Angelo Ortisi
MANGIARE I GIUSTI GRASSI POTREBBE SALVARE 1 MILIONE DI VITE ALL’ANNO?
10-04-2016
La maggior parte degli “esperti” di salute purtroppo continua a raccomandare, ignorantemente, diete a basso contenuto in grassi saturi e ad alto contenuto di oli vegetali raffinati, con conseguenti drammatici incrementi di varie malattie. Contrariamente all'opinione popolare, le diete ad alto contenuto in grassi saturi non sono responsabili per l’aumento dei tassi delle malattie cardiache. I grassi saturi aumentano i livelli di colesterolo HDL, che non è legato alle malattie cardiache.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26790695
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA BIRRA.
10-04-2016
VANTAGGI
- Minor contenuto alcolico: la birra contiene il 5-7% di alcol, circa la metà del vino e circa otto volte meno del whisky o altri liquori. Dato che l'alcol è il componente più nocivo delle bevande alcoliche, a parità di volume la birra pregiudica meno la salute del vino o dei liquori.
- Sostanze nutrienti: la birra contiene una piccola quantità di vitamine e minerali, provenienti per la maggior parte dal lievito di birra usato per prepararla. Il lievito di birra è ricchissimo di vitamine del gruppo B, minerali e oligoelementi. Tuttavia, nella birra il lievito è molto diluito e le vitamine e i minerali sono presenti solo in piccole quantità, anche se superiori a quelle di altre bevande alcoliche. In 100 grammi di birra si trovano dunque:
• Vitamine B2, B6, niacina e folati: dal 2 al 3% della QGR (quantità giornaliera raccomandata). La birra non contiene le vitamine C ed E.
• Vitamina B12: l'1% della QGR. Questo è importante per chi segue una dieta strettamente vegetariana: si possono infatti assumere piccole quantità di questa vitamina con la birra analcolica, ma non con quella normale, in quanto l'alcol in essa contenuto distrugge le vitamine del gruppo B e, forse, anche la B12.
• Minerali in piccolissime quantità: dall'1 al 2% della QGR di calcio, fosforo, magnesio e potassio.
• Cromo: la birra è una delle fonti migliori di questo oligoelemento, la cui deficienza può favorire l'insorgere del diabete. I diabetici possono dunque trarre giovamento dal consumo di birra, anche se quella analcolica è ovviamente preferibile.
- Cardioprotettrice: uno studio compiuto presso l'Università di Munster (Germania) dimostra che, nella regione settentrionale del paese, chi beve birra con moderazione presenta un rischio minore di infarto rispetto agli astemi. Altri studi simili compiuti invece presso l'Ospedale di Kiruna (Svezia) hanno dimostrato proprio l'esatto contrario: il consumo di birra e di altre bevande alcoliche non protegge in alcun modo la popolazione locale dall'infarto. E' stata avanzata l'ipotesi che solo la birra scura, ricca di flavonoidi antiossidanti simili a quelli del vino rosso, eserciti un effetto cardioprotettore. Tuttavia, i risultati delle ricerche non portano a conclusioni chiare sui possibili effetti benefici della birra sulle arterie coronariche del cuore, mentre sono abbastanza chiari gli effetti negativi sul muscolo cardiaco (insufficienza cardiaca) e su altri organi.
SVANTAGGI
Oltre agli svantaggi propri delle bevande alcoliche, la birra presenta questi aspetti negativi:
- Gastrite: l'anidride carbonica della birra, insieme all'effetto irritante dell'alcol, provoca un'infiammazione permanente della mucosa gastrica. Problemi digestivi, pesantezza di stomaco, gastrite e ulcera gastroduodenale sono più frequenti tra chi beve birra.
- Insufficienza cardiaca: la birra contiene meno alcol per unità di volume, perciò è necessario berne una quantità maggiore per raggiungere l'ebbrezza. L'eccesso di liquidi e l'azione nociva dell'alcol sul muscolo cardiaco provocano insufficienza cardiaca (cioè l'incapacità del cuore di pompare regolarmente il sangue), che si manifesta con maggior frequenza tra i consumatori di birra.
