Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

04-01-2016

“Il movimento meccanico del rapporto sessuale e l’azione miorilassante delle endorfine rilasciate durante l’orgasmo, potrebbero essere alla base di una più semplice e rapida espulsione dei piccoli calcoli posizionati nel tratto finale dell’uretere” afferma Giorgio Franco, presidente della Società Italiana di Andrologia (SIA) commentando lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Urology, realizzato da un gruppo di clinici turchi del Dipartimento di Urologia del Clinic of Ankara Training and Research Hospital. “La calcolosi renale è una patologia in aumento anche a causa di una maggiore assunzione di proteine dalla dieta, osserva Mauro Silvani, responsabile della Struttura Complessa di Urologia dell’ASL di Biella. Il normale approccio terapeutico alla colica renale causata da calcoli di dimensioni inferiori ai 6mm prevede la somministrazione di alfa-bloccanti, uniti all’assunzione di abbondante acqua, agli antispastici e al suggerimento di camminare, correre, saltellare, compatibilmente con le condizioni di salute del paziente. Se dopo 4 settimane il calcolo non viene espulso per via naturale, diventa indispensabile intervenire chirurgicamente per ridurre il rischio di esclusione funzionale del rene”.
La ricerca turca è stato condotta su pazienti maschi, maggiorenni, con colica renale o diagnosi di calcolo ureterale, randomizzati in 3 gruppi. Dei 90 soggetti rispondenti ai criteri di inclusione, 75 hanno completato lo studio che prevedeva una durata di 4 settimane con follow up a 2 e 4 settimane. Al primo gruppo (gruppo 1 con 31 pazienti) era stata data come unica indicazione quella di avere almeno 3 rapporti sessuali alla settimana, al secondo gruppo (gruppo 2 con 21 pazienti) è stato somministrato un alfa-litico, al terzo gruppo (gruppo 3 con 23 pazienti) solo una terapia sintomatica, fungendo da gruppo di controllo. A distanza di 2 settimane dall’avvio dello studio gli autori hanno osservato che nel gruppo 1 la percentuale di espulsioni spontanee dei calcoli era quasi doppia (84%) rispetto a quella del gruppo 2 (47%), mentre il gruppo 3 mostrava la percentuale più bassa (34%). A quattro settimane il 93,5% dei pazienti del gruppo 1, l’81% del gruppo 2 ed il 78% del gruppo 3 avevano espulso spontaneamente i calcoli. “Le conclusioni dello studio ci portano a considerare che i rapporti sessuali abbiano un ruolo nel facilitare l’espulsione spontanea del calcoli ureterali e nel ridurne il tempo di espulsione, sottolinea Alessandro Palmieri, presidente della SIA e professore di Urologia presso la Clinica Urologica dell’Università di Napoli Federico II. A differenza dei colleghi turchi, però, riteniamo che la ragione sia da ricercare non tanto nella liberazione di ossido nitrico (NO), tipica dell’erezione, ma nella combinazione di movimento e rilascio di endorfine. A beneficiarne sarebbero perciò potenzialmente anche le donne. Qualora, invece, studi più approfonditi e su una popolazione più ampia confermassero il ruolo dell’NO, si aprirebbe la possibilità di valutare una nuova indicazione per gli inibitori delle fosfodiesterasi di tipo 5, i farmaci contro la disfunzione erettile, che ne stimolano l’azione”.

Lunedì, 04 Gennaio 2016 21:52

NASO CHIUSO? ECCO 12 RIMEDI PER LIBERARLO.

04-01-2016

Il naso chiuso (o congestione nasale) è causato spesse volte dall’infiammazione dei vasi sanguigni e dall’accumulo di muco. Mentre esistono un certo numero di rimedi naturali per trattare questo problema, è fondamentale sapere il perché tale congestione stia accadendo. Poiché l'infiammazione è la risposta del corpo ad un irritante, la congestione nasale è di solito una risposta a:

- batteri o virus, come il comune raffreddore o influenza;
- muffa o funghi, come le infezioni dei seni paranasali (che possono anche essere causati da batteri e virus);
- abuso di spray nasali o altri allergeni.

12 RIMEDI PER LIBERARE IL NASO

1. SALSA DI POMODORO

I pomodori sono ricchi di vitamina C, che rafforzano il sistema immunitario e aiutano ad aprire i seni rimuovendo il muco e riducendo l'infiammazione dei vasi.

