Angelo Ortisi
3 MOTIVI INCREDIBILI PER AGGIUNGERE LIMONE ALLA VOSTRA ACQUA.
20-06-2015
I limoni hanno un’infinità di benefici per la salute. Essi sono ricchi di vitamina C, vitamine del complesso B, potassio, ferro, calcio e magnesio. Per raccogliere questi benefici per la salute è sufficiente diluire il succo di limone con acqua tiepida.
PERDERE PESO
Uno dei motivi per aggiungere il succo di limone alla vostra acqua è quello di perdere peso. La pectina presente nei limoni aiuta a combattere la voglia di fame. Il succo di limone è anche un aiuto digestivo. Incoraggia la produzione di bile, importante per rompere il cibo durante la digestione. Bere acqua e limone può anche contribuire a mantenere il fegato pulito. Questo è importante perché il fegato metabolizza i grassi e secerne bile. Insieme, questi piccoli vantaggi possono aiutare a perdere peso nel corso del tempo.
RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Bere acqua e limone può anche contribuire a mantenere il sistema immunitario forte. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, acqua e limone possono aiutare a lenire il mal di gola. Inoltre, rappresenta un grande sostegno al sistema linfatico, che funziona in congiunzione con il sistema immunitario per intrappolare ed eliminare gli agenti patogeni. Acqua e limone aiutano a purificare la linfa dall’"immondizia” accumulata all’interno del corpo.
RIDURRE L’INFIAMMAZIONE
Buone notizie per chi soffre di infiammazione. L'aggiunta di succo di limone all'acqua può contribuire a ridurre significativamente l'infiammazione. I limoni hanno proprietà antinfiammatorie. Inoltre aiutano a neutralizzare l'acidità, che è la principale causa di infiammazione dei tessuti. Il succo di limone è inizialmente acido, ma una volta metabolizzato, diventa alcalino. L’alcalinità riduce l'acidità e quindi, l'infiammazione.
Se aggiungete fette di limone o succo di limone puro all'acqua, assicuratevi di utilizzare limoni non OGM. State lontani dal succo di limone concentrato che viene venduto nei supermercati. Questi succhi imbottigliati contengono conservanti e altri additivi che hanno effetti negativi sul corpo. Inoltre, durante la lavorazione vengono eliminati enzimi naturali, vitamine e antiossidanti presenti nel succo di limone, per questo motivo, è meglio usare limoni naturali e freschi. Iniziate con 1/4 di limone (succo) in una tazza di acqua. All’inizio è normale che il sapore sarà amaro o aspro. Ma dopo pochi giorni è possibile notare che il gusto sarà dolce, come se fosse limonata. Questo è dovuto alla regolazione del pH del vostro corpo che tenderà a diventare meno acido.
AZIONE ANTINFIAMMATORIA DELLA TIAMINA.
10-05-2014
La tiamina (B1) è una vitamina abbastanza conosciuta per le diverse e importanti funzioni fisiologiche che svolge all’interno dell’organismo. Il suo utilizzo come analgesico nel dolore neuropatico è stato sottoposto in ambito clinico. Tuttavia, c'è stata poca indagine sperimentale su questo effetto. In questo studio, gli effetti anti-nocicettivi e antinfiammatorie della tiamina sono stati studiati nei topi. In questo studio sono stati utilizzati tre dosi di tiamina (50, 100 e 125 mg /kg) per iniezione intraperitoneale. Effetti anti-nocicettivi acuti e cronici sono stati esaminati utilizzando il test della piastra calda, e la legatura del nervo sciatico. L’imipramina (40 mg /kg) è stata utilizzato come farmaco di controllo positivo. Gli effetti antinfiammatori della tiamina per l’infiammazione acuta e cronica sono stati valutati utilizzando l’edema e il granuloma delle orecchie indotto, rispettivamente, dallo xilene e dall’impianto di cotone compresso. Il diclofenac sodico (15 mg /kg) è stato utilizzato come controllo positivo. E’ stato eseguito il test a campo aperto per differenziare le risposte dei topi nei test anti-nocicettivi acuti. Tutte e tre le dosi di tiamina hanno mostrato significativi effetti analgesici, anche nel dolore neuropatico negli animali con e senza legatura. L'aumento della dose di tiamina ha mostrato effetti più marcati e prolungati nel tempo. Lo studio ha dimostrato che la tiamina iniettata 30 o 60 minuti prima, riduce l’edema delle orecchie indotto dallo xilene. I risultati hanno dimostrato che la tiamina ha effetti maggiori rispetto al diclofenac. Inoltre, quando la tiamina veniva iniettata una volta al giorno per 7 giorni, ha ridotto significativamente il peso dei dischi di cotone, mostrando la soppressione della formazione di granuloma. In conclusione, lo studio ha dimostrato che prendendoli insieme (farmaco + tiamina), quest’ultima possiede notevole attività analgesica e ha anche effetti antinfiammatori significativi, confermando il suo utilizzo clinico nel controllo del dolore e dell'infiammazione.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18762821
IL MAGNESIO PUO' RIDURRE IL RISCHIO DI MORTE IMPROVVISA.