- Sostanze cancerogene: la birra contiene nitrosamine dall'azione cancerogena, che si formano forse durante il processo di fermentazione e che spiegano la relazione di questa bevanda con alcune forme di cancro. Uno studio condotto a Heidelberg (Germania) presso l'Istituto Tedesco di Ricerca contro il Cancro ha dimostrato che la birra costituisce la fonte principale di nitrosamine cancerogene, perchè apporta il 31% di quelle che i tedeschi ingeriscono in un giorno.
- Cancro del retto: molti studi mettono in relazione il consumo (anche moderato o basso) di varie bevande alcoliche con il cancro; chi beve birra è esposto a un rischio particolarmente elevato di cancro del retto, superiore del 73% rispetto a chi non la beve. Secondo l'Agenzia Internazionale di Ricerca contro il Cancro di Lione (Francia), questo effetto della birra è attribuito al suo elevato contenuto di nitrosamine cancerogene.
- Gotta: tutte le bevande alcoliche, specialmente la birra, aumentano il livello di acido urico nel sangue, perciò se ne sconsiglia il consumo soprattutto a chi soffre di gotta o di tendenza all'eccesso di acido urico.
- Emicrania: il formaggio, il cioccolato, il vino rosso e la birra sono i prodotti alimentari che provocano più frequentemente crisi di emicrania. Uno studio compiuto a Londra presso L'Ospedale Charing Cross ha dimostrato che è proprio la birra il prodotto che più spesso provoca emicrania.
ANTIBIOTICI E LATTE: ECCO COME ASSUMERLI.
09-04-2016
Il latte, bene di largo consumo nel nostro Paese, non causa problemi solo a chi soffre di intolleranze o ha problemi di digestione, ma anche a chi lo assume in contemporanea ad alcuni farmaci. I prodotti lattiero caseari, infatti, possono interferire con l’assorbimento intestinale di alcuni antibiotici, limitandone l’efficacia. Da evitare l’associazione tra latticini e tetracicline (antibiotici oggi meno usati in terapia per i problemi di farmaco-resistenza); questi farmaci hanno infatti attività chelante, ovvero si legano a calcio, ferro e magnesio. Proprio per questo motivo, se assunte durante la gravidanza o l’infanzia, le tetracicline possono dare problemi di malformazioni ossee e colorazione gialla dei denti del bambino. Per quanto riguarda, invece, gli antibiotici a base di ciprofloxacina, si consiglia di non assumerli con latte e yogurt o anche succhi di frutta arricchiti di calcio. Il latte è invece consigliabile in quelle persone in terapia con antipsicotici a base di litio per il trattamento del disturbo bipolare; in questo caso l’associazione è positiva poiché riduce la frequenza di disturbi gastrici. Per quanto riguarda la bevanda di soia, invece, è stato segnalato un possibile rischio di riduzione dell’attività anticoagulante del warfarin, con conseguente aumento del rischio di trombosi.
COME COMPORTARSI AL SOLE
Quando il sole interagisce con molecole chimiche capaci di sensibilizzare la pelle, si parla di “fototossicità”. A differenza del semplice eritema che dipende prevalentemente dai raggi UVB, le reazioni tossiche sono dovute principalmente all'azione degli UVA. Alcune sostanze sono infatti capaci di assorbire l’energia delle radiazioni solari e trasferirla ai tessuti cutanei, provocando danni al DNA o alle membrane cellulari. I sintomi che si presentano sono spessi identici alle scottature: arrossamento, bruciore, bolle e gonfiore. Tra i farmaci più comuni che possono interagire con il sole ci sono: antibiotici (tetracicline, chinolonici e sulfamidici), contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori (soprattutto quelli da applicare sulla pelle, come gel/cerotti a base di ketoprofene) e antistaminici (prometazina).
I MIGLIORI OLI ESSENZIALI PER IL MAL DI TESTA.
09-04-2016
Il mal di testa è uno dei disturbi più comuni del nostro tempo. E’ caratterizzato da dolore in qualsiasi regione della testa, che spesso si estende al collo. Ci sono diversi tipi di mal di testa:
• Mal di testa comune: può essere causato dalla mancanza di sonno, stress, clima caldo e umido. Le cause possono essere infinite. Il dolore fastidioso può estendersi agli occhi, collo, parte bassa della schiena e altri muscoli nelle regioni circostanti. Più del 70 per cento della popolazione generale sperimenta mal di testa occasionali, secondo l’OMS.
