Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Sabato, 23 Gennaio 2016 06:59

SPRAY NATURALE CONTRO IL MAL DI GOLA.

23-01-2016

Il mal di gola è un’infiammazione acuta delle formazioni linfatiche dell’orofaringe nella sua parte posteriore. Può dipendere da batteri o altre patologie e spesso è accompagnata da rossore e influenza. Ai primi sintomi del malessere, però, è possibile bloccarlo grazie a uno spray naturale, che potete realizzare voi stessi in casa.
Gli ingredienti sono:

• ½ bicchiere di acqua (100 ml).
• La scorza di mezzo limone non trattato.
• 50 gocce di propoli.
• Un cucchiaio raso di cannella in polvere (10 g).
• Un cucchiaio raso di zenzero in polvere (10 g).
• Un cucchiaio di miele vergine (25 g).

Scorza del limone: La scorza del limone è perfino più potente del succo. Assicuriamoci, però, che sia un limone non trattato e privo di sostanze tossiche come i pesticidi o le cere che possono nuocere alla salute. La scorza è ricca di vitamina C, un ottimo antiossidante, è depurativa, anticancerogena e antinfiammatoria. Quando spremete un limone biologico, ricordatevi sempre di lavare, pelare la scorza e congelarla, perché certamente vi potrà tornare utile. In questo modo, questa conserverà intatte le sue proprietà e sarà sempre pronta per l’uso in cucina o per preparare qualche rimedio naturale.

Propoli: Insieme all’aglio, la propoli, elaborata dalle api, è il miglior antibiotico naturale. È molto efficace se usata con costanza, sia per prevenire che per curare. La propoli è, infatti, un ottimo antisettico e aiuta a calmare il mal di gola.

Cannella e zenzero: Queste due spezie stimolano il naturale funzionamento del corpo. Aiutano, inoltre, a rimuovere il catarro accumulato. Dopo averle assunte, noterete come sia più facile espellerlo.

Miele: Il miele è un alimento curativo dalle proprietà antibatteriche ed espettoranti. È essenziale che il miele sia crudo, perché se sottoposto a processi ad alta temperatura, perde parte delle sue proprietà. Questa lavorazione viene fatta, di solito, per renderlo più liquido, quindi dobbiamo cercare un miele che sia ancora duro. Saremo noi a riscaldarlo, ma a bagnomaria, metodo che non lo impoverisce.

COME SI PREPARA?

- Mescolate l’acqua calda con la scorza di limone, la cannella e lo zenzero.
- Lasciate riposare circa 10 minuti fino a che diventi tiepida, quindi filtrate.
- Aggiungete il miele e la propoli.
- Conservate questa soluzione in una bottiglietta con lo spray, fuori dal frigo, per non spruzzarla fredda sulla gola.

Il miele, la propoli e il limone agiranno come conservanti naturali. Ciò nonostante, deve essere consumata entro dieci giorni al massimo.

COME SI USA?

Vaporizzate questo preparato in fondo alla gola. Si può applicare tre volte al giorno, lontano dai pasti, oppure ogni ora, se siete nella fase acuta del mal di gola.

23-01-2016

Dormire troppo poco aumenta le possibilità di ammalarsi. Non sono soltanto l’umore o la reattività nelle operazioni svolte al mattino a risentire di un riposo notturno insufficiente secondo quanto affermato dai ricercatori dell’University College San Francisco. L’importanza del dormire per una buona salute risulterebbe dai dati presentati, secondo cui meno di 6 ore a notte implicherebbero una possibilità di ammalarsi superiore del 25% rispetto a chi invece si sottopone al giusto riposo quotidiano. La ricerca ha visto coinvolti 164 adulti, monitorati per un periodo di 7 giorni all’interno di un hotel. I ricercatori non si sono tuttavia limitati ad analizzare i comportamenti dei partecipanti in relazione al riposo, ma li hanno esposti durante il periodo di studio ad alcune gocce contenenti il virus del raffreddore. Il rischio per chi dormiva al massimo 5 ore a notte è risultato 4 volte superiore a quello degli altri volontari. Il riposo contribuirebbe quindi, al pari della dieta e all’esercizio fisico, a un più efficace funzionamento del sistema immunitario. Come ha spiegato l’autore principale dello studio Aric Prather, assistente professore di Psichiatria presso l'University College San Francisco: “La carenza di sonno va oltre il sentirsi intontiti o irritabili. Non riposare a sufficienza influisce sulla salute fisica. Il sonno va oltre tutti gli altri fattori misurati. Non importa quanto vecchi siano gli individui, il loro livello di stress, la razza, l’educazione o la provenienza. Non importa se siano dei fumatori. Con tutti questi fattori considerati, statisticamente il sonno continua a rappresentare un forte predittore della suscettibilità al virus del raffreddore.

