Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

26-12-2015

Composti trovati nelle patate viola possono aiutare a uccidere le cellule staminali del cancro del colon e limitare la diffusione del cancro, secondo un team di ricercatori. La polpa ricavata dalle patate viola cotte al forno ha soppresso la crescita dei tumori del cancro del colon in piastre di Petri e nei topi, prendendo di mira le cellule staminali del cancro. Il cancro del colon è la seconda causa di decessi per cancro negli Stati Uniti e responsabile di oltre 50.000 morti ogni anno, secondo l’American Cancer Society. Attaccare le cellule staminali è un modo efficace per contrastare il cancro, secondo Jairam K.P. Vanamala, professore associato di scienze alimentari, della Penn StateUniversity e membro di facoltà alla Penn State Hershey Cancer Institute. “Si possono confrontare le cellule staminali del cancro alle radici delle erbacce”, ha detto Vanamala. “Si può tagliare l’erba, ma fino a quando le radici sono ancora lì, le erbacce continueranno a crescere e, allo stesso modo, se le cellule staminali del cancro sono ancora presenti, il cancro può ancora crescere e diffondersi”.
I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati sul Journal of NutritionalBiochemistry, hanno usato una patata viola cotta al forno perché le patate sono ampiamente consumate e in genere vengono cotte al forno prima di essere consumate, soprattutto nei paesi occidentali. Volevano assicurarsi che le patate avrebbero conservato le loro proprietà anticancro, anche dopo la cottura. Nello studio di laboratorio, i ricercatori hanno scoperto che l’estratto di patata al forno ha soppresso la diffusione delle cellule staminali del cancro del colon, favorendo la loro morte. I ricercatori hanno poi testato l’effetto di una patata viola intera, cotta al forno, sui topi con tumore del colon e hanno trovato risultati simili. Le dimensione di una porzione efficace per combattere il cancro del colon per un essere umano, sono circa come mangiare la polpa di una patata viola di medie dimensioni per pranzo e cena, o una grande patata viola al giorno.
Secondo i ricercatori, ci sono diverse sostanze nelle patate viola che lavorano contemporaneamente su più percorsi per uccidere le cellule staminali del cancro del colon, tra cui antociani, acido clorogenico e amido resistente. “Il nostro lavoro precedente e altre ricerche suggeriscono che le patate, comprese le patate viola, contengono amido resistente che funge da cibo per i batteri intestinali e che i batteri possono convertire in acidi grassi a catena corta benefici, come l’acido butirrico”, ha detto Vanamala . “L’acido butirrico regola la funzione immunitaria nell’intestino, sopprime l’infiammazione cronica e può anche aiutare a indurre le cellule tumorali ad autodistruggersi”. ”Oltre all’ amido resistente, gli stessi composti che danno colore alle patate, così come ad altri tipi di frutta e verdura, sono un arcobaleno di colori vivaci e possono essere efficaci nel sopprimere la crescita del cancro”, ha aggiunto il ricercatore.
Il passo successivo sarà quello di testare l’intero approccio alimentare con le patate viola sugli esseri umani, per sviluppare strategie di prevenzione e trattamento delle malattie. I ricercatori hanno anche in programma di testare le patate viola su altre forme di cancro. Secondo Vanamala gli alimenti possono effettivamente offrire un modo più sano per prevenire il cancro, perché spesso hanno effetti collaterali limitati rispetto ai trattamenti farmacologici. “Infatti, abbiamo visto che gli animali che hanno consumato patate viola sono più sani rispetto agli animali che hanno ricevuto il trattamento con farmaci”, ha detto Vanamala. “Le patate viola potrebbero essere potenzialmente utilizzate sia nelle strategie di prevenzione primaria che secondaria, per il cancro”, ha suggerito il ricercatore. ”La prevenzione primaria mira a fermare l’attacco iniziale di cancro, mentre la prevenzione secondaria aiuta i pazienti in remissione a restare liberi dal cancro”. ”La maggior parte dei finanziamenti della ricerca sul cancro va attualmente alle cure per il cancro, ma non alla prevenzione” ha spiegato Vanamala. ”Tuttavia, poichè è previsto un picco dell’incidenza del cancro nei prossimi due decenni, un uguale enfasi sulla prevenzione del cancro con farmaci a base di alimenti e approcci terapeutici dovrebbe essere usata per contrastare la crescente epidemia in tutto il mondo”.