• Emicrania: è caratterizzata da moderato a grave dolore su un lato della testa, spesso accompagnato da sintomi come nausea, vomito e sensibilità alle luci, suoni e odori. E’ più comune nelle persone di età compresa tra 35 e 45 anni e di solito inizia intorno alla pubertà, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
• Cefalea a grappolo: si verifica a causa di una condizione neurologica. Come l’emicrania è caratterizzata da dolore su un lato della testa e soprattutto intorno all’occhio, anche se il dolore associato alla cefalea a grappolo è più intenso e debilitante. E’ di natura ricorrente e spesso più grave nelle ore notturne. I sintomi associati includono congestione nasale e gonfiore degli occhi.
Mentre le cefalee possono richiedere l’attenzione medica (soprattutto se i sintomi sono estremamente gravi), è possibile trattare il mal di testa con l’uso di oli essenziali, un trattamento del tutto naturale che non solo protegge da effetti collaterali degli antidolorifici, ma calma e rilassa il corpo.
1. OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA
La lavanda possiede un formidabile potere analgesico, secondo uno studio del 2013 pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine. Aiuta a controllare i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore i cui livelli sono di solito bassi nelle persone che soffrono di emicrania. Questo olio essenziale è particolarmente efficace nel trattamento di mal di testa associati a disturbi neurologici, come la depressione e disturbi d’ansia o stress. La lavanda è risultata un potente agente rilassante e sedativo in tali disturbi. L’aromaterapia con olio essenziale di lavanda è anche molto efficace nel trattamento dell’emicrania, secondo uno studio del 2012 pubblicato in Neurology.
NOTA: La lavanda può risultare efficace per alcune persone, ma non per altre. Inoltre, si consiglia di utilizzare la lavanda non appena i sintomi di emicrania compaiono. Alcune ricerche dimostrano che l’olio essenziale di lavanda è più efficace nelle fasi iniziali del dolore, piuttosto che nelle fasi successive.
2. OLIO ESSENZIALE DI MENTA PIPERITA
L’olio essenziale di menta piperita è rinfrescante, può rinvigorire i sensi e calmare i nervi. Quando applicato localmente, innesca un formicolio, sensazione di freschezza sulla pelle, rilassa ulteriormente muscoli e nervi, favorendo la circolazione sanguigna. Quando viene applicato sulle tempie e sulla fronte, riduce la sensibilità al dolore e rilassa i muscoli, secondo uno studio del 2005 pubblicato in Neurology. Ha un effetto simile quando viene applicato sul collo e aiuta ad alleviare la tensione muscolare causata da un mal di testa.
3. OLIO ESSENZIALE DI EUCALIPTO
L’olio essenziale di eucalipto è più comunemente noto per le sue proprietà antibatteriche e la sua efficacia nel trattamento dei sintomi delle malattie respiratorie, in particolare del torace, polmone e congestione nasale. E’ un trattamento popolare per il raffreddore e la bronchite. Può soprattutto alleviare il mal di testa sinusale causato da infiammazione dei seni paranasali. Tuttavia, è anche un analgesico estremamente efficace. E’ particolarmente efficace per alleviare lo stress muscolare e indurre il rilassamento mentale. Anche se recenti studi che collegano direttamente le proprietà antidolorifiche dell’olio essenziale di eucalipto al mal di testa sono carenti, diversi studi dimostrano che gli effetti generali antidolorifici dell’olio di eucalipto abbondano. Secondo uno studio del 2013 pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, l’inalazione di olio essenziale di eucalipto allevia il dolore e ha effetto antinfiammatorio.
4. OLIO ESSENZIALE DI ROSMARINO
E’ un olio essenziale ricco di proprietà analgesiche e rilassanti. E’ popolare per alleviare stress muscolare e dolore ed è anche noto per promuovere la circolazione del sangue. Ci sono alcune prove che dimostrano che è efficace nell'aromaterapia per il mal di testa: il rosmarino è stato tradizionalmente usato per curare il mal di testa grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, secondo uno studio del 2013 pubblicato su Food Chemistry.