 

http://www.dailymail.co.uk/health/article-3217247/Getting-6-hours-sleep-night-means-4-times-likely-catch-cold.html

Sabato, 23 Gennaio 2016 06:53

COME FALSIFICARE UNO STUDIO SULLE VITAMINE.

23-01-2016

L'ultimo tentativo della medicina convenzionale per screditare gli integratori alimentari vitaminici si trova un uno studio molto discutibile pubblicato nel Journal of American Medical Association (JAMA) in cui si sostiene che le vitamine possono aumentare il rischio di morte. Lo studio afferma di aver preso in esame una raccolta di ricerche su: Vitamina A, beta-carotene, Vitamina C, E e selenio, concludendo che la maggior parte di questi nutrienti sono veramente dannosi per la salute. Ovviamente questo è uno studio effettuato da ricercatori della medicina convenzionale, un'industria che promuove come sani e sicuri composti chimici brevettati, nonostante molti farmaci approvati dalla FDA stiano uccidendo 100.000 americani ogni anno. Per evitare di essere imbrogliati da una discutibile ricerca sulle "vitamine", dobbiamo attentamente considerare gli interessi finanziari degli autori di questa ricerca. La rivista JAMA incassa ogni anno milioni di dollari di pubblicità dalle compagnie farmaceutiche. L'A.M.A. (American Medical Association) da parte sua, ha a lungo operato per gettare discredito sulle medicine alternative, tanto da essere considerata poco credibile da chiunque abbia un minimo di familiarità con i rimedi naturali. Falsificare uno studio sulle vitamine è estremamente facile. Basta utilizzare le forme di vitamine sintetiche ed evitare quelle naturali che sono ricavate dagli alimenti o dalle piante. Queste vitamine sintetiche sono a tutti gli effetti prodotti chimici industriali, possono essere chiamate "Vitamina E" o "Vitamina C" oppure "Vitamina A" ma non hanno nessuna somiglianza funzionale con le vere vitamine che troviamo in natura. E' perlomeno curioso che nel mondo nessun ricercatore della medicina convenzionale abbia mai testato le vitamine naturali di ampio spettro, i nutrienti o i fitochimici come appaiono in natura. Il motivo è conosciuto: essi scoprirebbero un universo di medicine naturali che renderebbe obsoleti molti medicinali brevettati. Un secondo modo per falsificare una ricerca è semplicemente isolare i vari risultati che si vogliono inserire nelle analisi statistiche. E' un trucco comunemente usato da alcuni ricercatori disonesti che hanno l'obiettivo di screditare i rimedi naturali. Per far questo eliminano precedenti studi che hanno dimostrato risultati positivi ed includono solo quelli che hanno dato esiti negativi. Poi preparano un'analisi statistica su tutti gli studi che hanno raccolto e......sorpresa! Queste vitamine sono pericolose. Fra l'altro, molti degli studi sono stati condotti su pazienti terminali con aspettativa di vita di poche settimane, indipendentemente dai trattamenti cui venivano sottoposti. Una terza via per distorcere la scienza è confondere la gente con "l'offuscamento statistico". Per esempio, i rapporti su un particolare studio confondono il rischio assoluto con il rischio relativo. La Vitamina A, secondo i rapporti esaminati da questo studio, ha aumentato il rischio di mortalità del 16%. Ma questo è un rischio relativo, significa che se una persona su 100 normalmente muore, allora 1,16 persone su 100 dovrebbero morire prendendo questa Vitamina A sintetica. In altre parole, non ci dovrebbe essere un ulteriore decesso su 100 o addirittura 1000 persone. Invece, è curioso che quando i ricercatori della medicina convenzionale riportano risultati del rischio di mortalità per i loro farmaci con prescrizione medica, essi usano SEMPRE il rischio assoluto. Scrivono:" Questo farmaco ha aumentato il rischio dell'1 per cento". Ma quello che non dicono è che può esserci un buon 200% di rischio relativo di mortalità, in funzione della base di riferimento dei valori assoluti di mortalità. Così, se solo 0,5 persone muoiono per, ad esempio, una malattia cardiaca durante un particolare studio, ma se 1,5 persone muoiono per aver preso un determinato farmaco durante lo studio, il rischio relativo diventa del 200% (1 in più rispetto a 0,5). Ma le riviste medico scientifiche e i principali giornali riportano che c'è stato solo "l'1 per cento di aumento". Si riesce a vedere come funziona il giochetto?:

