Angelo Ortisi
ECCO PERCHE’ I BAGNI AL MARE FANNO BENE ALLA SALUTE.
11-07-2015
Volete fare il pieno di salute e avere un pelle splendida? Fate tanti bagni al mare. Non è ottimo solo per nuotare e rendere le nostre spalle toniche ma è anche un "donatore" di ricchezza. Quale ricchezza? La sua, unica e impagabile. Importante, ad esempio, è il suo contributo di minerali che fanno un gran bene alla pelle e all'organismo che li assorbe. Ecco perché in vacanza, dopo un bagno, ci sentiamo subito più freschi e in salute. Non solo: il mare fa bene all'umore, mantiene la nostra carica elettrolitica a buoni livelli e ci dona la sua vitalità ed energia. Galleggiare, nuotare e muoversi in senso "liquido" ci farà sentire più allegri, aperti e felici di stare al mondo! Inoltre, i sali contenuti nell'acqua favoriscono l'eliminazione delle tossine e rendono la pelle liscia stimolando la circolazione sanguigna contro la "bestia nera" della cellulite. Il nuoto e il massaggio delle onde, invece, tonificano e modellano il corpo, mentre l'elevata concentrazione di iodio nell'aria fa lavorare in modo più efficiente il metabolismo: spesso, al mare, mangiamo di più ma sulla bilancia non si sente, perché bruciamo i grassi più in fretta.
Il mare è un ottimo disinfettante, ecco perché è anche molto amico della pelle. Chi soffre di eczemi, desquamazioni e acne dovrebbe trarre molto beneficio dall'azione salina che uccide tutti i batteri e contribuisce a ricostituire una pelle sana. Uno scrub naturale che vi permetterà di rigenerarvi. Vi siete mai chiesti perché nei centri estetici abbondano i fanghi di mare e alghe? Ebbene, il mare vi consente di eliminare batteri e tessuti morti e nutrire nuovamente il film idrolipidico della pelle. Migliorerete fisico e anima e tutto questo solo facendo una nuotata al largo. Naturalmente cercando il mare pulito che è la precondizione per cui tutti benefici di cui abbiamo parlato possano effettivamente accadere.
IL TE’ VERDE CONTRIBUISCE A PROTEGGERE LE OSSA.
10-07-2015
Il tè verde, che già è conosciuto per i relativi benefici cardiovascolari e proprietà antitumorali, potrebbe anche contribuire ad eliminare l’infiammazione e i dolori associati all’artrite reumatoide (AR). L’artrite reumatoide infiamma le cellule denominate fibroblasti sinoviali, che formano un rivestimento tessutale che circonda la capsula articolare. Il risultato è un danno articolare a lungo termine e dolore cronico. I ricercatori hanno coltivato queste cellule e le hanno esposte all’epigallocatechin-3-gallato (EGCG), un componente del tè verde. Le cellule allora sono state stimolate con una proteina denominata citochina Interleuchina-1 beta o IL-1B, conosciuta per favorire la degradazione delle articolazioni nell’artrite reumatoide.
Uno studio precedente aveva già determinato che i fibroblasti trattati con EGCG potessero bloccare meglio l’attività dell’IL-1B di produzione delle proteine e degli enzimi dannosi. L’ultima ricerca conferma che l’EGCG blocca anche l’attività di due molecole, IL-6 e cicloossigenasi-2 (Cox-2), che svolgono un ruolo nella distruzione dell’osso. L’EGCG ha inoltre impedito la produzione della prostaglandina E2, che può causare infiammazione alle articolazioni.
COMMENTO
Ecco altri motivi per valutare la possibilità di eliminare quella tazza di caffé a colazione. La caffeina, infatti, è la droga più comunemente usata. È una droga legale, ma sempre una droga nonostante tutto. Sembra che non ci siano limiti nel trovare nuovi benefici dell’epigallocatechin-3-gallato (EGCG) . Potete quindi aggiungere il tè verde al vostro arsenale di armi completamente sicure e naturali per la lotta al dolore e all’infiammazione connessi con l’artrite reumatoide.
