, esercita un'azione emolliente (calmante) e protettiva sulla mucosa gastrica. La zucca, specialmente sotto forma di purè con bevanda d'avena è molto indicata in caso di dispepsia (cattiva digestione), pirosi gastrica (acidità di stomaco), gastrite e, ovviamente, ulcera gastroduodenale, per la quale, nella fase acuta della malattia, risulta particolarmente efficace una dieta a base di purè di zucca con patate e bevanda d'avena.

- Grazie alla loro ricchezza di fibre vegetali di tipo solubile, le fragole favoriscono l'eliminazione delle feci. Sono indicate anche in caso di emorroidi, ascite e malattie epatiche come l'epatite cronica e la cirrosi perchè decongestionano la circolazione venosa nel sistema portale (vene dell'addome).

- L'acido linoleico e la vitamina E aumentano l'elasticità della pelle, perchè proteggono le cellule contro gli effetti dell'invecchiamento (azione antiossidante). I semi di girasole sono consigliati in caso di eczemi, pelle rugosa o secca e dermatite in generale; rinforzano le unghie e i capelli, riuscendo a ridurre la canizie. C'è chi sostiene che un'emulsione di semi di girasole come sostitutivo del latte dia ottimi risultati per i lattanti che soffrono di eczemi infantili.

Giovedì, 25 Luglio 2019 10:02

CIOCCOLATO: 10 MITI DA SFATARE.

26-07-2019

Il cioccolato è uno degli alimenti più amati, ma anche più discussi, per quanto riguarda le sue proprietà più o meno benefiche per la nostra salute e per il nostro organismo. Il cioccolato fondente rappresenta la varietà di tale alimento a maggior contenuto di cacao. Al suo ingrediente principale viene associato l'appellativo di "Theobroma", di derivazione greca, che porta con sé il significato di "cibo degli dei". Un nome così altisonante non può che essere associato a caratteristiche positive, spesso poste in discussione da credenze e miti più o meno diffusi e consolidati. Proviamo allora a fare luce su alcune affermazioni da sfatare o da considerare con cautela.

1. IL CIOCCOLATO CONTIENE ELEVATI LIVELLI DI CAFFEINA

Al contrario di quanto spesso si crede, i livelli di caffeina contenuti nel cioccolato non sarebbero paragonabili a quelli presenti in una tazza di espresso, cappuccino o caffè americano. Il cioccolato fondente può contenere un maggiore quantitativo di caffeina rispetto al cioccolato al latte, per via della percentuale di cacao. Coloro che sono particolarmente sensibili alla caffeina, potranno regolarsi di conseguenza. Ricordiamo che anche il caffè decaffeinato può contenere tracce di caffeina.

2. LO ZUCCHERO CONTENUTO NEL CIOCCOLATO CAUSA IPERATTIVITA'

Quali sono le cause dell'iperattività nei bambini? Alcuni studiosi ipotizzano che essa possa essere legata alle abitudini alimentari dei più piccoli ed in particolare al consumo di bevande zuccherate e dolciumi in eccesso. Altri, attraverso studi e ricerche, hanno però smentito tale correlazione. Nel dubbio, meglio preferire cioccolato extra fondente, con elevata percentuale di cacao e contenuto di zuccheri raffinati minimo.

3. IL CIOCCOLATO PROVOCA L’INNALZAMENTO DEL COLESTEROLO LDL

Il cioccolato, secondo alcuni studi, non contribuirebbe ad innalzare il colesterolo nel sangue per via della particolare tipologia dei grassi in esso contenuti. In alcune persone esso potrebbe agire addirittura contribuendo ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Il cioccolato migliore resta comunque la varietà extra-fondente, ad elevato contenuto di cacao e polifenoli.

