Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Mercoledì, 26 Giugno 2019 10:34

PERCHE' HO SCELTO DI DIVENTARE UN NATUROPATA?

27-06-2019

Se avessi desiderato la carriera e il prestigio, avrei scelto la facoltà di medicina e chirurgia. Ma ciò che mi ha spinto a cambiare rotta è l'amore per la verità. Quella verità che la medicina accademica ci nasconde! Chemioterapia, radioterapia, farmaci, vaccini ecc., sono tutti interventi tossici che hanno come unico scopo quello di arricchire le case farmaceutiche, anzichè salvaguardare la nostra salute! Siamo tutti convinti che la ricerca (finanziata dall'industria farmaceutica) abbia come obiettivo quello di scoprire come combattere le malattie del nuovo millennio. Invece no. Viene portata avanti con l'unico scopo di scoprire nuove molecole chimiche (dannose) per continuare a prenderci in giro facendoci credere di aver scoperto una nuova miracolosa cura per una determinata malattia. Ma quale cura? Siamo sicuri che questo verbo sia idoneo per la medicina cosiddetta accademica? Ma quali sono le malattie che questa medicina ha curato veramente da quando esiste? Purtroppo nessuna! Gli unici farmaci che hanno curato (FORSE) una malattia sono gli antibiotici. E oggi neanche tanto visto che assistiamo a una continua resistenza da parte dei batteri a questi miracolosi farmaci. Tutti gli altri farmaci, escluso gli antibiotici, non servono per curare, ma solo per trattare i sintomi, bloccando la progressione della malattia. Eliminando i sintomi non si risolve il problema all'origine, alla causa che ci ha portati ad avere quella determinata patologia. Per questi e tanti altri motivi, ho scelto di diventare un Naturopata, cioè dire, quella guida che vi aiuterà a ritrovare con i rimedi naturali, la strada per mantenere o migliorare il vostro benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale. Ci tengo a precisare che, a mio parere personale, l'unica medicina insostituibile rimane quella d'urgenza, cioè, quella di pronto soccorso, quando ci ritroviamo di fronte casi urgenti come infarti, epatiti acute, meningiti, tagli profondi, ustioni ecc., i cui farmaci sono fondamentali per salvarci la vita e strapparci dalla morte! Ma per i disturbi cronici i farmaci, non solo non risolvono il problema, ma ci intossicano con il rischio di aggravare ancora di più la nostra salute! Ed è proprio in questi casi che entra in gioco con successo la NATUROPATIA!!!

 