COME UTILIZZARE GLI OLI ESSENZIALI PER IL SOLLIEVO DA MAL DI TESTA
APPLICAZIONE TOPICA
NOTA: Quando si applica qualsiasi olio essenziale direttamente sulla pelle, si consiglia rigorosamente di mescolarlo con un olio vettore. L’applicazione diretta potrebbe danneggiare la pelle.
1. Versare 2 cucchiai di olio vettore (preferibilmente di mandorle, olio di cocco o olio di jojoba) in una ciotola.
2. Aggiungere 8-10 gocce di olio essenziale preferito.
3. Mescolare il composto con un cucchiaio.
4. Immergere un batuffolo di cotone nella miscela e applicarla sulla fronte e sulle tempie. Applicare maggiormente nelle zone che fanno più male. Inoltre, strofinare sul cuoio capelluto e nella parte posteriore del collo.
È possibile conservare la miscela rimanente in una bottiglia, per un uso successivo.
INALAZIONE
VAPORE DI OLIO ESSENZIALE
1. Riempire una casseruola media con acqua e portare ad ebollizione.
2. Toglierla dal fuoco, aggiungere 12 gocce del vostro olio essenziale preferito e mescolare bene.
3. Posizionare il viso sopra la pentola (mantenendo una distanza di sicurezza) e posizionare un asciugamano sulla testa.
4. Inalare il vapore per 10-15 minuti o fino a quando l’acqua si raffredda.
INALAZIONE DIRETTA
1. Aprire una bottiglia del vostro olio essenziale preferito e odorare per 10-15 minuti.
ULTERIORI SUGGERIMENTI
• Si consiglia di sdraiarsi in una stanza buia e tranquilla per 30-45 minuti dopo aver utilizzato uno dei metodi di applicazione di cui sopra, fino a quando il dolore scompare.
• Utilizzando un contagocce, spruzzare qualche goccia del vostro olio essenziale preferito sul cuscino. Questo vi aiuterà a dormire meglio e ridurre ulteriormente il dolore.
• Stare lontano da luci e suoni.
• Coprire gli occhi con un panno per un maggiore relax.
• Prova a dormire dopo aver utilizzato i metodi di applicazione di cui sopra.
COSA SUCCEDE AL CORPO QUANDO SI MANGIA TROPPO ZUCCHERO?
09-04-2016
Oggi, un americano medio consuma circa 22 cucchiaini di zucchero al giorno, che ammonta a 77 chili di zucchero l’anno. Il corpo umano non è fatto per consumare quantità eccessive di zucchero, soprattutto fruttosio. In realtà è un’epatotossina e viene metabolizzato direttamente in grasso, cosa che può causare tutta una serie di problemi con effetti di vasta portata sulla salute. Uno studio ha scoperto che il fruttosio è facilmente utilizzato dalle cellule tumorali per aumentare la loro proliferazione e quindi è un alimento ottimale per le cellule tumorali. Promuovendo la divisione cellulare e accelerando la loro crescita, permette al cancro di diffondersi più velocemente. Come raccomandazione generale, è consigliabile mantenere il consumo totale di fruttosio sotto i 25 grammi al giorno, compreso quello da frutto intero.
http://cancerres.aacrjournals.org/content/70/15/6368.abstract
http://www.sugarscience.org/hidden-in-plain-sight/#.Vg2aW1aR9Cg
ASMA PIU' PROBABILE SE MANGI MALE.