 

http://www.jnutbio.com/article/S0955-2863(15)00199-0/abstract

Sabato, 26 Dicembre 2015 08:50

VANTAGGI E SVANTAGGI DEI LEGUMI.

26-12-2015

VANTAGGI

- Sono ricchi di proteine e di fibra, mentre contengono pochissimi grassi e niente colesterolo. I legumi apportano per unità di peso circa le stesse calorie dei cereali, ma da due a quattro volte più proteine.

- Riducono il colesterolo: una ricerca condotta su un gruppo di persone ha dimostrato che il consumo quotidiano, per tre settimane, di 120 g di fagioli cotti riduce il livello di colesterolo e di trigliceridi del 10%.

- Combattono il diabete: i legumi hanno un indice glicemico basso; ciò significa che una volta ingeriti, il livello di glucosio nel sangue aumenta di poco. Inoltre riducono il bisogno di insulina dei diabetici e prevengono efficacemente il diabete.

- Ostacolano la stitichezza: grazie al loro elevato contenuto di fibra, facilitano il buon funzionamento dell'intestino.

- Evitano l'ipertensione arteriosa, grazie al loro grande apporto di potassio e al basso contenuto di sodio.

- Combattono l'anemia dovuta a deficienza di ferro; i legumi sono infatti ricchissimi di questo minerale, oltre che di rame, zinco e altri oligoelementi.

- Diminuiscono il pericolo di formazione di calcoli biliari (colelitiasi), perchè attraverso le feci favoriscono l'eliminazione di sali biliari, che sono la materia prima per la formazione dei calcoli.

- Riducono il rischio di cancro al colon, grazie alla loro ricchezza di fibra.

SVANTAGGI

- Acido urico: i legumi contengono purine, che si trasformano in acido urico nell'organismo. Sono alimenti che acidificano il sangue e l'orina, ma se si consumano insieme a frutta e ortaggi (che sono alcalinizzanti) e se i reni funzionano bene, l'acidificazione prodotta dai legumi non crea alcun problema per la salute. In tutti i modi si sconsigliano i legumi in caso di gotta o eccesso di acido urico.

- Non si possono mangiare crudi, perchè contengono fattori antinutritivi e tossici (che inibiscono le proteasi, le emoagglutinine ecc.). Fortunatamente, l'ammollo e la cottura, la germinazione o altri modi di preparare i legumi distruggono queste sostanze nocive.

- Le loro proteine sono povere di metionina (eccetto la soia): consumando i legumi assieme a cereali (che contengono metionina), la deficienza viene compensata e si ottiene una proteina completa. Anche l'aminoacido non essenziale cistina è presente nei legumi in quantità inferiore a quella ideale, ma l'organismo può comunque sintetizzarla o ricavarla dai cereali.

- Vitamine: sono poveri di provitamina A e di vitamina C e prive di vitamina B12.

- Malattie: il consumo di certi tipi di legumi può causare queste due malattie:

1. Latirismo: si manifesta con paralisi agli arti inferiori e disturbi intestinali ed è causato dal consumo di grandi quantità di farina di cicerchie mal cotta. La cicerchia è una specie di pisello molto resistente alla siccità, a cui si fece ricorso in tempo di carestia e che, ben cucinata, non causa problemi.

2. Favismo: distruzione delle emazie del sangue, che si presenta in persone allergiche alle fave.

Sabato, 26 Dicembre 2015 08:48

LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE INQUINA.