Naturopata-Ricercatore Angelo Ortisi

27-06-2019

Malgrado le campagne contro i pericoli delle sigarette e dell’alcol, milioni di persone ancora oggi scherzano col cancro e le malattie di cuore, coi danni del fegato e del cervello e con il rischio molto reale di una morte prematura, continuando a bere e fumare. Ora però la ricerca indica che certe sostanze nutritive possono almeno ridurre gli effetti negativi di queste cattive abitudini. “Il braccio che adoperate per bere attaccatevelo al collo la sera della vigilia e lasciatecelo fino al giorno dopo”, consigliò una volta Linus Pauling in risposta a un’inchiesta giornalistica su come prevenire o curare i postumi di sbornia del capodanno. Ben sapendo quanto poco si possa contare sulla forza di volontà in queste situazioni, però, lo studioso aggiunse anche una proposta più pratica, precisamente la vitamina C: “prendetene circa 6 g come trattamento preventivo prima di una bevuta”, prescriveva, consigliando inoltre di prendere altra vitamina C il giorno dopo nel caso che, nonostante questa precauzione, i postumi di sbornia si manifestassero. La vitamina C è un potente disintossicante ed è quindi necessaria in forti dosi a chiunque dia troppa confidenza ai veleni dell’alcol o del tabacco. Anche altri elementi nutritivi sono stati studiati in questo senso e indicati come un possibile presidio per fumatori e bevitori. Fra questi ci sono le vitamine del complesso B, in particolare la vitamina B1 o tiamina, certi alimenti contenenti zolfo, lo zinco e altre sostanze. 
Per quanto utili possano essere queste sostanze prese singolarmente, una ricerca su animali condotta presso l’Ospedale della Veterans Administration di Coatesville (Pennsylvania) ha dimostrato che un terzetto di elementi nutritivi, vitamina C, tiamina e cisteina (un amminoacido contenente zolfo), fornisce un’eccezionale protezione contro una sostanza molto tossica presente nel fumo delle sigarette e come metabolita primario dell’alcol. Questa sostanza, l’acetaldeide, è di gran lunga più tossica dell’alcol stesso ed è responsabile di molte delle condizioni patologiche così comuni fra i grandi fumatori e bevitori, secondo quanto scrivono il dottor Herbert Sprince e i suoi collaboratori in un articolo su Agents and Actions. L’èquipe della Veterans Administration, composta, oltre che dal dottor Sprince (membro anche del Jefferson Medical College), da Clarence Parker, George Smith e Leon Gonzales, ha somministrato a un gruppo di ratti dosi letali di acetaldeide per verificare l’efficacia protettiva di varie sostanze nutritive singole e combinate. Il terzetto citato prima forniva una “protezione completa (0% di mortalità) per 72 ore ai 30 animali esaminati”. A quanto ne sappiamo, proseguono i ricercatori, “i nostri risultati dimostrano per la prima volta che un’azione protettiva diretta contro la tossicità dell’acetaldeide si può ottenere con certi metaboliti presenti in natura, precisamente acido ascorbico, L-cisteina e tiamina, preferibilmente in combinazione e in dosi ridotte”.
Se è vero che gli autori avvertono che prima di poter estrapolare all’uso con soggetti umani questi risultati sono indispensabili ulteriori ricerche, non esitano tuttavia a rilevare che i dati della loro sperimentazione “indicano la via a una possibilità di fortificare la protezione naturale contro i danni cronici dell’acetaldeide all’organismo derivanti dal forte consumo di alcol e sigarette”. Fumatori e bevitori potrebbero giovarsi immediatamente di questa terapia, dato che (sebbene non ancora dimostrata sull’uomo) i vantaggi potenziali sono grandi e il rischio nullo. Si tratta infatti di innocui supplementi nutritivi. I supplementi di vitamina C e di tiamina si trovano facilmente in commercio. La cisteina un pò meno, ma una dieta attenta può garantirne un adeguato sostituto. Alcuni alimenti che presentano alti valori di questo amminoacido sono le arachidi, i fagioli di soia, le uova, le noci del Brasile, i semi di sesamo e di girasole e il lievito di birra. Sarebbe una buona idea aggiungere anche la vitamina B6, o piridossina, a questo pacchetto dietetico antiacetaldeide: dato che la piridossina interviene nella conversione metabolica degli amminoacidi, anche una carenza marginale di questa sostanza potrebbe rallentare la conversione degli amminoacidi contenenti zolfo.
Quando parlano di una protezione naturale offerta da quelle tre sostanze nutritive, i ricercatori del Veterans Administration intendono che il loro antidoto all’acetaldeide non è una medicina, una sostanza chimica estranea, ma piuttosto una combinazione di ingredienti naturalmente presenti nell’organismo e coinvolte nel suo metabolismo. Il corpo umano non ha sviluppato percorsi metabolici appositi per far fronte alle cattive abitudini del bere e del fumare, ma invece l’elaborazione dell’acetaldeide (e dell’alcol, suo precursore) è una funzione naturale e necessaria del nostro metabolismo. L’intestino umano è una “distilleria”, perché gli zuccheri presenti nell’alimentazione vengono fermentati e trasformati in etanolo prima di essere assorbiti e poter quindi raggiungere il fegato. Si produce così alcol in quantità equivalente a un litro di birra leggera al giorno. L’alcol prodotto dal nostro organismo e l’alcol che beviamo son esattamente la stessa sostanza dal punto di vista chimico e vengono elaborati nello stesso identico modo dagli enzimi del fegato: l’alcol è trasformato in acetaldeide e l’acetaldeide a sua volta in un prodotto non tossico, anzi utile, l’acido acetico. Naturalmente, però, questo sistema non era stato progettato per assorbire e lavorare grossi quantitativi di alcol. 
Nella loro relazione, il dottor Sprince e i suoi collaboratori analizzano dettagliatamente gli aspetti biochimici che possono spiegare l’efficacia di queste tre sostanze nutritive e rendere ragione dell’effetto sinergico che si ottiene col loro uso combinato. Questi sono alcuni dei punti principali della loro argomentazione. Nelle molecole contenenti zolfo, come quelle di cisteina, la componente di zolfo può staccarsi e legarsi con sostanze tossiche, convertendole in forma non tossica. La tiamina “si crede che tenda normalmente a combinarsi con l’acetaldeide, formando il coenzima A, un fattore importante nella produzione di energia metabolica”, osservano gli autori. Anche la tiamina contiene zolfo. Quanto alla vitamina C, i ricercatori rilevano le “abbondanti dimostrazioni reperibili nella letteratura scientifica”, da cui emerge la funzione protettiva di questa sostanza. Inoltre, il livello della vitamina C nell’organismo degli alcolisti e dei grandi fumatori è notoriamente basso, anche quando l’alimentazione è apparentemente adeguata. Non fosse altro per riportarlo a valori normali, fumatori e bevitori hanno bisogno di supplementi di vitamina C.
Le vitamine A ed E offrono ulteriore protezione ai fumatori. Come qualunque altro agente inquinante atmosferico, anche i veleni contenuti nel fumo delle sigarette attaccano per primi i polmoni e le vie aeree. La difesa propria dell’organismo contro questa aggressione si fonda sulla buona salute delle mucose, quei tessuti umidi che rivestono le vie aeree e tutti gli organi cavi: la vitamina A è essenziale per mantenere in buono stato le mucose e la vitamina E (di per sé un elemento protettivo contro gli agenti inquinanti) contribuisce dal canto suo, con la propria azione antiossidante, a mantenere le scorte di vitamina A dell’organismo.

Mercoledì, 26 Giugno 2019 10:31

POTENZIARE IL CERVELLO CON GLI ALIMENTI.

27-06-2019

Alcuni alimenti sono in grado di potenziare il nostro cervello, favorendo la produzione di dopamina. Questo neurotrasmettitore cerebrale attiva il metabolismo aiutando il corpo a stabilire il giusto peso. Inoltre, aiuta il cervello a generare energia sufficiente, stimola il cuore, regola il flusso di informazioni attraverso il nostro cervello, controlla il movimento e permette agli esseri umani di vivere sentimenti di passione e piacere. La produzione di dopamina viene amplificata dal consumo di alcuni alimenti, in particolare quelli contenenti l’aminoacido tirosina. Di seguito, un elenco di alimenti che favoriscono la produzione di dopamina:

PROTEINE

Le proteine sono ricche di aminoacidi che sono necessari per la produzione di dopamina. Includere alimenti come pesce, uova, pollo, tacchino e carne rossa per fornire al vostro corpo adeguati aminoacidi. Prodotti di soia fermentati come il tempeh e miso e altri legumi sono considerati proteine incomplete, tuttavia, formano proteine complete se consumati in combinazione con cereali, diventando fonti eccellenti di aminoacidi legati alla produzione di dopamina.