Un trucco circa il tè verde: Fare molta attenzione alla marca che si sceglie perché molte marche convenzionali contengono quantità pericolose di fluoruro che è stato collegato all’osteosarcoma, il cancro osseo più comune. Se consumate grandi quantità di tè verde per i suoi benefici sulla salute, cercate una marca che effettivamente contenga poco fluoruro.
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/04/30/AR2007043000418.html
MANGIARE CIBI IN SCATOLA E’ COLLEGATO CON LE MALATTIE CARDIACHE.
10-07-2015
Evitare tutta la plastica, i cibi in scatola e le bevande in lattina, è essenziale per limitare l’esposizione al BPA. Il BPA è ampiamente utilizzato non solo nei prodotti in plastica, ma anche nel rivestimento dei prodotti in scatola, come zuppe, carne ecc., e bibite. Uno studio ha scoperto che mangiare cibi in scatola aumenta le concentrazioni urinarie di BPA dei partecipanti allo studio, di oltre il 1.000%. Ricerche condotte in passato negli Stati Uniti hanno anche dimostrato che gli adulti con livelli di BPA nelle urine molto elevati avevano probabilità doppie di sviluppare malattia coronarica, rispetto a quelli con i livelli più bassi. Alti livelli della sostanza chimica bisfenolo-A (BPA) nelle urine sono associati ad un aumentato rischio di malattie cardiache, secondo i nuovi dati di un sondaggio della salute britannico.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22354940
CAMMINARE SCALZI IN CASA FA BENE ALLA SALUTE.
10-07-2015
Vi piace camminare scalzi quando siete in casa? Allora sarete felice di scoprire che la vostra è davvero una buona abitudine. Camminare scalzi fa bene alla salute e in casa lo potrete fare senza problemi e senza rischi. Ora che siamo in estate, approfittate per camminare molto a piedi nudi quando trascorrerete del tempo in spiaggia. Al ritorno dalle vacanze conservate questa buona abitudine e continuate a camminare a piedi nudi anche in casa. Si può camminare scalzi anche all'aperto. In Nuova Zelanda a questo proposito troviamo un movimento chiamato Barefooting, formato da chi ama fare passeggiate a piedi nudi nei parchi e nei prati. Nelle ultime settimane gli esperti statunitensi e inglesi hanno caldamente sconsigliato di indossare le ciabatte infradito come calzature abituali. Forse, allora, sarebbe meglio camminare scalzi? In effetti, sono davvero numerosi i benefici del camminare scalzi. Ecco quali sono:
1. MIGLIORARE L’EQUILIBRIO E LA POSTURA
Il contatto completo della pianta del piede con il suolo o con il pavimento permette al corpo di aumentare la superficie di appoggio e di rimanere in equilibrio senza sforzo. Chi pratica Yoga sa che eseguire le asana a piedi nudi è d'aiuto per mantenere l'equilibrio in modo più agevole. Inoltre alcuni tipi di scarpe, come le infradito e in generale le ciabatte con la suola piatta, non sono l'ideale per la postura. Meglio allora camminare scalzi.
2. RAFFORZARE PIEDI E MUSCOLI
Camminare scalzi aiuta a rafforzare i muscoli dei piedi e delle gambe e ad utilizzare meglio le dita dei piedi, che altrimenti rimarrebbero costrette all'interno di una scarpa chiusa. Camminare a piedi nudi è considerato utile per rendere le dita dei piedi più flessibili.
3. RIDURRE IL GONFIORE DELLE GAMBE
Soprattutto in estate avete il problema delle gambe che si gonfiano? Camminare scalzi potrebbe essere d'aiuto dato che questa buona abitudine migliora la circolazione del sangue e di conseguenza aiuta a prevenire il gonfiore di gambe e caviglie dovuto proprio a problemi circolatori.
4. PROTEGGERSI DAI BATTERI
Non volete camminare a piedi nudi perché temete germi e batteri? In realtà alcuni studi ci mettono in guardia proprio dai germi e dai batteri che sono presenti però nelle nostre calzature. Se sono le questioni igieniche ad ostacolare la vostra voglia di camminare scalzi, pensate che state sperimentando questa buona abitudine a casa vostra, su pavimenti che avrete appena pulito.