26-12-2015

La pillola anticoncezionale inquina fiumi, laghi, mari e falde acquifere. Il ricorso sempre più frequente alla pillola, utilizzata da circa 100 milioni di donne nel mondo, ha dei risvolti ambientali inaspettati. A destare maggiore preoccupazione tra gli scienziati la presenza di un alteratore endocrino, l'etinilestradiolo, che avrebbe effetti devastanti sull'ecosistema. Una ricerca pubblicata nel 2007 testimonia addirittura che questa sostanza avrebbe causato la morìa di pesci in un lago canadese, mentre una ricerca nostrana sulle acque del Pò ha registrato un cambiamento dei caratteri sessuali di alcuni pesci. Le percentuali di contaminazione non sono particolarmente elevate, ad impensierire i ricercatori è l'accumulo e la trasmissione attraverso la catena alimentare, dalla quale si può difficilmente sfuggire. Secondo Luisa Patrolecco, ricercatrice CNR intervistata da Adn Kronos, bisognerebbe riuscire ad effettuare una migliore depurazione delle acque. "Negli impianti di trattamento gli ormoni disattivati dall'organismo si riattivano". Per ripulire mari, laghi e corsi d'acqua dagli interferenti endocrini servono però troppi soldi: esperti dell'University of Exter e della Brunel University hanno parlato di 30 miliardi di euro solo per l'Inghilterra e il Galles.

26-12-2015

Bere molta acqua ogni giorno sarebbe inutile. A sostenerlo un esperto USA e docente di Pediatria all’Indiana University School of Medicine, Aaron Carroll, che punta a sfatare quello che secondo lui rappresenta il principale “falso mito” dell’alimentazione. Gli 8 bicchieri al giorno consigliati dalla tradizione sarebbero frutto di un equivoco ormai consolidato e difficile da eliminare. Secondo l’esperto alla base dell’equivoco la necessità, stabilita nel 1945 dal Food and Nutrition Board statunitense, di assumere un quantitativo minimo d’estate di 2,5 litri d’acqua al giorno. Il passaggio agli 8 bicchieri giornalieri sarebbe stato pressoché immediato, dando luogo secondo Aaron Carroll al falso mito. Un’imprecisione, come sottolinea l’esperto, in quanto: “Nella raccomandazione erano incluse anche le fonti di acqua contenute nei cibi. L’acqua è presente nella frutta, nella verdura, nel caffè, nel tè, nella birra, nel vino e nonostante io stesso raccomandi l’acqua come principale e migliore fonte di idratazione, non si può affermare che sia l’unica. Non vi è alcuna raccomandazione formale su una quantità ideale giornaliera di acqua. Questa quantità differisce da quello che si mangia, dove si vive, dall’età e dalla propria attività”. Il pediatra statunitense conclude infine mettendo in dubbio anche i presunti effetti benefici di un’elevata assunzione d’acqua. Come ha spiegato Carroll: “La scienza non è mai riuscita a dimostrare che bere più acqua mantenga la pelle idratata e la faccia sembrare più sana e senza rughe. È vero che alcuni studi di coorte retrospettivi hanno rilevato benefici per la salute con un consumo più alto di acqua, ma ‘alto’ significa molto meno di 8 bicchieri al giorno”.

 

http://www.nytimes.com/2015/08/25/upshot/no-you-do-not-have-to-drink-8-glasses-of-water-a-day.html?_r=0

http://www.thekitchn.com/you-dont-actually-have-to-drink-8-glasses-of-water-a-day-223142

http://www.i4u.com/2015/08/94432/drinking-8-glasses-water-day-myth-new-york-times

24-12-2015

La Dott.ssa Chiara Manzi, direttore scientifico di Art joins Nutrition Academy e massima esperta in Nutrizione Culinaria in Europa, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Quella crosta marroncina che noi vediamo sul panettone è una sostanza cancerogena che si chiama acrilamide - ha affermato la Dott.ssa Manzi -. Nessuno lo sa perché nessuno lo dice. I panettoni più chiari, quelli dorati, sono più sicuri sotto il profilo nutrizionale rispetto al tipico panettone scuro”.