4. IL CIOCCOLATO PROVOCA LA CARIE

Per salvaguardare i nostri denti da placca e carie è bene limitare il consumo di zucchero raffinato e di dolciumi, ma per quanto riguarda il cioccolato potrebbero essere ammesse, almeno talvolta, delle eccezioni. Secondo uno studio condotto presso l'Università di Osaka, in Giappone, alcune parti dei semi di cacao conterrebbero sostanze in grado di contrastare la proliferazione dei batteri che si sviluppano nella cavità orale e che sono considerati la causa dei più comuni problemi dentali.

5. IL CIOCCOLATO FA INGRASSARE

Non è sempre vero, in quanto l'aumento di peso dipende dalle abitudini alimentari di ciascuno. Un ampio studio ha rilevato come consumare del cioccolato una volta alla settimana all'interno di un regime alimentare corretto non possa provocare alcun aumento di peso. Un pezzetto di cioccolato come premio settimanale, magari per aver vinto la pigrizia ed aver svolto dell'attività fisica, non potrà nuocere alla linea e potrà anche giovare al buonumore.

6. MANGIARE CIOCCOLATO AUMENTA LO STRESS

Potrebbe non essere così. Anzi, secondo alcuni studi il consumo di cioccolato potrebbe contribuire alla diminuzione del livello di stress individuale. In alcune persone il cioccolato si è dimostrato in grado di abbassare i livelli di produzione degli ormoni che causano lo stress, se consumato una volta al giorno per due settimane.

7. IL CICCOLATO È PRIVO DI NUTRIENTI BENEFICI

Pare proprio che non sia così. Il cioccolato extra-fondente, ad elevato contenuto di cacao, sarebbe particolarmente ricco di polifenoli, con una capacità antiossidante pari ad un bicchiere di vino rosso o a due tazze di tè verde. Esso contiene inoltre sali minerali e fibre vegetali.

8. IL CIOCCOLATO DEVE CONTENERE ALMENO IL 70% DI CACAO PER ESSERE SALUTARE

Quale deve essere il contenuto ideale di cacao del cioccolato fondente prescelto affinché sia benefico? Solitamente si consiglia il 70% di cacao come quantità minima in percentuale, ma, secondo alcuni esperimenti effettuati da parte dei ricercatori, anche del cioccolato che contenga cacao al 50 o 60% può avere effetti positivi sulla salute, in particolare sull'abbassamento della pressione sanguigna.

9. IL CIOCCOLATO È AFRODISIACO

Gli Azteki sono stati probabilmente la prima popolazione a ritenere che il cacao possedesse un potere afrodisiaco, ma pare che tale effetto sull'organismo non sia ancora stato effettivamente provato scientificamente. Ciò non toglie che cacao e cioccolato possano migliorare l'umore e ridurre lo stress, tanto da renderci più propensi agli incontri amorosi.

10. IL CIOCCOLATO PROVOCA L’ACNE

Cioccolato e acne sono correlati? Secondo quanto dichiarato dagli esperti sulle pagine del Journal of the American Medical Association, l'assunzione di elevati quantitativi di cioccolato non sarebbe legata ad un suo peggioramento.

26-07-2019

La pianta di salice bianco è conosciuta per le proprietà antipiretiche, antireumatiche ed antispasmodiche. È a partire dalla corteccia di salice che Piria scoprì nel 1838 l’acido salicilico per ossidazione della salicina. La salicina, in effetti agisce nell’organismo umano come un pre-farmaco: dopo somministrazione per via orale è idrolizzata, a livello intestinale, in glucosio e saligenina che, una volta nel circolo ematico, viene metabolizzata in acido salicilico. Le proprietà antinfiammatorie della droga sono quindi giustificate ampiamente dall’acido salicilico il quale risulta un inibitore della sintesi delle prostaglandine per inattivazione della ciclossigenasi. Oltre alle proprietà analgesiche ed antipiretiche si segnala l’azione inibente sull’aggregazione piastrinica.
Gli amenti (infiorescenze a grappolo) sono considerati per l’attività sedativa e ansiolitica. Leclerc considerava più importante l’azione antispasmodica e sedativa degli amenti e delle foglie rispetto a quella antireumatica della corteccia. In particolare l’azione sedativa si manifesterebbe a livello degli organi genitali: nelle turbe dismenorroiche ovi si manifesta una notevole attenuazione della componente algica e delle turbe nervose che l’accompagnano, nell’eretismo genitale, ove manifesta azione anafrodisiaca e nell’insonnia nervosa. A ciò si aggiunge una benefica azione tonico-stomachica che, migliorando i processi digestivi, contribuisce a migliorare lo stato generale.

