Angelo Ortisi
IL LATTE MATERNO HA IL SAPORE DEI CIBI.
17-12-2015
Il latte della mamma sarebbe il primo sensore di gusto tra il neonato e i sapori dei vari cibi. E’ quanto affermano gli scienziati dell’università di Copenhagen in una ricerca pubblicata dal New Scientist. Secondo gli studiosi ciò che mangia la madre dà il sapore al latte usato per l’allattamento. Ciò che più colpisce è che il sapore degli alimenti consumati viene letteralmente assorbito dal latte in pochi minuti. Una dieta varia della madre porterà dunque il neonato a conoscere ed apprezzare gusti diversi, spingendolo a riprovarli anche in futuro, perchè associati al ricordo dell’alimentazione materna. Helene Hausner, coordinatrice della ricerca, ha spiegato: “Il latte al seno può preparare il bambino alle novità in cui si imbatterà quando comincerà a mangiare cibo solido”.
http://www.theguardian.com/science/2008/jul/24/humanbehaviour.foodtech
UN’ALTERAZIONE DELLA FLORA INTESTINALE PUO’ CAUSARE LA SCLEROSI MULTIPLA.
16-12-2015
Una recente ricerca ribalta gli studi relativi alla sclerosi multipla, una malattia neurologica che colpisce soprattutto donne tra i 20 e i 40 anni. Dalla ricerca è emerso che, un’alterazione della flora batterica intestinale possa essere causa della malattia. Il microbiota alterato può essere un fattore predisponente. Luca Battistini, direttore dell’Unità di neuroimmunologia della Fondazione Santa Lucia di Roma, spiega all’AdnKronos Salute che “l’ipotesi riguarda più in generale tutte le patologie autoimmuni e disimmuni. Non dobbiamo però dimenticare che nei Paesi industrializzati sono tantissime le persone con disbiosi, cioè con un’alterata composizione della flora batterica intestinale. Questo ovviamente non significa che siano tutti a rischio di sviluppare la sclerosi multipla”. Ovviamente, le cause sono ancora sconosciute, ma gli esperti condividono l’ipotesi che, a scatenare la patologia, vi sia un’alterazione del sistema immunitario. Non solo, un’alterazione della flora intestinale può causare un aumento dei mediatori dell’infiammazione in tutto l’organismo. La ricerca ha preso in esame, le feci di alcuni pazienti, tra cui gemelli omozigoti. Dall’analisi è emerso che, la flora batterica dipende, in particolar modo, dagli stili di vita adottati. “Fumo, scarsa attività fisica, ritmo sonno-veglia, alimentazione sbagliata – prosegue Battistini – sono tutti fattori che contribuiscono a determinare quanto è importante la disbiosi in un paziente”. ”La flora non è stabile, ma varia tantissimo nel corso della vita in base alle abitudini, non solo alimentari”. Da qui, in avanti, gli esperti si concentreranno sulla ricerca di meccanismi specifici con cui la cattiva flora intestinale influenza le risposte immunitarie. Inoltre – conclude Battistini – occorre capire quanto migliorare gli stili di vita permette di reagire alla disbiosi e spegnere l’infiammazione”.
LA ZUCCA E’ UN SUPER NUTRIENTE.
16-12-2015
Molte persone considerano la zucca una semplice decorazione per Halloween. In realtà è un alimento estremamente ricco di nutrienti e ciò significa che è ad alto contenuto di vitamine e minerali, ma a basso contenuto di calorie. Secondo l’ USDA National Nutrient Database, una tazza di zucca cotta e senza sale, contiene 49 calorie, 1,76 grammi di proteine, 0,17 grammi di grassi, 0 grammi di colesterolo e 12 grammi di carboidrati ( 2,7 grammi di fibre e 5.1 grammi di zucchero). Consumare una tazza di zucca cotta offre ben oltre il 100% delle vostre esigenze quotidiane di vitamina A, il 20% di vitamina C, il 10% di vitamina E, riboflavina, potassio, rame e manganese, almeno il 5% di tiamina, vitamina B6, folato, acido pantotenico, niacina, ferro, magnesio e fosforo.