10-05-2014
Una nuova ricerca ha esaminato l’associazione tra il magnesio, che ha proprietà antiaritmiche, e il rischio di morte cardiaca improvvisa (SCD). Lo studio ha esaminato più di 88.000 donne, che sono state seguite per 26 anni. I risultati hanno mostrato che il rischio relativo di morte cardiaca improvvisa è stato significativamente più basso nelle donne con un alto consumo di magnesio. Infatti, le donne con i livelli più alti di magnesio nel sangue avevano un rischio inferiore del 41 per cento per morte cardiaca improvvisa. Secondo lo studio, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition: “In questa coorte prospettica di donne, le concentrazioni plasmatiche più elevate e l’assunzione di magnesio nella dieta sono stati associati ai più bassi rischi di morte cardiaca improvvisa. Se l’associazione osservata è causale, gli interventi volti ad aumentare il magnesio nella dieta o plasma potrebbero ridurre il rischio di morte cardiaca improvvisa”.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21106914
LA PRIMA COLAZIONE FA BENE AL CUORE.
15-02-2017
Una buona prima colazione e regolarità nei pasti: sono queste le due cose fondamentali se ci si vuole tenere in salute e in forma. Dei benefici di una colazione fatta come si deve se ne ha ormai ampia consapevolezza e ora un nuovo studio evidenzia che saltarla potrebbe provocare un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, obesità, diabete e altri disturbi legati al metabolismo. Un nuovo studio della Columbia University di New York, commissionato dall’American Heart Association, ha infatti evidenziato che coloro che fanno colazione ogni giorno hanno meno probabilità di avere colesterolo alto e ipertensione, mentre coloro che saltano la prima colazione e fanno continuamente spuntini durante la giornata hanno maggiori probabilità di essere obesi o di contrarre il diabete. Le persone che non si fermano la mattina a fare colazione, infatti, avrebbero la tendenza a consumare più snack dolci, bibite gassate e junk food in generale nel resto della giornata. Ci si mette così a rischio obesità e non solo: anche i valori di colesterolo e della pressione sanguigna possono arrivare alle stelle. Si stima che negli Stati Uniti ben il 30% della popolazione salti la prima colazione, mentre una statistica ha rilevato che in Italia hanno questa cattiva abitudine 7 milioni di persone.
Se non si mangia ad orari regolari si manda in subbuglio l'orologio biologico interno e aumentano il rischio di ictus e di altre patologie cardiovascolari e si ingrassa. Ciò è legato al fatto che lo smaltimento degli zuccheri e i processi digestivi si svolgono in maniera differente tra il giorno e la notte. Per cui croce nera anche sugli spuntini serali. “Una trappola per l'eccesso di cibo è il dopo cena - hanno sottolineato gli studiosi - mangiare di notte è infatti comune e si aggiungono calorie inutili davanti a tv, computer e tablet”. Una volta cenato, la cucina dovrebbe restare chiusa”. Fare colazione è quindi una sanissima buona abitudine cui non bisogna rinunciare. Ovviamente è meglio farla con calma a casa piuttosto che al bar. Ricordatevi che un caffè non equivale alla colazione, molto meglio frutta fresca di stagione, anche spremuta, o succhi, centrifughe o frullati fatti in casa. Via libera, infine, alle fibre che aumentano il senso di sazietà, contribuiscono a ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri e aiutano le funzioni intestinali. I cereali integrali sono i migliori alimenti per assumere fibre, da mangiare, ad esempio, in un gustoso muesli fatto in casa con frutta secca, semi oleosi e anche un pò di cioccolata fondente.
http://circ.ahajournals.org/content/early/2017/01/30/CIR.0000000000000476
CIPOLLA: EFFICACE RIMEDIO CONTRO BRONCHITE E ASMA.