VERDURE

Alcuni ortaggi, in particolare, sono ottime fonti di aminoacidi che stimolano la produzione di dopamina. Ad esempio, le barbabietole forniscono l’aminoacido chiamato betaina, che aiuta nella regolazione dei neurotrasmettitori come la dopamina. Anche i carciofi e l'avocado possono aumentare i livelli di dopamina.

FRUTTA

Le banane mature sono una fonte importante di tirosina, e più continuano a maturare e a diventare dolci e più la loro componente tirosina diventa maggiore. La tirosina aiuta a regolare e stimolare i livelli di dopamina, aumentando la memoria e la vigilanza. Le mele sono raccomandate per essere ad alto contenuto di quercetina, un potente antiossidante e per aiutare nella prevenzione di malattie neurodegenerative, innescando la produzione di dopamina nel cervello. Ricordarsi di mangiare fragole, mirtilli e prugne, i migliori frutti che forniscono nutrienti per il rilascio di dopamina.

NOCI E SEMI

Mandorle, noci, sesamo e semi di zucca sono ottimi per una merenda che aiuta a regolare i livelli di dopamina. Burro di mandorle o tahini, una pasta a base di semi di sesamo, sono ottime fonti di aminoacidi necessari per la produzione di dopamina.

ERBE

Diverse erbe comuni sono note per aiutare a regolare i livelli di dopamina. Questi includono ortiche, fieno greco, ginseng, cardo mariano, trifoglio rosso e menta piperita. Queste erbe sono utili se consumate come tisane.

SUPPLEMENTI

L’aggiunta di supplementi alla vostra dieta per aumentare i livelli di dopamina può essere utile se non siete in grado di ottenerlo dagli alimenti. Vitamine C ed E, tirosina, ferro, e vitamine B, come niacina e acido folico, tutti contribuiscono ad innescare il rilascio di dopamina.

Mercoledì, 26 Giugno 2019 10:30

ECZEMA E ASMA ASSOCIATI AL FAST FOOD.

27-06-2019

Anche i bambini sono diventati clienti abituali di famose catene di fast food che hanno spesso sapientemente associato ai loro menù ipercalorici gadgets ispirati ai cartoni più in voga. Sebbene siano ormai noti gli effetti che una dieta ricca di grassi possa comportare su un organismo in crescita, uno studio scientifico pone in allerta i genitori avvezzi a portare i loro figli a mangiare nei fast food. La ricerca condotta all’Università di Auckland in Nuova Zelanda, in collaborazione con l’Università di Nottingham in Gran Bretagna e pubblicata su Thorax e British Medical Journal ha evidenziato come una dieta troppo ricca di grassi insaturi, quali quelli del ‘cibo-spazzatura’, possa comportare un aumento fino al 39% di sintomi allergici negli adolescenti, con un peggioramento delle condizioni di quelli già affetti da queste patologie e un possibile innesco nei soggetti già predisposti e un incremento del 27% per i bambini.
Lo studio ha esaminato i dati provenienti da un campione di 319 mila individui allergici tra i 13 e i 14 anni e 181 mila bambini tra 6 e 7 anni di età, provenienti da oltre 50 Paesi. I risultati hanno messo in luce come le abitudini alimentari possano avere un ruolo chiave nell’incidenza di sintomi allergici come rinite, congiuntivite, eczema e asma. Nei soggetti abituati a consumare tre o più volte a settimana junk food si poteva riscontrare un diretto peggioramento dei sintomi. Al contrario, assumere porzioni di frutta e verdura tre o più volte a settimana consentiva una sensibile riduzione delle manifestazioni sintomatologiche. Se allora snack, dolciumi, hamburger, patatine fritte e tutti i possibili alimenti noti anche come junk food riducono le difese immunitarie dei più piccoli, forse sarebbe il caso di iniziare a ripensare al modo in cui si mangia per evitare precoci danni alla salute.

 

https://thorax.bmj.com/content/68/4/351

26-06-2019

Negli Stati Uniti, due genitori veganisti sono stati condannati per omicidio per aver denutrito il loro bambino di 6 settimane fino alla morte. Anche se i genitori potevano pensare di fare la cosa giusta, stavano alimentando il loro bambino con una combinazione completamente inadeguata di bevanda di soia e succo di mela associati ad una piccola, ma insufficiente, quantità di latte materno. Ora gli esperti della soia, dopo questo caso e altre ospedalizzazioni o morti di parecchi bambini in circostanze simili, stanno richiedendo che su tutte le confezioni di prodotti a base di soia sia indicata la pericolosità del loro uso al posto dei latti artificiali per neonati. La legge richiede che la bevanda artificiale di soia, che attualmente costituisce il 25 per cento del mercato dei latti artificiali, venga pesantemente arricchito con vitamine, minerali, amminoacidi e acidi grassi che non sono presenti nella bevanda di soia liquido. Benchè non si consideri un pericolo immediato per i bambini, come invece nel caso della bevanda di soia, il ministero israeliano della salute, l’agenzia francese per gli alimenti, le associazioni dietetiche britanniche ed altri corpi di governo hanno avvertito genitori e pediatri dei rischi per la salute e lo sviluppo del bambino connessi all’uso dei prodotti a base di soia che dovrebbero essere usati soltanto come ultima risorsa.