BENEFICI PER LA SALUTE DAL CONSUMO DI ZUCCA
Il consumo di frutta e verdura di ogni genere è stato a lungo associato ad un ridotto rischio di molte condizioni di salute. Molti studi hanno suggerito che l’aumento del consumo di alimenti vegetali come la zucca, diminuisce il rischio di obesità e di mortalità generale, riduce il rischio di diabete, malattie cardiache e promuove la salute della pelle e dei capelli, aumenta l’energia e favorisce il controllo del peso corporeo.
La zucca è una delle più note fonti di beta-carotene, un potente antiossidante presente in abbondanza nelle verdure e frutta di colore arancione, che viene convertito in vitamina A nel corpo. Consumare cibi ricchi di beta-carotene può ridurre il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro, offre protezione contro l’asma e le malattie cardiache e ritarda l’invecchiamento e la degenerazione del corpo.
PRESSIONE SANGUIGNA
Mangiare la zucca fa bene al cuore. Fibra, potassio e vitamina C contenuti nella zucca, sono un vero supporto per la salute del cuore. L’assunzione adeguata di potassio è importante quasi quanto la riduzione dell’apporto di sodio nella dieta, per il trattamento dell’ipertensione. Altri alimenti che sono ricchi di potassio sono il melone, l’ananas, i pomodori, le arance, gli spinaci e le banane. Il consumo di questi alimenti è anche associato ad un ridotto rischio di ictus, protezione contro la perdita di massa muscolare, la conservazione della densità minerale ossea e la riduzione della formazione di calcoli renali.
CANCRO
Un particolare tipo di cancro per il quale uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health’s Department of Nutrition ha dimostrato benefici positivi di una dieta ricca di beta-carotene, è il cancro della prostata. Lo studio ha anche dimostrato che c’è un’associazione inversa tra assunzione di beta carotene e sviluppo del cancro del colon.
SALUTE DEGLI OCCHI
Gli antiossidanti come la vitamina C, vitamina E e beta-carotene presenti nella zucca, hanno dimostrato di sostenere la salute degli occhi e prevenire danni degenerativi. Inoltre, una maggiore assunzione di tutti i frutti (3 o più porzioni al giorno) riduce il rischio e la progressione della degenerazione maculare legata all’età.
FERTILITA’
Per le donne in età fertile, il consumo di ferro da fonti vegetali come spinaci, fagioli, zucca, pomodori e barbabietole, sembra promuovere la fertilità, secondo la Harvard Medical School’s. La vitamina A che la zucca può fornirci (consumata come beta-carotene poi convertito in vitamina A nel corpo) è anche essenziale durante la gravidanza e l’allattamento, per la sintesi degli ormoni.
IMMUNITA’
Alimenti vegetali, come le zucche, ad alto contenuto di vitamina C e beta-carotene, offrono una spinta al sistema immunitario derivante dalla loro potente combinazione di sostanze nutritive.
TUMORI AL SENO: ANCHE IL CONSUMO MODESTO DI ALCOL AUMENTA IL RISCHIO.
16-12-2015
Il consumo di alcol, anche se moderato, rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza del tumore alla mammella. A dimostrare quanto si sospettava già da tempo, uno studio condotto da Jasmine Lew del National Cancer Institute di Bethesda e presentato al congresso dell’American Association for Cancer a San Diego. Lo studio ha analizzato le abitudini alimentari di 184.000 donne per un periodo di otto anni, rilevando che anche consumare 1-2 bicchieri al giorno di una qualunque bevanda alcolica aumenta del 32% la probabilità di sviluppare un cancro al seno, percentuale che sale al 51% se i bicchieri sono più di tre. Il tipo di tumore indagato è il più diffuso fra i tumori al seno e colpisce soprattutto le donne in menopausa. Secondo gli studiosi l’alcol rappresenta un fattore di rischio perchè altera il metabolismo degli estrogeni.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2727171/
http://www.reuters.com/article/2008/04/14/us-breastcancer-alcohol-idUSN1331146720080414
UVA PASSA: 10 RAGIONI PER MANGIARLA TUTTI I GIORNI.