2. ZENZERO

Il consumo di zenzero fresco grattugiato (1 cucchiaino), con un bicchiere di acqua calda può fornire sollievo dal problema del naso chiuso. Un individuo può consumare un tè preparato con una miscela di zenzero, succo di limone e miele per ottenere risultati efficaci.

3. AGLIO

L’aglio agisce come un potente antivirale naturale, ed è molto utilizzato nel trattamento delle infezioni virali come raffreddore, influenza, e infezioni dei seni paranasali. L'aglio, avendo un sapore pungente, permette il drenaggio delle secrezioni nasali migliorando la respirazione. Se assunto regolarmente aiuta a rinforzare il vostro sistema immunitario.

4. LIMONE

Potete applicare una miscela preparata con succo di limone (2 cucchiaini), pepe nero in polvere (1/4 di cucchiaino) e un pizzico di sale marino integrale attorno alla zona nasale.

5. MIELE

Il consumo di miele (2 cucchiaini) su base regolare può trattare il problema del naso chiuso. Potete consumare un bicchiere di acqua calda con miele (2-3 cucchiaini) per ottenere risultati migliori. Per trattare la congestione nasale, il miele può essere assunto anche con una bevanda vegetale.

6. BERE LIQUIDI CALDI

Le bevande calde alleviano la congestione nasale, prevengono la disidratazione, e leniscono le membrane infiammate che rivestono il naso e la gola.

7. TE’ ALLE ERBE

Il consumo di un tè preparato con l'utilizzo di diverse erbe come la camomilla e la menta piperita può fornire sollievo dal problema del naso chiuso. Il consumo di un tè preparato con l'uso di zenzero e foglie di rosmarino è in grado di curare il problema del naso chiuso.

8. PEPE NERO

Il Pepe è un ottimo rimedio per curare il naso chiuso. Mettete un cucchiaino di pepe nero con un cucchiaio di miele in una tazza. Riempite con acqua bollente e lasciate in infusione per circa 15 minuti. Mescolate bene e bevete questa miscela per alleviare la congestione nasale.

9. OLIO ESSENZIALE DI EUCALIPTO

L’olio essenziale di eucalipto è uno dei rimedi domestici più efficaci per alleviare la congestione nasale. Versate qualche goccia di olio essenziale di eucalipto su un fazzoletto o su un piccolo pezzo di stoffa e inalate il suo profumo. È anche possibile versarne un pò sul vostro cuscino, al fine di ottenere un beneficio anche quando dormite.

10. ZUPPE CALDE

Il brodo di pollo caldo è un ottimo rimedio per combattere il raffreddore e dare sollievo dalla congestione nasale. Si possono anche assumere minestre di verdure per ottenere una guarigione più rapida.

11. ACETO DI MELE BIOLOGICO

L’aceto di mele biologico aiuta rapidamente a diminuire la concentrazione di muco favorendo il drenaggio delle secrezioni nasali.

12. CIPOLLA

Tagliate una cipolla e odorate per 4-5 minuti. Questa procedura vi darà sollievo dalla congestione nasale.

Lunedì, 04 Gennaio 2016 21:49

GRASSI TRANS: ALIMENTI KILLER.