Giovedì, 25 Luglio 2019 09:59

7 BUONI MOTIVI PER MANGIARE LE PERE.

26-07-2019

Quando si tratta di alimenti che favoriscono la salute, quasi mai si parla delle pere. Eppure, esse offrono una miriade di benefici come diminuire il rischio di malattie cardiache, diminuire le probabilità di ictus, favorire il sistema immunitario e molti altri. Di seguito ci sono sette benefici per la salute che questo delizioso frutto può offrirci:

1. DIMINUZIONE DEL RISCHIO DI MALATTIE CARDIACHE

Uno studio del 2007 pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition ha scoperto che le donne che consumano una dieta di frutta ricca di flavonoidi come pere e mele, hanno un minor rischio di malattia coronarica. I ricercatori hanno scoperto che questi frutti (pere incluse) potrebbero diminuire il rischio di malattie cardiovascolari, in particolare nelle donne in post-menopausa.

2. DIMINUZIONE DEL RISCHIO DI ICTUS

Uno studio del 2011 pubblicato su Stroke: Journal of American Heart Association ha dimostrato che mangiare frutta a polpa bianca (come le pere) può ridurre drasticamente il rischio individuale di ictus. Nello studio, i partecipanti che hanno consumato più di 171 grammi di frutta a polpa bianca hanno dimostrato una riduzione del 52% di incidenza di ictus, rispetto ai partecipanti che avevano consumato meno di 75 grammi. Gli scienziati hanno ipotizzato che ciò era dovuto alla ricca quantità di fibra in questi frutti e al loro elevato contenuto di flavonoidi.

3. RIDUZIONE DEL PESO

È possibile ottenere quasi il 20% della vostra disponibilità giornaliera di fibra mangiando una pera di medie dimensioni. La fibra è associata non solo ad un minor rischio di ictus e malattie cardiache, ma è anche uno strumento fondamentale nella gestione del peso. Insieme con una corretta dieta ed esercizio fisico, mangiare pere può offrirvi la fibra necessaria per aiutarvi a perdere peso.

4. FAVORISCE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Come accennato in precedenza, le pere sono ricche di antiossidanti in forma di flavonoidi. Questo alto contenuto antiossidante può aiutare a sostenere il sistema immunitario. Se sentite il raffreddore in arrivo, provate a mangiare una pera o bere succo di pera.

5. SALUTE DEL COLON

Il grande contenuto di fibre delle pere può anche essere molto utile per favorire la salute del colon. Allo stesso modo, il contenuto di pectina nelle pere può agire come un lassativo durante i periodi di costipazione.

6. FONTE DI ENERGIA

Lo zucchero contenuto nelle pere aiuterà il vostro corpo a stabilizzare il livello di zucchero nel sangue e fornire energia.

7. RIDUZIONE DELL’INFIAMMAZIONE

Le pere sono un modo naturale per ridurre l’infiammazione. Il loro elevato contenuto di quercetina, è stato trovato utile per ridurre l’infiammazione. Il consumo di pere può anche essere utile per combattere molti disturbi infiammatori come l’indurimento delle arterie da fibromialgia.

CONCLUSIONE

Le pere, spesso trascurate, offrono molti benefici per la salute. Grazie al loro alto contenuto di fibre e flavonoidi sono in grado di fornire un modo naturale per ottenere una migliore salute generale. La prossima volta che siete alla ricerca di un modo naturale per aumentare il benessere del vostro corpo, mangiate una pera.