15-02-2017
Nel Quarto libro di Mosè, il libro dei Numeri, si dice che durante l’Esodo gli Ebrei, mentre attraversavano il deserto del Sinai, ricordavano gli alimenti che avevano mangiato in Egitto: tra questi sono specificatamente citati la cipolla, l’aglio e i porri. Non è sbagliato dunque pensare che le cipolle, insieme ad altri vegetali, ricoprissero un ruolo importante nell’alimentazione degli schiavi che costruirono le piramidi più di 3.500 anni fa. Tuttavia, specialmente quando si compiono sforzi fisici, le cipolle apportano pochissime calorie e non hanno nemmeno un sapore squisito; è logico quindi pensare che, durante la schiavitù, gli Ebrei ne apprezzassero soprattutto le proprietà medicinali. Molti, infatti, camminando nel fango gelido con cui fabbricavano i mattoni crudi, si ammalavano di bronchite o polmonite. La cipolla e le altre agliacee (aglio e porri) costituirono per gli Ebrei un alimento-medicina, che li aiutò a prevenire e a curare le malattie che colpivano le vie respiratorie e a dar loro forza e salute. Ancora oggi la cipolla è uno degli alimenti più curativi.
Nessun alimento eguaglia la composizione della cipolla, che fornisce 38 kcal/100 g, in maggior parte provenienti dal suo contenuto di glucosio, saccarosio e altri carboidrati (6,83%). Contiene solo l’1,16% di proteine che, trattandosi di un ortaggio, non è una percentuale troppo bassa. I grassi sono presenti in quantità minima (0,16%). Contiene tutte le vitamine (eccetto la B12), ma in piccole quantità. Lo stesso vale per i minerali, tra cui il potassio (157 mg/100 g). Tra gli oligoelementi, il più abbondante è lo zolfo, che forma parte dell’essenza volatile. Quando passano nel sangue, i sali minerali della cipolla si trasformano in carbonati a reazione alcalina, responsabili del notevole effetto alcalinizzante del bulbo. Gli alimenti alcalinizzanti facilitano l’eliminazione delle sostanze di rifiuto prodotte dal nostro organismo, tutte di natura acida. Se la composizione della cipolla è povera di sostanze nutritive, è invece ricca di sostanze non nutritive, fisiologicamente molto attive:
- Olio essenziale: produce il caratteristico odore della cipolla. E’ un olio molto volatile, che evapora facilmente. Ha una composizione molto complessa, perché è formato da una miscela di più di cento diverse sostanze, in particolare il disolfuro di allile e il tiosulfinato.
- Flavonoidi: sono sostanze glucosidiche, che favoriscono la circolazione del sangue, combattono la formazione di coaguli (azione anticoagulante) e arrestano l’ossidazione delle lipoproteine di bassa densità (un tipo di grassi del sangue), che provoca l’arteriosclerosi. La cipolla è ricca di quercetina, uno dei flavonoidi più attivi. Uno studio compiuto nell’Università di Wageningen (Olanda) ha provato che la quercetina della cipolla, cruda o cotta, viene assorbita bene dall’intestino.
Le sostanze che formano questo olio essenziale e i flavonoidi della cipolla esercitano la maggior parte delle proprietà medicinali del bulbo, che è antibiotico, benefico per le vie respiratorie, antiasmatico, diuretico, anticancerogeno e inoltre protegge il cuore e le arterie. La cipolla contiene anche molte altre sostanze non nutritive, la cui azione non è ben definita:
- Enzimi: la cipolla è ricca di sostanze enzimatiche, come l’ossidasi e la diastasi, che dinamizzano i processi digestivi.
- Glucochina: autorevoli studiosi la definiscono un “ormone vegetale”, capace di ridurre il glucosio nel sangue, spiegando così l’azione benefica della cipolla in caso di diabete.
- Fibre vegetali (1,8%), che contribuiscono alla sua azione ipolipemizzante (riduce l’assorbimento del colesterolo) e antidiabetica (rallenta il passaggio degli zuccheri nel sangue).
