Angelo Ortisi
L'ARGININA È DOTATA DI PROPRIETA' ANTITUMORALI.
18-05-2019
L'arginina - lo dimostra un numero sempre maggiore di dati - sarebbe in grado di inibire la crescita di alcuni tumori: nel corso di una serie di esperimenti condotti su alcuni animali, con l'arginina è stata inibita la crescita di una ventina di tumori diversi. Alcuni dei risultati ottenuti nel corso dei cinquant'anni di studi e osservazioni sul potenziale antitumorale dell'arginina sono davvero incoraggianti. Finora i ricercatori che desideravano approfondire gli effetti antitumorali non hanno potuto disporre dei finanziamenti necessari, soprattutto perchè l'arginina non è un farmaco brevettabile, ma una sostanza di cui chiunque può liberamente disporre.
CONSIGLI NATUROPATICI PER ELIMINARE DISTURBI MESTRUALI E SINDROME PREMESTRUALE.
18-05-2019
Come per ogni altro problema di salute, dietro a molti disturbi mestruali c'è un'alimentazione inadeguata. In confronto alle donne normali, quelle che soffrono di sindrome premestruale consumano il 62% in più di carboidrati raffinati, il 275% in più di zucchero raffinato, il 79% in più di latticini, il 78% in più di sodio, il 53% in meno di ferro, il 77% in meno di manganese e il 52% in meno di zinco. Passando da una dieta ricca di grassi a una povera di grassi si riscontra un sostanziale miglioramento della ritenzione dei liquidi e di altri sintomi della sindrome premestruale. Nell'ambito di uno studio non controllato sono stati prescritti a donne che soffrivano di sindrome premestruale integratori multivitaminici e minerali contenenti alte dosi di magnesio e piridossina (vitamina B6): nel 70% dei casi i sintomi pre e post mestruali si sono ridotti del 70%. La piridossina è particolarmente utile. Anche quando non risultano carenze nel siero o di altro genere, diversi studi dimostrano l'efficacia clinica di un'integrazione a base di vitamina B6 nel trattamento della sindrome premestruale. In uno studio cross-over in doppio cieco è stata osservata una riduzione della gravità dei sintomi nell'84% dei soggetti durante il periodo di trattamento con la B6.
Un altro nutriente importante è il magnesio, la cui carenza è ritenuta una delle cause della sindrome premestruale. Anche quando il valore nel siero risulta normale, i valori misurati nei globuli rossi, che riflettono in maniera più accurata lo stato del magnesio a livello cellulare, sono notevolmente più bassi nelle donne soggette alla sindrome premestruale. Uno studio clinico sul magnesio nella sindrome premestruale ha evidenziato un calo del nervosismo dell'89%, del dolore mammario del 96% e dell'aumento di peso del 95%. Un altro rimedio ottimo è l'agnocasto, un arbusto di origine mediterranea, che veniva utilizzato fin dai tempi più antichi per curare i disturbi ginecologici. Come suggerisce il nome, serviva anche per sopprimere la libido. La ricerca scientifica ha dimostrato che l'agnocasto agisce sull'ipofisi aumentando la secrezione di LH e diminuendo quella di FSH. L'agnocasto diminuisce inoltre la secrezione di prolattina da parte dell'ipofisi. Ne conseguono una maggiore attività del corpo luteo e un incremento della sintesi del progesterone. Di solito l'agnocasto viene consigliato contro i disturbi mestruali e la sindrome premestruale. Un grande studio condotto in Europa da 153 ginecologi su 551 pazienti ne dimostra l'efficacia. I sintomi sono migliorati nell'arco di quattro settimane nel 31,9% dei casi, di dodici settimane nell'83,5% dei casi e nel 29% dei casi sono scomparsi entro la fine della ricerca. Soltanto l'11% delle pazienti non ha risposto al trattamento. Circa il 5% ha accusato effetti collaterali, tutti di lieve entità, ad eccezione di una donna che ha dovuto sospendere il trattamento a causa delle forti cefalee.