Giovedì, 24 Dicembre 2015 07:26

LE CANDELE NATALIZIE SONO PERICOLOSE.

24-12-2015

Prestate attenzione alle candele di Natale. Secondo quanto riportato da tvsvizzera.it, una normale candela accesa emette una quantità di polvere fini, 35 microgrammi al metro cubo, da trasformare la stanza in cui è posizionata nel centro di una metropoli. Se c’è corrente le emissioni addirittura raddoppiano: la quantità di polveri raggiunge i 72 microgrammi al metro cubo, come quella di un tunnel trafficato da automobili. La Svizzera ha quindi inserito le candele nella lista dei veleni domestici. Anche Roger Waeber, esperto del servizio veleni domestici dell’UFSP, ha precisato: “E’ bene limitare l’uso delle candele e arieggiare bene i locali”.

Giovedì, 24 Dicembre 2015 07:25

10 RIMEDI NATURALI PER LIBERARE IL NASO CHIUSO.

24-12-2015

Freddo e allergie sono in genere le cause più comuni del naso chiuso. La congestione nasale, o più semplicemente il naso chiuso, è caratterizzata dall’accumulo di muco nelle cavità nasali e dall’infiammazione delle mucose respiratorie. Chi ne soffre sa benissimo quanto sia fastidioso il non poter respirare bene. Vediamo allora alcuni ingredienti naturali, comuni nella maggior parte delle case, che possono aiutarci a risolvere il problema.

CIPOLLA

Le cipolle hanno delle potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che aiutano a curare il comune raffreddore. Può essere utile sapere che sbucciarle e affettarle non provoca solo bruciore e lacrime agli occhi, ma aiuta a sbloccare il naso chiuso. Bisognerà respirare profondamente l’odore della cipolla dopo averla tagliata.

ZENZERO

Il tè allo zenzero può essere utile nel trattamento di vari disturbi, grazie alle proprietà di questa spezia eccezionale. Tra i vari benefici del consumare una tisana così gustosa c’è anche quello di ottenere sollievo dalla congestione nasale. Per ottenere risultati migliori, potete aggiungere il del miele e del limone.

OLIO ESSENZIALE DI EUCALIPTO

L’olio essenziale di eucalipto è uno dei rimedi domestici più efficaci per alleviare il naso chiuso. Versate qualche goccia di olio essenziale di eucalipto su un fazzoletto o su un piccolo pezzo di stoffa e inalatene il profumo. Potete anche versarne qualche goccia sul vostro cuscino, al fine di ottenere il beneficio anche durante la notte.

BASILICO

Masticare foglie di basilico la mattina prima di colazione e la sera prima di andare a letto può fornire sollievo dal problema del naso chiuso. In alternativa, potete consumare un tè preparato con foglie di basilico. In caso di bronchite e raffreddore, potete preparare un decotto di foglie, a cui aggiungere miele e zenzero. In caso di influenza, alle foglie aggiungete invece chiodi di garofano e sale marino integrale. Fate bollire in mezzo litro d’acqua, fino a quando il volume del liquido non si sarà ridotto a metà. Solo allora potrete spegnere, lasciare raffreddare e berlo.

ACETO DI MELE

Due cucchiaini di aceto di mele biologico sciolti in un bicchiere d’acqua calda possono risolvere il problema del naso chiuso. Questa miscela deve essere consumata almeno 3-4 volte al giorno per ottenere risultati efficaci. Potete addolcire con del miele.

SPEZIE PICCANTI

Per combattere la congestione nasale, le spezie piccanti possono essere un vero e proprio toccasana: liberano le vie respiratorie e l’espulsione del muco. Via libera quindi al peperoncino di Cayenna, allo zenzero e al pepe nero, che possono essere adoperati per insaporire zuppe e altri piatti.