Alla cipolla sono state attribuite molte proprietà medicinali e quindi viene consigliata contro varie malattie. Poiché il suo olio essenziale è molto volatile e impregna rapidamente tutti i tessuti dell’organismo, è logico pensare che può agire su più organi. Qui di seguito elenco solo le applicazioni dietoterapiche che sono state scientificamente studiate e dimostrate:
MALATTIE DELLE VIE RESPIRATORIE
I composti solforati che formano l’olio essenziale della cipolla passano rapidamente nel sangue appena arrivano allo stomaco e vengono eliminati innanzitutto attraverso i polmoni (per questo, pochi minuti dopo aver mangiato la cipolla, l’alito acquista un odore caratteristico). La cipolla esercita un effetto mucolitico (fluidifica il muco indurito), espettorante (facilita l’eliminazione del muco dei bronchi) e antibiotico contro i germi gram-positivi. Consumare cipolle, possibilmente crude, ma anche lessate, arrostite o sciroppate, ha un effetto curativo su tutte le malattie delle vie respiratorie (sinusite, bronchite, polmonite ecc.).
ASMA BRONCHIALE
Nella clinica pediatrica dell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco (Germania) è stato dimostrato che il tiosulfinato, una delle componenti dell’olio essenziale della cipolla, riesce ad arrestare le reazioni allergiche dei bronchi in caso di asma. E’ stato inoltre dimostrato che il tiosulfinato della cipolla agisce anche sul centro respiratorio del tronco cerebrale, stimolando la dilatazione dei bronchi. Come testimoniano queste ricerche, per la sua azione antiallergica e broncodilatatrice, la cipolla cruda è molto indicata in caso di asma bronchiale. I suoi effetti benefici sui bronchi si possono notare già pochi minuti dopo averla ingerita.
ARTERIOSCLEROSI E MALATTIE CORONARICHE
E’ sempre più evidente che il consumo di cipolla previene l’arteriosclerosi, combatte la trombosi (formazione di trombi o coaguli nelle arterie e nelle vene) e migliora la circolazione del sangue nelle coronarie. Uno studio compiuto nel 1989, nell’Università di Limburg (Olanda), ha portato alla conclusione che l’azione benefica della cipolla sul sistema cardiovascolare no nera sufficientemente dimostrata; tuttavia, nel 1996, molte ricerche, hanno provato che chi consuma più cipolle e più mele (due degli alimenti più ricchi del flavonoide quercetina) è esposto a un rischio minore di infarto del miocardio. Il consumo regolare di cipolla, cruda, cotta o arrostita, previene l’arteriosclerosi, fluidifica il sangue nelle arterie e riduce il rischio di gravi complicazioni, come l’infarto del miocardio.
PRESENZA ECCESSIVA DI TRIGLICERIDI NEL SANGUE
I trigliceridi, formati da acidi grassi e glicerina, sono un odei grassi che circolano nel sangue e quando il loro livello è troppo alto, il rischio di arteriosclerosi e di malattie coronariche aumenta. E’ scientificamente provato che il consumo di estratto acquoso di cipolla (acqua di cipolla) riduce il livello di trigliceridi nel sangue e nel fegato. Inoltre, la cipolla aumenta il livello di colesterolo HDL (buono), che combatte l’arteriosclerosi.
MALATTIE RENALI
La cipolla aumenta la produzione di urina, favorendo l’eliminazione delle sostanze di rifiuto grazie alla sua azione alcalinizzante. Si consiglia a chi soffre di litiasi (calcoli), infezioni delle vie urinarie o insufficienza renale di qualsiasi grado.
DIABETE
Riduce il livello di glucosio nel sangue, quindi è molto indicata per i diabetici.
MALATTIE EPATICHE
Stimola la funzione disintossicante del fegato e favorisce l’azione delle altre ghiandole digestive che producono succhi. E’ molto indicata in caso di insufficienza epatica da epatite cronica o cirrosi.
CANCRO
Una ricerca compiuta in Cina e patrocinata dall’Istituto Nazionale del Cancro degli Stati Uniti ha dimostrato che chi consuma cipolla e aglio in abbondanza è esposto a un rischio assai minore di cancro allo stomaco. Altre ricerche hanno rivelato che la cipolla e l’aglio possono inibire lo sviluppo delle cellule tumorali e neutralizzare le sostanze cancerogene. I motivi per cui la cipolla viene consigliata per prevenire e integrare le cure contro vari tipi di cancro (come quello dello stomaco e quello del colon) sono dunque fondati.