04-01-2016

I killer dell’alimentazione naturale sono cibi molto diffusi nel mondo occidentale, e ad un certo livello li considero dei veri e propri veleni per l’organismo umano. Non voglio dilungarmi nella terminologia e soprattutto non voglio essere preso per uno che fa “terrorismo alimentare”, vorrei solo che vi rendiate conto che forse tutto quello che ci propina il mercato, l’industria alimentare e la pubblicità non è proprio il massimo della salute. I grassi trans non sono altro che grassi che hanno subìto una trasformazione chimica artificiale. Per avere un grasso trans è sufficiente aggiungere un pò di idrogeno ad un olio vegetale per renderlo più solido. C’è tutto un processo che utilizza anche dei metalli altamente pericolosi (come il nichel) che fungono da catalizzatori, ma vi risparmio lezioni di chimica e passo alle cose importanti.
I vantaggi a livello industriale sono notevoli. E’ possibile in questo modo ottenere grasso vegetale solido a basso costo, molto più pratico da usare dei classici oli vegetali, che tra l’altro irrancidiscono facilmente. I grassi trans si formano anche con il processo di raffinazione degli oli vegetali. Il processo di raffinazione è utilizzato per ottenere tutti gli oli di semi non spremuti a freddo (e quindi la stragrande maggioranza degli oli di semi), e l’olio d’oliva non extravergine. L’olio viene estratto con l’utilizzo di solventi chimici, che vengono poi eliminati per distillazione. Esso viene successivamente reso commestibile con l’utilizzo di sostanze alcaline che ne abbassano l’acidità, riportandola a valori accettabili. Questo processo produce una piccola quantità di acidi grassi insaturi di tipo trans, circa il 5% rispetto al quantitativo totale di grassi (quindi in una bottiglia di olio di semi da un litro ci sono circa 50 grammi di grassi trans, in un cucchiaio circa mezzo grammo).
Il nostro corpo fisico non è assolutamente in grado di digerire questo tipo i grassi, semplicemente perché non ha la struttura di enzimi necessari per gestirli. A causa della non digestione da parte del nostro organismo questi veleni vengono accumulati nei tessuti, portando problemi all’organismo, anche molto gravi. In natura non esistono i grassi trans, tranne che in alcune carni di grossi ruminanti ed in particolari prodotti caseari, ma che comunque sono presenti in quantità minima. Purtroppo, anche se nel mondo sono diffusissimi in tutti i prodotti alimentari industriali, non esistendo in Italia una regolamentazione in proposito per l’inclusione nelle etichette degli alimenti, se non siamo più che accorti rischiamo di assumerne in quantità elevate, senza nemmeno saperlo. Giusto per dare un’idea della pericolosità, ecco un elenco di problemi che possono portare:

- Malattie cardiovascolari e coronariche;
- Abbassano il colesterolo buono (HDL) e alzano quello cattivo (LDL);
- Aumento del rischio di cancro alla prostata e alla mammella;
- Incrementano la produzione di radicali liberi;
- Promuovono lo sviluppo dell’Alzheimer;
- Incremento del rischio di diabete di tipo 2;
- Obesità e grasso addominali;
- Disfunzioni del fegato;
- Infertilità nella donna e abbassamento dei livelli di testosterone nel’uomo;
- Causano un basso peso dei bambini alla nascita;
- Diminuiscono il valore nutritivo nel latte materno;
- Aumento del rischio di infarto.

A causa della scarsa regolamentazione a livello europeo di questo tipo di alimenti, è abbastanza difficile individuare nelle etichette dei prodotti che ogni giorno consumiamo la scritta “grassi trans”. Tuttavia, non è difficile eliminarli completamente dalla nostra alimentazione. I grassi trans li troviamo in tutti gli alimenti che riportano come dicitura tra gli ingredienti:

- olio di semi;
- oli vegetali idrogenati;
- oli vegetali parzialmente idrogenati;
- grassi vegetali idrogenati;
- grassi vegetali parzialmente idrogenati;
- margarina (anche quella priva di grassi idrogenati).

Sono da evitare anche tutti gli oli vegetali che non sono spremuti a freddo in quanto contengono dei grassi modificati in seguito al processo a temperature troppo elevate. I seguenti prodotti di largo consumo vanno tenuti sotto controllo:

- Prodotti da forno confezionati: biscotti, brioche, focacce, crostate, torte, patatine in sacchetto ecc. Tutti riportano gli ingredienti e quindi è semplice individuare la presenza di grassi trans.

- Prodotti da forno artigianali: da tenere sotto controllo soprattutto i prodotti di pasticceria, che nel 90% dei casi fanno uso di grassi trans. Gli esercizi devono obbligatoriamente riportare in vista gli ingredienti di ciò che vendono, se non li trovate chiedeteli all’esercente e se trovate margarina o grassi idrogenati tra gli ingredienti, cambiate pasticceria.

- Gelati artigianali: la situazione dei gelati non è grave come quella delle pasticcerie, ma il rischio è comunque alto. Ormai quasi tutte le gelaterie fanno uso di preparati industriali che spesso contengono grassi trans, che hanno il vantaggio di far sciogliere il gelato più lentamente.