- Tutte le statistiche sui pericoli dei farmaci da prescrizione medica sono classificati secondo il RISCHIO ASSOLUTO per far apparire più piccoli i valori ottenuti.

- Tutte le statistiche sui pericoli delle vitamine (anche se sintetiche) sono classificati come RISCHIO RELATIVO per far apparire i valori più grandi (così tutte le vitamine o integratori appaiono pericolose).

E' in questo modo che la medicina convenzionale mente con le statistiche. Ed è solo uno dei tanti trucchi utilizzati per disinformare il pubblico sui reali pericoli dei farmaci o dei benefici dell'approccio nutrizionale. Questa ricerca pubblicata dal JAMA ci fa comunque ricordare un punto importante: i composti chimici sintetici sono pericolosi per la salute. Se prendi "vitamine" economiche prodotte sinteticamente, stai facendo a te stesso più male che bene. Questi produttori di "vitamine" spesso appartengono alle stesse case farmaceutiche. Quindi, attenzione quando comperate vitamine o integratori alimentari nei supermercati o nelle farmacie. Comunque, i ricercatori delle medicine convenzionali tentano di confondere la differenza fra "vitamine-spazzatura " e vitamine di qualità, classificandole tutte come integratori alimentari, senza tenere conto di come vengano realmente prodotti.
Così, screditando pochi composti chimici (anche le LORO vitamine), essi possono in effetti scoraggiare le masse dal prendere QUALSIASI vitamina o nutriente, inclusi quelli di buona qualità. Questo è chiaramente il loro obiettivo: usare il P.I.D. (paura-incertezza-dubbio) per far allontanare i consumatori dall'uso degli integratori alimentari in modo che i pazienti si rivolgano solo ai farmaci sintetici che producono profitti miliardari alle case farmaceutiche. I farmaci le rendono ricche mentre le vitamine ed i nutrienti naturali sono dei concorrenti per le loro vendite. Una volta compresi i motivi economici delle parti coinvolte, questo trucco della scienza-spazzatura diventa quasi ovvio: i promotori dei farmaci useranno sempre sporchi trucchi per screditare gli integratori nutrizionali perchè fare questo è nel loro interesse finanziario. In ogni caso c'è un semplice modo per verificare che la ricerca del JAMA è un completo controsenso. Basta chiedere a 100 persone che assumono diversi tipi di farmaci e confrontare la loro salute con quella di 100 persone che prendono vitamine e altri integratori alimentari. Non ci vorrà molto per indovinare chi è il più sano. Per cui la domanda è ovvia: se le vitamine sono così pericolose, dove sono tutti questi morti fra i consumatori di integratori? E se i farmaci sono così sicuri e salutari, dove sono tutti questi pazienti super-sani? Le persone più sane saranno proprio quelle che prendono integratori o che comunque seguono un'alimentazione sana ed equilibrata e che praticano regolarmente esercizio fisico......e che soprattutto evitano i farmaci. La medicina occidentale tuttora non considera la nutrizione. Essi ritengono che gli effetti positivi sulla salute siano ottenuti tramite un singolo ed isolato composto chimico. Ma la nutrizione non funziona in questo modo. In natura, per esempio, la vitamina C non è un composto singolo, piuttosto una sinfonia di fitonutrienti complementari che funzionano in concerto. I ricercatori convenzionali quasi mai testano la medicina delle piante usando tutti i nutrienti in modo completo. Perchè? Perchè non applicano il concetto di sinergia nutrizionale. Con la pubblicazione di questa ricerca, la distorsione della realtà sulla salute umana ora è completa. Secondo l'Associazione Medica Americana, le vitamine e gli integratori ci uccuderanno mentre i farmaci ci renderanno più sani…