26-07-2019

Le proprietà del tea tree oil sono molteplici per la salute, e dato che la nostra salute dipende anche dall'ambiente dove viviamo, perchè non utilizzare il tea tree oil anche per le pulizie domestiche? Oltre ad avere moltissimi effetti benefici nella cura personale e per la salute, il tea tree oil è ottimo da utilizzare anche come prodotto detergente e non solo…

COME UTILIZZARLO

Per creare un detergente universale, unite 10 gocce di olio essenziale diluito in 2 tazze d'acqua e versatelo in una bottiglia a spruzzo. Ecco alcuni usi del tea tree oil nella pulizia:

- La soluzione sopra indicata va benissimo per pulire la vasca da bagno, le piastrelle e tutti i sanitari del bagno.

- Per la lavastoviglie invece si possono mettere 3 gocce per ogni lavaggio.

- Lo stesso si può fare con il bucato ad ogni lavatrice di indumenti per dare ai vestiti un buon odore fresco e di pulito.

- Si può utilizzare il detergente universale spray con il tea tree oil su seggioloni, seggiolini auto, per i giochi dei bambini, per le scrivanie e tutti i luoghi dove possono annidarsi germi.

- 15 gocce di tea tree oil in un litro d'acqua nell’ambiente è un preparato efficace come repellente per insetti.

- Ottimo da utilizzarsi anche per lavare il pavimento (10 gocce nel secchio dell’acqua) e/o nella macchina lava moquette al posto del detersivo con lo stesso dosaggio.

- Inoltre si può utilizzare il detergente universale spray con il tea tree oil per lavare tutte le superfici lavabili in cucina e le piastrelle.

23-07-2019

Ad ognuno di noi può capitare di russare di tanto in tanto, ma se il fenomeno si presenta di frequente, può influenzare la qualità del sonno e la sua durata, oltre che infastidire i propri familiari o compagni di stanza. Russare può condurre ad una durata insufficiente del riposo notturno e ad avvertire per via di ciò un'evidente sensazione di affaticamento durante il giorno. Identificare la causa del fenomeno rappresenta il primo passo per porre rimedio alla situazione.

QUALI SONO LE CAUSE?

A proposito del russare, le cause possono essere molteplici e variare da un soggetto all'altro. Il fenomeno può essere imputato alla presenza di tessuti organici all'interno della cavità nasale o della gola maggiormente tendenti a vibrare, poiché più morbidi o flessibili del normale. Anche la posizione che la lingua assume durante il riposo può rappresentare un fattore da non sottovalutare. Il rumore viene generato nel momento in cui, mentre si dorme, l'aria si trova ostacolata dal poter fuoriuscire liberamente dalle cavità nasali e dalla bocca. Un'ostruzione parziale a livello del naso potrebbe essere provocata da una deviazione del setto nasale. Ostacoli presenti all'interno del naso o della bocca portano i canali di passaggio dell'aria a restringersi e ciò è causa del rumore che viene avvertito dall'esterno. Tra i più comuni fattori che possono influenzare il passaggio dell'aria dalla bocca e dalle cavità nasali durante il sonno vi sono:

- Età: Con l'avanzare dell'età i tessuti all'interno delle cavità nasali e della gola si rilassano, con particolare riferimento ai muscoli. Ciò non permette al respiro di fluire liberamente e provoca rumore.

- Costituzione: Gola stretta, adenoidi dilatate e palatoschisi (una malformazione del palato, che si presenta come una fenditura più o meno estesa della parte anteriore del palato duro) possono essere considerate tra le cause del russare determinate dalla costituzione fisica individuale. Negli uomini, inoltre, i canali di passaggio dell'aria sono solitamente più stretti. Anche sovrappeso e scarso tono muscolare sono considerati fattori da non sottovalutare.