Oltre ovviamente ai prodotti appena descritti, che vengono serviti anche al ristorante, bisogna cercare di evitare quelle preparazioni che fanno uso probabile di margarina. I dolci, se non sono “della casa”, sono acquistati da pasticcerie industriali o artigianali che al 90% usano margarina. Come fare a non risultare sgradevoli al ristorante? Semplice, visto che è un tuo diritto sapere cosa mangi, fingi di avere un’allergia alla margarina e chiedi se è presente nelle pietanze che stai per ordinare. In genere comunque in Italia siamo piuttosto fortunati per quanto riguarda questo cibo killer. Anche se le industrie alimentari ne fanno largo uso, nelle nostre tavole non troviamo olio di semi ultra raffinato, ma olio extravergine d’oliva spremuto a freddo. Non spalmiamo margarina o altri grassi vegetali spalmabili sul pane come fanno gli americani o le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, ma burro (ok, non è proprio il massimo della salute, ma sempre meglio della margarina è).

Lunedì, 04 Gennaio 2016 08:27

7 CIBI CHE DISTRUGGONO I DENTI.

04-01-2016

Ormai che lo zucchero sia deleterio per i denti (e non solo) è risaputo, ma non è il solo alimento che minaccia la salute e l’integrità della dentatura. Qui di seguito sono elencati i sette cibi insospettabili ma pericolosissimi per la salute dei denti.

• POPCORN: Anche se sono un alimento che presenta poche calorie (riferito a quelli fatti in casa), i popcorn possono minacciare l’integrità dei denti. I chicchi di mais non ancora “esplosi” infatti possono scheggiarli, ed i fastidiosissimi pezzettini di popcorn possono appiccicarsi e rimanere per ore tra gli spazi dentali. Quelli caramellati poi, sono ancora più dannosi.

• AGRUMI: Arance, limoni, pompelmi e in generale tutti gli agrumi contengono sostanze salutari che sono noti a tutti. Comunque è da tener presente che gli acidi contenuti nella polpa sono la prima causa di erosione dello smalto, indebolendo così i denti. Ciò nonostante non dovete assolutamente evitarli, ma state solo attenti a non esagerare.

• ENERGY DRINK: Gli energy drink, usati dagli atleti e da chi frequenta le palestre, sono molto ricchi di zuccheri e, per necessità, vengono assunte in grande quantità per riequilibrare il livello di sali minerali nel corpo. Lo zucchero però viene convertito in un acido dai batteri presenti nella nostra bocca, che lo useranno per innescare le carie.

• GHIACCIO: Nonostante non contenga zuccheri o altre sostanze nocive, i cubetti di ghiaccio possono danneggiare lo smalto rendendo vulnerabili i nostri denti.

• PATATINE: Si sa alle patatine non si può resistere. Ma oltre che buone da sgranocchiare, sono altrettanto pericolose per i denti. Infatti l’amido contenuto nelle patatine rimane intrappolato nella dentatura, mettendola a rischio.

• FRUTTA DISIDRATATA: Gli snack naturali come le bacche di goji essiccate o l’uvetta passa, oltre che salutari possono minacciare i denti. L’eccessivo zucchero contenuto in questi piccoli spuntini colorati alimenta i batteri presenti nella bocca.

• BURRO D’ARACHIDI: Nonostante i suoi benefici, comparabili a quelli degli agrumi, il burro d’arachidi rimane attaccato ai denti per molto tempo andando a rovinare lo smalto e favorendo l’insorgenza di carie.

Lunedì, 04 Gennaio 2016 08:25

CHI HA PAURA DEL POCO CALCIO?