AZIONE EMOPOIETICA DELLA VITAMINA C.
18-05-2019
È sempre consigliabile ricorrere alla supplementazione di vitamina C, la cui efficacia nel combattere l'anemia ferro priva è stata dimostrata in uno studio condotto in India, nel quale a bambini anemici, che seguivano una dieta vegetariana, vennero somministrati 200 mg di vitamina C al giorno, per un periodo di due mesi. Dopo tale terapia si osservarono significativi miglioramenti dei livelli di emoglobina e della morfologia dei globuli rossi. Un ulteriore studio condotto in Cina, ha mostrato gli effetti positivi della vitamina C sull'assorbimento di ferro, a un dosaggio di 50 mg al giorno, per almeno sei settimane in bambini anemici di età compresa tra i 3 e 4 anni.
INQUINAMENTO AMBIENTALE: DIFENDITI CON LA VITAMINA C.
17-05-2019
La vitamina C esplica un'attività antiossidante in grado di proteggere contro i danni dell'inquinamento ambientale. In uno studio furono analizzati 512 bambini dai 2 ai 12 anni per valutare i livelli di vitamina C nell'organismo in seguito ad esposizione al tabacco ambientale. I risultati mostrarono che anche in caso di esposizione minima, il fumo di tabacco è in grado di ridurre le concentrazioni di questa vitamina nel sangue. In un altro studio in doppio cieco su 158 bambini affetti da asma furono somministrati 250 mg di vitamina C, oltre a 50 mg di vitamina E per due anni per valutare l'azione degli antiossidanti contro gli effetti dell'ozono e dell'inquinamento ambientale. Al termine dell'esperimento fu osservata la riduzione della sintomatologia asmatica nei soggetti che avevano assunto vitamina C ed E. La somministrazione di antiossidanti può modulare l'impatto degli epiteli di rivestimento dei bambini affetti da asma moderata e grave con l'esposizione ad agenti inquinanti.
LE FRAGOLE MIGLIORANO LA QUALITA' DEL SANGUE.
17-05-2019
Le fragole, queste meravigliose bacche, non costituiscono solo un frutto delizioso, profumato e delicato ma nascondono nel loro interno numerose sostanze benefiche e utili per il nostro sangue. Un gruppo di volontari sotto la Direzione dei ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, in Italia, e dell’Università di Granada, in Spagna, sono stati sottoposti al consumo di 1 chilogrammo di fragole al giorno per un periodo di due settimane per dimostrare che le sostanze assimilate attraverso questo frutto conferiscono al nostro sangue grosse proprietà antiossidanti. I risultati della ricerca hanno dimostrato che il consumo regolare di fragole aumenta le capacità antiossidanti del plasma e aumenta la resistenza dei globuli rossi allo stress ossidativo. Le fragole contengono un gran numero di composti fenolici come i flavonoidi che hanno grosse proprietà antiossidanti.
TIAMINA PER COMBATTERE GLI EFFETTI DELL'INTOSSICAZIONE DA PIOMBO.
29-08-2017
Dato che il piombo continua a essere il sottoprodotto più inquinante di molti processi industriali, è sorprendente che non sia stata prestata maggiore attenzione a uno studio che dimostrava l'efficacia della vitamina B1 nel combattere gli effetti dannosi di questa sostanza: dopo aver iniettato in alcuni animali una dose di tiamina pari a venti volte il loro normale fabbisogno quotidiano, si constatò l'immediata scomparsa dei sintomi provocati dalla somministrazione per via orale di piombo, nonchè la riduzione dell'accumulo di piombo nel cervello, nei reni, nel fegato e in tutti gli altri tessuti esaminati di questi animali.
I 9 CIBI BRUCIA-GRASSO.
17-05-2019
State pensando di perdere un pò di peso in eccesso? Ecco qui di seguito un elenco di 9 cibi che vi aiutano a bruciare i grassi:
1. AVENA: Non solo ha un buon sapore ma vi aiuta a sentire meno la fame. L’avena contiene fibre che possono aiutarvi a stabilizzare il livello di colesterolo nel sangue.