09-04-2016
Il cibo spazzatura aumenta anche il rischio di asma. A dirlo è una ricerca condotta dalla Auckland University e pubblicata sul British Medical Journal. Secondo i ricercatori neozelandesi chi si nutre di junk food tre o più volte alla settimana corre il 39 per cento di rischio in più di ammalarsi di asma o eczema, un dato che scende al 27 per cento per i soggetti più piccoli. I ricercatori hanno analizzato il regime alimentare dei ragazzi di 50 paesi diversi, per un totale di 181 mila bambini di 6-7 anni e di 319 mila ragazzi fra i 13 e i 14. Entrambi i gruppi, secondo le analisi, erano anche più propensi a sviluppare la rinocongiuntivite. La ragione principale di questa maggiore predisposizione all'asma risiede nel livello di grassi saturi che il cibo spazzatura possiede, inducendo il sistema immunitario dei più giovani a indebolirsi. Secondo i ricercatori, però, “basterebbero tre porzioni alla settimana di frutta e verdura per ridurre il pericolo asma ed eczema del 14 % per i bambini e dell'11% per gli adolescenti". Era noto peraltro che obesità e pigrizia rendano più probabile l'insorgenza dell'asma nei bambini. Lo affermano diversi studi secondo cui il pericolo aumenterebbe addirittura del 50 per cento secondo le stime degli esperti.
Angel Mazon, membro dell'Eaaci (European Academy of Allergy and Clinical Immunology), spiega: “l'asma determina l'obesità, oppure le due patologie sono causate da fattori comuni? Le ultime ricerche in questo ambito si concentrano sulle citochine: sostanze con effetti infiammatori la cui produzione è dovuta a vari stimoli, che possono portare all'insorgenza dell'asma. Alla luce di queste scoperte, i medici stimano che nei bambini obesi, la possibilità di ammalarsi d'asma può essere pressoché doppia rispetto ai non obesi". Un'opzione fondamentale per contrastare l'insorgenza dell'asma è quella alimentare: “molti studi dimostrano che una dieta sana ha un effetto protettivo contro l'asma. A differenza dei cibi serviti nei fast food, una dieta ricca di frutta, verdura, pesce e cibi freschi, protegge non solo dai disturbi cardiovascolari e dal cancro, ma ha un ruolo chiave anche nella prevenzione dell'asma", dichiara Antonella Muraro, tesoriere dell'Eaaci. Nonostante i luoghi comuni, l'asma non pregiudica affatto la possibilità di fare sport, al contrario i bambini affetti dal disturbo vanno incoraggiati in tal senso: “l'attività sportiva ha effetti benefici per il sistema cardiopolmonare, e una maggiore capacità respiratoria è di grande aiuto durante gli attacchi. Al contrario, la mancanza di esercizio fisico comporta una riduzione della capacità respiratoria e rende più difficile l'attività sportiva, innescando un circolo vizioso".
http://thorax.bmj.com/content/early/2013/01/03/thoraxjnl-2012-202285
http://spinewave.co.nz/study-links-fast-food-to-asthma-and-eczema-in-children/
IL BRUCIORE DI STOMACO PUO’ ESSERE TRATTATO SENZA ASSUNZIONE DI FARMACI PERICOLOSI.
08-04-2016
Gli inibitori della pompa protonica (PPI) come Nexium, Prilosec e Prevacid sono progettati per il trattamento di una gamma molto limitata di gravi problemi, ma ben 20 milioni di americani, nonché ovunque nel mondo, li prendono per controbattere lieve o moderato bruciore di stomaco. I PPI sono stati collegati a rischio elevato per una serie di gravi problemi di salute, tra cui malattia renale cronica, polmonite, osteoporosi, fratture dell’anca, demenza, malattie cardiache e attacchi di cuore. Ci sono molti modi per eliminare il bruciore di stomaco o reflusso acido senza farmaci, a partire dal mangiare cibo vero e alimenti fermentati ricchi di probiotici. Zenzero e integratori che aiutano a curare la causa di fondo sono disponibili ovunque.
http://www.cbsnews.com/news/common-heartburn-drugs-may-increase-heart-attack-risk/