04-01-2016

In alcuni paesi si è stabilito un fabbisogno quotidiano di calcio; la realtà è che questo fabbisogno non è determinabile, e che tra i popoli che non usano latticini il valore reale di calcio ingerito è assai più basso, eppure tra di loro lo stato dei denti e l'incidenza di osteoporosi sono in genere assai meno disastrosi che tra i "visi pallidi". Questo perchè più importante della quantità di calcio ingerita è la capacità di assorbimento effettivo che dipende da altri fattori come il fosforo, le fibre, le proteine e la vitamina D. Ad esempio, se il calcio viene dal latte vaccino (o latticini), è male assorbito o sprecato, perchè tale latte contiene troppo fosforo (rispetto al calcio) che inibisce l'assorbimento del calcio. Inoltre, il buon funzionamento intestinale è il non uso di alimenti che distruggono le scorte di calcio nel corpo, come lo zucchero e i cibi altamente acidificanti, influiscono sul reale fabbisogno del minerale. Alimenti come piccoli pesci, verdure verdi fibrose (cavoli, cime di rapa ecc.) e verdure di mare, insieme ai semi oleosi e ai legumi, rappresentano buone fonti di calcio più facilmente assimilabile di quello del latte animale.
L'eccesso di calcio negli alimenti, può anche essere un problema; mi sembra lecito pensare che, se l'americano medio consuma 800 mg di calcio al giorno, mentre il cinese medio circa 15 mg, e ha meno carie o osteoporosi, quel calcio assorbito dall'americano può anche creare problemi di salute. Spesso manifestazioni artritiche sono caratterizzati da accumuli di sali di questo minerale nelle articolazioni; di sali di calcio sono molti calcoli renali e "sabbia" renale; di calcio e colesterolo sono gli ateromi e gli indurimenti arteriosi, e certe degenerazioni organiche come quelle di gravi malattie polmonari ecc. Se smettete di bere latte e mangiare formaggi, scoprirete che non è poi vero che i vostri denti "debbano" cadere a pezzi. Nel caso del formaggio, i problemi già esposti per il latte per quanto riguarda eccessi di calcio, grassi e proteine non adatti alla nostra fisiologia sono moltiplicati dalle cinque alle venti volte circa. Nella preparazione del formaggio si parte dal latte intero e non, cagliato con una sostanza acidificante estratta dallo stomaco bovino. Con questa vera e propria digestione esterna, le proteine precipitano e formano una massa filamentosa che intrappola i residui solidi o colloidali sospesi nel latte. Il siero ed alcuni minerali sono invece scaricati. Questa autodigestione fra l'altro scinde il lattosio in zuccheri semplici, per cui chi ha intolleranza al lattosio può tuttavia usare senza inconvenienti il formaggio e lo yogurt.
Però, dal punto di vista strettamente scientifico, la quantità di grassi, proteine e calcio è assai alta (oltre il 60% di grassi, quasi tutti saturi, per i più popolari formaggi italiani) e rende quindi enormi i danni da eccessi di questi grassi per la salute. Energeticamente parlando poi, il formaggio è un alimento che genera ristagni e accumuli, cioè grasso, muco e intorpidimento organico. Ci sono frequenti patologie a carico di fegato, reni, intestino, delle ghiandole, della pelle e della sessualità, tipiche dei popoli che ne consumano di più. Questi accumuli o indurimenti organici sono dovuti sia all'aspetto biochimico (troppi grassi saturi), che a quello qualitativo-biologico: il formaggio è un concentrato di latte destinato ad un'altra specie, e dalla sua (assai laboriosa e lenta) digestione in poi non diventa mai, veramente parte di noi, ma ristagna nelle cellule meno attive, possibilmente vicino alla periferia del corpo, sin quando verrà "scaricato" o eliminato dal corpo come un parassita biologico. Dello yogurt si può dire altrettanto, con la differenza che il contenuto in grassi è più modesto. Inoltre, essendo fermentato con batteri vivi (che trasformano il lattosio in acido lattico) non presenta alcuni dei problemi di latte e formaggio. Di composizione simile al latte per quanto riguarda la struttura proteica, e la presenza di grassi saturi e colesterolo, si differenzia solo per la diversa densità e la presenza di acido lattico al posto del lattosio. Risulta di migliore digeribilità rispetto al latte in quanto il lattosio, che è il maggior responsabile delle difficoltà digestive e dell'intolleranza lattosica, viene predigerito dall'insediamento microbico.
Nel nostro intestino, esistono microrganismi di varia natura, che vengono introdotti dalla nascita con le prima gocce di latte materno per poi naturalmente riprodursi e moltiplicarsi, proteggendoci da gran parte delle malattie del sangue. E' con un uso eccessivo di cibi raffinati e zuccheri, uniti ad elementi che creano batteri putrefattivi come l'eccessivo uso di carne e formaggi, che la flora batterica intestinale viene severamente compromessa rendendoci più attaccabili dalle malattie. E' quindi riducendo l'uso degli alimenti più estremi e introducendo cibi contenenti enzimi vivi che riusciremo a migliorare la qualità del sangue tenendoci al riparo da gran parte delle malattie. Lasceremo quindi lo yogurt per un uso occasionale, specialmente nelle diete di passaggio da un'alimentazione "classica" ad una più naturale.