22-01-2016

Se pensi che pane, pasta, pizza e dolci hanno fatto sempre parte della nostra dieta ti sbagli. Uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology dimostra il legame chiaro e netto che c’è tra il consumo di carboidrati raffinati e il cancro al seno. La ricerca scientifica, che può essere consultata sulla banca dati medico-scientifica MEDLINE, ha esaminato le abitudini alimentari di oltre 1.800 donne in Messico, e ha osservato che coloro che ottenevano il 57% o più del loro apporto totale di energia dai carboidrati hanno avuto un rischio maggiore del 220% di cancro al seno rispetto alle donne con una dieta più equilibrata. Consumare quotidianamente e in tutti i pasti carboidrati raffinati, ad esempio cornetto o brioche o biscotti la mattina, pasta a pranzo e pane a cena, aumenta quindi seriamente il rischio di cancro. Il consumo di carboidrati raffinati, ovvero cibi a base di farina bianca e zucchero, provoca ed alimenta il cancro, e non solo il cancro al seno. In realtà favorisce quasi tutte le forme di cancro, perché come afferma il Dr. Paolo Rege Gianas, neurologo presso l’ospedale di Garbagnate milanese, un eccessivo consumo di carboidrati raffinati produce una quantità di glicogeno tale da alimentare le cellule tumorali.
Questo studio dimostra che i carboidrati raffinati, avendo un alto indice glicemico, innalzano rapidamente i livelli di glicemia nel corpo umano e accelerano la crescita delle cellule tumorali. I ricercatori coinvolti con lo studio propongono che la correlazione tra il consumo di carboidrati raffinati e cancro al seno potrebbe essere infatti correlato a livelli elevati di insulina (che viene prodotta quando alziamo appunto l’indice glicemico) e il fatto che molti tumori sono incoraggiati e sostenuti da alti livelli di insulina nel corpo. Inoltre creano un ambiente acido dove i tumori proliferano.

I NOSTRI NONNI MANGIAVANO CARBOIDRATI RAFFINATI?

Si pensa che mangiare pane, pasta, pizza, dolci e snack tutti i giorni sia normale ed abbia sempre fatto parte della dieta dei nostri antenati, ma non è per nulla così, per tre motivi.

1. La raffinazione è un processo industriale recente che taglia via tanti nutrienti indispensabili per una corretta digestione, producendo un prodotto finale povero di vitamine, sali minerali e fibre e ricchissimo di zuccheri semplici. In passato tutto veniva consumato in modo più integrale cosicché l’indice glicemico dei cibi era più basso e quindi non si alimentava il cancro ne danneggiava il pancreas. Invece oggi questo tipo di cibi moderni causano tantissime malattie come obesità, diabete, problemi ai denti e intestinali e il cancro.

2. I cereali che consumiamo oggi non sono quelli che erano presenti in passato. A partire dagli anni ’70 è avvenuta una modificazione genetica in laboratorio del grano che ha portato ad una presenza eccessiva di glutine e ad uno sbilanciamento del contenuto nutritivo rendendo il grano una sostanza non più idonea all’organismo, collegata con problemi ormonali, tiroide, intolleranze e muco nell’organismo. Solo i grani antichi si salvano come quello Senatore Cappelli o la Tumminia o il Monococco.

3. In passato la dieta era più varia e stagionale, mentre oggi si tende a mangiare sempre lo stesso e questi carboidrati raffinati vengono assunti tutti i giorni e più volte al giorno. Questo è secondo me uno dei motivi principali della malattia: un alimento può non essere perfetto per l’organismo, ma se consumato saltuariamente può non costituire un problema in quanto il nostro corpo ha abbastanza forza per rimuovere le sostanze di scarto ed eventuali prodotti metabolici tossici. Invece se il consumo è quotidiano il corpo non riesce e si indebolisce, favorendo l’accumulo delle tossine e l’insorgere della malattia.

E’ PIU’ FACILE PREVENIRE CHE CURARE

Molti, soprattutto in Italia che è la patria della pasta e della pizza, non sanno che il consumo di carboidrati raffinati provoca il cancro, e quindi continuano a bere bevande analcoliche contenenti alto contenuto di zuccheri (cole, aranciate, gassose, succhi confezionati), continuano a mangiare biscotti e cornetti per la colazione carichi di zuccheri e farine, e continuano a mangiare grandi quantità di farina bianca in prodotti come frittelle, pane, dolci, pizza e cracker, ignari che essi sono in realtà la causa stessa del cancro. Non dico di evitarli completamente, perché nella nostra società è impossibile soprattutto se si mangia fuori o con amici, però possiamo scegliere di consumare (sempre in maniera ridotta) cereali integrali biologici, e zucchero di canna integrale oppure sciroppo d’agave o malto o miele biologici. I cibi raffinati non contengono nutrienti che supportano il nostro organismo, sono calorie vuote, che non danno vitamine, sali minerali enzimi e fibre.