15-12-2015
La frutta disidratata o essiccata è un altro modo di consumare alimenti importanti per il nostro organismo, per un periodo di tempo più lungo. Mandorle, noci, uva passa, non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. Tra la frutta disidratata migliore, che è possibile realizzare in questo periodo, troviamo l’uva passa. L’uva passa mantiene inalterate molte delle caratteristiche essenziali dell’uva. In questi piccoli chicchi, sono concentrate tantissime proprietà nutritive e benefiche per la nostra salute: fibre alimentari, sali minerali, antiossidanti. Ma non solo. Vediamo alcune buone ragioni per inserirla nella nostra dieta.
ANEMIA
L’uva passa è una fonte ricca di ferro e rame, così come di vitamine del complesso B, che sono di vitale importanza per la formazione dei globuli rossi. Il consumo regolare di uva passa aiuta curare e prevenire l’anemia causata dalla carenza di ferro.
SALUTE DEGLI OCCHI
La presenza di polifenoli è un indiscutibile beneficio per la salute della vista. Queste potentissime sostanze, infatti, offrono protezione contro la degenerazione maculare e la cataratta.
SALUTE DEL CUORE
Il consumo regolare di uvetta protegge il cuore dalle malattie cardiache. Mangiare uva passa, infatti, contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo e di trigliceridi, migliorando la salute generale del vostro cuore e riducendo così il rischio di ictus, ipertensione e attacchi di cuore.
COLESTEROLO
Mangiare uva passa riduce i livelli di colesterolo. Ciò è dovuto al fatto che l’uvetta contiene fibre solubili e polifenoli.
ACIDITA’
Potassio e magnesio presenti nell’uva passa contribuiscono a ridurre l’acidità e a rimuovere le tossine dal corpo. Condizioni che possono causare malattie come l’artrite, la gotta e vari stati infiammatori.
ENERGIA
Le proprietà energetiche dell’uva passa sono state valutate in uno studio condotto da ricercatori californiani e pubblicato sul Journal of the International Society of Sports Nutrition. I risultati avrebbero dimostrato che chi aveva assunto una barretta energetica o dell’ uva passa era riuscito a registrare tempi migliori in gara di chi aveva bevuto solo l’acqua. Tra il consumare una barretta energetica e mangiare uva passa, di sicuro è meglio scegliere l’uva passa che, inoltre, è ricca di potassio e ferro.
INTESTINO IN SALUTE
Consumare regolarmente l’uva passa aiuta a mantenere il movimento intestinale regolare, con le fibre che contribuiscono a spazzare via le tossine e i materiali di scarto dal tratto gastrointestinale.
ARTRITE
I chicchi di uva passa aiutano a neutralizzare gli acidi che sono presenti nel corpo. E una condizione eccessiva di acidità peggiora i sintomi dell’artrite.
PREVENZIONE DEL CANCRO
Così come l’uva, anche l’uva passa ha proprietà antiossidanti e anticancro, dovute soprattutto al contenuto di polifenoli e di resveratrolo.
CARIE
Secondo uno studio condotto dalla Dr.ssa Ashley R. Waters l’uva passa inibirebbe l’azione dello Streptococcus mutans, principale responsabile della carie dentale. Ad assicurare questa preziosa proprietà curativa sarebbero gli antiossidanti di cui questa frutta è ricca.
SUCCO DI MELOGRANO: IL VACCINO NATURALE DELL’AUTUNNO.
15-12-2015
Il melograno è uno dei doni che questa stagione autunnale ci regala. Produce la melagrana, un frutto di stagione molto apprezzato, soprattutto per le sue proprietà. I suoi chicchi, infatti, sono uno scrigno di vitamine, minerali e antiossidanti. Negli ultimi anni, la comunità scientifica si è concentrata sullo scoprire i vari benefici che il consumo dei frutti di melograno può dare al nostro organismo. Diversi studi, ad esempio, hanno dimostrato che il consumo regolare di succo di melograno favorisce il sistema cardiocircolatorio, prevenendo lo stress ossidativo delle arterie e il possibile insorgere di aterosclerosi. Non solo: secondo i risultati di alcuni studi condotti in vitro, il succo e l’estratto di questo favoloso alimento potrebbero ritardare la progressione di alcuni tumori, come il cancro alla prostata, al colon e al seno.