03-01-2016

I metalli pesanti nel corpo umano causano gravi problemi di salute. I metalli tossici come mercurio, cadmio, piombo, uranio e alluminio possono entrare nel nostro corpo attraverso il cibo, l’acqua, l’aria o assorbimento attraverso la pelle. Nel mondo di oggi, è difficile evitare l’esposizione a uno o più di questi metalli. E' tuttavia utile ricordare che alcuni cibi effettivamente aiutano ad eliminare le tossine dal corpo. L’esposizione prolungata alle tossine di metalli pesanti può causare degenerazione muscolare, neurologica e fisica e può provocare il cancro. L'alluminio ad esempio, anche se non è un metallo pesante, è facilmente ingerito attraverso l’uso di additivi alimentari, antiacidi, astringenti, agenti lievitanti come il lievito in polvere, spray nasali, vaccinazioni, fogli di alluminio e pentole. La pectina, che si trova nelle scorze di vari prodotti ortofrutticoli, è risultata utile per eliminare i metalli pesanti e altri contaminanti, dal flusso sanguigno. Questi contaminanti sono quindi escreti dal sistema attraverso la minzione. Buone fonti di pectina sono le mele verdi, cavolo, banane, uva, barbabietole, carote e agrumi. Il cilantro, altrimenti noto come coriandolo, è un ottimo alimento per la rimozione di metalli pesanti come mercurio, alluminio e piombo dal corpo. Questa erba attraversa la barriera emato-encefalica e rimuove i metalli pesanti dal cervello. Prendendo un integratore di 400 mg al giorno di coriandolo si possono tranquillamente eliminare i metalli pesanti dal corpo in due settimane. Il prezzemolo è estremamente efficace quando si tratta di rimuovere il mercurio dal corpo. Verdure crucifere come broccoli e cavoli contengono antiossidanti che aumentano la produzione di enzimi disintossicanti nel corpo. Alimenti ricchi di zolfo, come la cipolla e l’aglio, aiutano l’organismo ad eliminare i metalli pesanti come il piombo. Altri alimenti ricchi di zolfo, come il cavolfiore, uova, cavolini di Bruxelles, sono in grado di rimuovere alcuni metalli pesanti dal corpo. Agenti chelanti naturali includono aminoacidi, derivati da proteine come le uova e il pesce. E’ stato dimostrato che la privazione di proteine diminuisce il contenuto di numerosi enzimi epatici di cui il corpo ha bisogno per eliminare le tossine. La clorella è un’alga unicellulare altamente nutriente ed è un chelante delicato. Contiene microfibrille di cellulosa, che aiutano nella disintossicazione da metalli pesanti. L’acido alfa lipoico è prodotto dall’organismo e si trova in piccole quantità in alimenti come spinaci, broccoli, piselli, cavoletti di Bruxelles, carni e organi. Secondo il dottor Lyn Patrick, l'acido alfa lipoico attraversa la barriera emato-encefalica ed è in grado di intrappolare i metalli pesanti in circolazione, evitando così danni cellulari causati da intossicazione da metalli.

Domenica, 03 Gennaio 2016 08:11

PATATA DOLCE: 5 BENEFICI PER LA SALUTE.

03-01-2016

Le patate dolci, conosciute anche come patate americane, sono un alimento eccellente, poco costoso e facilmente reperibile nei supermercati o negozi biologici. La sua polpa di color arancio offre diversi benefici per la salute di gran lunga rispetto alle patate comuni.

1. CONTENUTO SUPERIORE DI FIBRE

Le patate dolci contengono quasi il doppio di fibra rispetto ad altri tipi di patate. Forniscono circa 7 grammi di fibra per porzione, per questo vengono considerati un’ottima fonte di amido. L'alto contenuto di fibra conferisce loro la caratteristica"di carboidrato a lenta combustione". Ciò significa che la loro energia calorica viene utilizzata in maniera più efficiente e lentamente rispetto a un altro carboidrato a basso contenuto di fibra.