 

http://www.naturalnews.com/001812_cancer_prevention.html

 

22-01-2016

Marketing aggressivo che sabota le politiche di sanità pubblica. Questa l'accusa lanciata alle multinazionali di cibo, bevande e alcol da uno studio condotto da ricercatori inglesi, australiani e brasiliani e pubblicato su Lancet. Le strategie pubblicitarie messe in atto dai colossi di cibi e drink, secondo gli scienziati, sarebbero cause scatenanti dell'epidemia di malattie croniche come diabete, cancro e patologie cardiovascolari. Così anche chi ci vende biscotti, panini e drink apparentemente innocui starebbe mettendo in atto le medesime tattiche impiegate dall'industria del tabacco per minare le politiche di sanità pubblica. Gli scienziati hanno tratto queste conclusioni sulla scorta di diversi documenti delle aziende.
Lo studio rivela come le multinazionali cerchino di manipolare la legislazione nell'area della salute ed evitare regole, costruendo relazioni finanziare e istituzionali con operatori sanitari, organizzazioni non governative e agenzie di salute, distorcendo i risultati delle ricerche e influenzando i politici. Per esempio, gli studi finanziati esclusivamente da aziende di cibi e bibite riportano infatti risultati favorevoli alle aziende fino a dieci volte di più di quelli non sponsorizzati da loro. Rob Moodie, coordinatore dello studio, spiega: "La regolamentazione, o la minaccia di regole è l'unico modo per cambiare queste corporazioni transnazionali". Secondo l'esperto, l'approccio collaborativo, adoperato in Europa tra governi, industria, società civile e operatori di salute per insegnare alle persone a mangiare meglio, fare più esercizio e vivere sano sarebbe miseramente "fallito". Moodie conclude: "In futuro, le aziende di cibo, bevande e tabacco non dovrebbero avere alcun ruolo nelle politiche nazionali o internazionali sulle malattie croniche. Meglio un sistema di regole pubbliche, che faccia pressione direttamente sull'industria per aumentare la consapevolezza sulla sua condotta ambigua e mantenere attiva l'attenzione pubblica".

 

https://www.globalpolicy.org/images/pdfs/images/pdfs/The_Lancet_-_NCDs_and_profit.pdf

21-01-2016

I più piccoli l'accendono per proteggersi da mostri e fantasmi, i più grandi per non abbandonarsi al buio completo. Dormire con la luce accesa è per molti un'abitudine, ma può avere effetti negativi sulla salute. "L'esposizione alla luce artificiale durante la notte può intaccare la qualità del sonno, la pressione e il metabolismo. Può anche essere associata all'insorgenza di sintomi depressivi che, se trascurati, possono portare al suicidio", spiega Kenji Obayashi, ricercatore del sonno alla Nara Medical University School of Medicine del Giappone, e autore dello studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders. La lampada accesa di notte, insomma, potrebbe influenzare il nostro ritmo circadiano, quello che regola il nostro stato di veglia e di sonno. Ma non solo. "Potrebbe alterare la secrezione di melatonina, l'ormone associato alla qualità del sonno e responsabile della nostra condizione mentale", spiega Obayashi. All'esperimento hanno preso parte 516 partecipanti, di età avanzata. Gli studiosi hanno monitorato il loro sonno, mentre erano esposti alla luce artificiale, e misurato i livelli di melatonina presenti nel sangue. Coloro che erano stati più esposti hanno presentato un livello più alto di sintomi depressivi. "Non si può dire con certezza che la depressione sia collegata a questo - spiega il professor Obayashi - ma sempre più ricerche stanno cercando di scoprire il collegamento tra sonno, luce artificiale, depressione e tendenza al suicidio".

 

Giovedì, 21 Gennaio 2016 17:05

I PINOLI PROTEGGONO OCCHI, VASI E CERVELLO.