PREPARAZIONE E USO
1. Cruda: se è tenera, è il modo migliore di consumarla. Se si lava per qualche minuto in acqua e poi si condisce con il limone, si attenua il suo sapore piccante. Chi soffre di ulcera gastrica o di gastrite deve consumarla lessata o arrostita.
2. Bollita in acqua: perde il tipico sapore e si tollera meglio, ma è anche meno curativa. Non deve essere bollita a lungo (meno di un minuto) e deve essere consumata ben calda.
3. Arrostita: è molto saporita, ma più viene cotta e più diminuiscono le sue proprietà curative.
4. Sciroppo di cipolla: si cuociono parecchie cipolle tagliate a fettine. Si pestano fino a formare una pasta omogenea e si aggiungono alcuni cucchiai di miele o di zucchero di canna.
5. Acqua di cipolla: si prepara lasciando macerare per alcune ore una cipolla cruda, a pezzetti, in un bicchiere d’acqua.
LA GRANDE TRUFFA DELLO SCIROPPO DI AGAVE.
15-02-2017
Tra le migliori operazioni marketing dell’industria agro-alimentare degli ultimi tempi, lo sciroppo di agave potrebbe vincere la medaglia d’oro. Totalmente ignorato dal grande pubblico (e perfino da molti esperti) una decina di anni fa, lo sciroppo di agave ha conquistato un posto in prima linea nei magazzini bio, per poi andare alla conquista degli scaffali dei supermercati comuni, con un ascesa che sembra essere senza fine. Oggi trovate lo sciroppo d’agave dappertutto nel commercio. Rari sono quelli che non lo hanno provato almeno una volta, e milioni di persone lo hanno adottato come dolcificante. Per quale ragione? Perché gli operatori del marketing che hanno lanciato lo sciroppo di agave hanno avuto delle idee geniali di far credere che sia una sostanza di un nuovo tipo, dal potere dolcificante superiore a quello dello zucchero, senza effetti sulla glicemia di quanto ne abbia la frutta, pur essendo “naturale” al cento per cento, e sottinteso “biologico”. Per giunta, le campagne di comunicazione che hanno accompagnato il lancio dello sciroppo di agave hanno molto abilmente lasciato sottintendere che si tratta di un prodotto tradizionale, utilizzato da lunga data in Messico. Questa operazione ha permesso di far accettare al consumatore il prezzo esorbitante dello sciroppo di agave, e nel frattempo aumentando il numero di alimento dolcificati con questo prodotto: oggi si trovano nelle bevande, nella barrette di cereali, dei dessert, e in altri numerosi prodotti, e tutto questo nei reparti dietetici, e nei magazzini biologici. Eppure lo sciroppo di agave non è ne tradizionale e nemmeno buono per la salute. Il suo indice glicemico (effetto sul tasso di zuccheri nel sangue) può essere altrettanto alto quanto quello del glucosio. E non è assolutamente raccomandato ai diabetici, e nemmeno alle persone che cercano di perdere peso, o trovare un equilibrio alimentare.
COS’E’ L’AGAVE?
L’agave è una pianta che cresce principalmente nel Messico, ma la si trova oggi in molte regioni calde e secche, e anche in alcuni paesi mediterranei. La pianta era nota solo in quanto componente principale della tequila. Quando la pianta raggiunge l’età di dieci anni, le foglie vengono tolte per estrarre il cuore della pianta, che può pesare da 25 a 75kg, e ha una forma simile all’ananas. La linfa che si trova al suo interno viene estratta e trasformata in “sciroppo di agave” facendola bollire diverse ore, come fanno i canadesi con la linfa di acero per farne lo sciroppo d’acero. Il prodotto ottenuto in questo modo è chiamato inulina, e ha un alta dose di fruttosio.