5. DIRE ADDIO ALLE SOSTANZE TOSSICHE
Indossare le scarpe mentre siete in casa potrebbe non essere una buona abitudine. Entrare in casa con le scarpe può rappresentare una via di ingresso non solo per i germi ma anche per sostanze tossiche come gli erbicidi. Allora ricordate sempre di togliervi le scarpe prima di entrare in casa.
5 MODI PER PULIRE LE ARTERIE NATURALMENTE.
09-07-2015
L’aterosclerosi è un processo patologico a carico delle pareti delle arterie, caratterizzato dalla deposizione di sostanze di natura lipidica, come ad esempio trigliceridi e colesterolo. Questa condizione può portare alla formazione di placche, in aree più o meno estese, che generano una riduzione del flusso ematico. La parete arteriosa colpita viene gravemente alterata da fenomeni di fibrosi, distruzione delle strutture proprie, precipitazione di sali di calcio, indurimento e perdita di elasticità del vaso. Le placche progrediscono fino a formare trombi che ostruiscono il vaso. Questa condizione può dare vita a emboli e mettere a serio rischio la salute delle persone. Statisticamente, infatti, l’aterosclerosi è una delle principali cause di morte nel mondo. Questa patologia è un processo complesso che coinvolge incompatibilità alimentari, diete squilibrate e altri fattori. Utile potrebbe essere intervenire in maniera naturale, con alcuni rimedi per ripulire le arterie.
1. VITAMINA B
Aggiungere della vitamina B nel regime alimentare potrebbe proteggere il cuore da complicazioni causate dall’aterosclerosi. Uno studio randomizzato, pubblicato nel 2005 sulla rivista Atherosclerosis, ha evidenziato come un semplice supplemento di 2,5 mg di acido folico, 25 mg di vitamina B6, e di 0,5 mg di vitamina B12 per 1 anno possa portare a una significativa riduzione dello spessore delle arterie. Ovviamente, è sempre meglio optare per fonti naturali di acido folico e vitamine del gruppo B.
2. AGLIO
Anche l’aglio è un alimento considerato salva-vita. Non solo infatti è utile a combattere il tumore ai polmoni, ma è stato provato che aiuta anche a far regredire l’accumulo di placca nelle arterie.
3. L-ARGININA
L’Arginina è un aminoacido essenziale per il nostro organismo. È in grado di prevenire l’ispessimento arterioso, in alcuni casi anche del 24%, come confermato da una ricerca effettuata dal Duke University Medical Center del North Carolina.
4. CURCUMA
Il polifenolo principale contenuto nella curcuma e conosciuto con il nome di curcumina, oltre a un eccellente antinfiammatorio naturale, è un ottimo cardioprotettivo.
5. SEMI DI SESAMO
I semi di sesamo sono probabilmente uno dei più sottovalutati super alimenti presenti sulla terra. Sono ottimi per il dolore causato dall’artrite e sono anche un utile cardioprotettivo, ideale per prevenire la progressione dell’aterosclerosi.
Quello proposto è un piccolo elenco di sostanze naturali che hanno dimostrato di essere utili a prevenire le malattie cardiovascolari.
Ricordate: l’aterosclerosi non è un processo naturale del cuore che deve essere considerato inevitabile. Le nostre scelte quotidiane, soprattutto alimentari, sono la prima fonte di condizionamento alla base di questa patologia. Possiamo decidere di utilizzare il cibo per compromettere la nostra salute o, al contrario, per curarci naturalmente, prevenendo l’insorgenza di malattie pericolose o mortali.
LE DONNE SMETTONO L’USO DEGLI ORMONI ED IL CANCRO AL SENO CALA.
Dopo anni di aumento costante, i tassi di cancro al seno sono scesi del 7 per cento a partire dal 2003, un anno dopo che milioni di donne hanno smesso di utilizzare la terapia sostitutiva ormonale (HRT) dopo un rapporto della Women’s Health Initiative inerente ai pericoli dell’HRT. Il rapporto del luglio 2002 ha indicato che l’HRT può aumentare i rischi di cancro al seno e malattie cardiovascolari.