21-01-2016

Li conosciamo soprattutto perché vengono usati nella preparazione del pesto e dello strudel. Ma i pinoli possiedono così tante virtù salutari che sarebbe un vero peccato utilizzarli soltanto in cucina. La pigna (o strobilo) custodisce nel suo guscio rigido e legnoso i piccoli pinoli, che cadono a terra quando questa si stacca dall’albero, e costituiscono un fondamentale nutrimento per gli uccelli durante la stagione fredda. Sono costituiti per circa il 30% da proteine, ma anche ricchi di calcio, ferro, vitamina A e vitamine del gruppo B, indispensabili per un buono equilibrio nervoso e cerebrale. Come tutti i semi oleosi, anche i pinoli sono calorici (100 grammi contengono circa 600 kcal) e questo li rende un alimento importante per i bambini durante la crescita e per le donne durante la gravidanza e l’allattamento, mentre vanno consumati con parsimonia in caso di sovrappeso. Tuttavia sono anche molto sazianti perché contengono acido linolenico, che agisce come deterrente allo stimolo della fame.
Un’integrazione della dieta con pinoli (una decina al giorno come snack) è utile per riequilibrare la funzionalità della ghiandola pineale. L’epifisi, infatti, produce un ormone, la melatonina, i cui livelli aumentano quando viene il buio e che è responsabile dell’induzione del sonno. Vari studi hanno dimostrato che quando vi sono livelli alterati, per eccesso o per difetto, nella produzione di melatonina, possono comparire insonnia o depressione o cali energetici. I pinoli contengono luteina, una sostanza che preserva le membrane cellulari dall’attacco dei radicali liberi migliorando il trofismo di tutti i tessuti, in particolare quelli epidermici e oculari. Introdurli nella dieta è dunque fondamentale per prevenire disturbi visivi, eczemi e dermatiti.

Giovedì, 21 Gennaio 2016 16:59

VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CARNE DI MAIALE.

21-01-2016

VANTAGGI

- Ricca di vitamina B1: il maiale contiene una quantità di vitamina B1 dodici volte superiore a quella del vitello o del pollo e circa otto volte superiore a quella dell'agnello. Nonostante il maiale sia di gran lunga l'animale più ricco di vitamina B1, ci sono vari alimenti vegetali che gli si avvicinano, come la soia e l'avena integrale, e altri che lo superano abbondantemente, come i pinoli e il lievito di birra.

- Grassi meno nocivi: i grassi di maiale contengono una proporzione maggiore di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi (come quello oleico) rispetto a quelli del vitello o dell'agnello, ma minore rispetto a quelli del pollo. Questi acidi grassi compensano in parte gli effetti nocivi dei grassi saturi del colesterolo.

SVANTAGGI

- La carne più grassa: la composizione dei grassi del maiale nuoce meno di quella di altre carni rosse, ma la proporzione di grassi è maggiore. Il consumo di grassi di maiale, e quello dei grassi animali in genere, è ritenuto responsabile di malattie coronariche e di vari tipi di cancro.

- Sostanze nocive: rispetto alle altri carni, contiene più istamina (che favorisce le allergie), tiramina (che produce ipertensione) e ipoxantina (che dà dipendenza).

- Contaminata da batteri e virus: la carne di maiale può essere contaminata da vari batteri, che causano gastroenteriti e altre malattie, e da diversi tipi di virus.

- Parassiti: Ellen G. White, nota pioniera della riforma sanitaria in Nordamerica, agli inizi del XX secolo scriveva che "nei tessuti del maiale pullulano i parassiti". Oggi sappiamo che la carne di maiale è quella più frequentemente parassitata. La trichinosi, la cisticercosi e la toxoplasmosi sono solo alcune delle malattie parassitarie che si possono contrarre consumandola.

- Cancro: negli studi epidemiologici, il consumo regolare di carne di maiale e dei suoi derivati (insaccati e prosciutti) è associato all'incidenza di vari tipi di cancro, assai più di altre carni.

- Cirrosi: il rischio di soffrire di cirrosi non dipende solo dal consumo di bevande alcoliche, ma anche da quello di carne di maiale, forse per il suo elevato contenuto di sostanze azotate non proteiche, che devono essere metabolizzate dal fegato.

Giovedì, 21 Gennaio 2016 16:57

LO SCANDALO DEGLI ANTIDOLORIFICI.