COMMENTO

La bevanda di soia non contiene le sostanze nutrienti che hanno bisogno i bambini per il loro sviluppo. Infatti, l’idea che la bevanda di soia sia sano, è uno dei tanti miti dell’industria alimentare. Allattare il proprio bambino con bevanda di soia condurrebbe a gravi carenze vitaminiche, minerali, di acidi grassi e di amminoacidi che possono chiaramente essere mortali. Le formule infantili a base di soia non sono un’alternativa sana; è uno dei peggiori alimenti che possiate dare al vostro bambino. Le formule artificiali di soia predispongono ad alcuni gravi rischi per la salute, incluso:

• ADD/ADHD, danni cerebrali e comportamento alterato dovuto ai livelli molto elevati di manganese.

• Patologie tiroidee ed interferenza con lo sviluppo riproduttivo dovuto ai livelli elevati di isoflavoni; il bambino allattato con la soia riceve l’equivalente di circa cinque pillole di estrogeni per il controllo delle nascite ed hanno livelli di isoflavoni 13.000 - 22.000 volte superiori alla norma.

• Turbe del linguaggio e ridotta funzione cerebrale, in quanto contengono un 1.000 per cento in più di alluminio rispetto alle formule a base di latte convenzionali.

Non alimentate mai con formule artificiali o bevanda di soia nessun bambino (chiunque sotto i 18 anni). Ricordatevi, che sono incluse anche tutte le varietà biologiche e biodinamiche. L’alimentazione dei neonati dovrebbe essere quella progettata dalla natura cioè il latte materno. Vari studi hanno indicato che i bambini allattati esclusivamente al seno hanno sistemi immunitari migliori, così come una protezione aggiunta contro:

• Malattie cardiache.
• Cancro del sistema immunitario come i linfomi.
• Asma e allergie.
• Infezioni respiratorie.
• Eczema.
• Diabete tipo 1 e tipo 2.

Martedì, 25 Giugno 2019 06:36

ANTIDOLORIFICI: LA NATURA PENSA A TUTTO.

26-06-2019

Vi sono molte prodotti naturali che possono sostituire l’antidolorifico di sintesi chimica il quale genera molte controindicazioni. Vorrei però sottolineare che anche le erbe o i prodotti naturali, devono essere prese con le dosi indicate da un esperto, in quanto possono diventare pericolose se assunte senza tutela. Inoltre, non dimentichiamo che il dolore è un campanellino di allarme di un disequilibrio del corpo. È bene comprendere la motivazione dell’esistenza del dolore per curare a monte ciò che lo attiva. Di seguito, 9 rimedi naturali che possono aiutare ad eliminare il dolore:

- CURCUMA: Essa è uno dei più potenti antidolorifici naturali, riconosciuto anche per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Gli studi scientifici dimostrano che la curcuma aiuta a ridurre il dolore e l'irritazione nella sindrome dell'intestino irritabile e le sue proprietà antinfiammatorie contribuiscono ad alleviare il dolore dell’artrite, riducendo l'infiammazione delle articolazioni.

- CORTECCIA DEL SALICE: È stato usato per alleviare il dolore e l'infiammazione naturale fin dai tempi dell'antico Egitto e della Grecia. L'uso della corteccia del salice risale a migliaia di anni fa quando si masticava la corteccia per ridurre la febbre e l'infiammazione. Ottimo per il mal di schiena, mal di testa, artrosi e infiammazioni come borsite e tendinite. Ippocrate, padre della medicina, consigliava un infuso a base di foglie di salice come antidolorifico. L'aspirina (acido acetilsalicilico) è la sintesi chimica del salice. Il salice bianco è a tutti gli effetti un antidolorifico, senza gli effetti collaterali dell’aspirina.

- ZENZERO: Aiuta ad alleviare i dolori muscolari, artrite e reumatismi. Inoltre è un efficace agente antinfiammatorio usato per migliaia di anni per alleviare l'artrite, mal di testa, reumatismi e mal di gola, tensioni muscolari e dolori alle ginocchia.

- ROSMARINO: Ottimo per dolori articolari o muscolo-scheletrici. Gli antichi Egizi lo utilizzavano strofinandone l’olio essenziale sulla pelle.

- BOSWELLIA: È una pianta indiana nota per la sua resina profumata. Ottima come antinfiammatorio e dalle proprietà antidolorifiche in generale.

- ARTIGLIO DEL DIAVOLO: Ottima per il dolore dell’artrite e il dolore lombare per le sue proprietà analgesiche e anti-infiammatorie.

- PARTENIO: Utilizzato dagli antichi Greci come rimedio antinfiammatorio, è ottimo anche come antidolorifico generico. Alcuni studi scientifici evidenziano la spiccata proprietà della pianta di ridurre il dolore dell’emicrania con il suo utilizzo.

- ACIDO LIPOICO: L’acido alfa lipoico è un antiossidante naturale che dà sollievo dal dolore di ogni genere. Viene utilizzato spesso come antidolorifico nel dolore in generale e in caso di dolore bruciante.

- MAGNESIO: Il magnesio è presente in buona quantità nei cereali integrali, noci, semi, legumi e verdure a foglia verde. Esso influisce sui recettori di serotonina nel cervello, coinvolti nell’ insorgenza di emicrania, per questo è in grado di alleviarne il dolore. Studi scientifici hanno dimostrato che chi soffre di emicrania, generalmente ha bassi livelli di magnesio.