2. UOVA: Le uova sono una fonte di proteine molto importanti e allo stesso tempo hanno poche calorie. Le uova vi aiutano a costruire muscoli e sviluppare anche il buon colesterolo.
3. MELE: Le mele sono una fonte importante di antiossidanti e altri minerali e vitamine. Ma la sostanza più importante è la pectina che aiuta a ridurre le cellule grasse del vostro corpo.
4. PEPERONCINO VERDE PICCANTE: Il peperoncino verde contiene la capsaicina che aiuta a sviluppare le cellule della crescita e bruciare più velocemente le calorie.
5. AGLIO: L’aglio contiene l’allicina che è un potente antibatterico che aiuta anche a ridurre il grasso e ad abbassare il colesterolo cattivo.
6. MIELE: Il miele è il miglior brucia-grassi in assoluto. Aggiungete un pò di miele in acqua calda e bevetela tutte le mattine a digiuno prima della colazione.
7. TE’ VERDE: il tè verde è molto efficace nel ridurre il peso. Contiene molti antiossidanti che aiutano a stabilizzare il peso corporeo. Bevete ogni giorno due tazze di tè verde, per avere dei risultati migliori.
8. POMODORI: I pomodori aiutano a bruciare il grasso in poco tempo. È anche un’ottima prevenzione contro il cancro.
9. CIOCCOLATO FONDENTE: Il cioccolato nero contiene antinfiammatori che aiutano a ridurre il colesterolo nel sangue. Aumenta la serotonina e aiuta a bruciare i grassi.
UN RITMO CARDIACO REGOLARE RICHIEDE VITAMINA D E CALCIO.
16-05-2019
Il fatto che la vitamina D svolga un ruolo indispensabile sia nel deposito che nella sottrazione del calcio dà a questa sostanza una parte più importante di quella riconosciutale in precedenza, perchè, oltre ad essere necessaria alle ossa, ai denti e ai nervi, il calcio è assolutamente indispensabile ad ogni battito del cuore. Se, per qualche motivo, le riserve di calcio si abbassano pericolosamente, il cuore presenterà fluttuazione atriale e fibrillazione, un vero SOS. La vitamina D deve intervenire prima che questo calcio possa essere tratto dalle ossa per venire in aiuto al cuore. Il calcio è uno dei fattori principali per la regolazione del cuore. Il dottor Winifred Nayler, del Baker Medical Research Institute, descrive questo processo sullo Heart Journal. Esso implica un processo elettrochimico che ha luogo nel cuore ad ogni battito e in ogni cellula. Sulla superficie esterna di ciascuna cellula del tessuto cardiaco si trova un sottile filamento chiamato actina, che si protende con una sorta di attrazione magnetica verso il centro della cellula, abbreviandone così la lunghezza. Il risultato dell'accorciamento di molte cellule contemporaneamente provoca una contrazione muscolare ed è il calcio contenuto nel muscolo, trasportato dalla corrente sanguigna per nutrire l'actina, che produce sia lo stimolo sia il mezzo per cui l'actina fa il suo lavoro. La carenza di calcio dovrà quindi inevitabilmente causare un battito cardiaco indebolito o irregolare o un'aritmia. Tanto vitale è il calcio per il cuore, che, quando questo ne è carente, la corrente sanguigna trae calcio dalle ossa per portarlo al cuore. Ma se manca la vitamina D, il sangue non è in grado di compiere questa manovra salvatrice. La quantità di calcio nel nostro sangue è piccola, ma estremamente importante. L'organismo si sforza contemporaneamente di tenere rifornito il muscolo cardiaco e allo stesso tempo di mantenere le ossa forti e ben mineralizzate. Ma, per sostenere tutti questi delicati adattamenti e riadattamenti, dovete avere una quantità sufficiente di vitamina D a vostra disposizione.