LE FALSE IDEE SULLO SCIROPPO DI AGAVE
Il consumatore pensa spesso che lo sciroppo di agave contenga poche calorie. E’ sbagliato. Un cucchiaio da caffè di sciroppo di agave contiene 16 calorie, esattamente quanto lo zucchero. I diabetici e i pre-diabetici consumano lo sciroppo di agave perché pensano che il suo indice glicemico sia basso e che il suo consumo non comporta alcun picco glicemico nel sangue. Attenzione: in realtà, tutto dipende dal modo in cui lo sciroppo di agave è stato fabbricato. A seconda della fabbricazione, l’indice glicemico (IG) dello sciroppo di agave può variare da 55 (come degli spaghetti ben cotti) a 90, come lo zucchero bianco, e purtroppo non si trova alcuna informazione in merito sull’etichetta. Se siete diabetici, è importante sapere che non sono stati fatti sufficienti studi sul rapporto tra sciroppo di agave e diabete, e la maggior parte di loro sono stati fatti su cavie da laboratorio, e non su essere umani.
PERCHE’ IL FRUTTOSIO CREA PROBLEMI?
Permettetemi prima di chiarire un punto importante. Il fruttosio concentrato non si trova naturalmente nei frutti, e ne da nessuna altra parte in natura. Quando si trova del fruttosio in natura, è accompagnato da enzimi, acqua, vitamine, minerali, fibre e pectina ed è naturalmente mischiato ad altri zuccheri.
Il fruttosio concentrato, invece, è ottenuto da una lavorazione raffinata e in modo artificiale. Quando mangiate della frutta, il fruttosio è assimilato lentamente prima di passare dal vostro fegato che poi lo trasformerà in energia immediatamente disponibile. Mentre, se consumate del fruttosio concentrato, o purificato, il fruttosio arriva troppo velocemente al livello del fegato, e non potrà quindi trasformarlo in energia. L’eccesso è quindi trasformato in grasso che andrà a circolare nel vostro sangue prima di essere stoccato. E’ qui che risiede la chiave del mistero che vi spiega come mai mangiare della frutta è una cosa utile alla vostra salute, e invece consumare del fruttosio è nocivo. Anche se il fruttosio non fa salire ne scendere la vostra glicemia, non viene trasformato in glucosio sanguigno come per gli altri zuccheri. Da qui l’idea che lo sciroppo di agave, molto ricco in fruttosio concentrato, sarebbe buono per i diabetici. Ma in realtà non è così. Di recente, dei ricercatori di Harvard hanno dimostrato che mangiando della frutta fresca, si diminuisce il rischio di diabete di tipo 2, mentre bere dei succhi di frutta, ricchi di fruttosio concentrato e privi di fibra, ne aumentano il rischio. Per giunta, il fruttosio inibisce il vostro livello di leptina, l’ormone della sazietà che indica al vostro corpo quando non avete più fame. In altri termini, il fruttosio vi dà voglia di mangiare ancora di più. E non solo vi fa ingrassare, ma il fruttosio carica il vostro corpo di grasso in punti pericolosi per la vostra salute. Questo è stato dimostrato grazie ad una ricerca fatta nel maggio 2009 nel Journal of Clinical Investigation. La conclusione :
• lo sciroppo di agave è ricco in fruttosio ed è nocivo alla vostra salute.
• Lo sciroppo di agave non è un alimento tradizionale.
• Non è naturale ed è altamente raffinato: è quindi un alimento da evitare.
ALLORA COSA FARE?
Vi darò delle indicazioni ma sono obbligato a dirvi che ad ogni modo, qualsiasi cosa capiti, l’unica soluzione è che vi abituiate a mangiare meno zuccherato, e quindi a modificare i vostri gusti, abbassando il sapore dolce. I francesi consumano in media 35 kg di zucchero all’anno ed è eccessivo. Per un alimentazione sana, non si dovrebbero superare gli 8 kg all’anno! Ma in attesa di prendere una decisione per raggiungere il livello consigliato, due punti importanti sono da tenere presente:
• Evitare gli edulcoranti. Causano più danno dello zucchero naturale.
• Avete provato la stevia? E’ un edulcorante naturale usato dagli indiani Guarani del Paraguay e del Brasile. E’ compatibile con le diete ipoglicemiche e le diete per diabetici.
CANCRO E ALIMENTAZIONE.
15-02-2017
Secondo i più recenti studi, dal 40 al 70% di tutti i casi di cancro sono causati da errori alimentari o da veleni contenuti nel cibo. La lista qui di seguito è il risultato di un gran numero di studi e ricerche svolti in ogni parte del mondo da istituzioni sanitarie prestigiose e/o da scienziati molto autorevoli. Qui riassumo i principali tipi di cibo e di influenze ambientali che, combinandosi per un lungo periodo di tempo, possono causare o facilitare il cancro.