SUFFUMIGI

I suffumigi sono uno dei rimedi naturali più utilizzati dalle nonne. Aiutano contro il raffreddore, il naso chiuso e favoriscono l’espulsione del muco. Versate in un recipiente dell’acqua bollente, aggiungere un pò di olio essenziale di menta piperita o bicarbonato e inalate il vapore tenendo una coperta sopra la testa. Ripetetelo due volte al giorno.

FOGLIE DI MENTA

Masticare foglie di menta aiuta a liberare il naso.

ZUPPA CALDA

UtilE contro i sintomi del raffreddore e la congestione nasale. Buona, calda ed efficace!

SALSA DI POMODORO FRESCO

I pomodori sono ricchi di vitamina C, che rinforza il sistema immunitario e funziona anche per aprire i seni nasali ed espellere il muco in eccesso. Inoltre, riduce l’infiammazione dei vasi.

24-12-2015

Big Pharma ha completato, con successo, il controllo della medicina veterinaria negli Stati Uniti e nelle altre principali nazioni del mondo. Sapendo che solidi profitti possono derivare dai corpi degli animali domestici, le aziende farmaceutiche hanno speso due decenni per esercitare un'aggressiva campagna volta a revisionare il programma di studi della scuola veterinaria, influenzando i veterinari e facendo il lavaggio del cervello ai proprietari di animali domestici, convincendoli del fatto che per star bene, i loro cani, gatti e cavalli avevano bisogno di farmaci. E’ stato un lavoro facile: molti consumatori dimostrano già una ferma convinzione nella medicina farmaceutica, grazie anche al bombardamento pubblicitario indirizzato ai consumatori e finanziato dalle ricche aziende farmaceutiche ed è stato facile anche far loro credere che i loro animali hanno bisogno di prodotti chimici sintetici. Così oggi, la maggior parte dei veterinari negli Stati Uniti utilizza farmaci chimici sugli animali domestici. Al primo segnale di qualche sintomo, prescrivono loro costose specialità farmaceutiche. Artrite, diabete, malattie di cuore, cancri e perfino la depressione sono ora trattate con pericolose prescrizioni mediche. Da poco la FDA (Food and Drug Administration) ha dato il benestare per la prescrizione ai cani del Prozac, una potente medicina che altera la mente, e molti dei più comuni farmaci per umani sono ora abitudinariamente usati con gli animali (includendo la chemioterapia ai cani per il trattamento del cancro). E poi, avremo il Ritalin per i cuccioli? Dieci anni fa sarebbe sembrato assurdo diagnosticare ad un cane di soffrire di ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder (Sindrome da Iperattività e Disattenzione), ma oggi non è più folle visto il gran numero di diagnosi di bambini con questo disturbo totalmente falso, progettato per fare solo una cosa: vendere ai bambini un’anfetamina molto remunerativa. Il risultato di tutto questo è che cani e gatti sono più malati che mai. Chiedete a qualunque veterinario che esercita da più di dieci anni: non hanno mai visto un tale incremento nella percentuale dei disturbi di fegato, nei disordini del sistema nervoso, cancri e diabete. Chissà perché? Perché gli animali domestici sono abitualmente avvelenati con il cibo e con i medicinali. I popolari farmaci anti-pulci e anti-zecche, da soli, sono così tossici per il fegato di qualsiasi animale, come se fossero prescritti ad esseri umani, i loro effetti collaterali farebbero sembrare il fallimento del Vioxx un innocuo scherzo. L’idea in realtà di somministrare al vostro cane così alte dosi di veleno, che finisce nei tessuti della pelle, dove uccide zecche e pulci, dovrebbe atterrire ogni proprietario di animali domestici, eppure la maggior parte dei proprietari comprano ciò che il loro veterinario gli dice di comprare e danno da mangiare ai loro animali un farmaco dopo l’altro, ovviamente inconsapevoli del fatto che stanno, in realtà, avvelenandoli (e poi si stupiscono del perché i loro animali, alcuni anni dopo, muoiano di cancro…., accidenti ma nessuno che faccia il collegamento?).
Grazie all’influenza di Big Pharma, la medicina veterinaria è diventata come il sistema della medicina convenzionale usato per curare gli umani. La meta non è più in realtà guarire qualcuno, ma piuttosto massimizzare i profitti curando e trattando disturbi senza guarirli o prevenirli. Molti veterinari questo lo hanno capito: se trattano gli animali con prodotti farmaceutici invece in realtà di guarirli dalle malattie (o prevenire malattie), loro beneficiano di un ripetitivo e lucrativo business! Alcuni dei compensi fatti pagare dai veterinari ora, specialmente nella cura dell’emergenza veterinaria, sono proprio eccessivi come i compensi pagati dai malati negli ospedali. Una volta ho speso 1.000 euro per un singolo giorno di trattamento per tentare di salvare una cane malato e metà di questi soldi furono spesi per flebo di soluzione salina per via endovenosa. 