La maggior parte del calo dei tassi di cancro al seno (12 per cento) si è verificato fra le donne dai 50 ai 69 anni di età i cui i tumori risultavano stimolati dagli estrogeni. Le donne in quella gamma di età sono quelle che usano maggiormente la terapia ormonale per alleviare i sintomi della menopausa. Circa il 30 per cento delle donne sopra i 50 anni si erano sottoposte alla terapia ormonale fino al rapporto del 2002; da quel momento la metà di loro ha smesso. Poiché ogni anno sono diagnosticati circa 200.000 casi di cancro al seno, una calo del 7 per cento significa che nel 2003 sono state diagnosticati circa 14.000 tumori in meno.
COMMENTO
E’ da tanto tempo che avverto le donne di non utilizzare la terapia ormonale sostitutiva sintetica (HRT), in quanto in grado di apportare un gran numero di danni alla loro salute. Al contrario, i medici “tradizionali” si rifiutano persino di rivedere le dozzine di studi scientifici che negli anni hanno avvertito chiaramente di questo pericolo. Spesso sono stato attaccato e tacciato di allarmista da molti medici nonostante persino il Journal of the American Medical Association vari anni fa abbia pubblicato i risultati di grossi studi che dimostravano come l’HRT sintetica fosse legata ad un aumento del rischio di ictus, trombosi e attacco cardiaco, così come di cancro mammario. Purtroppo, milioni di donne sono morte prematuramente di queste cose prima che la verità venisse a galla e ancora adesso molti medici spingono le signore a utilizzare tale terapia per ridurre i “disturbi” della menopausa.
I progestinici sintetici come il Provera sono responsabili di quasi tutti gli effetti collaterali. La maggior parte delle donne con problemi provocati dalla menopausa hanno bisogno di estradiolo e progesterone naturale, che sono bioidentici agli ormoni femminili umani. Inoltre, i cambiamenti di stile di vita possono equilibrare in qualunque momento della vita gli ormoni femminili.
http://usatoday30.usatoday.com/news/health/2006-12-14-breast-cancer_x.htm
http://www.nytimes.com/2006/12/15/health/15breast.html?_r=0
CANCRO E CONNESSIONE BATTERICA.
08-07-2015
Nel 1890, il chirurgo William Coley di New York ha provato un trattamento radicale per il cancro: iniettare i pazienti con batteri patogeni. Dopo settimane di febbre e brividi, molti hanno mostrato una regressione significativa del tumore, anche se lo stesso Coley non era in grado di spiegare il perchè. Alcuni scienziati contemporanei ritengono che Coley abbia avuto l’idea giusta. I germi possono essere in grado di insegnare al corpo umano come combattere le cellule tumorali. Sebbene non sia stato ancora dimostrato, nuovi studi hanno rivelato che determinati tumori possono essere ridotti tramite esposizione a batteri e a virus patogeni, in grado di attivare una sorta di immunità naturale da parte del corpo. Gli studi dimostrano che il nostro stile di vita igienico e privo di infezioni possa contribuire all’aumento del cancro negli ultimi 50 anni. I germi provocano malattie, ma possono anche fortificare il corpo.
COMMENTO
Il corpo guarisce col calore, cioè con l’infiammazione, infezione e spesso febbre. Quindi - al contrario del pensiero convenzionale - ogni volta che avete a che fare con una febbre o un’infiammazione, il vostro corpo si trova nella fase di guarigione, non nella fase di malattia. Ma tornando nuovamente all’uso dei batteri come trattamento per il cancro, il punto principale è il fatto che questa idea ci fa intuire che la radice del problema si trova nel funzionamento del sistema immunitario. Un sistema immunitario potente è nella maggior parte dei casi capace di eliminare qualsiasi proliferazione anormale delle cellule (cancro), così da impedire lo sviluppo di qualsiasi tumore. Un sistema immunitario debole non è in grado di funzionare efficientemente permettendo lo sviluppo di varie malattie, compreso il cancro. Ciò che maggiormente rattrista in tutto ciò è che si fa ben poco per migliorare, con una visione più a 360°, le opzioni terapeutiche ma soprattutto preventive. Stile di vita, alimentazione e disintossicazione sono la base per una buona prevenzione.