6 CONSIGLI PER PREVENIRE IL CANCRO.
16-05-2019
1. MANGIARE TANTA FRUTTA E TANTA VERDURA
Da una sintesi di 13 studi epidemiologici, 9 studi di coorte (un sistema di raccolta dei dati che prende in esame sottogruppi di popolazione per individuare le tendenze) e 115 studi caso-controllo è emerso che l'elevato consumo di frutta e verdura è sistematicamente associato a un minor rischio di tutti i tipi di cancro. L'effetto protettivo è massimo contro i tumori della pelle e delle mucose, soprattutto intestinali e dell'apparato respiratorio. Il legame è stato constatato per molti tipi di frutta e verdura ed è stata avanzata l'ipotesi che consumate crude esse siano ancora più efficaci. Un'altra rassegna di oltre 200 studi ha messo in luce che per chi consuma poca frutta e verdura il rischio di molti tumori (esofago, cavità orale, laringe, pancreas, stomaco, colon, retto, polmone, mammella, collo dell'utero, ovaie, utero e vescica) raddoppia rispetto a chi ne consuma tanta. Gli effetti protettivi di frutta e verdura sono stati attribuiti a diversi componenti, fra cui carotenoidi, vitamina C ed E, selenio, fibre, ditioltioni, glucosinolati, indoli, isotiocianati, flavonoidi, fenoli, inibitori della proteasi, fitosteroli, composti dell'aglio e limonene, che forse hanno azioni complementari e meccanismi di azione comuni quali:
- induzione di enzimi della detossicazione;
- inibizione di sostanze cancerogene (come la nitrosamina);
- maggiore formazione di agenti antitumorali;
- diluizione e legame di sostanze cancerogene nel tratto gastrointestinale;
- alterazione del metabolismo ormonale;
- effetti antiossidanti.
Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che il cancro sia una malattia da maladattamento dovuta a un basso apporto di alimenti necessari per il metabolismo; frutta e verdura conterrebbero un "cocktail antitumorale" a cui il nostro organismo si è adattato: se abbandoniamo questa dieta ricca di vegetali, ne patiamo le conseguenze.
2. MANGIARE PIU' SOIA BIOLOGICA
È noto da tempo che nell'Estremo Oriente l'incidenza di tumori mammari è inferiore rispetto all'Occidente. In Giappone, per esempio, è solo un quarto rispetto alla Gran Bretagna. Molte ricerche dimostrano che una delle ragioni principali di questo fenomeno è il maggior consumo di prodotti a base di soia da parte delle donne giapponesi, con conseguente maggior apporto giornaliero di isoflavoni. Una situazione analoga, per quanto diversa, si ha per il cancro della prostata. Se fra i giapponesi e gli occidentali l'incidenza di questo tipo di tumore è la medesima, la mortalità fra i giapponesi è molto più bassa perchè il cancro si sviluppa più lentamente. Anche in questo caso la differenza è stata attribuita al consumo di soia.
La soia, alcuni cereali (soprattutto la segale) e i semi (soprattutto di lino) contengono lignani (per esempio matairesinolo ed enterodiolo della segale) e isoflavoni (per esempio genisteina e diadzeina della soia) che vengono trasformati dalla flora batterica intestinale in fitoestrogeni, che riducono il rischio di tumore, soprattutto se mediato dagli ormoni sessuali. Queste sostanze hanno molte proprietà importanti: si legano ai recettori degli estrogeni bloccandone gli effetti cancerogeni, fungono da antiossidanti neutralizzando i radicali liberi, bloccano gli enzimi che attivano le sostanze cancerogene e inibiscono la crescita di tessuti cancerosi.