- Problemi nasali: Dal banale raffreddore, alla sinusite, ad una deviazione del setto nasale, problemi alle narici e ostruzioni parziali delle vie respiratorie di vario genere concorrono tra i fattori che possono contribuire al presentarsi del fenomeno del russare.

- Posizione: La posizione che si assume durante il sonno è importante. Chi russa non dovrebbe dormire sulla schiena, in quanto una simile postura porta i tessuti interni alla gola a rilassarli e a bloccare in parte le vie respiratorie. Da ciò si origina il rumore.

- Fumo, alcolici e medicinali: Il fumo, l'assunzione di bevande alcoliche e alcune tipologie di medicinali possono contribuire ad accentuare il fenomeno, in quanto tali sostanze possono concorrere ad un maggiore rilassamento dei muscoli, con le conseguenze di cui sopra.

QUALI SONO I RIMEDI?

1. Dormire su un fianco: Se ci si rende conto di come il fenomeno del russare si accentui nel momento in cui ci si trovi a dormire sulla schiena, la soluzione più semplice consiste nel cambiare posizione, girandosi su di un fianco, in modo da lasciare più libera la gola.

2. Cambiare cuscino: Utilizzare due cuscini o un cuscino più alto del solito può contribuire a mantenere aperte e libere le vie respiratorie, sorreggendo il collo e la gola. I cuscini devono essere scelti e posizionati in modo tale che la schiena risulti adagiata in una posizione non dolorosa o fastidiosa.

3. Suffumigi: Se la causa del vostro russare è generata da una congestione nasale dovuta a raffreddori o allergie, una delle possibili soluzione consiste nell'effettuare dei suffumigi con acqua e bicarbonato o oli essenziali prima di andare a dormire, in modo da liberare le vie respiratorie.

4. Tecniche di rilassamento: Ansia, stress ed agitazione possono disturbare il sonno ed accentuare il fenomeno indesiderato. A questo proposito è possibile ricorrere ad alcune tecniche di rilassamento da porre in essere prima di andare a dormire, in modo da favorire un sonno ristoratore ed un riposo indisturbato. Tali tecniche di rilassamento possono essere approfondite mediante la lettura del "Manuale pratico per smettere di russare" di Roberto Fabbroni, in cui vengono spiegati semplici esercizi a cui dedicarsi prima di coricarsi.

5. Jala Neti: Verificare che le cavità nasali siano libere prima di andare a dormire è fondamentale per evitare di russare, in particolare se si è consapevoli di essere soggetti al fenomeno. Soffiarsi semplicemente il naso potrebbe non essere sufficiente. Perciò e possibile ricorrere ad un metodo per la pulizia delle cavità nasali che prevede l'utilizzo di acqua salata e di un piccolo strumento simile ad una teiera, denominato Jala Neti.

6. Cerottini nasali: Se il problema non riguarda i tessuti interni alla gola, ma una apertura insufficiente delle cavità nasali, gli appositi cerottini nasali potrebbero essere utili a migliorare la situazione. La loro efficacia può variare da persona a persona, a seconda dell'entità e delle reali cause del problema.

7. Evitare gli alcolici: Il consumo di alcolici può incidere sul riposo notturno, rendendolo irregolare e poco efficace. Può inoltre provocare un maggior rilassamento dei tessuti interni alla gola ed alle narici, causando un maggiore sfregamento dell'aria contro le loro pareti e quindi rumore.

8. Smettere di fumare: Il fumo può compromettere la corretta funzionalità del nostro apparato respiratorio, favorire la produzione di muco e la formazione di ostruzioni a livello delle cavità nasali. Può inoltre essere causa della comparsa di colpi di tosse notturni, che potrebbero contribuire ad un sonno ancora più disturbato e difficoltoso.