Per i ricercatori, i vari benefici del consumo di succo di melograno sarebbero collegati all’alta concentrazione di antiossidanti, utili anche a proteggere la pelle dai raggi UV e dall’invecchiamento. Il potassio è una delle sostanze benefiche naturali di cui la melagrana è più ricca, circa 250 mg per 100 grammi di frutto, ma anche vitamina C, ferro, magnesio e sodio. In minor quantità sono presenti poi manganese, rame e zinco. Grazie alla presenza di tannino (acido ellagico) il succo del melograno ha anche proprietà astringenti ed è quindi utile in caso di diarrea. La melagrana, grazie ai suoi preziosi nutrienti, rinforza il sistema immunitario: per questo è consigliabile consumarlo in questo periodo, perché i suoi principi attivi ci preparano ad affrontare i malanni da freddo con un’azione simile a quella di un vaccino.
I chicchi di melograno possono essere gustati così, al naturale, o sotto forma di succo. Preparare in casa il succo del frutto del melograno è molto semplice: potete ricavarlo utilizzando uno spremiagrumi; ma ancora più semplice, gustoso ed efficace, utile a mantenere intatte le sue sostanze nutritive, è l’utilizzo di un estrattore. Alcuni estrattori, come ad esempio quello di SIQUR SALUTE offrono come optional uno sgranatore, per sgranare i melograni in pochi semplici passaggi. È realizzato in plastiche prive di BPA e di sostanze tossiche. Basta tagliare il melograno a metà, posarne una parte sullo sgranatore, sovrapporre la calotta in gomma e battere ripetutamente con un cucchiaio. In questo modo, si ottengono chicchi di melograno pronti da spremere per preparare il succo. Aggiungete un pò di succo di limone per evitare l’ossidazione e migliorarne il carico di vitamine. Bevetelo appena pronto, in modo da potenziare il vostro sistema immunitario e proteggervi dai malanni dei mesi freddi.
VUOI MANTENERE UN CUORE SANO E DELLE ARTERIE ELASTICHE? ASCOLTA QUESTI CONSIGLI.
15-12-2015
La soluzione non è nè di imbottirsi di medicinali, nè di farsi operare (salvo in casi rari). Per mantenere il cuore e le arterie elastiche, secondo le ultime ricerche, puoi seguire questi consigli:
- Non sono meno, ma più grassi che è necessario consumare per proteggere il tuo cuore.
- Gambe pesanti, formicolii, disturbi della memoria e crampi si possono eliminare con un estratto dell'albero più vecchio del mondo: il ginkgo biloba.
- Sangue troppo denso, cuore affaticato? Il miglior esercizio non è lo sport, ma fare l'amore 2-3 volte la settimana.
- Mangia pomodoro, che grazie al contenuto di licopene, protegge cuore e arterie. Ma attenzione! Il succo di pomodoro o il pomodoro fresco hanno un licopene difficile da assimilare. La migliore assunzione avviene sotto forma di salsa o sugo.
- Soffri di ipertensione arteriosa? Non esiste rimedio più potente e sicuro dell'aglio e del biancospino.
10 MODI PER POTENZIARE IL NOSTRO CERVELLO.
14-12-2015
Il cervello. Organo chiave del nostro corpo di cui ancora non si conoscono tutte le potenzialità. Una cosa però è certa: tutti abbiamo bisogno che funzioni al meglio. Ma che fare concretamente per alleggerirgli il lavoro o per rafforzarlo in modo che svolga al meglio i suoi compiti? Ci sono dei modi davvero semplici di aiutare il nostro cervello a mantenersi in salute. Ve ne presento 10.
1. TENERE UNA PIANTA IN OGNI STANZA
Le piante d'appartamento sono un mezzo semplice ed efficace per purificare l'aria nella vostra casa e in questo modo far respirare bene anche il cervello. Esistono diverse piante in grado di rallegrare l’ambiente e allo stesso tempo migliorare la qualità dell’aria.
2. SPEGNERE I DISPOSITIVI ELETTRONICI DI NOTTE
Molte persone utilizzano i dispositivi elettronici anche di notte o magari lasciano la tv accesa mentre dormono. Queste insane abitudini non fanno bene al nostro cervello, di notte infatti la ghiandola pineale produce la melatonina, un ormone che aiuta a regolare il ritmo sonno veglia. E’ il buio che favorisce questo processo e anche se c’è poca luce la ghiandola pineale rallenta la produzione di melatonina. L'illuminazione di tablet e telefonini è dannosa in questo senso, meglio quindi evitare di utilizzarli la sera spegnendo tutti i dispositivi un paio d’ore prima di andare a dormire.