500 euro per la soluzione salina? Datemi tregua. Io ne uscii truffato e loro trassero vantaggio grazie ad una clinica per la cura degli animali che sfruttava le emergenze per massimizzare i profitti. (Ci sono truffatori e praticanti disonesti nell’industria della cura degli animali come nell’industria della cura degli uomini). Non è tutto negativo, tuttavia, fortunatamente ci sono più operatori olistici nella medicina veterinaria che in quella umana, ed è abbastanza facile trovare, se ti guardi attorno, in ogni maggiore città, un veterinario olistico. I veterinari olistici si intendono di alimentazione, erbe, omeopatia e altre pratiche naturali. Prescrivono soluzioni e curano gli animali in modi che, per la medicina umana, sono illegali (perché in realtà loro risolvono). Se tu ci tieni alla salute dei tuoi animali domestici, io ti consiglio vivamente di trovare e lavorare con un operatore olistico che evita di prescrivere farmaci. Ogni veterinario che pensa che Fido sia depresso e abbia bisogno di farmaci antidepressivi, francamente dovrebbe essere privato della licenza ed essere esiliato in qualche lontana isola del Sud Pacifico sovrappopolata da babbuini sessualmente aggressivi.
Se si guarda all’eccessiva tossicità del comune cibo per animali e lo si combina con il carico di farmaci, il futuro della salute degli animali domestici sembra piuttosto oscuro. Il cibo per animali venduto nei negozi – perfino le marche cosiddette “scientifiche” – sono per lo più porcherie. Solo aziende speciali offrono cibo genuino. Il modo nel quale gli animali domestici vengono trattati oggi, da molti comuni veterinari, si riduce all’abuso chimico su cani e gatti da parte di un’industria che ha, meschinamente, scambiato l’etica con i profitti e non persegue più la sua missione originaria del miglioramento della qualità della vita dei nostri amici animali. Sono offeso dalla pratica di trattare cani, gatti e altri animali con prodotti chimici sintetici per curare malattie degenerative e penso che quelli che promuovono e seguono tali pratiche, sono impegnati in comportamenti estremamente immorali e crudeli, che dovrebbero essere criminalizzati. Proprio come nel sistema di cura della salute dell’uomo l’alimentazione è stata gettata dalla finestra ed è stata ora rimpiazzata da un sistema di invasione chimica che può solo portare ad un peggioramento, a lungo termine, della salute degli animali esposti a tali pericolosi trattamenti. Alcuni medicinali chimici comunque hanno una funzione limitata nella cura veterinaria. Gli analgesici hanno un’utile ma limitata funzione. Gli antibiotici, sebbene siano largamente usati, possono essere utili in certe situazioni limitate. Ma trattare i cani con antidepressivi, chemioterapia, farmaci per il diabete, statine, farmaci per l’osteoporosi e altri agenti chimici è evidentemente assurdo. Molti problemi di salute degli animali domestici possono essere facilmente prevenuti o curati con una buona alimentazione, e molti problemi più impegnativi possono essere risolti sicuramente ed economicamente con terapie e base di erbe e altre pratiche naturopatiche. Nella medicina veterinaria non ci sono motivi giustificabili scientificamente per la maggioranza dei farmaci, che sono ora promossi dai veterinari, dai tecnici veterinari e dai proprietari di animali domestici. Perfino i rifugi per animali domestici stanno per essere influenzati da Big Pharma. Quando portai via il mio cane dal locale rifugio per animali mi fu dato un DVD sponsorizzato da un’azienda farmaceutica. Si offrivano di insegnarmi il comportamento degli animali domestici, mentre mi facevano il lavaggio del cervello nel convincermi di dare al mio cane pillole tossiche per la prevenzione da zecche e pulci. Questo semplice esempio mostra come perfino i rifugi per animali sono legati a Big Pharma. C’è qualche organizzazione, che si occupa della salute degli animali domestici, che non sia oggi sotto il controllo (o fortemente influenzata) da Big Pharma?
Vedete non è abbastanza drogare tutte le persone malate del mondo. Big Pharma ha inventato malattie e drogato anche tutte le persone sane. E poi devono drogare tutti i bambini e i neonati per essere sicuri che questi piccoli esseri umani siano preparati per future insufficienze organiche, che è poi, per le aziende farmaceutiche, perfino più lucrativo. E proprio per incassare ancora più profitti, devono drogare tutti gli animali. Ora gatti, cani, cavalli, uccelli, e altri animali non sono più al riparo dall’azione di Big Pharma. I farmaci sono una seria minaccia chimica alla salute degli animali domestici. Non ci sono ormai più creature viventi rimaste in questo pianeta che non siano state considerate una potenziale fonte di reddito da Big Pharma, e se essi potessero fare più soldi drogando tutti i pesci dell’oceano, potete scommettere, che tirerebbero fuori un immaginario disturbo dei pesci e troverebbero il modo di lanciare piccole pillole per pesci negli oceani del mondo. Il profitto è il fine. La salute è irrilevante. Il vostro prezioso animaletto è visto, da un’industria che non ha compassione per gli esseri viventi (umani, canini, felini o altro), solo come un modo per generare profitti. Non c’è alcuno sforzo per proteggere la vita. C’è solo uno sforzo per proteggere (ed espandere) i profitti.
Se sei proprietario di un animale domestico, ti consiglio ora di fare subito due cose:

1. Passa ad un cibo per animali sano e naturale. Gli animali domestici non dovrebbero essere alimentati, per vivere, con cibi trattati.

2. Licenziate il vostro veterinario “spacciatore” e cambiatelo con un esperto naturopata olistico, anche se non ha le stesse credenziali. Le autorità statali, dovete sapere, stanno provando a togliere la licenza ai veterinari naturopati ed è ora in atto un grande sforzo per cacciarli fuori dall’industria. Talvolta dovrete cercarveli da soli e ignorare lo stato dei loro permessi (che sono, in ogni modo, posseduti totalmente da Big Pharma). Io ho trovato che le credenziali sono fondamentalmente inutili, e più credenziali alcuni veterinari hanno, e più profondamente hanno subìto il lavaggio del cervello a favore dell’approccio farmaceutico alla medicina veterinaria. Se volete un animale domestico sano, dovete tornare indietro alle basi: alimentazione, esercizio, prevenzione delle malattie e rimedi naturali. Non c’è assolutamente nessuna ragione che giustifichi il trattamento chimico degli animali domestici con specialità farmaceutiche ad alto profitto. La comune medicina veterinaria, come praticata oggi, è una crudele, sfruttante industria, che alla fine crea un grave danno proprio agli animali che dovrebbe tentare di salvare. Non fatevi truffare dalla “pillola miracolosa” in vendita lancio. Cani, gatti e cavalli non hanno bisogno di medicine. Quello di cui hanno bisogno è una buona alimentazione e medicine naturali. Proprio come noi!