Tanto per cominciare la nostra dieta sempre più si impoverisce di sostanze fondamentali come gli omega-3, magnesio e numerose vitamine fra cui, in particolare, la vitamina D che, grazie ad uno studio canadese, sappiamo che è in grado di ridurre quasi del 60% il rischio di sviluppare un cancro. Ma soprattutto, vorrei rendere noto un punto che ha dell’incredibile. La soluzione è sotto gli occhi di tutti e non si vede. A ben pochi malati di cancro che subiscono la cura convenzionale viene offerta una terapia nutrizionale di supporto scientificamente guidata se non limitandosi a dire “mangi un pò di tutto e alimenti di qualità”. Credo che molti malati di cancro abbiano un giovamento importante solo controllando l’assunzione del combustibile preferito del cancro, il glucosio. Tenere sotto controllo il livello glicemico con la dieta, esercizio e riduzione dello stress può essere uno dei componenti più cruciali di un programma di recupero dal cancro.
Nel 1931 il premio Nobel per la medicina, il tedesco Otto Warburg, scoprì che le cellule tumorali hanno un metabolismo energetico completamente differente da quello delle cellule sane. Per produrre energia, i tumori maligni tendono ad usare un processo in cui si sfrutta il glucosio come combustibile, generando acido lattico come sottoprodotto. La grande quantità di acido lattico prodotta tramite questa fermentazione del glucosio dalle cellule neoplastiche raggiunge il fegato. Questa conversione di glucosio ad acido lattico genera nei tessuti cancerosi un pH più basso e acido così come affaticamento fisico generale. Questa è una via biochimica molto inefficiente per il metabolismo energetico, che ottiene soltanto circa il 5 per cento dell’energia disponibile attraverso la dieta. In altre parole, il cancro “sta sprecando” l’energia, e ciò conduce a maggior stanchezza e malnutrizione e, se il circolo vizioso continua, condurrà a distruggere lentamente l’organismo. Ciò è una delle ragioni per cui circa il 40 per cento dei malati di cancro muoiono per malnutrizione, o cachessia. In più, i carboidrati derivati dal glucosio e saccarosio fanno diminuire significativamente l’attività dei neutrofili. I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi che attaccano e distruggono gli intrusi, fra cui le cellule tumorali. Riducendo severamente l’assunzione degli zuccheri e dei cereali nella dieta, facciamo morire le cellule tumorali letteralmente di fame! Oltre a ciò questo accorgimento aiuta la funzione immunitaria in generale, in quanto lo zucchero presenta una notevole azione immunosoppressiva.
DALL’AVOCADO UNA RISORSA CONTRO LA LEUCEMIA.
08-07-2015
Il frutto dell'avocado contiene una molecola potenzialmente in grado di contrastare la leucemia mieloide acuta. Lo dice una ricerca dell'Università di Waterloo diretta dal prof. Paul Spagnuolo e pubblicata su Cancer Research. La molecola pare in grado di interferire nei meccanismi che innescano la patologia al suo esordio, influenzando positivamente l'azione delle cellule staminali leucemiche. "La cellula staminale è davvero la cellula che guida la malattia. Le cellule staminali sono in gran parte responsabili della malattia in via di sviluppo, e sono il motivo per cui molti pazienti affetti da leucemia sviluppano recidiva. Abbiamo eseguito molti cicli di test per determinare come funziona questo nuovo farmaco a livello molecolare e abbiamo confermato che esso si rivolge in modo selettivo alle cellule staminali, lasciando illese le cellule sane'', ha dichiarato il prof. Spagnuolo. Il composto messo a punto dal team belga è stato ribattezzato Avocatin B, ma prima che arrivi nella pratica clinica saranno necessari diversi studi.