3. ASSUMERE PIU’ ACIDO FOLICO
L’acido folico è una vitamina del gruppo B necessaria per la buona salute del cervello, contribuisce tra l’altro a diminuire eventuali infiammazioni e può aiutare a combattere la depressione. Per fare in modo che il nostro cervello ne abbia sempre buone quantità a disposizione si può aumentare l’assunzione di folati scegliendo gli alimenti che ne contengono di più ad esempio cavolini di Bruxelles, lattuga romana, asparagi, broccoli, legumi, ecc.
4. ASSUMERE PIU’ OMEGA-3
Anche gli Omega 3 sono sostanze molto preziose per la salute del cervello. E 'importante assumere questi grassi essenziali regolarmente attraverso il cibo per prevenire l’infiammazione cerebrale, il modo più semplice e concreto che abbiamo per preservare le nostre funzioni cognitive allontanando anche ansia e depressione. Gli Omega-3 sono contenuti nel pesce ma non solo, esistono anche alcune fonti vegetali come semi di lino e noci.
5. MANGIARE BIOLOGICO
I prodotti biologici non contengono pesticidi e questo è un vantaggio per tutto il nostro corpo e non da ultimo per il benessere del cervello. Ricollegandosi poi al punto precedente alcuni medici sono convinti che gli alimenti biologici contengano maggiori quantità di Omega 3 antinfiammatori rispetto ai corrispettivi prodotti non biologici. Tra questi il dottor Mike Dow autore del libro “The Brain Fog Fix” che fornisce consigli pratici su come superare il problema della confusione mentale, perdita di memoria e altri sintomi che in inglese vengono riportati tutti sotto la voce “brain fog”.
6. MEDITARE PER QUALCHE MINUTO OGNI GIORNO
Ci sono tanti buoni motivi per dedicare alla meditazione qualche minuto ogni giorno. Tra questi sicuramente il fatto che si tratta di un efficace rimedio naturale contro ansia e depressione. Tra l’altro questa pratica aiuta anche la memoria e la concentrazione grazie alle tecniche di rilassamento in grado di donare maggiore lucidità al cervello, aumentando anche la materia grigia.
7. MANTENERE COSTANTI I LIVELLI DI ZUCCHERO NEL SANGUE
Affinché il nostro cervello funzioni correttamente dobbiamo mantenere costanti i livelli di zucchero nel sangue. Ma come fare? Un buon consiglio è senza dubbio quello di limitare i carboidrati ad alto indice glicemico (come pane bianco, riso bianco, pasta, biscotti, torte, ecc), che creano dei picchi di zucchero nel sangue con conseguente crollo. Si possono sostituire questi alimenti con carboidrati complessi a rilascio lento che forniscono un’energia migliore al nostro cervello.
8. STIMOLARE IL CERVELLO
Il cervello è un organo che va sempre stimolato e tenuto in allenamento attraverso la “ginnastica” più adatta alle sue esigenze. Si tratta ovviamente di leggere, utilizzare positivamente il pensiero, fare cruciverba o sudoku ma anche giocare a carte e socializzare. Tutti sistemi semplici ed economici per migliorare memoria e concentrazione. Importante anche variare molto le attività in modo da coinvolgere tutti e i 5 sensi per non cadere nella monotonia e permettere al cervello di ricevere il giusto numero di stimoli.
9. FARE ATTIVITA’ FISICA
Fare attività fisica in maniera moderata fa bene a tutto il corpo, ne beneficia anche il cervello dato che in questo modo può essere maggiormente ossigenato e migliorare la sua funzione cognitiva. Muoversi con regolarità aiuta anche a tenere alto l’umore e a incrementare il livello di energia. Correre indubbiamente fa bene ma può essere sufficiente anche concedersi una bella passeggiata di 30 minuti ogni giorno.