CERVELLO (PARTE INTERNA)
Principali cause di cancro: latticini, zucchero, succhi di frutta, spezie, caffè, the, droghe, farmaci, insetticidi.
CERVELLO (PARTE ESTERNA)
Principali cause di cancro: zucchero, latticini, bibite gassate, sostanze chimiche, farmaci, droghe, cloruro di vinile e altre sostanze plastiche, tessuti sintetici.
COLLO DELL’UTERO
Principali cause di cancro: latticini, farina bianca, zucchero, caffè, the, sostanze chimiche, farmaci.
UTERO (INTERNO)
Principali cause di cancro: grassi, zucchero, latticini, farina bianca, sostanze chimiche, pillole anticoncezionali, estrogeni.
ESOFAGO
Principali cause di cancro: grassi, zucchero, spezie, bibite gassate, salumi, alcolici, tabacco, radiazioni, sostanze chimiche.
FEGATO
Principali cause di cancro: grassi, farina bianca, zucchero, latticini, alcolici, insetticidi, pillole anticoncezionali, droghe, farmaci.
COLON E RETTO
Principali cause di cancro: grassi, farina bianca, zucchero, latticini, oli, spezie, bibite gassate, birra, sostanze chimiche, droghe, farmaci.
GLI ASSORBENTI INTERNI SONO CANCEROGENI.
14-02-2017
Controllate le etichette degli assorbenti interni che volete acquistare, la prossima volta, e controllate se riuscite ad individuare alcuni dei segni familiari descritti in questo articolo. Non meraviglia che tante donne al mondo soffrano di cancro alla cervice e di tumori all'utero. Sapete che i produttori di assorbenti interni usano diossina e rayon nei loro prodotti? Sono sostanze cancerogene e tossiche! Perchè allora gli assorbenti interni non sono contro la legge? Perché gli assorbenti interni non sono un prodotto alimentare e, dunque, non sono considerati pericolosi o illegali. Rayon (per assorbire) e diossina (un prodotto chimico usato per sbiancare i prodotti). A volte contengono anche piccole percentuali di amianto, per indurre nell'organismo femminile una emorragia più intensa (più sanguinamento più assorbenti consumati). L'industria degli assorbenti interni è convinta che le donne abbiamo bisogno di prodotti candeggiati, sbiancati per pensare che il prodotto sia puro e pulito. Il problema è che la diossina, che viene prodotta in tale processo sbiancante, può apportare gravi danni all'organismo! La diossina è stata associata al cancro da studi clinici, ed è tossica per i sistemi immunitario e riproduttivo. E' anche stata associata con endometriosi e basso numero di spermatozoi per gli uomini.
Qualche anno fa l'Agenzia di Protezione Ambientale EPA ha reso noto che non esiste un livello "accettabile" di esposizione alla diossina, visto che è cumulativa e lenta a disintegrarsi. Il pericolo reale viene dal contatto ripetuto. Io direi che usare circa 3-4 assorbenti interni al giorno, per cinque giorni al mese, per 38 anni è un "contatto ripetuto". Non pensate anche voi? Il Rayon contribuisce invece ai pericoli creati da assorbenti interni e dalla diossina perché è una sostanza altamente assorbente. Perciò, quando fibre degli assorbenti interni restano nel collo dell'utero (come di solito accade), ciò crea un "serbatoio" di diossina nel corpo. Tra l'altro, resta all'interno molto più a lungo di quanto rimarrebbe con assorbenti interni fatti solo di cotone, perché il rayon è più leggero e tende ad attaccarsi. Questo è anche il motivo per il quale la TSS (Sindrome da Shock Tossico) può colpire donne che usano assorbenti interni (come potete leggere dal foglio informativo di TUTTI gli assorbenti interni in commercio). Quali sono le alternative? Usare assorbenti esterni, o prodotti non sbiancati e fatti completamente di cotone. Anche altri prodotti d'igiene femminile (assorbenti esterni/fazzoletti) contengono diossina, ma non sono tanto pericolosi quanto gli assorbenti interni. Sfortunatamente, prodotti non sbiancati e in cotone si trovano quasi solo in negozi di "prodotti biologici" (quindi sono più cari).
L’ARTE DEL RIUSO: LE BUCCE DELLA FRUTTA.