9. Doccia calda: Concedersi una doccia calda prima di andare a dormire, a parere degli esperti, può contribuire a liberare la cavità nasali, in particolare a causa del vapore acqueo che verrà respirato e che contribuirà a dilatare le stesse. Durante la doccia è inoltre possibile effettuare una pulizia delle narici con acqua tiepida o un risciacquo con acqua leggermente salata.

10. Idratazione: La disidratazione può essere la causa di fenomeni di secchezza che interessano le membrane interne della gola o del naso. Per tale motivo si raccomanda di bere semplice acqua naturale a sufficienza durante il giorno, in modo che la disidratazione non contribuisca ad aggravare il fenomeno del russare.

23-07-2019

1. ASMA

La causa definitiva dell’asma è ancora oggi oggetto di dibattito. Soprattutto nei bambini, la vitamina D ha dimostrato di contribuire a ridurre la gravità e la prevalenza dei sintomi di asma e di aiutare a sedare l’infiammazione responsabile della restrizione delle vie aeree che rende difficile la respirazione.

2. IPERTENSIONE ARTERIOSA

Uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Investigative Medicine ha trovato che i pazienti con ipertensione hanno registrato risultati migliori quando sono stati potenziati i loro livelli di vitamina D. Livelli sierici elevati nel sangue di 25-idrossivitamina D (25 (OH) D), un marker della vitamina D, si sono dimostrati utili per contribuire a modulare l’infiammazione vascolare e altri indicatori di pressione alta.

3. MALATTIA INFIAMMATORIA INTESTINALE

Numerosi studi condotti in Europa, India e Stati Uniti, hanno identificato un legame tra bassi livelli di vitamina D e tassi più elevati di malattia di Crohn, colite ulcerosa, e altre forme di IBD. I gruppi di ricerca hanno dimostrato che le popolazioni i cui livelli di esposizione alla luce solare naturale sono limitati, tendono ad avere più alti tassi di IBD, e viceversa.

4. INFLUENZA

È noto da tempo che i tassi di influenza sono più elevati durante l’inverno, quando il sole è al suo minimo di inclinazione e l’esposizione a raggi ultravioletti è minima. Questo, combinato con la ricerca, mostra che la vitamina D aiuta a rafforzare il sistema immunitario e la scienza sta appena cominciando a riconoscere il potenziale di ottimali livelli di vitamina D nella lotta all’influenza.

5. DIABETE DI TIPO 2

Uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista l’AIDS, ha scoperto che la carenza di vitamina D può esacerbare i sintomi della sindrome metabolica nei pazienti con HIV. Il team di ricerca ha anche scoperto che il mantenimento di alti livelli di vitamina D attraverso l’esposizione solare o la supplementazione, può effettivamente contribuire a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

6. CARIE DENTALI

Si è sospettato, a partire almeno dalla metà del 1800, che la mancanza di esposizione alla luce solare naturale è una delle principali cause di cattiva salute. Ma negli ultimi anni, gli scienziati hanno dimostrato che condizioni specifiche, inclusa la cattiva salute dentale, sono legate ad una mancanza di vitamina D. Numerosi studi recenti hanno dimostrato che i livelli ottimali di vitamina D favoriscono la calcificazione sana dei denti, mentre la mancanza di questo importante nutriente può portare a più alti tassi di carie.

7. ARTRITE REUMATOIDE

Un recente studio in Canada ha trovato una “notevole associazione” tra la carenza di vitamina D e l'artrite reumatoide. In realtà, le persone con i più bassi livelli plasmatici di vitamina D sono risultate essere fino a cinque volte più a rischio di malattie legate ad artrite reumatoide.

8. CANCRO

Sia che si tratti del seno, della prostata, del collo dell’utero, del colon, dell’esofago, dello stomaco, dell’endometrio, dell’ovaio, del pancreas, o renale, i tumori di tutti i tipi hanno dimostrato di essere più prominenti tra le persone con livelli inadeguati di vitamina D. Al contrario, le persone con più alti livelli di vitamina D hanno dimostrato di essere meno inclini a sviluppare il cancro.

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