10. DORMIRE 8 ORE A NOTTE
Il sonno aiuta l’apprendimento e la creatività, è inoltre un momento privilegiato per il nostro cervello per poter fare un pò di pulizia. Per questo bisognerebbe dormire 7 o meglio 8 ore ogni notte.
LA SINDROME PREMESTRUALE? COLPISCE ANCHE GLI UOMINI.
14-12-2015
Irritabilità alle stelle, una fame da leoni e umore altalenante: la sindrome premestruale miete vittime. E, udite udite, anche tra gli uomini. Se, infatti, le femminucce si fanno un fegato così ogni mese nei giorni immediatamente precedenti il ciclo, irascibili e intoccabili possono esserlo anche i maschietti, per i quali si parlerebbe di una vera e propria “Irritable Male Syndrome”: sbalzi ormonali a causa dei quali gli uomini diventerebbero nervosi e quasi irriconoscibili. Il sito Vouchrcloud.com ha commissionato un sondaggio inglese su 2.412 persone riportato sul The Telegraph ed è uscito fuori che almeno il 26% degli uomini intervistati sarebbe convinto di soffrire dei sintomi del “ciclo maschile” ogni santo mese. Dall’altro lato c’è il 33% delle donne che non dà credito all’esistenza di questo tipo di sindrome, mentre il 43% aiuterebbe addirittura il proprio partner ad affrontare questo periodaccio. Tra i sintomi di cui soffrono gli uomini ci sono l’irritabilità (per il 56%), la stanchezza (per il 51%), un aumento dell’appetito (per il 47%). E, donne approfittatene!, il 43% si sentirebbe persino più sensibile ed emotivo.
Ma, in definitiva, esiste davvero questa sindrome o no? Il professor Peter Schlegel, presidente del dipartimento di Urologia alla New York-Presbyterian and Weill Cornell Medicine, spiega che, mentre le donne “hanno alcuni cambiamenti ormonali 'regolari', con tutti i sintomi che ne derivano, anche gli uomini hanno dei cambiamenti ormonali straordinariamente simili. I livelli di testosterone in uomini giovani possono variare anche molte volte in uno stesso giorno. Ciò che è poco chiaro è come questi livelli mutino di giorno in giorno e di settimana in settimana”. I maschietti, insomma, hanno dei cicli ormonali proprio come le donne con tanto di depressione, rabbia, stanchezza, sbalzi d'umore, ansia, letargia e libido ai minimi storici.
DIFFERENZE TRA PIANTE E MEDICINE.
14-12-2015
MEDICINE DI SINTESI:
- AZIONE TERAPEUTICA: dipende da una sola sostanza chimicamente pura.
- RAPIDITA' DI AZIONE: è maggiore di quella delle piante, ma c'è il rischio di un possibile effetto "rebound" (aumento dei sintomi quando si esaurisce l'effetto della medicina somministrata), o di resistenza a medio o a lungo termine all'efficacia del farmaco.
- EFFETTI COLLATERALI: possono essere di notevole entità e inoltre non essere perfettamente conosciuti se non dopo molti anni di sperimentazione.
- RISCHIO DI ASSUEFAZIONE: è maggiore quanto più la sostanza attiva viene purificata o trattata chimicamente. E' il caso della morfina (principio attivo isolato), molto più pericolosa dell'oppio (sostanza naturale). L'eroina (derivato chimico della morfina) è ancora più tossica di questa e causa assuefazione con maggior rapidità.
PIANTE MEDICINALI:
- AZIONE TERAPEUTICA: dipende dalla combinazione di tutte le sostanze attive della pianta, che si potenziano e si equilibrano a vicenda (sinergismo). La pianta nel suo insieme è più attiva dei suoi singoli componenti.
- RAPIDITA' DI AZIONE: azione più lenta, ma persistente, senza effetto "rebound", nè resistenza all'efficacia della pianta.
- EFFETTI COLLATERALI: la maggior parte delle piante non procura effetti collaterali notevoli, perchè la concentrazione dei principi attivi è molto bassa.
- RISCHIO DI ASSUEFAZIONE: la pianta allo stato naturale, anche quando si tratta di piante stupefacenti, è meno pericolosa del principio attivo sintetizzato; le piante che sono blandi calmanti (passiflora, valeriana ecc.), al contrario dei tranquillanti chimici, non provocano assuefazione.