2. CUORE PIU’ SANO

Essi contengono una grande quantità di vitamina B6. Questa vitamina è fondamentale per contrastare la formazione di una sostanza chiamata omocisteina, che contribuisce all’indurimento delle arterie e dei vasi sanguigni. La vitamina B6 aiuta a mantenere più flessibili e sane le pareti sanguigne, consentendo al sangue di fluire liberamente. Inoltre, le patate dolci contengono elevate quantità di potassio. Questo minerale svolge un ruolo importante nel ridurre la pressione sanguigna, liberare il corpo da un eccesso di sodio e regolare l'equilibrio dei fluidi. E' anche un elettrolita importante che aiuta a regolare il ritmo naturale del cuore, e a mantenere la normale funzione del cervello e del sistema nervoso centrale.

3. RICCO IN BETA-CAROTENE

Il beta-carotene o provitamina A è un antiossidante importante. Una patata dolce media fornisce al vostro corpo la totale dose giornaliera raccomandata di vitamina A. La vitamina A è utile nella prevenzione di vari tipi di cancro ed è uno degli antiossidanti più potenti.
Il beta-carotene aiuta anche a proteggere la pelle dai danni del sole riparando i danni cellulari causati dall'esposizione eccessiva ai raggi UV. E’ anche un ottimo nutriente per la salute degli occhi e viene spesso consigliato per evitare la degenerazione maculare e la perdita della vista.

4. GRANDE FONTE DI MANGANESE

Il manganese è un minerale traccia un pò discusso per i benefici che apporta all’organismo. Si tratta di un componente fondamentale nel metabolismo dei carboidrati aiutando a mantenere i livelli di zucchero nel sangue. Questo può contribuire a stabilizzare l'appetito per diverse ore rispetto alla soddisfazione temporanea fornita dalla maggior parte degli altri carboidrati. E’ anche un cofattore di enzimi che svolgono un ruolo importante nella generazione di energia, nonché per l'utilizzo efficiente degli antiossidanti. Viene utilizzato per il trattamento dell’anemia ed è utile come trattamento per diversi sintomi premestruali.

5. RICCO DI VITAMINE C ED E

Come se non bastasse essere una delle fonti vegetali superiori di beta-carotene, le patate dolci sono anche ricche di vitamine C ed E. Queste sono vitamine antiossidanti molto potenti che svolgono un ruolo importante nella prevenzione di diverse malattie e per la longevità. Entrambe le vitamine svolgono anche un ruolo importante nella salute e la bellezza della pelle e dei capelli. La combinazione di beta-carotene, vitamina C e vitamina E, fa della patata dolce un "cibo di bellezza". Questi nutrienti, infatti, contribuiscono a mantenere una pelle luminosa e capelli sani, per questo si trovano spesso in molti integratori o creme di bellezza.

 

http://www.wehealny.org/healthinfo/dietaryfiber/fibercontentchart.html

http://www.naturalfoodbenefits.com/display.asp?CAT=2&ID=60

http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/druginfo/natural/999.html

Domenica, 03 Gennaio 2016 08:03

SINDROME DA DOLCIFICANTE ARTIFICIALE.