Giovedì, 24 Dicembre 2015 07:05

VANTAGGI E SVANTAGGI DEI FUNGHI.

24-12-2015

VANTAGGI

- Sapore: i funghi contengono sostanze aromatiche, che conferiscono un sapore gradevole (a qualcuno ricorda quello della carne).

- Cure dimagranti: i funghi arrostiti o cotti, ma non fritti, in quanto assorbono olio, sono molto adatti nelle cure dimagranti per le seguenti ragioni:
1. sono quasi privi di grassi;
2. sono abbastanza nutrienti (contengono proteine, vitamine e minerali) e hanno il vantaggio di avere poche calorie;
3. contengono una buona quantità di fibra e danno una sensazione di sazietà.

- Effetti medicinali: alcuni funghi agiscono terapeuticamente, come per esempio:
1. Champignon: antidiabetico.
2. Shiitake, Maitake, Reishi: stimolano le difese naturali, riducono il colesterolo, tonificano, è sono anticancerogeni e antivirali.

SVANTAGGI

- Intossicazioni: quando si mangiano funghi di bosco, c'è il rischio di confondere le specie velenose con quelle commestibili e purtroppo tutti gli anni si registrano casi di intossicazione, a volte mortali. Questo pericolo non sussiste con i funghi coltivati. Per evitare gli avvelenamenti da funghi di bosco, è necessario identificare con sicurezza tutte le specie raccolte e scartare quelle su cui sussistono dubbi: in molti casi è necessario ricorrere a un esperto di micologia (studio dei funghi). Esistono circa 160 specie di funghi tossici e alcune, apparentemente inoffensive, come l'Amanita phalloides, possono provocare la morte anche se ingerite in piccolissime quantità.

- Inquinamento chimico: i funghi sono dei veri e propri accumulatori di inquinanti chimici e hanno la caratteristica di assorbire le sostanze tossiche presenti nell'ambiente, in particolare i metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio) e i pesticidi, perciò si devono mangiare solo i funghi raccolti in luoghi non contaminati.

- Inquinamento radioattivo: i funghi assorbono anche gli elementi radioattivi che possono essere presenti nell'ambiente; si sconsiglia perciò di mangiare quelli cresciuti in luoghi in cui si siano verificate contaminazioni radioattive a causa di guasti a centrali nucleari, errori nella custodia delle scorie radioattive o altro.

- Allergie: alcune specie di funghi, in genere ben tollerate, possono provocare allergie a persone predisposte. Perciò, ogni volta che si assaggia un nuovo tipo di fungo, bisogna mangiarne piccole quantità ed evitare altri tipi nelle 48 ore successive, con lo scopo di individuare una possibile reazione allergica.

- Indigesti: i funghi sono piuttosto indigesti e, consumati in grande quantità, possono causare problemi, specialmente se sono fritti; arrostiti o trifolati sono invece più leggeri.

- Acido urico: i funghi contengono nucleoproteine, che producono acido urico, anche se in proporzioni minori rispetto alla carne, al pesce, ai frutti di mare e ai legumi. Sono perciò sconsigliati a chi soffre di gotta e di acidi urici.

24-12-2015

Topi alimentati con olio di soia hanno evidenziato aumenti significativi di peso, grasso corporeo, diabete, intolleranza al glucosio, e resistenza all’insulina rispetto a quelli alimentati con olio di cocco. La dieta con olio di soia attiva anche i geni coinvolti nella obesità, diabete, infiammazione, funzione mitocondriale, e cancro. In uno studio in cui i pazienti con patologia cardiaca hanno sostituito i grassi animali saturi con acidi grassi omega-6 da oli vegetali, come l’olio di soia, hanno avuto un aumento del rischio di morte.

 

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0132672

http://ucrtoday.ucr.edu/27507

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