3. FUNGO SHIITAKE
Questo fungo giapponese è uno degli ingredienti fondamentali della dieta in Giappone ed è forse una delle ragioni per cui l'incidenza del cancro nel paese è minore. Se avete già avuto un tumore o se ci sono casi di tumore nella vostra famiglia, il Lentinus edodes potrebbe essere un rimedio naturale importante per voi. Il suo principio attivo è un polisaccaride, il lentinano, che stimola fortemente il sistema immunitario, inibisce le sostanze cancerogene di origine chimica e virale, attacca il tumore e previene le recidive o le metastasi dopo l'asportazione chirurgica. È stato dimostrato che allunga la vita ai malati di cancro dello stomaco, del retto e della mammella, anche avanzato e ricorrente. Gli effetti collaterali sono praticamente sconosciuti.
4. AGLIO
Il consumo di aglio è associato a un minore rischio di cancro del colon e i benefìci sono direttamente proporzionali alla quantità. È dimostrato che l'aglio inibisce la proliferazione delle cellule dei tumori del seno, della bocca e della pelle. Molti suoi componenti, tra cui ajoene, solfuro e disolfuro di allile, s-allilcisteina e allicina hanno dimostrato un potenziale anticancerogeno.
5. TE’ VERDE
Ogni anno si consumano nel mondo 2,5 milioni di tonnellate di tè, il 20% del quale è tè verde. Il consumo di tè verde è associato a un minore rischio di tumori cutanei, dell'esofago e dello stomaco. Il tè verde ha diversi meccanismi di azione, il più importante dei quali forse è la stimolazione degli enzimi di detossicazione, compresi glutatione perossidasi e catalasi, che neutralizzano i radicali liberi. Gli effetti benefici del tè verde sembrano essere dovuti a una categoria di sostanze, le epicatechine, particolarmente efficaci nella prevenzione dei tumori della pelle indotti da radiazioni o sostanze chimiche. In uno studio sperimentale è stato provocato un tumore della pelle in alcuni topi attraverso una combinazione di DMBA (sostanza chimica cancerogena) e raggi ultravioletti (UVB). La somministrazione di tè verde ai topi ha diminuito l'incidenza del cancro.
6. RUOLO DELL'INTESTINO NEL CANCRO
Un intestino sano è molto importante per determinare il rischio tumorale. Molte ricerche recenti hanno dimostrato per esempio che esiste un legame fra tossine nell'intestino e tumore mammario. Gli acidi biliari, fra cui l'acido litocolico, notoriamente cancerogeno, sono presenti nell'intestino in concentrazioni 100 volte superiori rispetto al sangue. Normalmente vengono assorbiti dalle fibre ed eliminati ma, se la dieta è povera di fibre e nell'intestino sono presenti batteri nocivi (che aumentano la produzione di acidi biliari patogeni), i livelli di questa sostanza cancerogena aumentano. Una cura a base di lattobacilli aiuta a inibire i batteri tossici e riduce la produzione di acidi biliari tossici. E, naturalmente, è essenziale mangiare molte fibre.
IL MELONE È UTILE NELLE MALATTIE URINARIE.
16-05-2019
Il melone arricchisce il sangue di sali minerali e di vitamine e facilita la funzione depuratrice dei reni, che quindi riescono a eliminare con più efficacia le sostanze di rifiuto e le tossine prodotte dal metabolismo. Questo è il grande contribuito dell'"acqua viva" del melone, ricca di sali minerali. Nel complesso, quindi, si consiglia il melone a chi vuole facilitare l'importante funzione renale e specialmente a chi soffre di:
- Insufficienza renale allo stadio iniziale, che si manifesta con ritenzione di liquidi e minzioni scarse o poco concentrate.
- Calcoli renali e renella, specialmente quando sono di tipo urico. Grazie al suo grande potere alcalinizzante, il melone aumenta la solubilità dei sali acidi che formano i calcoli urici e ne facilita lo scioglimento e l'eliminazione.
- Infezioni urinarie (pielonefrite e cistite): il melone non è un antisettico urinario, ma la sua azione alcalinizzante sull'urina contribuisce ad arrestare la proliferazione di batteri coliformi, responsabili delle infezioni urinarie (Escherichia coli e simili), che si riproducono in un ambiente acido.