26-06-2019

I metalli pesanti possono causare allergie, intolleranze e intossicazioni. Possono avere effetti cancerogeni e interferire con i nostri geni. I metalli pesanti entrano a contatto con il nostro organismo soprattutto attraverso i cibi che ingeriamo e l'aria inquinata che respiriamo. Ecco alcuni consigli per iniziare a depurarsi e per ridurre l'esposizione alle tossine.

1. ZEOLITE

La zeolite è un minerale di origine vulcanica. È considerata un vero e proprio spazzino dell'organismo. La sua struttura microporosa permette l'assorbimento dei metalli pesanti e delle sostanze dannose che circolano nel nostro corpo. Viene spesso utilizzata negli apparecchi ionizzatori e alcalinizzatori per purificare l'acqua di casa. Per una vera e propria disintossicazione dai metalli pesanti, si consiglia di assumere 1 cucchiaino di zeolite in polvere 30 minuti prima dei pasti principali.

2. CLORELLA

L'alga clorella è una microalga unicellulare che vive nelle acque dolci. La sua assunzione come rimedio naturale favorisce l'eliminazione dei metalli pesanti e l'espulsione delle scorie da parte dell'organismo. È in grado di ridurre le reazioni allergiche e gli stati infiammatori dovuti all'accumulo di metalli pesanti nel nostro corpo. Può essere acquistata in erboristeria sotto forma di integratore naturale alimentare in capsule.

3. CORIANDOLO

Il coriandolo, conosciuto anche come prezzemolo orientale o cinese, svolge un'interessante azione chelante nei confronti dei metalli pesanti. È particolarmente utile per la rimozione del mercurio che può essere presente negli spazi tra le cellule e nel nucleo cellulare. L'accumulo di mercurio può causare danni al DNA. È efficace anche contro cadmio, piombo e alluminio presenti nelle ossa o nel sistema nervoso. Si consiglia di assumere il coriandolo accompagnato dalla clorella, in modo che le tossine non vengano riassorbite.

4. CURCUMA

La curcuma è una spezia di origine orientale molto preziosa e ricca di proprietà benefiche. Tra di esse troviamo la capacità di purificare l'organismo dalle tossine, dai metalli pesanti e dagli agenti inquinanti. Purifica il sangue, facilita la digestione e la depurazione dell'organismo. Le proprietà della curcuma, come comprovato da recenti ricerche scientifiche, vengono attivate in abbinamento al pepe nero. Non dimenticate, dunque, di aggiungere ai vostri piatti un pizzico di entrambe le spezie. Per l'impiego della curcuma a scopo curativo, come integratore, è bene rivolgersi ad un erborista o naturopata. Per potenziare gli effetti benefici della curcuma, si consiglia, infine, di abbinarla allo zenzero.

5. AGLIO

L'aglio non è un semplice alimento, ma un vero e proprio medicinale naturale. È conosciuto e utilizzato fin dall'antichità come rimedio naturale per purificare il sangue e migliorare la circolazione. È in grado di respingere le tossine dal corpo per via del suo contenuto di zolfo. L'abbondante presenza di selenio bioattivo nell'aglio lo rende efficace per proteggerci dalla tossicità del mercurio. Lo zolfo, invece, contribuisce ad ossidare metalli pesanti come cadmio e piombo, rendendoli solubili in acqua.

6. ACQUA E LIMONE

Per ottenere acqua pura, libera dai metalli pesanti e alcalina, è possibile rivolgersi ad alcuni strumenti adatti a renderla alcalina e a depurarla dalle sostanze indesiderate. Bere acqua e limone la mattina presto permette di compiere una profonda pulizia del nostro organismo, favorendo l'eliminazione delle tossine e dei metalli pesanti. Questo rimedio naturale rafforza il sistema immunitario e regola il metabolismo.

7. FRUTTA E VERDURA BIO

La frutta e la verdura coltivate industrialmente e con l'utilizzo di pesticidi e di fertilizzanti chimici possono rappresentare una delle fonti di metalli pesanti provenienti dalla nostra alimentazione. Scegliere frutta e verdura biologica, o comunque coltivata in modo naturale, permette di limitare la nostra esposizione ai metalli pesanti contenuti nei fitofarmaci. Il consumo stesso di frutta e verdura, ricca d'acqua, favorisce l'espulsione da parte dell'organismo dei metalli pesanti. I maggiori vantaggi, soprattutto dal punto di vista dell'eliminazione delle tossine da parte dell'intestino, si otterrebbero consumando frutta e verdura cruda e biologica.

8. BENTONITE

La bentonite è una particolare forma di argilla conosciuta da secoli per le numerose proprietà curative. Viene impiegata da secoli sia come integratore alimentare che per il trattamento delle malattie. È ritenuta utile per assorbire virus e tossine. È considerata un vero e proprio chelante naturale, efficace per rimuovere i metalli pesanti accumulati nell'organismo. La bentonite, che contiene ioni negativi, sarebbe in grado di attirare le tossine cariche positivamente. Per una cura disintossicante e chelante a base di bentonite, è bene rivolgersi ad un esperto.