15 BENEFICI PER LA SALUTE DELLA MENTA PIPERITA.
08-04-2016
La maggior parte della gente ha sperimentato la menta piperita come agente aromatizzante, o come tisana, ma pochi sono a conoscenza della sua vasta gamma di proprietà terapeutiche sperimentalmente confermate. Gli antichi erano certamente consapevoli del valore medicinale della menta, essendo stata utilizzata migliaia di anni fa come erba medicinale in Egitto, in Grecia e nell'antica Roma. Foglie di menta piperita secche sono state anche trovate in diverse piramidi egiziane con datazione intorno al 1000 a.C. Oggi, le moderne ricerche scientifiche stanno rivelando una grande varietà di potenziali benefici per la salute connessi con l'uso di diversi componenti presenti nella menta piperita, attraverso l’aromaterapia e le applicazioni topiche ed interne. La maggior parte della ricerca umana sulla menta piperita svolta finora indica che questa pianta ha un grande valore nel trattamento di disturbi gastrointestinali, tra cui:
- Sindrome dell'intestino irritabile (IBS): Dalla fine degli anni '90, si è scoperto che le capsule a base di olio essenziale di menta piperita sono sicure ed efficaci per il trattamento di questa condizione sempre più diffusa. Questo effetto benefico si estende alla comunità pediatrica. In uno studio condotto sui bambini, il 75% di quelli trattati con olio essenziale di menta piperita hanno ridotto la gravità del dolore associato con IBS entro 2 settimane. Un altro studio del 2005 sugli adulti ha concluso che "Tenendo conto dei trattamenti farmacologici attualmente disponibili per l’IBS, l'olio essenziale di menta piperita (1-2 capsule tre volte al giorno per 24 settimane) può essere il rimedio di prima scelta nei pazienti con IBS e con grave costipazione o diarrea per alleviare i sintomi generali e per migliorare la qualità della vita ". In un altro studio del 2007, il 75% dei pazienti trattati con olio essenziale di menta piperita hanno ottenuto un'impressionante riduzione del 50% del "punteggio totale della sindrome del colon irritabile". Più recentemente, uno studio pubblicato a gennaio del 2013 ha scoperto che l’olio essenziale di menta piperita è stato efficace nell'alleviare il dolore addominale causato dalla diarrea, un disturbo predominante nella sindrome dell'intestino irritabile.
- Spasmi del colon: L’olio essenziale di menta piperita è stato studiato come un’efficace alternativa al farmaco Buscopan per la sua capacità di ridurre gli spasmi durante clisteri di bario.
- Disturbi dello svuotamento gastrico: La menta piperita ha dimostrato di migliorare lo svuotamento gastrico, e ciò suggerisce il suo uso potenziale in ambito clinico per i pazienti con disordini funzionali gastrointestinali.
- Dispepsia funzionale: Uno studio del 2000 pubblicato sulla rivista Ailment Pharmacology and Therapy ha scoperto che il 67% dei pazienti, che hanno ricevuto 90 mg di olio essenziale di menta piperita e 50 mg di olio di carvi, “hanno migliorato di molto” i sintomi della dispepsia funzionale.
- Coliche infantili: Uno studio del 2013 ha scoperto che la menta piperita è altrettanto efficace quanto il simeticone nel trattamento delle coliche infantili.
Altre applicazioni studiate comprendono:
- Allattamento al seno associato con dolore o danni al capezzolo: Uno studio del 2007 ha rilevato che l'acqua a base di menta piperita ha impedito lesioni o dolori al capezzolo in madri che allattavano.
- Tubercolosi: Uno studio del 2009 ha scoperto che l'olio essenziale di menta piperita per via inalatoria è stato in grado di regredire rapidamente l’infiammazione tubercolare, portando gli autori alla seguente conclusione: "Questa procedura può essere utilizzata per prevenire le recidive e l’esacerbazione della tubercolosi polmonare".
- Rinite allergica (febbre da fieno): Uno studio preclinico del 2001 ha rilevato che gli estratti delle foglie di menta piperita inibivano il rilascio di istamina, e ciò indica che potrebbe essere clinicamente efficace per alleviare i sintomi nasali della rinite allergica.
- Dolore associato alla nevralgia post-erpetica: Un caso studiato nel 2002 ha rilevato che il trattamento topico con olio essenziale di menta piperita ha determinato un miglioramento immediato del dolore neuropatico associato all'herpes zoster; gli effetti terapeutici hanno persistito durante l'intero periodo di trattamento e di follow-up (2 mesi).
- Problemi di memoria: Uno studio umano del 2006 ha scoperto che il semplice aroma di menta piperita migliora la memoria e aumenta la vigilanza.