21-01-2016

Antidolorifici, antinfiammatori: la prima cura che la medicina ufficiale vi consiglia, sono medicinali. Il sollievo è immediato. Tutto questo ha però un prezzo, siete disposti a pagarlo? Prendiamo gli antinfiammatori non-steroidei. E' risaputo che la maggior parte di questi medicinali provocano dolori allo stomaco. A questo punto il vostro medico vi prescriverà altri medicinali per il mal di stomaco. Il circolo vizioso inizia. Ma non c'è soloquesto. Anche il fegato ne può risentire. Numerose reazioni allergiche possono insorgere. Bisogna sapere, per esempio, che l'artrite può nascere da un'allergia. Arrivano in seguito gli antinfiammatori steroidei, ed è ancora peggio. Queste copie di ormoni naturali prodotti dalle ghiandole surrenali diminuiscono sicuramente l'infiammazione ma contribuiscono a diminuire anche la vostra massa ossea. In altre parole, per curare un problema muscolo-scheletrico, si attacca l'osso indebolendolo. Se questo fosse l'unico rimedio per alleviare il dolore, si potrebbe capire. Ma esistono anche numerose alternative naturali. Ad esempio, una forma di vitamina B3, permette di eliminare i gonfiori, i dolori e le rigidità articolari. Analisi ai raggi x hanno dimostrato che questa vitamina è in grado di fermare il decadimento osseo in caso di artrosi!
Ed ecco la parte migliore: un altro grande vantaggio di questa vitamina è il fatto di non avere effetti secondari (fragilità della massa ossea, ulcere gastriche ecc.) come spesso succede con gli antinfiammatori. Per quale motivo sono pochi i medici ad esserne al corrente? Mettetevi al posto dei grandi laboratori. Sarebbe impossibile vendere cara una vitamina comune. Impossibile quindi avere dei grossi guadagni. Peggio: se è veramente efficace, ammazzeremmo la gallina dalle uova d'oro! Finchè siete malati, finchè vi sentite poco bene, voi consumate dei medicinali e il registratore di cassa dei grandi laboratori funziona sempre di più. Ma se esistono delle alternative naturali efficaci, la mafia dei laboratori martellerebbe i medici con della pubblicità sui loro medicinali, che possono proteggere per mezzo di licenze e vendere cari. E' così che si appesantisce la fattura dei servizi sanitari. E' così che i medici vengono tenuti all'oscuro. E' così che migliaia di persone contribuiscono a "soffrire o pagare", trasformati in "vacche da latte" da alcuni laboratori. E' così che anzichè recuperare la salute, decine di migliaia di persone soffrono di nuovi disturbi di salute causati unicamente dai medicinali che hanno preso. Bisogna mettere fine a questo scandalo. Agite nei confronti dei vostri amici, parenti, e prevenite il vostro medico. Gli studi clinici esistono. Le prove abbondano. E' sufficiente avere lo spirito aperto e resistere alle pressioni esercitate dai grandi laboratori.

21-01-2016

Mestruazioni irregolari e patologie di natura cardiaca. C'è un legame fra le due cose, stando ai risultati di uno studio dell’University Medical Center di Utrecht, in Olanda. La ricerca, pubblicata sulla rivista specializzata Fertility and Sterility, ha preso in esame circa 23.000 donne per un periodo di dieci anni, verificando in quelle che mostravano irregolarità del ciclo mestruale una probabilità di patologie cardiovascolari maggiore del 28 per cento rispetto alle donne che avevano mestruazioni regolari. Fra di esse, le più esposte al rischio, anche di insorgenza del diabete di tipo II, sono le donne affette da Sindrome dell'ovaio policistico. La patologia, nota anche come Sindrome di Stein-Leventhal, è il disordine ormonale più comune delle donne in età riproduttiva e la principale causa di infertilità femminile. Oltre a oligomenorrea - vale a dire un ciclo di durata superiore ai 28 giorni - e amenorrea (l'assenza di ciclo mestruale ) -, le donne colpite dalla sindrome possono soffrire di infertilità, alopecia, dolore cronico, apnee notturne e iperinsulinemia. Tuttavia, lo studio dimostra che anche le donne non affette dalla Sindrome dell'ovaio policistico, ma che abbiano semplicemente disordini del ciclo mestruale, corrono maggiori rischi delle altre di incorrere in problemi di natura cardiovascolare, anche in assenza di squilibri ormonali. I ricercatori stanno cercando ora di capirne i motivi.

 

http://www.fertstert.org/article/S0015-0282(10)00505-4/fulltext

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