9. PSILLIO

Lo psillio, conosciuto anche come Plantago ovata o Plantago psyllium, è uno dei rimedi naturali più noti contro la stitichezza. L'accumulo di tossine e di metalli pesanti può essere dovuto ad un cattivo funzionamento dell'intestino. Per favorire la rimozione e l'espulsione delle sostanze indesiderate, è possibile assumere lo psillio sotto forma di integratore naturale o di decotto. Per una cura a base di psillio, personalizzata in base alla propria condizione di salute, è bene rivolgersi ad un esperto.

10. OMEGA-3

L'assunzione di integratori e di alimenti ricchi di omega-3 è considerata utile per aiutare il nostro organismo a depurarsi dai metalli pesanti. È però necessario porre particolare attenzione alle fonti da cui gli omega-3 provengono. Le tipologie di pesce più ricche di omega-3 possono presentare un elevato contenuto di metalli pesanti. Pensiamo, ad esempio, al salmone. È però possibile reperire in commercio integratori a base di acidi grassi essenziali di origine vegetale. Le sostanze necessarie al nostro organismo per la formazione degli omega-3 sono inoltre presenti nelle noci e nell'olio di semi di lino.

26-06-2019

Se anche voi siete vittime del fascino e delle promesse pubblicitarie dei detersivi per la pulizia della casa sarebbe il caso vi soffermaste un attimo a pensare alle conseguenze che l’utilizzo di questi prodotti hanno sulla vostra salute e su quella dell’ambiente che vi circonda. Secondo numerosi studi europei e altri condotti negli USA l’impatto ambientale dell’inquinamento domestico è di una pericolosità allarmante. I rifiuti tossici dei detersivi chimici aggressivi che usiamo in casa quali spray, deodoranti, anticalcare, sbiancanti, candeggine contaminano la terra, l’acqua e il cielo minacciando l’ecosistema globale. È necessario anche non dimenticare che la nostra pelle assorbe facilmente le sostanze con cui entra in contatto, quindi i componenti chimici dei prodotti per l’igiene domestica possono alterare il nostro sistema immunitario causando sensibilizzazioni, allergie, intolleranza e a volte patologie più gravi come asma e neoplasie. Rispolverando i consigli delle nostre nonne su come pulire la casa in modo ecologico unitamente ad un pò d’astuzia è possibile realizzare detersivi fatti in casa. Innanzitutto è necessario eliminare i prodotti superflui, non abbiamo bisogno di 100 diversi prodotti per le pulizie domestiche e poi, per tenere pulita ecologicamente una casa, basta utilizzare prodotti di uso comune come bicarbonato, aceto, acqua calda con i quali è possibile risolvere praticamente ogni esigenza di pulizia.
Il bicarbonato è l’ingrediente base fondamentale ed ha un’azione detergente, disinfettante e deodorante. Lo si può usare diluito in acqua, in uno spruzzino all’occorrenza oppure spolverato sui sanitari con l’aggiunta di un pò d’aceto. L’aceto è un ottimo anticalcare, un buon detergente e un debole igienizzante. L’acqua calda potenzia l’azione di qualunque detersivo e già da sola è un ottimo detergente. Per pulire i pavimenti la si può utilizzare frequentemente da sola, oppure con un bicchiere di aceto diluito in 5 litri d’acqua. Per le loro proprietà antisettiche e disinfettanti nonché per la loro azione profumante risultano utili anche gli oli essenziali. Per disinfettare si possono usare oli di agrumi, lavanda, timo, tea tree, salvia, origano, cannella, eucalipto, garofano e ginepro. Ecco alcuni semplici consigli per pulire le nostre case in modo ottimale ma ecologico e sicuro per la nostra salute, risparmiando notevolmente sull’acquisto dei detersivi.

VETRI

1. Lavarli con acqua calda e aceto.

2. Utilizzare il pulivetri fai-da-te (fatto con una bustina di tè o 1/3 di bicchiere di vino bianco, diluiti nell’acqua e messi in uno spruzzino).

3. O ancora, lavare il vetro con acqua calda mista a poco succo di limone e poi asciugarlo con la carta di un quotidiano, l’inchiostro è perfetto per eliminare gli aloni.

PAVIMENTI E PARQUET

Lavare utilizzando solo 1 bicchiere di aceto sciolto in un secchio di acqua calda.

DETERSIVO PER I PIATTI

Ecco gli ingredienti per farvi il detersivo per i piatti:

• 3 limoni grossi.
• 300 ml di aceto.
• 1/2 l di acqua.
• 250 g di sale fino.

Spremi il succo dei limoni e con un pela limoni ricava le scorzette che farai frullare con metà del succo. Aggiungi il sale, frulla ancora e versa il succo restante, amalgamando con il frullatore. In un pentolino fai bollire l’acqua, l’aceto e il composto di limone e sale per 15-20 minuti a fuoco basso. Fai raffreddare e frulla nuovamente il composto. Riempi un flacone o una bottiglia usata, ben pulita e asciutta. Una volta preparato, ecco poi come utilizzarlo al meglio con i dosaggi giusti: al posto del detersivo per la lavastoviglie ne servono 3 cucchiai; se invece serve per lavare i piatti a mano, basta 1 solo cucchiaino, stessa dose se si vuole utilizzare come anticalcare per fornelli, lavello e sanitari.

PULIZIA DEL BAGNO IN MODO ECOLOGICO

• Piastrelle: Si può usare aceto in acqua calda oppure il vaporetto, o semplicemente acqua calda se lo sporco non è profondo. Nel caso di bambini sarebbe opportuno usare il più possibile prodotti naturali; i prodotti chimici usati a terra arrivano presto alla loro bocca, quindi meglio evitare.