- Nausea indotta dalla chemioterapia: uno studio del 2013 ha osservato che l’olio essenziale di menta piperita era efficace nel ridurre la nausea indotta dalla chemioterapia, ad un costo ridotto rispetto al trattamento a base di farmaci convenzionali.
- Cancro alla prostata: La ricerca preclinica indica che la menta piperita contiene un composto, noto come mentolo, che inibisce la crescita del cancro alla prostata.
- Danni da radiazioni: La ricerca preclinica indica che la menta piperita protegge dai danni al DNA indotti dalle radiazioni e dalla morte cellulare.
- Herpes Simplex di tipo 1: E’ stato osservato che la menta piperita ha un’attività inibitoria nei confronti dell’Herpes simplex di tipo 1 resistente all'aciclovir.
- Carie dentale/Alito cattivo: E’ stato osservato che l’estratto di olio essenziale di menta piperita è superiore al collutorio a base di clorexidina nell’inibire lo Streptococus mutans, il batterio associato alla formazione della carie dentaria. Questo potrebbe spiegare il perché le foglie di menta piperita in polvere sono state utilizzate nel Medioevo per combattere l'alitosi e sbiancare i denti.
La menta piperita è in realtà un ibrido generato dall'incrocio tra la Mentha aquatica e la Mentha spicata, quest’l'ultima molto studiata per avere spiccate proprietà terapeutiche, come ad esempio la capacità di esercitare significativi effetti anti-androgeni nella sindrome dell'ovaio policistico, e nel miglioramento dell’irsutismo lieve, caratterizzato dalla crescita eccessiva di peli nelle donne. Come per tutti i rimedi naturali, anche nel caso degli oli essenziali occorre un’estrema cautela nell'utilizzo. Ricordate inoltre, che assumere dosi elevate non corrisponde necessariamente a una maggiore efficacia. Un recente studio sull'uso del rosmarino nel migliorare le prestazioni cognitive negli anziani ha scoperto che una dose inferiore (750 mg) non era solo più efficace nel migliorare la cognizione (come la velocità di memoria) rispetto a una dose maggiore, ma la dose più alta (6.000 mg) comprometteva il miglioramento della memoria stessa. Ciò illustra abbastanza bene quanto il dosaggio minore possa risultare più efficace di quello maggiore, e che una tazza occasionale di tè alla menta preso la sera può risultare una strategia preventiva superiore all'assunzione di grandi dosi che potrebbero portare in breve tempo a una serie di conseguenze pericolose per la salute.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9430014
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11148527
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16121521
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17420159
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23416804
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12662951
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17653649
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11121917
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17128800
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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/13678235
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18729251
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18404563
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19585478
BANANA: NUTRIENTE, CURATIVA E RICCA DI POTASSIO.
08-04-2016
Dopo la mela, la banana è il frutto più consumato nel mondo. Forse, la ragione per cui è presente sulla tavola di tutti è la sua praticità: la banana si può mangiare ovunque, senza bisogno di coltello o di tovagliolo e inoltre è racchiusa in un “astuccio” naturale (la buccia), che protegge il frutto dalla contaminazione. Ma la banana è soprattutto il frutto più nutriente e terapeutico in assoluto. E’ particolarmente ricca di carboidrati (fino al 21%), che nel frutto non ancora maturo sono formati in maggior parte da amido. Durante la maturazione, l’amido si trasforma in zuccheri come saccarosio, glucosio e fruttosio, finchè nel frutto maturo non ne rimane che l’1%, ma se la banana è ben masticata e inumidita dalle secrezioni delle ghiandole salivari, questa quantità di amido non crea problemi di digestione. Le banane ancora un pò acerbe contengono invece notevoli quantità di amido, perciò sono più difficili da digerire e possono provocare flatulenze (gas intestinali) e dispepsia (cattiva digestione).