03-01-2016

Ricorrenti mal di testa, emicranie insopportabili, depressione, ansia, dolori muscolari, artrite, ronzio in orecchie, affaticamento cronico, fibromialgia, sindrome dell'intestino irritabile (IBS), malattia di Crohn, infiammazione, anche da reflusso acido, ma non chiamatela ASD, o il paziente può smettere di consumare dolcificanti sintetici e quindi non pianificare più visite dal medico. I sintomi di ASD possono cambiare durante la notte, a seconda di quanto dolcificante chimico si consuma. Alcune combinazioni sono particolarmente tossiche. I consumatori possono passare da una cefalea emicranica a vomito o da problemi di vista. Molte persone provano disturbi del sistema nervoso centrale, crampi, contrazioni nervose e riflessi anomali. È tutto iniziato quando Ronald Reagan ha preso l'ufficio nel 1980. Egli ha immediatamente licenziato il capo della FDA, sotto consiglio di Donald Rumsfeld (CEO di Searle farmaceutica in quel momento) assunse il Dr. Arthur Hull Hayes Jr., che sotto i migliori auspici approvò l'aspartame. E' stato il decennio della mania della dieta e Rumsfeld e suoi soci fecero una fortuna con il dolcificante artificiale che era stato vietato per decenni. I risultati, dimostravano che era cancerogeno da prove di laboratorio. Lo stesso processo di approvazione FDA ha dato modo poi di approvare il sucralosio nel 1991 e poi sorbitolo nel 2003. 
Non è una coincidenza che un'ondata di casi di fibromialgia ha colpito le truppe americane durante la guerra del Golfo. Gli studi hanno rivelato che bere bevande gassate light riscaldate dal sole conducono a conseguenze gravi per la salute. Esso è stato abilmente nascosto sotto il termine "Sindrome della guerra del Golfo", ma gli stessi problemi si verificano ora per le truppe in Iraq e in Afghanistan. Non è anche una coincidenza che 4 casi su 5 di fibromialgia colpiscono le donne, che sono più propensi a mangiare cibi e consumare bevande rispetto agli uomini. Quasi tutte le gomme da masticare e mentine per l'alito sono caricati con dolcificanti artificiali. Si pensa generalmente che "non vi è abbastanza dolcificante artificiale in qualsiasi prodotto specifico per causare problemi di salute". Ma è una bugia, soprattutto ora che dal 2011 ci sono gli edulcoranti sintetici in oltre il 25% di tutti i cibi, bevande, gomme e caramelle disponibili. Questo effetto cumulativo ha creato la ASD, e grazie alla poca o nessuna regolamentazione di agenti chimici nel cibo. Non c'è nessuna prescrizione di farmaco e non ci sarà mai uno, che cura i problemi che creano i dolcificanti artificiali. Infatti, oltre il 70 per cento dei casi di fibromialgia, reflusso acido, IBS e depressione cronica sono causate dal consumo di agenti chimici che sono stati approvati dalla FDA.
Il cancro può essere il risultato di un uso a lungo termine di sostanze chimiche, ma la ASD è la conseguenza a breve termine, ed è molto grave. Se si guarda ai farmaci di prescrizione come cura per queste "malattie croniche", potrete sperimentare ancora di più gli effetti collaterali. La buona notizia è che la cura per la malattia da dolcificante artificiale è assolutamente gratuita e non comporta nessun intervento medico, nessun supporto dall'assicurazione sanitaria e ha zero effetti collaterali. Questa è la cura segreta per l'ASD: buttare via le vostre gomme e caramelle senza zucchero, e buttare via tutti i cibi e bevande che sono classificati come "light" e "zero". Leggere le etichette su tutto, così è possibile filtrare tutti i dolcificanti artificiali dai vostri prodotti, compreso l'aspartame, sucralosio, sorbitolo, acesulfame-k, acido aspartico e saccarina. Come alternativa provare la stevia per tagliare le calorie, o semplicemente mangiare più verdure! Se i problemi persistono, fare una lista di tutto ciò che avete mangiato questa settimana e portatela dal naturopata o nutrizionista per analizzarla.

02-01-2016

I bambini che subiscono la più alta esposizione a determinati PBDE presentano il doppio del numero di problemi di attenzione rispetto ai bambini con minore esposizione. Precedenti ricerche hanno rivelato che anche l’esposizione in utero ai PBDE è stata associata a ritardi dello sviluppo neurologico, tra cui mancanza d’attenzione, incoordinazione motoria, e ridotta cognizione nei bambini in età scolare. I bambini le cui madri sono state esposte a sostanze chimiche ritardanti di fiamma durante la gravidanza avevano un quoziente intellettivo più basso ed erano più inclini a disturbi di iperattività.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26344673

http://www.medicalnewstoday.com/articles/300771.php

 

02-01-2016

Topi privi di microbi nel loro intestino non sono in grado di riconoscere altri topi che stanno nel loro gruppo. Quando l’intestino dei topi privi di microbi è stato colonizzato da batteri provenienti da altri topi, si sono manifestati aspetti della personalità del donatore. I probiotici mutano le funzioni cerebrali negli adulti nelle regioni legate alle emozioni e sensazioni. Alimentando la salute intestinale con cibi fermentati è di vitale importanza per mantenere la salute mentale ed emotiva.

 

http://www.scientificamerican.com/article/mental-health-may-depend-on-creatures-in-the-gut/

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