• Water: Per pulire a fondo il water, utilizziamo acqua di bollitura della pasta aggiungendo aceto o limone, oppure usando lo scopino del water su cui si è versato del bicarbonato di sodio. Oltre alla sua funzione detergente e igienizzante, è efficace anche nel neutralizzare gli odori. Si può anche usare solo aceto puro diluito in acqua caldissima, versato sullo scopino.

• Rubinetti e Miscelatori: Contro il calcare possiamo utilizzare l’aceto. L’aceto è ottimo per togliere le incrostazioni di calcare da lavandini, rubinetteria ecc. (basterà passare con una spugnetta imbevuta di aceto caldo e successivamente sciacquare ed asciugare molto bene). Se il calcare ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e della doccia, svitarli se facilmente smontabili e immergerli nell’aceto finché il calcare non inizia a sciogliersi, dopodiché sciacquarli e rimetterli a posto.

Lunedì, 24 Giugno 2019 07:49

MANGO: UN FRUTTO DALLE VIRTU’ SEGRETE.

25-06-2019

Fresco, gustoso e nutriente, ma anche curativo. Il suo sapore è particolare, che può ricordare un mix fra pesca, arancio e ananas. Dentro quell’aspetto esotico si nascondono tante sostanze utili al nostro corpo. Il mango è ricchissimo di vitamina A e C. Questo fa sì che sia un formidabile agente di protezione per l’organismo e in particolare per la respirazione e i bronchi. La vitamina C aumenta la resistenza delle cellule agli attacchi esterni e la vitamina A aiuta a mantenere integre le mucose dell’apparato respiratorio. Il mango è anche un frutto energizzante, poiché contiene, oltre alle vitamine, anche oligominerali: potassio, zolfo e magnesio, che aiutano a combattere la stanchezza. Per questo motivo è indicato come ricostituente in caso di convalescenza o di debolezza fisica. Ha anche proprietà leggermente lassative e diuretiche e per questo è un alimento adatto per chi ha problemi di stitichezza e di ritenzione idrica. Aiuta quindi a smaltire le ritenzioni e a purificare l’organismo. L’ideale è gustare il mango attraverso un frullato fresco e saporito da consumare fuori pasto (o come alternativa al pranzo). Sbuccia un mango e taglialo a pezzi, pela due kiwi (che apportano altra vitamina C) e tagliali a tocchetti, aggiungi uno yogurt e frulla tutto insieme fino a quando il composto è omogeneo. In caso di infiammazioni ai bronchi e all’apparato respiratorio, è semplice ed efficace ricorrere all’aiuto del mango. Non solo consumandolo spesso fresco, ma anche sotto forma di decotto.
Come fare: prendi la buccia di un mango (opportunamente lavata), tagliala a pezzi e falla bollire per 10 minuti in un litro di acqua. Filtra il decotto e lascialo intiepidire. Bevilo per una settimana, 2 tazze al giorno. I benefici effetti del mango non si fermano alle sole vie respiratorie. Il frutto esotico contiene anche sostanze, come il beta-carotene, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. Questi antiossidanti sono utili a evitare l’invecchiamento precoce delle cellule e dei tessuti. Non solo, uno studio pubblicato dalla rivista Cancer Letters ha dimostrato che alcuni componenti del mango, come l’acido gallico e la mangiferina, avrebbero proprietà antitumorali. Alcuni esperimenti hanno dimostrato la loro efficacia nella cura di malati di cancro al pancreas.

25-06-2019

L'essere umano vive in continua simbiosi con numerosi microrganismi onnipresenti nell'ambiente e parte integrante della nostra vita. Nell'intestino di un individuo sano se ne contano oltre 400 specie e il loro peso complessivo raggiunge in media il chilogrammo. La maggior parte di questi nostri ospiti riveste un ruolo importante in un gran numero di processi fisiologici: degradano i pigmenti biliari, sintetizzano le vitamine (K, B1, B6 ecc.) e frenano la proliferazione dei microrganismi patogeni, diventando così parte integrante del nostro sistema immunitario. Tra i numerosi virus, batteri e funghi microscopici che colonizzano il nostro organismo vi è anche la Candida albicans, un lievito benigno che s'instaura nell'intestino di tutti gli esseri umani, in genere poco dopo la nascita, e vi rimane sempre presente. In condizioni normali, la candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri. La sua presenza diventa patologica solo quando, in seguito ad un indebolimento del sistema immunitario, comincia a moltiplicarsi a dismisura all'interno del corpo umano. Una volta attraversata la mucosa intestinale, arriva nel flusso sanguigno, dove libera le proprie tossine che vengono assorbite dall'organismo, dando luogo ai tipici sintomi della «sindrome da lievito»: stanchezza, irritabilità, alterazioni dell'umore, depressione, allergie, disturbi intestinali, rallentamento della digestione, intolleranze alimentari, aria nell'intestino, gonfiori ecc. Inoltre, la candida interferisce con l'assorbimento e il metabolismo dei nutrienti essenziali: vitamine, minerali e aminoacidi, indebolendo ulteriormente l'intero organismo. Si viene così a creare un circolo vizioso con il rischio della cronicizzazione di questa sindrome, con la quale, spesso, si finisce per convivere per anni sottovalutandone la gravità e subendo un progressivo indebolimento di tutto l'organismo, fino ad arrivare ad uno stato di stanchezza permanente che diventa anch'essa cronica. Questa sindrome colpisce tutto l'organismo ed in particolare l'apparato gastrointestinale, quello urogenitale, il sistema nervoso e il sistema immunitario; ed è più presente nelle donne, la cui predisposizione è otto volte maggiore rispetto agli uomini.