14-02-2017
Ecco un altro ottimo rimedio per mantenere profumati i nostri ambienti: utilizzare le bucce della frutta. Ideali per questo scopo sono le bucce di arancia o mandarino. Si devono far essiccare, in forno (a basse temperature) o al sole, per un paio di ore almeno. Le bucce vanno poi infilate in sacchetti di garza precedentemente forati, in modo tale che l’aroma si diffonda per la casa. Le combinazioni sono tantissime: possono essere utilizzate le bucce della mela, di tutti gli agrumi che vogliamo, ma anche i noccioli delle pesche e delle albicocche.
IL POMANDER
Il pomander è un altro profuma-ambienti naturale, ricavato dalle arance (ma non solo) e dai chiodi di garofano. Per realizzarlo è sufficiente scegliere il nostro agrume preferito, arancia, limone o cedro, e decorarlo, piantando dei chiodi di garofano nella buccia. Può essere appoggiato su una superficie o appeso con dei nastri colorati. Potete scegliere di aggiungere a questa combinazione anche l’aroma della cannella, inserendo nella vostra composizione una stecca.
OLI ESSENZIALI E AROMATERAPIA
Ecco l’ultima soluzione: gli oli essenziali. Oltre a essere naturali, sono facilmente acquistabili in erboristeria e sono un valido aiuto per quanti credono ai benefici generati dall’aromaterapia. Ogni ambiente dovrebbe avere una profumazione particolare. Ad esempio:
• in cucina sono perfette le fragranze agrumate come il pompelmo, l’arancio, ma anche quelle più aromatiche come il rosmarino o il basilico;
• nel soggiorno andrebbero invece delle fragranze utili per farci rilassare, come la lavanda, la melissa, e tutti quegli oli balsamici che aiutano la respirazione;
• in bagno, infine, sarebbero adatte le profumazioni fresche dei fiori di primavera.
Ecco invece una serie di suggerimenti per eliminare gli odori sgradevoli:
• bicarbonato: da mettere vicino la spazzatura o da nebulizzare nell’aria, diluito con l’acqua, aiuta a eliminare gli odori più persistenti;
• aceto: anche l’aceto è un ottimo neutralizzatore di odori sgradevoli, soprattutto se nebulizzato nel bagno o messo nel wc;
• spezie: da usare come infuso, possono essere utilizzate da sole o combinate tra di loro. Oltre a neutralizzare gli odori, servono a dare una profumazione gradevole agli ambienti.
LATTE E LATTICINI SONO PIU’ DANNOSI PER LE DONNE.
14-02-2017
Le donne sembrano risentire più degli uomini degli effetti dei prodotti del latte e guariscono più lentamente. Il dottor Colbin racconta: “una volta venne da me una donna per un doloroso gonfiore premestruale ai seni. Le suggerii di smettere di bere il suo quarto di latte al giorno. Dopo un mese mi telefonò chiedendomi se era possibile che le sue condizioni fossero cambiate in così poco tempo: cinque mesi dopo venni a sapere che il dolore ai seni si ripresentava, in forma leggera, solo nei mesi in cui mangiava formaggio o gelati”. Si ritiene che il consumo di latticini (latte, formaggio, yogurt e gelato) sia strettamente collegato a diversi disturbi dell’apparato riproduttivo femminile, come i tumori e le cisti ovariche, le infezioni e le perdite vaginali. Questo legame viene confermato da moltissime donne secondo le quali quei disturbi si attenuano o scompaiono quando smettono di mangiare latte e i suoi derivati. Si parla di espulsioni di fibromi, di remissioni di tumori alla cervice, di scomparsa di irregolarità mestruali.
Secondo Christiane Northrup, ginecologa di Portland, esiste uno stretto legame fra i prodotti caseari e i crampi mestruali e il flusso abbondante. La dottoressa Northrup riferisce che i casi più gravi di fibromi o endometriosi si manifestano in donne che sono forti consumatrici di formaggio, gelato, burro o latte. In molte sue pazienti i fibromi erano scomparsi dopo l’eliminazione dei latticini dall’alimentazione. Questo approccio ha risolto anche numerosi casi di sterilità: molto spesso la sterilità è dovuta a un’ostruzione di muco delle tube di Falloppio. Eliminando il muco provocato dai latticini, aumentano anche le probabilità di concepimento.