Dal punto di vista nutrizionale, l'avocado è un frutto molto calorico, ricco di proteine e di grassi. Tante sono anche le vitamine in esso contenute, in particolare la A, la D, la E, la K e quelle del gruppo B. Per ogni 100 grammi di prodotto ci sono il 19% di grassi, il 7% di zuccheri e il 2% di proteine. Le calorie sono 230 circa per ogni 100 grammi di polpa, tantissime per un frutto. Rilevante anche il contenuto di sali minerali, soprattutto potassio, magnesio, fosforo e calcio, ed elevata è la presenza di fibre. Le proprietà benefiche dell'avocado sono in gran parte legate alla presenza dell'acido grasso linoleico e degli omega-3, i cosiddetti grassi buoni che ostacolano la produzione di colesterolo. Gli antiossidanti presenti, inoltre, contrastano l'azione dei radicali liberi e rallentano l'invecchiamento cellulare.
LA PERTOSSE SI DIFFONDE PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LE POPOLAZIONI VACCINATE.
08-07-2015
Uno studio ha dimostrato che l’81% dei casi di pertosse o tosse convulsa sviluppatosi in California nel 2010 in persone di età inferiore ai 18 anni, si è verificato in coloro che erano pienamente vaccinati contro la pertosse (contro l’8 % che non erano mai stati vaccinati). L’intero vaccino contro la pertosse (DPT) e il più recente vaccino acellulare contro la pertosse (DTaP), che ora è usato negli Stati Uniti, sono lungi dall’essere efficaci al 100%. Nello studio sul vaccino DTaP, i ricercatori hanno notato che l’efficacia del vaccino era solo del 41% tra i bambini di 2-7 anni e un triste 24 % tra quelli di età 8-12. Lo studio sul DTaP ha anche suggerito che il vaccino perde molta della sua efficacia dopo soli tre anni. Vi sono anche prove che l’organismo B. pertussis si è evoluto creando un nuovo ceppo resistente al vaccino e in grado di causare una malattia molto più grave. Il vaccino contro la pertosse nella combinazione DPT ( difterite-tetano-pertosse) e il DTaP hanno provocato meningiti, danni permanenti al cervello e morte in vari bambini.
http://www.reuters.com/article/2012/04/03/us-whoopingcough-idUSBRE8320TM20120403
http://cid.oxfordjournals.org/content/early/2012/03/13/cid.cis287
TACCHI ALTI: ACCORCIANO I MUSCOLI E INGROSSANO I TENDINI.
08-07-2015
C’è chi li indossa perché slanciano, chi perché donano un tocco di femminilità in più. Sta di fatto che, per un motivo o per un altro, sono molte le donne che non possono rinunciare ai tacchi alti. Ma se il look li richiede e a volte impone, la salute fisica li rinnega. Indossare troppo e spesso scarpe con tacchi, infatti, fa accorciare le fibre dei muscoli delle gambe e ispessisce il tendine d’Achille. A dimostrarlo la ricerca della Manchester Metropolitan University (Gran Bretagna) e dell’Università di Vienna (Austria) diretta dal Professor Marco Narici e dal dottorando Robert Csapo e pubblicata sul Journal of Experimental Biology. Per l’occasione sono stati esaminati due gruppi di 80 donne ciascuno con età compresa tra i 20 e i 50 anni. Un primo gruppo era formato da signore abituate ad indossare tacchi da 5 centimetri, il secondo da donne che abitualmente usano scarpe basse. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti ad accertamenti radiologici e ad esami a ultrasuoni. Comparando i risultati, i ricercatori hanno riscontrato nelle amanti dei tacchi alti una riduzione del 13% delle fibre muscolari del polpaccio e un ingrossamento del tendine d'Achille. Sarebbero quindi queste le cause dei dolori alle gambe che lamentano le donne dopo aver indossato scarpe alte. "Il tendine - spiega il Professor Narici - compensa l'accorciamento delle fibre muscolari del polpaccio, permettendo alle amanti del tacco di camminare in maniera ottimale, ma provocando loro disagio quando indossano le scarpe basse perché, così ispessito, non riesce ad allungarsi a sufficienza". Ma come si può intervenire per ovviare a questi disagi? Basterebbe praticare quotidianamente esercizi di allungamento delle gambe e soprattutto alternare scarpe alte a modelli più comodi, permettendo così di far riposare i muscoli irrigiditi.