COME SI CURA?

La candidosi cronica è una malattia di tipo multifattoriale pertanto la sua risoluzione è possibile solo con un approccio globale; la semplice assunzione di farmaci antifungini non è sufficiente, anzi predispone a recidive. Per ottenere risultati efficienti è pertanto importante individuare e correggere i fattori che predispongono alla proliferazione della Candida, tra cui l'assunzione prolungata di antibiotici che, alterando la flora intestinale e distruggendo i batteri simbionti (buoni), favoriscono la crescita del fungo. Proprio l'abuso dilagante di questi farmaci è ritenuto il primo fattore di problematiche gravi come lo sviluppo di microrganismi sempre più resistenti, l'indebolimento della flora intestinale e lo sviluppo di infezioni silenti, quali appunto la «sindrome da lievito», oggi molto frequente, ma raramente riconosciuta nell'ambito della medicina convenzionale a causa della sintomatologia molto ampia e variabile. Oltre ad intervenire sui fattori predisponenti è altresì importante riequilibrare il «terreno di base» (cioè le condizioni di salute generali) e creare le condizioni per cui la candida non possa più proliferare. Per questo motivo è fondamentale sia rafforzare il sistema immunitario, sia la flora intestinale, entrambi impoveriti da un'alimentazione scorretta e squilibrata.

GLI ALIMENTI DA EVITARE

Quali sono le basi di una dieta anticandida? La candida vive di zucchero e pertanto la prima correzione da fare è l'eliminazione degli zuccheri (zucchero, miele ecc.) per almeno due o quattro mesi, a seconda della gravità della sindrome, dopodiché si può ritornare gradualmente ad utilizzarli, evitando però accuratamente tutti gli zuccheri raffinati. In genere non è un divieto facile da rispettare perché chi soffre di candidosi cronica sente un grande desiderio di assumere zuccheri; bisogno indotto dal lievito stesso che spinge così l'organismo ad assumere l'alimento che gli permette di svilupparsi. Da evitare, sono anche il latte e i latticini, il cui elevato contenuto di lattosio favorisce la proliferazione del fungo. Oltre ad essere uno dei più comuni allergeni, il latte può talvolta contenere anche tracce di antibiotici che a loro volta possono danneggiare ulteriormente la flora batterica intestinale. Altri alimenti da eliminare sono quelli contenenti lieviti e muffe: formaggi, bevande alcoliche (birra compresa), cereali lievitati (pane, pasta, pizza, brioche) e frutta secca. Infine, bisogna evitare i cibi a cui si è intolleranti o allergici, e per individuare quali possono essere, di grande aiuto è il test kinesiologico.
Tra gli alimenti consigliati vi sono le verdure come cicoria, carciofo e tarassaco, che stimolano la funzionalità epatica. Diversi studi hanno infatti evidenziato l'importanza del miglioramento delle funzioni digestive e del ripristino delle normali secrezioni digestive e in particolare della produzione di acido cloridrico, degli enzimi pancreatici e della bile nell'inibizione della proliferazione di candida. In definitiva, l'alimentazione dovrebbe essere ricca di ortaggi, frutta, cereali integrali (ma senza eccedere), legumi, pesce, carne, semi, oli di semi (particolarmente consigliato è l'assunzione di un cucchiaino di olio di lino al giorno) e di oliva spremuti a freddo. Di grande importanza sono anche le fibre (di cui sono particolarmente ricchi legumi e cereali integrali) che oltre all'azione positiva sulla flora intestinale, evitano i ristagni intestinali e i fenomeni di fermentazione e putrefazione ad essi collegati. Inoltre nella dieta non devono mancare zinco, magnesio e vitamina C (si trovano soprattutto in ortaggi, agrumi e semi oleosi). Un alimento particolarmente indicato nei casi di candidosi è l'aglio (uno spicchio al dì), dotato di un'eccellente azione antifungina.
Se da un lato, dunque, la cura anticandida deve partire da una revisione dell'alimentazione quotidiana, dall'altro è fondamentale porre attenzione a tutto ciò che indebolisce il sistema immunitario: antibiotici, cortisone, farmaci immunosoppressori, amalgame dentali, vaccini e pillola anticoncezionale. Inutile ricordare che anche lo stress indebolisce il sistema immunitario. Pertanto, per essere efficace una terapia anticandida comporta spesso un adeguato cambiamento dello stile di vita, la pratica di qualche attività fisica e l'adozione di ritmi che consentano il recupero delle energie consumate e un adeguato riposo. Massaggi, esercizi di respirazione, rilassamento, visualizzazioni, stimolano la secrezione di endorfine e quindi migliorano la risposta dell'intero organismo agli inevitabili fattori stressanti che si incontrano nel quotidiano. Buona abitudine è quella di dedicare almeno un giorno alla settimana, a sè stessi. Non è così difficile, basta spegnere la Tv e creare spazi per stimolare una comunicazione più profonda con il proprio partner, i figli o gli amici; per esempio scambiando semplici massaggi con oli essenziali ai piedi o sulla schiena (di solito il profumo che si preferisce è quello di cui si ha bisogno). Ovviamente si tratta solo di un suggerimento, la cosa essenziale è comprendere l'importanza di prendersi cura di sé. La ragione è molto semplice, la candida ha un grande nemico: la gioia e la serenità interiore.

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