La banana contiene una piccola quantità di proteine (1%) e pochissimi grassi (meno dello 0,5%). E’ ricca di vitamina B6: tre banane di medie dimensioni forniscono la quantità giornaliera raccomandata di questa vitamina per un adulto. Sono ricche anche di vitamina C, B1, B2, E e di folati. La banana possiede anche una buona quantità di minerali (soprattutto potassio, magnesio e ferro). E’ uno dei frutti freschi più ricchi di potassio: infatti solo l’avocado e i datteri ne contengono di più. Per essere un frutto, la banana si distingue per le rilevanti quantità dei due tipi di fibre vegetali (solubili e insolubili). Queste fibre contribuiscono all'azione ipocolesterolemizzante, sono antispatiche e calmano l’ipermotilità intestinale. La banana contiene inoltre piccole quantità di serotonina, sostanza derivata dall'aminoacido triptofano, che svolge diverse funzioni sul sistema nervoso: dilata i vasi delle arterie, inibisce le sensazioni dolorose del midollo spinale ed è un tranquillante. Tuttavia, l’effetto che le piccole quantità di serotonina presenti nella banana possono esercitare sull'organismo è ancora in fase di studio. Le applicazioni terapeutiche della banana riguardano in particolare:
- Malattie cardiache: la banana è un frutto ottimo per chi soffre di cuore (angina pectoris, infarto, aritmie, insufficienza cardiaca) o di disturbi del sistema circolatorio (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi), grazie alla sua eccezionale composizione:
1. Elevato contenuto di potassio e assenza di sodio.
2. Notevole presenza di vitamine del gruppo B e magnesio.
3. Abbondanza di fibre vegetali che abbassano i livelli di colesterolo.
4. Piccole quantità di serotonina dall'azione vasodilatatrice.
- Malattie intestinali: la banana, da sola o insieme alla mela, è efficace per alleviare la diarrea di bambini e adulti. Se ne consiglia l’uso, anche abbondante e come unico alimento per alcuni giorni, in caso di celiachia (cattivo assorbimento intestinale, seguito da diarrea e denutrizione, causato da allergia al glutine). Come il granoturco e il riso, la banana è un alimento ottimo per i soggetti celiaci.
- Artrite gottosa e gotta: la banana esercita sul sangue un effetto alcalinizzante, che contribuisce a neutralizzare ed eliminare l’eccesso di acido urico, responsabile dell’artrite e della gotta.
- Diete povere di sodio: quando bisogna diminuire la quantità di sodio della propria alimentazione, la banana è il frutto ideale, perché fornisce anche calorie, vitamine e altri minerali. Si consiglia in caso di cirrosi epatica, ascite (liquido sieroso nella cavità addominale), edemi di origine cardiaca o renale, nefrite, nefrosi e insufficienza renale in genere.
- Diabete: in caso di diabete, la banana si può mangiare, ma con moderazione, controllando il suo apporto di carboidrati, sotto forma di zuccheri. A differenza dello zucchero raffinato, gli zuccheri della banana si assorbono più lentamente e quindi non provocano un aumento improvviso del livello di glucosio nel sangue.
La banana si usa tradizionalmente per curare l’ulcera, perché neutralizza l’eccesso di acidità gastrica e protegge la mucosa dello stomaco. Si consiglia anche contro ogni tipo di dispepsia. Uno studio condotto in India, sostiene invece che la banana è meno efficace dei fiocchi d’avena per ridurre l’acidità gastrica in caso di ulcera e che talvolta può anche aumentare la produzione di succhi gastrici. Per questo, chi soffre di ulcera non deve mangiare troppe banane.
IL PREVEDIBILE PIANO DI GATES SI STA AVVERANDO.
07-04-2016
La Fondazione Gates ha speso almeno 20 milioni di dollari per finanziare lo sviluppo delle zanzare OGM. La Bharat Biotech dell’India ha lavorato su due vaccini Zika dal novembre 2014. Bharat Biotech ha ricevuto 50 milioni di dollari da parte della Fondazione Bill e Melinda Gates per la ricerca e condurre una sperimentazione umana con un vaccino contro la malaria. Merck, Syngenta e Bayer sono anche partner della Fondazione Gates, così come lo sono i giganti chimici Monsanto e Dupont. Ci avviciniamo alla produzione di un vaccino in grado di annientare il 90% della popolazione mondiale.
http://www.reuters.com/article/us-health-zika-inovio-pharma-idUSKCN0VQ1FJ